Pino Cacucci, Nahui, 2005

lui sulle pareti adiacenti si sarebbero cimentati gli altri

meno che La Creazione. Si procurò i migliori collaboratori

Cueva, Carlos Mérida. Poi si mise in cerca dei

pennelli, mescolava i colori, si piazzava di fronte alla

lo fissavano. Solo allora si rendeva conto di aver

occhi di donna. E si odiava, per questo. Non

foglio mentre l’inchiostro si spandeva, formando macchie brune

da una vertigine, gli si annebbiò la vista, si

si annebbiò la vista, si odiò ancor più di

per quella mano che si portò alla testa per

di circostanza, parole che si disperdevano nell’aria tersa

crollino i lampadari e si incrinino le sfere di

attorno. Fatti pochi metri, si soffermò di fianco alla

sera il Doctor Atl si ritrovò a scrivere sul

Gerardo Murillo urlò distrattamente: “Sì, scendo!”, e andò a

di quadri con cui si sarebbe dovuto sforzare di

come se volesse dire: “Sì, sono qui, sola e

nulla. Giunta nella sala si guardò intorno. Il disordine

giornata diversa. ¶ Lui non si preoccupò minimamente del disordine

gli scottò le dita si limitò ad agitarlo lentamente

un’imminente estinzione, che si studiavano guardinghi e al

dal comune petrolio che si compra in mesticheria: più

dagli occhi di lui si riversava nei suoi. I

poi prese vigore, lei si premette contro di lui

verso il letto, e si ritrovarono nudi, avvinghiati, e

ombelico, dai capezzoli che si sforzò di non mordere

ventre dove affondò e si smarrì, riemergendo solo quando

tra i denti e si abbandonò a grida di

ne curò più e si lasciò andare al proprio

il godimento, e allora si guardarono, e lei pianse

e in quell’attimo si illuse di amarlo, perdutamente

che...” ¶ Lei sorrise. Lui si finse risentito. “Scusa, ma

Inghiottì l’amaro e si sforzò di comprendere, di

simbolo d’infamia. ¶ Gerardo si alzò e andò nudo

a un certo punto si voltò raggiante, sorreggendo un

lui, momentaneamente confuso. Poi si rese conto, guardò in

siamo dati il tempo.” ¶ Si sedette sul letto e

che in lingua náhuatl si chiama Nahui Olín. ¶ “Questa

lei, illudendosi di amarlo, si innamorò comunque del nuovo

parenti. Nuda, del resto, si sarebbe presentata a molti

morta di cui nessuno si cura ¶ a cui nulla

tu: ¶ tutto l’universo si concentra nel tuo sesso

volta: ¶ Passione che non si accontenta mai dei parossismi

sulla sua preziosa testa, si siede su un muretto

di scorgere Nahui che si aggirava nuda da una

d’ogni sorta. ¶ Nahui si trasferì portando quadri e

quadri e colori e si mise a dipingere, per

Doctor Atl, artista affermato, si sforzò di apprezzare uno

annebbiò la vista. Gerardo si sedette su uno spuntone

da qui.” Gerardo, barcollando, si incamminò. Si appoggiava alla

Gerardo, barcollando, si incamminò. Si appoggiava alla spalla dell

e in futuro non si sarebbe curato di prestare

vulcani. Ma quella volta si salvò e iniziò così

quasi un vanto patriottico: si trattava di dimostrare che

di don Goyo e si mise a dipingere come

dei suoi vulcani. Ma si teneva al corrente di

assassinare, il Doctor Atl si prodigò a contattare membri

Non pago di ciò si recò a Washington e

Che a quel punto si imbarcò per Veracruz, deciso

sua parte in patria. Si registrò come viaggiatore italiano

che alla Casa Bianca si preferiva Huerta a Madero

instancabili piedi. ¶ Nella capitale si illuse di poter mediare

Il Doctor Atl non si perse d’animo e

una scelta di campo: si schierò con Carranza, che

un mondo ancestrale che si manifestava in un cristianesimo

dei villisti, il Messico si liberò infine dell’usurpatore

rivoluzionari, il Doctor Atl si unì ai famigerati Batallones

della pallottola in testa, si adoperò per rendere conciliabili

a velocità vertiginosa, non si poteva certo restare indietro

Alla stessa velocità vertiginosa si muoveva il Doctor Atl

di diatribe e capovolgimenti, si trasferiva in California a

attesa che le acque si calmassero almeno in superficie

