Cesare Zavattini, Totò il buono, 1943
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1943 | Ho detto appendicite” ¶ Non si trattava di un orto | ||
2 | 1943 | calasse proprio lì, lo si poteva quasi toccare con | ||
3 | 1943 | nebbia. Di questo essa si vantava con i De | ||
4 | 1943 | spettacolo: marito e moglie si sedevano davanti alla finestra | ||
5 | 1943 | orlo della siepe, anzi si alzavano sulla punta dei | ||
6 | 1943 | orto come al solito, si divertì lungamente a guardare | ||
7 | 1943 | tratto udì un vagito. Si guardò intorno spaventata. Può | ||
8 | 1943 | poco, già il sole si avvicinava al tetto della | ||
9 | 1943 | vide un cavolo che si muoveva; non aveva le | ||
10 | 1943 | le traveggole, le foglie si muovevano. Pensò subito ai | ||
11 | 1943 | Scostò una foglia e si trovò davanti un neonato | ||
12 | 1943 | da lei conosciute e si mise a correre su | ||
13 | 1943 | poiché la cara donna si espresse da quell’istante | ||
14 | 1943 | per esempio, nella quale si diceva che il garzone | ||
15 | 1943 | del bambino nel cercarla si riempivano immediatamente di lacrime | ||
16 | 1943 | hanno varcato l’orlo, si precipitano sulle regioni popolate | ||
17 | 1943 | giorno la signora Lolotta si ammalò. Totò aveva allora | ||
18 | 1943 | due quella sera e si erano chiusi nella camera | ||
19 | 1943 | Quando il carro funebre si avviò, dietro c’era | ||
20 | 1943 | era solo Totò, non si videro nemmeno i De | ||
21 | 1943 | Di quando in quando si fermava ad ammirare un | ||
22 | 1943 | a un tratto Totò si accorse che al suo | ||
23 | 1943 | e proprio dolore. Totò si stupì che si potesse | ||
24 | 1943 | Totò si stupì che si potesse essere più addolorati | ||
25 | 1943 | suoi passi fischiettando. Totò si fermò a guardarlo sino | ||
26 | 1943 | suo creditore, per sfuggirlo si era messo dietro al | ||
27 | 1943 | in un modo illecito: si appostava di notte dietro | ||
28 | 1943 | Totò uscito dall’orfanotrofio si era occupato presso un | ||
29 | 1943 | mezzo di una piazza si era messo a gridare | ||
30 | 1943 | Così i bambini vivevano, sì, in istrada, ma imparando | ||
31 | 1943 | camposanto (aveva visto quando si recava sulla tomba della | ||
32 | 1943 | quello, improvvisamente, in pubblico, si vedeva arrivare un ceffone | ||
33 | 1943 | quelli a maniglia, che si tirano. Ora capirete perché | ||
34 | 1943 | cerca e trova. Egli si rotolava nel letto, faticava | ||
35 | 1943 | sonno. ¶ A volte Rap si alzava all’alba e | ||
36 | 1943 | come un pendolo. E si sentiva un po’ pendolo | ||
37 | 1943 | L’uomo è…” e si fermava. Il suo sogno | ||
38 | 1943 | un aggettivo, perciò giustamente si reputava a metà strada | ||
39 | 1943 | strada. Conosciuto Totò, gli si era subito affezionato abbandonando | ||
40 | 1943 | rimpannucciato. In cambio egli si lasciava portare in tavola | ||
41 | 1943 | egli diceva che non si sarebbe allontanato dalle baracche | ||
42 | 1943 | di zampilli (ogni abitante si era fatto il suo | ||
43 | 1943 | data la velocità, entravano sì e no quattro cinque | ||
44 | 1943 | in cui la città si sarebbe estesa da quel | ||
45 | 1943 | lato. La città invece si estendeva dal lato opposto | ||
46 | 1943 | capivano subito, spiegava che si sarebbe ucciso se non | ||
47 | 1943 | tanto l’oratoria che si dimenticava sempre di vendere | ||
48 | 1943 | di vendere la merce, si attardava a esaltarla con | ||
49 | 1943 | parole e la gente si stancava e se ne | ||
50 | 1943 | deve pagare, ma gli si era obiettato che si | ||
51 | 1943 | si era obiettato che si trattava di una invenzione | ||
