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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovan Battista Marino, Gerusalemme distrutta, 1633

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
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sfera al cui rotar si rota ¶ ogni altra sfera
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mi regga l’ale ¶ che io non caggia
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altrui. ¶ In se stesso si specchia et in se
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egual sostanza ¶ ineffabilmente allor si spira, ¶ spirto Dio, divin
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voler, solo una cura ¶ come un esser sol
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che non s’intende; ¶ profondo mistero e sì
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sì profondo mistero e sublime ¶ più che stil
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chinàr le luci e si schermìr con l’ali
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e con l’opre si sforza e col consiglio
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avvisa e crede ¶ guerra cruda incontro essergli mossa
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è ’l suo dir come suole ¶ formarsi il
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pensier scolpito. ¶ Disse, e chiaro folgorò che ’l
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luce ardente e pura ¶ come a lato al
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il catalogo gli offerse, ¶ che distintamente e in
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comprese. ¶ Vede il Signor pio verso il perverso
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con le man sue, ¶ come ancor di mille
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le piante. ¶ A lei si volse e «Sosterrai che
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de la terra ¶ dolce si serba ancor qualche membranza
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suo dolce amor dolce si volse, ¶ e porgendoli quelle
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fronte a gli Angioli cara ¶ vive la vita
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ha per manto: ¶ riluce che la sua luce
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priva, ¶ te riconosca e si converta e viva. ¶ Se
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altrui difetto; ¶ d’intercessor nobile e sì pio
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intercessor sì nobile e pio ¶ vagliali il priego
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ancella». ¶ Queste preghiere in dolci atti espose ¶ l
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supplicante il supplicato ascolta. ¶ come a lo spirar
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carbone in fiamma e si ravviva e ’ncende, ¶ o
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ciel ch’a te si nieghi? ¶ Chiedi pur ch
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è rosa ¶ porta altrui soave et odorata, ¶ che
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gli festi ¶ d’alma ricca, ei ricompensi il
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s’adora, ¶ popolo innumerabile si spande ¶ che di Lui
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che di Lui sol si pasce e s’inamora
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d’Arabia l’unico si mostra, ¶ altri l’altro
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campion di Dio quivi si vede; ¶ aurea è la
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Quel che far non si può del tutto puoi
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Idraù spaventato in mar si mise. ¶ Mira ei l
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su l’ali egli si libra, ¶ i fugaci minaccia
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il ciglio ¶ gli angeli si valero inanti a Dio
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lo stesso autor di nefande cose ¶ trasse l
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violatore iniquo ¶ geme, e si dole il violato esangue
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natura ¶ dove amor non si trova, amor procura. ¶ E
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infemenito a l’amator si lega, ¶ e mentre viver
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e mentre viver nega ¶ come nacque, e maschio
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desir che ’n noi si cria, ¶ e sol del
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produce ¶ l’amato aspetto, si nodrica e pasce ¶ verace
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che sia ¶ dolcezza ove si nega il guardo e
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di scorno. ¶ Ma da sozzo oggetto e sì
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sì sozzo oggetto e profano, ¶ di vista indegno
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cielo, ¶ deh, poi che de la licenza il
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belve, ¶ né di fiamma brutta han l’alme
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a giovinetta amata ¶ talor si stringe e ’n compagnia
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e ribacia, arde e si strugge; ¶ fertile poi di
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e bella ¶ in lei si rinovella, ¶ né temer puoi
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che fai ¶ di mal grave essecutore ardito, ¶ non
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il sole, ¶ che di scelerato atto e nefando
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anco i biasmi cantando ¶ si vergognan le Muse a