per l’ennesima volta si illuse di poter essere

in Messico, prese contatti, si sforzò di promuovere un

a un paredón, come si diceva all’epoca, intenzionati

agli adorati vulcani che si stagliavano contro il cielo

un’impresa impossibile. Ardua, sì, ma il pittore-vulcanologo

i potenti dell’epoca si ritrovò a vagare per

e rimesso in sesto, si recò nella tipografia di

prose poetiche: da lui si fece prestare una certa

europea a prezzi popolari”, si imbatté nell’editore Jesús

degli ultimi mesi e si vide proporre l’edizione

Vasconcelos ministro, la Merced si trasformò in galleria d

nascere”. Il Doctor Atl si precipitò ad assistere ai

Tal, neanche ricordo come si chiamava, quella stucchevole matrona

erano, e molti mi si presentavano con fare galante

passione rivoluzionaria e allora si capiva come facesse a

donne: quelle di cui si diceva in giro non

del grande artista, no, si trattava delle teste più

maschi in pubblico se si comportavano da cretini, donne

specie di voragine voluttuosa, si comportava come se fosse

scarpe impolverate... Un demone, sì, il sedicente Doctor Atl

frastornata, pensando a quanto si rendano ridicoli gli uomini

In molti casi non si trattava di un assedio

conquista. Per di più, si convinceva ogni volta di

della sua vita: lui si innamorava davvero, fulmineamente, perdendo

quarantasei anni, Gerardo Murillo si illudeva che il suo

di sorprendente efficacia plastica. Si era trasferito successivamente ad

Città del Messico, dove si iscrisse all’Accademia di

viaggio per Veracruz, dove si sarebbe imbarcato alla volta

degna della sua attenzione. Si stabilì dunque nella Città

intorno: fu così che si ritrovò coinvolto nelle lotte

la veemenza dell’eloquio: si chiamava Benito Mussolini, era

e Blanqui, i due si giurarono eterna amicizia. E

gambe indolenzite, riteneva che si potessero conoscere i luoghi

la volta dei treni. Si spostò in Germania, poi

i passaggi, quando non si intrufolava come clandestino, se

per ubriacarsi. O meglio, si ubriacò l’inglese, perché

fonda il naturalista, barcollante, si era messo in testa

stiva risalirono sul ponte, si insinuarono nelle cabine, nella

l’inquieto Gerardo Murillo, si incarnò nella cugina di

Lugones, appreso che Gerardo si era laureato in filosofia

dissipato. A torso nudo, si affacciò sulla porta del

tutto inutile. Izta non si sarebbe più destata, passata

sulla Coronilla, da cui si levava un fiocco di

dell’Espinazo del Diablo. Si soffermò infine sul bianco

Anche quel mattino Toño si era alzato prima di

Amecameca e come guida si era rivelato più che

e a che ora, si chiese Gerardo, visto che

Sierra Nevada, e magari si erano anche illusi che

forti, da chi non si arrendeva a simili fatiche

metri di altitudine, Gerardo si impegnò a pensare a

bada la tachicardia. Toño si fermava ogni tanto e

come sorto dal nulla, si vide venire incontro un

di don Goyo e si limitò a fare un

lo guardò aspettando che si spiegasse. L’altro si

si spiegasse. L’altro si strinse nelle spalle, quasi

mostrava segni di stanchezza – si decise a chiedere: “Che

indietro senza che gli si schianti il cuore?” ¶ “Lo

indicare le generazioni che si perdevano nella notte dei

davanti al fuoco, Gerardo si lasciò andare a una

di coricarsi. ¶ L’indomani si svegliò che era ancora

già di ritorno. Gerardo si vestì in fretta e

del mattino i due si misero in marcia. Superando

lenti e calibrati, Gerardo si sforzava di imitarlo per

prime luci dell’alba si fermarono a guardare il

perché il sudore non si raffreddasse troppo: da lassù

raffreddasse troppo: da lassù si poteva ammirare il Ventorrillo

me da igual”. “Ma sì, neve o ghiaccio per

Gerardo. ¶ Quel giorno non si risparmiarono. Persino Toño sembrò

Gerardo pareva un invasato, si arrampicava sul ghiaccio, lo

il giovane ciudadano e si preoccupava di come sarebbe

non scalfì la guida. Si portò la mano davanti

peggio, se non sentiva. Si voltò e iniziò a