52 | 1943 | persone ben vestite. Spesso si schiaffeggiava le gote per | ||
53 | 1943 | i suoi amici non si accorgevano quando diventava rosso | ||
54 | 1943 | otto e dieci.” ¶ Quando si trattò di ampliare e | ||
55 | 1943 | pubblico, le famiglie vi si recavano a turno, tre | ||
56 | 1943 | seduto su una panchina si fece lodare interminabilmente sicché | ||
57 | 1943 | ragazzi. Nel suo guardaroba si contavano circa venti paia | ||
58 | 1943 | molto potenti nella finanza. Si sapeva che un vecchio | ||
59 | 1943 | in mano. Gli ospiti si alzavano spaventati, Mobic quasi | ||
60 | 1943 | Ademaro che una volta si azzoppò per un mese | ||
61 | 1943 | indiscrezioni di un fabbro si sapeva che qualche cosa | ||
62 | 1943 | e di cibi. Non si sa mai, diceva, che | ||
63 | 1943 | cercarvi oggetti preziosi. E si era comperato terreni nell | ||
64 | 1943 | s’ingarbugliò, le parole si accavallarono e disse: “Desidero | ||
65 | 1943 | buona pista gli altri si buttavano da quella parte | ||
66 | 1943 | di solito i monumenti si fanno ai morti, ma | ||
67 | 1943 | diede l’ordine che si iniziasse la costruzione del | ||
68 | 1943 | al momento in cui si faranno i miracoli. Vi | ||
69 | 1943 | che aspettava. Un segretario si affacciava ogni tanto a | ||
70 | 1943 | Diamine, diamine”; sembrava che si divertissero un mondo ad | ||
71 | 1943 | magro sui cinquant’anni si alzò dal posto e | ||
72 | 1943 | umiliante Mobic. ¶ … le macchine si sarebbero dovute costruire verticalmente | ||
73 | 1943 | che Mobic avrebbe apprezzato. Si trattava dell’automobile in | ||
74 | 1943 | Anziché longitudinali, le macchine si sarebbero dovute costruire verticalmente | ||
75 | 1943 | A un certo punto si vide un giovane, Anchise | ||
76 | 1943 | licenziato e da allora si sfogava notte e giorno | ||
77 | 1943 | il pranzo; non sempre, si capisce, ma ogni tanto | ||
78 | 1943 | il signor Carlit gli si misero dietro, la neve | ||
79 | 1943 | perché il padre non si decideva. Allora il padre | ||
80 | 1943 | che il signor Mobic si distraeva spesso, gli aveva | ||
81 | 1943 | sull’importanza del petrolio si esagerava, che un cappello | ||
82 | 1943 | po’ e quando Rap si fu deciso a svelare | ||
83 | 1943 | ora. ¶ Ma Rap non si commosse. Incontratosi con Totò | ||
84 | 1943 | guardarlo negli occhi e si infilò subito nella sua | ||
85 | 1943 | nella sua baracca; purtroppo si era dimenticato del cappello | ||
86 | 1943 | della porta. Totò non si accorse neppure del cappello | ||
87 | 1943 | colomba in mano. ¶ Totò si era molto affezionato a | ||
88 | 1943 | ci pensarono più e si avviarono verso uno spiazzo | ||
89 | 1943 | ogni domenica i baracchesi si riunivano a conversare. Scendeva | ||
90 | 1943 | la sera estiva e si udivano i rumori, i | ||
91 | 1943 | rumori, i fruscii che si sentono anche intorno alle | ||
92 | 1943 | pietra. Il fumo che si levava dai casolari dei | ||
93 | 1943 | pensando invano fermati, e si ritiravano passo passo davanti | ||
94 | 1943 | per la prima volta si accorgessero che al giorno | ||
95 | 1943 | Bib, Mim e altri si precipitarono là gridando e | ||
96 | 1943 | Su quell’isola luminosa si sentivano certi del domani | ||
97 | 1943 | chi voleva inseguirlo ancora si convinse a desistere: solo | ||
98 | 1943 | la cima degli alberi si eclissò dietro il bosco | ||
99 | 1943 | castello, basta un soffio. ¶ Si faceva appena in tempo | ||
100 | 1943 | forma che già questa si mutava in un’altra | ||
101 | 1943 | ruotavano su se stessi, si fondevano fumando e nel | ||
102 | 1943 | senza le gambe che si erano tutte sfilacciate, il | ||
