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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
si vede, sta frenando. Si sta fermando vicino alla
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la portiera con forza, si sentono sopra la ghiaia
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là dentro!” ¶ La macchinina si era fermata, la guardavo
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con quel vestito attillato? Si sta guardando attorno...” ¶ Richiuse
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portiera, riabbassò la cerata, si aggiustò con la mano
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conoscerlo bene, questo posto, si troveranno tra di loro
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braccio. ¶ “È Aleksandr Puškin... Si è tolto quel cappotto
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posto, nella tavolata.” ¶ Non si riusciva a guardare verso
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ancora più forte, abbacinava. ¶ Si erano girati tutti verso
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soltanto. La sua bocca si era allungata per un
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scoperte, in décolleté... Non si capisce chi sia, mette
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quella zuppiera fumante, non si capisce come faccia a
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suoi capelli, che scendeva. ¶ “Si è chinata ancora di
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anche se la Pesca si è alzata già dal
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della sua testa che si chinava a riempire il
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al suo posto, non si capiva dove stava guardando
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in fondo, e non si è tolto neanche il
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tolto neanche il cappello, si vedono le ossa del
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quell’uomo che non si è tolto neanche il
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La Pesca fece di con la testa, venendo
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il biancore della scollatura, si distinguono appena i grani
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delle caviglie, adesso che si è alzata con Käthchen
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tornata al suo posto, si sentiva di tanto in
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sotto la tovaglia. ¶ “E si sentono persino quei rumorini
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di volte, là sotto, si sarà addormentato...” ¶ Qualcuno dei
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Guarda... il viaggiatore incantato si è già passato il
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mentre anche gli altri si stanno alzando poco per
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in mezzo alla sala, si vedono i loro tubini
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e anche Charlie Chessman si sta guardando intorno, porta
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le cercatrici di pidocchi si sono finalmente divise, una
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altra a Leopardi, che si sposta con la testolina
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mentre Pascal e Cervantes si sono andati a sedere
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vicino anche Aleksandr Puškin, si vede il fazzoletto color
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fronte leggermente sudate, non si riescono quasi neanche a
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che passa nel cielo, si vedono i contorni delle
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una grande forma che si spostava in perfetto silenzio
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la mia testa. “Ma , sì, certo! Chi se
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mia testa. “Ma sì, , certo! Chi se lo
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la sagoma dell’aliante si allontanava. Si scorgeva ancora
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dell’aliante si allontanava. Si scorgeva ancora il suo
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posto di guida. Non si sentiva neanche il vento
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che strappava. ¶ Poi qualcuno si scosse, lasciarono il balcone
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smettere di danzare, non si distingue quasi il suo
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appena invitato la Pesca, si vede quel suo fazzoletto
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fiammante sbalzare, non lo si riesce neanche a guardare
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sue vaste, vaporose basette, si vede appena la forma
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tutta pettinata... Ma come si cambiano in fretta in
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la vita, quella zampa, si può persino vedere, adesso
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andando lungo le scale, si sentiva il rumore dei
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consegnarli a te...» ¶ «Ah, ? E dove sono? Li
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per gli stradoni e si sentivano i nostri vestiti
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bocca per parlare, mentre si va così forte, controvento
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ad andare, a zoppicare. Si sentiva un odore un
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tutta illuminata. Il Gatto si arrestava di colpo. «Guarda
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viene! Sta coprendo tutto!» ¶ Si cominciava già a sentire
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sotto il suo scarponcino. Si sentivano appena le auto
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a guardarti attorno, non si vede niente!» ¶ Mi spostavo
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quanti giorni sta nevicando?» si animava mentre andavamo per
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le strade tutte bombate. Si girava di tanto in
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la mano e rideva. Si gettava dentro i giardini
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sentivo gridare di colpo. Si girava di tanto in
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dietro gli occhiali ghiacciati. Si bilanciava un po’ con
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Uscivamo dal cancelletto. Non si capiva mai se era
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Ma allora questa macchinina si sposta, corre ancora!” mi
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una cosa proprio speciale, si potrebbe montare la testa
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tre volte la testa, si passava la mano sulla
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un respiro diverso, primevo...» ¶ Si portava le mani alle
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a rimanere irradiante, intatta...» ¶ Si girava a guardarmi. ¶ La
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manca di sicuro qualcosa!” si metterà di colpo a
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quel giardinetto...» ¶ «Ma non si vede più niente, non
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per via della neve!» ¶ Si staccava di qualche passo
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di quell’impiegata che si accostava a una delle
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del palazzo, a pianterreno. “Si sta mettendo le lenti
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più quella strada che si allargava, che svoltava!» provavo
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poi quella piazza che si espandeva, quella barriera di
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più avanti. «Eppure non si ha mai l’assoluta
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rallentare al mio fianco, si fermava dietro un capannello
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galleria gremita di passanti. ¶ Si vedeva al suo interno
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è successo qualcosa, gli si sono svuotati gli intestini
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fumanti, tra le gambe... Si sporca improvvisamente, non può
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sovrabbondanze di doni mistici, si vede che ha le
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uovo sbattuta, quella schiuma, si scorgeva al centro una
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certi periodi di festa, si possono vedere da fuori
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nuovo sotto le torri, “si vede ancora qualcuno intento
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masticando la gomma, la si vede di tanto in
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masticando una brace... Non si riesce a vederle tutta
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luce di quel lampione, si sta girando per guardarmi
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in avanti. ¶ “Allora Dio si è incarnato davvero in
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Ecco, adesso il cerchio si è chiuso, il ciclo
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compiuto!” ¶ Un istante dopo si levò un suono nell