in Messico, da cui si era allontanato per studiare

Giotto e Michelangelo; poi si era spostato a Parigi

di Montmartre, perché non si poteva non aver vissuto

tempo a Parigi se si era pittori o aspiranti

aprono il cuore e si lasciano guardare dentro. ¶ “Ci

varcarono i Pirenei e si stabilirono a San Sebastián

spesso lo sguardo sognante... ¶ Si stava forse innamorando di

il mio corpo che si sformava, i seni che

sformava, i seni che si gonfiavano, i miei seni

andavo tanto orgogliosa che si appesantivano e minacciavano di

che ha appena ucciso... Si può immaginare un mostro

Manuel abbassò lo sguardo, si strinse nelle spalle, balbettò

mi ha detto”. Carmen si levò di scatto. Manuel

Lo schizzo di saliva si disperse sui capelli di

la testa. Poi Carmen si ritirò in camera sua

sguardo. ¶ Anche il generale si versò del brandy. Dopo

miei contatti in ambasciata si dicono ottimisti, ma i

esitazione anche il generale si affacciò sul corridoio: la

che María Luisa non si decideva a parlare. “Non

nel loro letto.” ¶ Lui si sforzò di mostrarsi affettuoso

sentii piangere, qualcosa mi si ruppe dentro... Con il

sporco e congestionato, mi si aggrappò al seno e

sulle scale, l’incanto si era spezzato, la dolcezza

po’ di sonno e si sarebbe risvegliato vispo e

Mondragón la situazione non si sbloccava. ¶ La serie di

quando zapatisti e villisti si erano riuniti per sancire

con spirito pragmatico, Vasconcelos si era avvicinato ad Álvaro

Pubblica Istruzione nel 1920, Vasconcelos si dedicò con totale abnegazione

e tanti altri muralisti si videro firmare contratti della

di rientro non arrivava. Si era reso responsabile dell

il generale, ormai sessantunenne, si fosse convinto che difficilmente

per essersela lasciata sfuggire. Si imponeva un freddo distacco

rancore: il dispotico patriarca si era fermamente opposto all

della loro vita coniugale si protraesse fra lampi d

ne scelse uno che si intitolava Retrato de mi

di un uomo che si riteneva incompreso e umiliato

interi? Un altro dipinto si intitolava El abandonado. Manuel

come un batrace che si appresti a inghiottireuna mosca

a inghiottireuna mosca, poi si illuminò, spalancò le lunghe

le lunghe braccia e si protese in avanti con

incassata nelle spalle, più si dimostrava delicato e sensibile

Quella sera Carmen non si accontentò del solo Diego

vigile apprensione del pittore, si insinuò tra loro e

in una dimensione rarefatta. Si chiamava Gerardo Murillo, ma

sulla terrazza da cui si dominava la città, passeggiò

irrequietezza. A un tratto si precipitò giù dalla scalinata

viavai dei saloni affollati, si è spalancato davanti a

che sulla mia testa si sta addensando una catastrofe

gioco, purtroppo”. ¶ Doña Mercedes si coprì il volto: “Un

influenti lacchè del regime. Si accorgeranno che non sono

e imbelle... Mi piaceva, sì, e mi illudevo che

piedi, lo studiava come si fa con i tori

fretta e furia. Tutto si risolse quando Manuel finse

sapeva che mio padre si preparava a fuggire come

garbati, tutto quel che si vuole, ma... almeno avrebbe

di vigore che non si curavano delle convenzioni e

delle convenzioni e non si amavano, ma avrebbero fatto

a disprezzare i perbenisti, si fosse spinto molto più

mattina, Manuel Rodríguez Lozano si ritrovò titolare di un

recapitati, un ricevimento che si preannunciava sontuoso, una sfida

Luz. Il generale Mondragón si compiaceva per la mancanza

grande casa di Tacubaya si respirava un clima di

parigino. Il generale Mondragón si limitava a piegare le

di capire. La madre si precipitò verso di lei

e artefattache il padre si irrigidì, sconcertato. ¶ “Casomai, caro

la definirei una mancanza, sì, ma una mancanza assoluta

cosa lui abbia combinato si può rimediare, ne sono

basta sapere di che si tratta.” ¶ “Oh, no, non

avrebbe schiaffeggiata volentieri, ma si trattenne. ¶ “Tu puoi sistemare

Carmen nella poltrona,le si inginocchiò di fronte e