103 | 1943 | suo occhio di cobalto si chiuse per la paura | ||
104 | 1943 | che se l’Antilope si fosse trasformata in serpente | ||
105 | 1943 | di molo, il quale si distaccava dalla nuvolaglia inoltrandosi | ||
106 | 1943 | mai parlato dei filugelli. Si diventa vecchi e può | ||
107 | 1943 | di certe cose non si parla mai.” ¶ “Io ho | ||
108 | 1943 | credo: in certi momenti si sente l’urgenza di | ||
109 | 1943 | Cateratta,” disse. Ma tutti si misero a canzonarlo. Flamb | ||
110 | 1943 | misero a canzonarlo. Flamb si esasperò e ripeté: “Cateratta | ||
111 | 1943 | bersagliavano con sassi, egli si rifugiò su un albero | ||
112 | 1943 | In quel suono egli si sentiva spostare dal suo | ||
113 | 1943 | stette lì. Chi non si era accorto di niente | ||
114 | 1943 | Egli cercò di calmarsi, si guardò nello specchio e | ||
115 | 1943 | amici della terra. Quando si rividero dopo un anno | ||
116 | 1943 | di un ragazzo, io sì che sono tutto acciaccato | ||
117 | 1943 | svenire, reggimi.’ Ma Pic si era già accasciato al | ||
118 | 1943 | più piccoli. Solo Ric si nascose secondo il solito | ||
119 | 1943 | sognava che il cielo si poteva avvolgere sino all | ||
120 | 1943 | terra e le monete si trasformavano in una cosa | ||
121 | 1943 | dei padri nella quale si erano classificati definitivamente i | ||
122 | 1943 | rughe nelle mani. Oppure si chiedeva se è vero | ||
123 | 1943 | come dopo un ballo. Si sentiva sdraiato non su | ||
124 | 1943 | guardie.” ¶ Nessuno dei baracchesi si mosse. Tutti stavano intorno | ||
125 | 1943 | che di lì non si sarebbero mossi a nessun | ||
126 | 1943 | Via via.” Siccome nessuno si muoveva, pestarono i piedi | ||
127 | 1943 | la voce, ma nessuno si muoveva. Le guardie avevano | ||
128 | 1943 | di topi. I bambini si erano divertiti a portare | ||
129 | 1943 | topolini adulti. Le guardie si radunarono a parlottare sulla | ||
130 | 1943 | prima di sera altrimenti si sarebbe dovuto far uso | ||
131 | 1943 | diede segno di meravigliarsi si allontanò ripetendo che il | ||
132 | 1943 | sino a sera. Poi si voltò indietro e aggiunse | ||
133 | 1943 | indignò perché temeva che si facesse troppo rumore e | ||
134 | 1943 | a un reggimento se si dimentica la faccenda dei | ||
135 | 1943 | gli spari; ma siccome si accorse che il figlio | ||
136 | 1943 | parte verso cui egli si era precipitato. Totò era | ||
137 | 1943 | giacca, sapendo che quando si vede uno con un | ||
138 | 1943 | difficile trattenersi dal ridere. ¶ Si udì un secondo sparo | ||
139 | 1943 | e più i baracchesi si assuefacevano agli spari; anzi | ||
140 | 1943 | che affluiva troppa gente, si decise a stendere i | ||
141 | 1943 | di uno solo quando si decise a sferrare l | ||
142 | 1943 | chiamare dei rinforzi. Intanto si decise a buttare personalmente | ||
143 | 1943 | andassero, e già tutti si vedevano in lunga fila | ||
144 | 1943 | e sullo sfondo lunare si agitavano i pennacchi dei | ||
145 | 1943 | sotto i quali erano, si seppe dopo, dei pensieri | ||
146 | 1943 | è utile. Il capitano si decise a buttare una | ||
147 | 1943 | muro, davanti a lui, si disegnava la sagoma di | ||
148 | 1943 | anche gli angeli: timidamente si guardò intorno. Gli oggetti | ||
149 | 1943 | Gli oggetti della camera si vedevano come di giorno | ||
150 | 1943 | forse meglio e non si vedeva altro. Le ali | ||
151 | 1943 | Le ali degli angeli si agitarono sulla parete per | ||
152 | 1943 | Poi più nulla. Come si usa in questi casi | ||
153 | 1943 | usa in questi casi, si versò una bottiglia di | ||