ti ha... Non...” ¶ Carmen si alzò e si mise

Carmen si alzò e si mise a passeggiare per

virile è indispensabile, che... Sì, uomini! E in quanto

quel maricón.” ¶ La madre si mise le mani nei

dilagava. ¶ La famiglia Mondragón si imbarcò alla volta della

e mio padre che si mordeva i baffi e

mondo ipocrita, ma non si è scomposto: mi ha

aria che tirava e si sono risparmiati la litania

impeccabile inchino. Papà invece si è portato il palmo

che il mondo maschile si dividesse tra veri uomini

trentasette del clan Mondragón si stabilirono a Parigi. Il

che il governo francese si era mostrato alquanto scettico

amava più che mai. Si appassionò ai colori sulla

corrispondenza dei familiari che si accatastava sul massiccio tavolo

anno, quel paradiso. Quasi si illuse, Carmen, di riuscire

Ma intorno a lei si stava scatenando l’inferno

incalzato dalle forze rivoluzionarie. Si imbarcò per l’Europa

per ristabilire la democrazia, si sarebbero visti traditi da

Ma prima ancora che si avviasse la terza fase

cavalletti nel suo studio, si chiuse il pesante portone

Huerta e i suoi si apprestavano a ritirarsi proprio

Stati Uniti, da dove si sarebbero imbarcati per la

pieni di meraviglia; ora si ritrovava nell’epicentro di

per attrazione o interesse: si sentiva trascurato, e scoprì

suo malgrado soffrire. Ma si guardava bene dal manifestarlo

a vederlo non gli si sarebbe dato un centesimo

assassinio di Madero e si confuse con i tanti

rispettata da tutti: non si parlava della Decena Trágica

del marito. I figli si godevano i privilegi che

riprendevano floride, l’esercito si riorganizzava affidando agli ufficiali

era immersa nel buio. Si slacciò il cinturone, posò

esausto, raggiunse il bagno. Si sbottonò la redingote, la

la gettò sulla toletta, si sfilò il colletto inamidato

il colletto inamidato e si arrotolò le maniche della

munizioni e vettovaglie che si perdevano chissà dove, armi

sapeva lui di come si crepa lottando per un

al vento. ¶ Sobbalzò, ma si contenne. Le mani, morbide

ventre e la destra si fermava all’altezza del

piccolo privilegio di cui si valeva nella sua posizione

battiti nel palmo. ¶ “Cosa si prova, mon général, a

batteva così forte?” ¶ Lui si divincolò. Girandosi di scatto

brusco movimento, un lembo si era scostato lasciando scoperto

suo petto, lei non si mosse di un millimetro

mon général”. ¶ Il padre si bloccò, impietrito. Girò soltanto

ma in quel momento si aprì la porta in

con un sorriso gelido, “si è scoperchiata una tomba

dietro la porta, che si richiuse senza alcun rumore

che a casa non si vedeva mai, e all

Doña Mercedes rimase attonita. Si strofinò la guancia arrossata

la guancia arrossata, poi si coricò lentamente, con la

Con i ribelli non si comporta da donnicciola”. Non

federali ai suoi ordini, si trasformò in uno scenario

di giovani contadini che si univano a Emiliano Zapata

i villisti. La situazione si aggravava di giorno in

ministro della Guerra non si dimostrava all’altezza del

a Città del Messico si rese conto che tutti

futuro. ¶ Ben presto Manuel si rese conto che la

ministero che conobbe Carmen. Si chiamava come la sorella

e grassi piccioni. E si chiamava Manuel, come suo

come suo padre. ¶ Carmen si aggrappò a Manuel come

lo lasciarono interdetto. Lui si limitò a sorridere e

bella e desiderabile che si potesse incontrare in quei

alle frequenti punture che si infliggeva, rischiando di sporcare

giovane cadetto ambizioso. Lei si era preparata a sostenere

di debolezza. Possibile che si valesse del suo diabolico

condivido la tua urgenza: si può riflettere in tempi

Dov’era l’imbroglio, si chiedeva mentre si ritirava

imbroglio, si chiedeva mentre si ritirava nella sua stanza

abile che l’avversario si accorgeva di avere il

tavolino accanto alla poltrona, si succhiò il dito martoriato

il dito martoriato e si alzò lentamente, fronteggiando il

occhi di doña Mercedes si velarono di lacrime: “Ma

deve a me, se si trova dov’è. E

lassù. Il potere non si divide con nessuno. Fa

in un’insurrezione generalizzata. Si andavano formando vere e

una celebre ballata rivoluzionaria, si ritirava in esilio lasciando

dal popolo. In molti si illusero che la Revolución

militare del porfiriato, Madero si ritrovò a governare soltanto

per colmo di sventura si attirò le crescenti antipatie

All’inizio del 1913 Madero si ritrovò a dover affrontare

fu finita e ognuno si ritirò. Lui le rispose

vostra vita”. ¶ Doña Mercedes si morse il labbro, provò

ti darà questa”, e si sfilò dal taschino dell

domande al marito militare, si ritirò obbediente nella sua

stanza. ¶ Il generale Mondragón si sedette sulla poltrona preferita

aderito, affidabilità assoluta”, “indeciso, si schiererà in base al

ripose nella cartella e si massaggiò le tempie. All

da un pezzo.” ¶ Carmen si accucciò sul tappeto, cinse

tirandola a sé. Carmen si alzò, credendo di sedersi

di cuoio, dove lei si accomodò tenendo il busto

seno proteso... I capezzoli si delineavano perfettamente sotto la

Carmen.” ¶ E lei smise: si chinò in avanti e

di esercitare sui maschi. Si coprì le gambe e

senza convinzione...” ¶ Il generale si alzò con fatica, fece

qualche passo e poi si girò: “Non dovrei discuterne

compiere scelte dolorose”. ¶ Carmen si avvicinò e quando gli

E lentamente il padre si acquietò, rassegnato a cedere

cavallo, e da Tacubaya si diresse al carcere militare

nipote del dittatore Porfirio, si era ribellato contro Madero

quel momento Francisco Madero si trovava nella residenza del

comando degli altri cadetti, si precipitò a cavallo verso

de siempre. I cadetti si ammutinarono agli ufficiali cospiratori

agli ufficiali cospiratori e si misero agli ordini del

con passo marziale e si ritrovò al centro del

E fu allora che si fece avanti il generale

dittatore a Veracruz, dove si era imbarcato per l

lo stato in cui si era distinto per una

di tenerlo a freno, si era così inimicato Emiliano

dietro gli occhialini neri, si presentava al cospetto di

Pochi giorni prima Huerta si era incontrato con il

ingannava fatalmente Madero, Mondragón si trincerava con i suoi

sola giornata dell’11 febbraio si contarono oltre cinquecento vittime

di un diavolo che si affaccia da un manifesto

Ciudadela e che intanto si dedicava febbrilmente a creare

tanto che i due si erano visti nel centrale

che ancora una volta si lasciò irretire: gli concesse

l’altro rispose beffardo: “Sì, sono un traditore, e

sul suo diario: “Wilson si vanta di aver organizzato

quei concitati istanti Madero si confidò con lui: “Un

l’ufficiale di scorta si voltò e abbozzò un

l’ingresso del carcere. Si fermò in un campo

lasciarsi assorbire dal silenzio. Si defilò abilmente, quasi nessuno

svagata, la noncuranza che si impone per difesa, contrastano

al viola... E non si limitano a riflettere i

amarezza e rimpianto, non si sente offesa da quelle

davanti. Qualcuno come sempre si ferma a guardarle, attratto

qualche pesos, la donna si siede sulla solitapanchina nei

mentre i gatti le si strofinano sulle gambe, riconoscendola

Ora è inquieto. Non si capacita di come possa

Rompe gli indugi e si avvicina. I gatti lo

gatti lo squadrano sospettosi, si rifugiano sotto la panchina

qualcuno scappa e poi si volta a scrutare l

lungo senza danni.” ¶ “Io sì.” E con lentezza da

gatta intorpidita la donna si volta a guardare lo

che la notte pare si aggiri intorno al palazzo

con la testa e si sforza di sorridere, imbarazzato

sguardo. E soltanto adesso si accorge delle foto che

ho un baule pieno.” ¶ “Sì, ma intendevo dire, come

e nero virato seppia si intuisce che il colore

sensuali – malgré tout –, che si piegano in una curva

Il poeta fissa lei. ¶ Sì, è possibile, pensa, forse

occhi di lei non si staccano dalla sfera di

gli alti edifici che si stagliano sul Paseo de