154 | 1943 | fresche di giornata. Totò si passò una mano sulla | ||
155 | 1943 | prime parole io lascio, si era messo a piangere | ||
156 | 1943 | famiglia; forse perché non si era mai accorto che | ||
157 | 1943 | pene dell’inferno quando si ricordò che proprio in | ||
158 | 1943 | segretario”, gridò Mobic ¶ Ma si diceva che il signor | ||
159 | 1943 | un pezzo musicale. Mobic si passò le mani sugli | ||
160 | 1943 | uomini che volavano allegramente, si inseguivano, andavano su su | ||
161 | 1943 | giù a capofitto, o si fermavano sull’orlo di | ||
162 | 1943 | qua e là e si rotolasse in terra in | ||
163 | 1943 | Solo Rap stette zitto, si puliva con la manica | ||
164 | 1943 | comignolo e poiché non si sa mai che cosa | ||
165 | 1943 | la stella cadente. Totò si trovò a camminare fra | ||
166 | 1943 | una viuzza di Bamba. Si udì anche una parola | ||
167 | 1943 | è facile spiegarlo. Totò si calmò un poco, in | ||
168 | 1943 | coraggio a due mani, si diede una ravviatina ai | ||
169 | 1943 | via e la fanciulla si mise a danzare intorno | ||
170 | 1943 | la verità la ragazza si dimostrò poco commossa, anzi | ||
171 | 1943 | rose rosa. La ragazza si mise a strillare e | ||
172 | 1943 | Prima di uscire Totò si accertò che non vi | ||
173 | 1943 | quieta l’ospite egli si sentì felice. Il mondo | ||
174 | 1943 | svegliare tutti, ma tutti si riaddormentarono pensando che forse | ||
175 | 1943 | le parole, specie quando si è contenti” disse Totò | ||
176 | 1943 | avesse mai detto, tutti si alzarono e corsero nelle | ||
177 | 1943 | pareva che Totò non si fosse mosso. Ecco Bamba | ||
178 | 1943 | divertirsi alle sue spalle, si era messo una divisa | ||
179 | 1943 | di diecimila lire perché si sbrigasse (gli assegni sono | ||
180 | 1943 | cifra di denaro che si vuole. Mobic conosceva gli | ||
181 | 1943 | perché alcuni dei nostri si svegliano solo fra mezz | ||
182 | 1943 | Ogni cosa che toccherai si deve trasformare in un | ||
183 | 1943 | toccò il bicchiere questo si trasformò in un cappello | ||
184 | 1943 | misero molto volentieri. E si prepararono a difendersi dall | ||
185 | 1943 | vita. Infatti i nostri si cullavano su belle zattere | ||
186 | 1943 | sulla strada questo non si poteva vedere perché altrimenti | ||
187 | 1943 | con tali occhi che si vedevano solo gli occhi | ||
188 | 1943 | cappello duro ¶ I baracchesi si misero i cappelli duri | ||
189 | 1943 | la avvertenza di far sì che i panini fossero | ||
190 | 1943 | sopra di una capanna si alzò un lungo bastone | ||
191 | 1943 | Pieno di orgoglio Gero si voltò verso i soldati | ||
192 | 1943 | dicendo: “Bandiera bianca.” Quando si rivoltò verso le baracche | ||
193 | 1943 | era diventata gialla. Gero si fregò gli occhi e | ||
194 | 1943 | all’istante la bandiera si colorò di verde. Gero | ||
195 | 1943 | Artenio era tale che si offerse di affrontare da | ||
196 | 1943 | gloriosi propositi. Gero invece si era accontentato di crescere | ||
197 | 1943 | sparire e poi Rec si pentì e gridò che | ||
198 | 1943 | ciò che voleva ma si pentiva e tornava indietro | ||
199 | 1943 | pentiva e tornava indietro, si nascondeva dietro una siepe | ||
200 | 1943 | di un apparecchio radio: si sentirono dapprima degli stridori | ||
201 | 1943 | tra le erbe che si richiudevano dietro di lui | ||
202 | 1943 | richiudevano dietro di lui si allontanò con un tripudio | ||
203 | 1943 | aria pareva prendessero vita. Si dovette rinunciare ad accontentarlo | ||
204 | 1943 | bisce, anguille. ¶ I bambini si erano divisi in due | ||
205 | 1943 | accontentarlo e i genitori si videro vicino, invece di | ||
206 | 1943 | beve troppo: allora Totò si affrettò a farlo tornare | ||
207 | 1943 | così belli a vedersi, si sarebbe periti come nelle | ||
208 | 1943 | fronte a tutti, così si sarebbe visto finalmente la | ||
209 | 1943 | familiari dei malati non si erano proprio ricordati di | ||
210 | 1943 | restarono malati. ¶ … i genitori si videro vicino, invece di | ||
211 | 1943 | filanti e la ferita si rimarginò e quando udì | ||
212 | 1943 | non sparò più perché si era bagnato, usciva dalla | ||
213 | 1943 | il cannone e Totò si chiese come mai i | ||
214 | 1943 | come mai i Bambesi si accanivano tanto contro di | ||
215 | 1943 | morto da mesi, Gero si lagnava in una poltrona | ||
216 | 1943 | a quello odierno se si gridava “Mobic” nessuno si | ||
217 | 1943 | si gridava “Mobic” nessuno si sarebbe voltato. Totò fu | ||
218 | 1943 | quale, sguainata la spada, si rivolse ai suoi uomini | ||
219 | 1943 | guardarono meravigliati ma egli si avviò perché evidentemente non | ||
220 | 1943 | avviò perché evidentemente non si accorgeva di cantare. I | ||
221 | 1943 | cantare. I soldati non si muovevano. – Ho detto all | ||
222 | 1943 | loro, così le guardie si trasformarono in coristi; sembrava | ||
223 | 1943 | di aprire bocca, quando si vide questo: una pompa | ||
224 | 1943 | getto d’acqua, poi si afflosciò a terra sfinita | ||
225 | 1943 | la ragione. Il Governatore si inviperì, montò a cavallo | ||
226 | 1943 | delle operazioni. Ma non si era ancora assestato sulla | ||
227 | 1943 | cavallo che dalle baracche si levarono in volo tutti | ||
228 | 1943 | il Governatore ordinò che si aprisse il fuoco contro | ||
229 | 1943 | di loro ma non si riuscì ad abbatterne uno | ||
230 | 1943 | foglie d’oro che si spegnevano, scendevano piano nell | ||
231 | 1943 | Governatore, Gero, le guardie, si tranquillizzarono. Forse era stato | ||
232 | 1943 | perché l’autista già si era levata la giacca | ||
233 | 1943 | coraggio di insistere e si contentò delle dieci lire | ||
234 | 1943 | Mobic e gli ufficiali si opinò trattarsi di una | ||
235 | 1943 | le formiche dagli stivali si avventuravano già verso i | ||
236 | 1943 | senza cavallo. Mobic allora si fece ricondurre in città | ||
237 | 1943 | che il nostro Totò si contentava di modesti miracoli | ||
238 | 1943 | pochi passi da Totò si dondolava su una foglia | ||
239 | 1943 | se i suoi occhi. si incontravano con quelli di | ||
240 | 1943 | immobilità del nemico, Totò si era ritirato solo soletto | ||
241 | 1943 | contemplare la campagna che si stendeva a sud delle | ||
242 | 1943 | teneri di così non si potevano ottenere. Veniva la | ||
243 | 1943 | le zampe alzate che si scioglievano nell’atto stesso | ||
244 | 1943 | nello sforzo il collo si ruppe ramificandosi. Mentre lo | ||
245 | 1943 | ramificandosi. Mentre lo sguardo si incantava nella conca lasciata | ||
246 | 1943 | breve allagò i campi; si vedevano qua e là | ||
247 | 1943 | spuntare dal bianco, egli si era salvato su una | ||
248 | 1943 | nuovo. Tuttavia egli non si muoveva, nascosto allo sguardo | ||
249 | 1943 | perdonare fuorché il tradimento. Si dimenticò tutto, compresa la | ||
250 | 1943 | istruzioni di Mobic, non si accorgesse che i baracchesi | ||
251 | 1943 | le contraddittorie emozioni che si dice provano gli innamorati | ||
252 | 1943 | di tante sue speranze si sentiva l’uomo più | ||
253 | 1943 | in quella capanna. Mobic si grattava il naso per | ||
254 | 1943 | era sveglio o addormentato, si pizzicava le guance. Gli | ||
255 | 1943 | a credere di patire, sì, ma in sogno. Allora | ||