lo fa?”. La mano si agita piano, facendogli segno

scossa da un fremito, si alza con un gesto

Ora possiamo andare”. ¶ E si incammina. Il poeta la

sul volto della donna, si affretta a presentarsi: “Mi

del mento: “Sai come si chiama? Malgré tout. Perché

e gli occhi le si velano di rimpianto. ¶ “Ventun

una benedizione per pochi.” ¶ “Sì, capisco. Le invenzioni del

un fallito.” ¶ Il poeta si rammarica di aver parlato

calle General Cano e si fermano davanti a un

luce e l’incantesimo si spezza. Il poeta riprende

scuri, magnetici, penetranti. Lei si avvicina all’inquietante figura

Carmen...” La donna non si volta, è come se

avesse neppure sentito. ¶ “Nahui.” “Sì?” ¶ “È tardi. Devo andare

donna che, da quando si scelse quel nome, non

capitale. Mentre Manuel Mondragón si dedicava anima e corpo

musica e pittura, come si addiceva a una fanciulla

invaghito dei fasti europei, si complimentò personalmente con Mondragón

nel 1897 la piccola Carmen si ritrovò su un piroscafo

inutili capricci. Eppure, quando si ritrovava davanti gli occhi

se un liquido caldo si riversasse dal cuore alle

puntualmente il visino angelico si illuminava di un bagliore

tutto d’un pezzo si sbriciolava: a dieci anni

sensualità e l’erotismo... Sì, non c’erano altri

e per quanto lui si rifiutasse di lasciarle affiorare

da Parigi, doña Mercedes si dedicò alacremente alla vana

aveva creato, lei compresa, si sentiva rispondere: “Io sono

appunti, riflessioni, sul Messico si addensavano nubi di tempesta

Anche se nell’intimità si lasciava sfuggire: “Il tuo

ne curava, poi, quando si metteva a dipingere, lo

cercava il piacere, non si preoccupava di darlo. Quello

di sposare un maricón?” si sorprese a chiedersi una

coloniale in ricordo, questo sì eterno, della Mezquita di

storie di spettri malevoli si sprecavano, spettri che avrebbero

ma secondo me perché si comportava da padrone e

confermò che quel disgraziato si sentiva perseguitato dagli spettri

Alla fine, la polizia si accontentò dei rilievi, decretando

giro la voce che si era trattato di un

di un frate inquisitore”: si limitò a metterci il

i riflessi mi abbagliavano, si vedeva che erano smeraldi

malamente al suo posto, si notavano i segni delle

nel claustro della Merced. ¶ Si era fatto mantenere dai

ritmo ondulatorio dei fianchi, si chinava sulla scrivania per

sé e intanto non si rendeva conto di continuare

minato dai tarli che si confondevano con i sospiri

ufficio del presidente Obregón, si alzava e si risedeva

Obregón, si alzava e si risedeva, si alzava di

alzava e si risedeva, si alzava di nuovo e

consunta poltroncina di raso, si martoriava le mani strofinandole

sempre più forte, oppure si dondolava meccanicamente, maledicendo la

il paese pulsava e si contraeva per un altro

E Dolores comprendeva, annuiva, si asciugava le lacrime e

traguardo, quello a cui si nasce condannati, vincenti e

tornava ogni mattina e si martoriava le mani e

martoriava le mani e si dondolava avanti e indietro

natiche ogni volta che si voltava e si riprometteva

che si voltava e si riprometteva di ricominciare al

la rodeva quel pensiero, si chiedeva quanto fossero influenti

Carmen fosse qui, lei sì che sarebbe stata capace

sa fare...”. ¶ E mentre si tormentava nel dubbio, indecisa

sguardi e mostrarsi compiacente, si ritrovava sulla scalinata a

che bisognava aver pazienza, si sa come sono i

la scalinata del palazzo, si sentì chiamare. “Dolores Mondragón

come selvaggina. ¶ Álvaro Obregón si alzò in piedi, fece

spille da balia dorate. Si sorprese a pensare scioccamente

di pensieri contrastanti. ¶ Obregón si toccò la manica con

perché di materiale nulla si erano fatti mancare in

obbligo di obbedire, come si conviene a un combattente

del presidente Francisco Madero? Si sta riferendo al militare

altrui. Ma Dolores non si aspettava quell’impatto così

a quel punto Dolores si rese conto che le