256 | 1943 | diventato ancora più lugubre, si voltava e rivoltava nella | ||
257 | 1943 | mondo,” gridò. ¶ Gli uccelli si fermarono stecchiti in aria | ||
258 | 1943 | che tutti siano cattivi.” Si videro persone andare in | ||
259 | 1943 | per non vedere e si addormentò. ¶ I bambini mettevano | ||
260 | 1943 | ultimo impiegato usciva, Mobic si accorse di essere in | ||
261 | 1943 | e a sua volta si vantò con tutti di | ||
262 | 1943 | scherzo di Totò, che si era svegliato allegro perché | ||
263 | 1943 | di luce sul quale si sarebbe potuto camminare: Totò | ||
264 | 1943 | sarebbe potuto camminare: Totò si divertì ad ingoiarlo andando | ||
265 | 1943 | colla bocca aperta, poi si voltò e il raggio | ||
266 | 1943 | bisogno da molto tempo. Si lavò in fretta e | ||
267 | 1943 | di celluloide sugli zampilli si vedevano le guardie che | ||
268 | 1943 | ai più vari omaggi. Si alzò in piedi e | ||
269 | 1943 | i cittadini di Bamba si trovarono ai piedi le | ||
270 | 1943 | dal gruppo dei quali si levò qualche fischio. Come | ||
271 | 1943 | levò qualche fischio. Come si fa ad accontentare tutti | ||
272 | 1943 | alto… ¶ Intorno a Totò si pavoneggiavano i suoi amici | ||
273 | 1943 | musiche nell’aria. ¶ Siccome si sentiva un po’ intontito | ||
274 | 1943 | più ritornare. Poi Ditirambis si fece crescere i baffi | ||
275 | 1943 | volta non portava) così si sentiva la coscienza a | ||
276 | 1943 | parecchio. Nei primi giorni si occupò della città in | ||
277 | 1943 | gliela avrebbe lasciata ma si vide che questa cosa | ||
278 | 1943 | La fessura s’ingrandiva, si spalancava con uno schianto | ||
279 | 1943 | un attimo di spavento, si udiva un oh prolungato | ||
280 | 1943 | prolungato, ma i guerrieri si scioglievano in tante fiammelle | ||
281 | 1943 | banchetto. Insomma le feste si seguivano alle feste. ¶ Tutti | ||
282 | 1943 | case, e titoli onorifici. Si svegliavano alla mattina trovando | ||
283 | 1943 | Governo. Davanti alla reggia si accalcava sempre molta folla | ||
284 | 1943 | egli cercò di schermirsi. Si capiva che gli faceva | ||
285 | 1943 | ed Eleuterio. I quali si divertivano nei locali notturni | ||
286 | 1943 | è crollata.” I passanti si disperavano, piangevano e allora | ||
287 | 1943 | vostra questa pelliccia?” e si chinava a raccogliere una | ||
288 | 1943 | fazzoletto smarrito dalla signora. “Sì” rispondeva la signora, ed | ||
289 | 1943 | non dondolava più e si era fatto fare i | ||
290 | 1943 | Ditirambis e di Mobic, si davano del tu, nel | ||
291 | 1943 | aiuto e la piazza si vuotò d’incanto. Riapparve | ||
292 | 1943 | sui muri di Bamba si leggeva questo manifesto: Assumo | ||
293 | 1943 | mio vice aiutante generale.” Sì, no, sì, no. Mobic | ||
294 | 1943 | aiutante generale.” Sì, no, sì, no. Mobic, insieme a | ||
295 | 1943 | Gero. Mobic ogni tanto si passava un dito sull | ||
296 | 1943 | sarebbe dovuto dispiacere perché si era proprio messo su | ||
297 | 1943 | la gente lo riconoscesse si mise una gran barba | ||
298 | 1943 | volta il signor Mobic si passava il dito sull | ||
299 | 1943 | nell’aria, i negozi si riaprivano. Totò camminava per | ||
300 | 1943 | il garzone, allora Totò si fermò, prese il selz | ||
301 | 1943 | vigilato da guardie. Che si misero a ridere davanti | ||
302 | 1943 | in trionfo, ma Totò si mise a correre, a | ||
303 | 1943 | breve alle sue calcagna si erano addensate centinaia di | ||
304 | 1943 | ansimando: tac. La scopa si alzò nell’aria lasciando | ||
305 | 1943 | stesso punto in cui si era dileguata la signora |