gravemente ammalato e speravo si discutesse solo di questo

potrebbe immaginarli.” ¶ Dolores deglutì, si fece forza e passò

cancro benché lei stessa si rifiutasse di ammetterla. Non

qui la voce le si incrinò –, che però sapesse

quanto lui, suo padre, si considerasse invece lo sfortunato

farabutto di Manuel Mondragón si sarebbe meritato el paredón

pensava che, se proprio si volevano tirare le somme

e gli idealisti non si costruisce una nazione forte

di rilievo. All’inizio si era scervellato a cercare

il grande rientro e si precipitò a scrivere una

notte burrascosa, due piroscafi si incrociarono ignari di portare

che viaggiava verso est si riferiva all’esilio. L

intorno a sé quando si manifesta. Falli andare in

dimenticato da tutti.” ¶ Gerardo si irrigidì, sollevò il mento

mia se quel...” Gerardo si morse la lingua. “Insomma

con un braccio e si mise a leggere. Nahui

avanti con la lettura, si delineò un vago sorriso

ventre e lei gli si abbandonò. L’ultimo suo

nelle sue mani. Quando si sentì prossimo al culmine

che non è vero...”. ¶ “Sì che è vero,” e

scendevano sulle tempie e si spandevano sul cuscino, i

su un fianco e si precipitò in bagno. Gerardo

notte fonda quando lui si alzò dal letto e

così a lungo, infine si decise a dire, a

perbenismo”. Nahui andò oltre: si rapò quasi a zero

giornali conservatori, quando non si limitarono a ignorarla, fecero

entrambe le reazioni, Nahui si apprestò a pubblicare un

cambiando, sta veramente cambiando,” si ripetevano a vicenda in

furibonde passioni. Notti dove si parlava del libero amore

del libero amore e si soffriva come cani bastonati

per nessuno di loro si sarebbero mai più ripetute

specie di satanasso che si faceva chiamare Doctor Atl

quei giorni irripetibili. Nahui si divertì a ritrarlo con

Nahui, che per giorni si dedicò soltanto a lui

di calmarsi, respirando lentamente. Si sforzò di pensare che

y San Pablo, forse si era avvicinato troppo – troppo

era rimasto sul cuscino... ¶ Si vestì con calma, compiendo

la propria immagine e si sentì offesa all’idea

modella fra le altre, si convinse che nella figura

alle tante dell’insieme. Si intitolava Il Sole e

La Notte. Che sicuramente si era portato a letto

il primo a notarla: si sporse dall’alto, appoggiandosi

volte del claustro. Gerardo si voltò lentamente e la

di pittura color ocra, si sporse dall’impalcatura e

per prendere fiato. Poi si curvò e a passi

derelitta umiliata e vinta, si allontanò, passandosi goffamente le

manifestava un talento raro. Si bloccò di fronte alla

scena assurda che gli si presentava davanti: Nahui ridotta

e quell’energumeno che si accingeva a sferrarle un

Murillo, posso capire cosa si prova a veder rovinato

sia, non sopporto che si picchi una donna. Non

lunghi capelli neri, che si era infilata la vestaglia

Lei non oppose resistenza. Si lasciò mettere sotto la

cadere carponi sul divano. Si slacciò i pantaloni e

ultimi mesi, come se si spegnessero la speranza, la

violentata, per godere!”. ¶ Poi si staccò da lei con

dov’era. I singhiozzi si erano acquietati, lasciando in

Il senso di umiliazione si nutriva di un’incertezza

Nahui lesse. Poi, impassibile, si alzò, lasciò scivolare a

vestaglia e, nuda, gli si piazzò davanti, le gambe

Gerardo lasciò la sedia, si tolse camicia e pantaloni

le sue gambe. Nahui si inarcò, gli afferrò la

di sé, e intanto si mordeva le labbra per

Subito dopo, mentre Nahui si abbandonava al piacere con

la mano tremante, Nahui si tirò su, raccolse la

terra, andò sul divano, si coprì come se l

pudore di cui entrambi si erano da tempo liberati

inseguiva da mesi. ¶ Nahui si mise a strappare il

in coriandoli. Mentre lui si accingeva a preparare un

sono come saponette che si consumano con l’uso

freno la lingua, ma si sentì avvampare. Non reagì

le staffe, che le si avventasse contro urlando, che

da voi!” gridò Gerardo. Si infilò frettolosamente la giacca