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disco, mi pare, perché si sente di tanto in
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vestito dalla sua porta, si sono accese di colpo
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a sobbalzare. ¶ “Le ruote si sono mosse di colpo
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Sta scendendo dal marciapiede!” ¶ Si era cominciata a muovere
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occhi dalla macchinina che si allontanava. ¶ “Proverò a seguirla
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cerata. ¶ “E già arrivata, si vede, sta frenando. Si
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con le scarpe slacciate. Si sentiva solo quel rumorino
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bisogno di masticarle, non si fa molta fatica a
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po’ con il cibo. Si legava il tovagliolo attorno
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Ma sono proprio stelline?» si accertava andando a pescarne
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alla testa, per esaminarla. Si sentiva dopo un po
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tanto in tanto mentre si portava il cucchiaio alla
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per molto prima che si staccasse da sola, la
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dove viene questa stellona?» si stupiva scoprendola il giorno
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prima di coricarmi, e si sentiva solo il rumore
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ancora... cosa ti dicevo?» Si tastava per un po
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la mano. «Certe volte si ferma per qualche istante
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piano sulla sedia, mentre si toglieva il tovagliolo annodato
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toglieva il tovagliolo annodato, si tastava ancora le orecchie
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scappare sul marciapiede, lo si sente urlare. Entro in
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sul bordo del letto, si toglieva una dopo l
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inzuppo domattina nel latte, si può bagnare e macerare
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un paio di cucchiaiate, si arrestava per tirare dentro
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vestiti, ho sempre freddo...» Si infilava nel letto, si
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Si infilava nel letto, si andava a mettere perfettamente
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un piccolo fracasso, non si capiva se veniva dall
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sto invecchiando...» Sentivo che si stava tastando il volto
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a questo punto, non si chiudono bene, il collo
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quei foularini...» Sentivo che si addormentava di nuovo, dopo
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nuovo, dopo un po’. Si svegliava un’altra volta
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scricchiolare sul pavimento quando si decideva a tornare nel
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vecchiaia...» «E adesso come si fa?» provavo ad aprire
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questo.» Aspettavo senza fiatare. Si addormentava per qualche istante
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addormentava per qualche istante, si svegliava. «Domattina» sentivo che
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stavo girato di schiena. Si coricava a sua volta
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per un istante quando si arrestava di fronte alla
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la testa di colpo, si allarmava. ¶ «Vai fuori?» ¶ «Non
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me, in questi giorni?» si allarmava il Gatto zoppicandomi
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rifilato quel biografo!» ¶ «Ah, ! Ti ha trovato?» ¶ «Sì
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sì! Ti ha trovato?» ¶ «, sì, ma mi hai
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Ti ha trovato?» ¶ «Sì, , ma mi hai mandato
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è facile... Quello che si trova sulla piazza! Ma
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Aveva paura che non si facesse più vivo, di
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stava dicendo di nuovo, si agitava. ¶ «Ma come faccio
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ancora a dire, perché si vedeva quella polla d
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motore cominciava a girare, si vedeva la nube del
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La polla d’orina si spostava nel vento della
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qualcosina prima del tempo...» ¶ Si sentiva il rumore dei
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dei suoi denti che si staccavano dalle gengive a
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scooter cominciò a rallentare, si arrestò a un incrocio
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che stava gridando mentre si gettava al posto di
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fuori dal finestrino mentre si allontanava con stridore di
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non pensa ad altro, si dimentica di comunicarmi le
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da qualche parte!» ¶ «Ah, ? E dove l’avresti
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un citofono vibrava distintamente, si sfuocava. Sentivo un uomo
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l’inclinazione improvvisamente cambiava. Si rincorrevano sul marciapiede, si
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Si rincorrevano sul marciapiede, si sbattevano contro il muro
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fuggire sui tacchi spezzati. Si fermava un istante dopo
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di colpo, ad aspettare. Si metteva a inseguire l
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narice della donna che si guardava attorno con gli
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anche la macchina andava, si distingueva appena il suo
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dietro il parabrezza. “Non si sono neanche accorti che
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volta degli stradoni, e si vedono le gambe di
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il volto. Il Gatto si teneva forte al mio
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a ghiacciare, a scintillare. Si fermava di tanto in
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aperto, in piena estate, si sentivano bruciare per molto
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dall’alto, da vicino. ¶ «Si vede ancora quel taglio
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sempre venire quando ci si sposta con l’aereo
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mentre sbadigliava...” Il Gatto si girava dalla mia parte
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ogni persona che passa si sente in dovere di
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mi dicevo passando “mentre si portano la sigaretta alle
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per forza che poi si sente cantare quando si
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si sente cantare quando si entra in quelle cabine
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telefono dalle porte sformate! Si sentono quei rumori di
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animali che strisciano e si attorcigliano in volo, e
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contro i riflettori, e si vedevano i loro contorni
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ad andare. ¶ Il Gatto si avvicinò con la testa
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spostava. ¶ «Insomma... pensavo che si potrebbe impostare la cosa
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spalla. ¶ Poi la fila si aprì. ¶ “Ma chi saranno
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pelle stampata, abbacinata... e si fermano, adesso, mentre la
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la sua strada, e si sente quella seta piena
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volto, delle guance, non si capisce se si stanno
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non si capisce se si stanno parlando dentro la
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in una sola bocca...” Si staccavano con le labbra
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della torre di fronte. Si lavava la biancheria nel
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secchiaio. “Ma come mai si lava sempre la biancheria
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dal piatto che fumava. Si strofinava una grande spugna
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ancora la testa bagnata. Si metteva del borotalco, con
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Riconoscevo in qualcuno che si accostava al banco del
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da un’altra parte “si fa già la barba
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orecchio attaccato alla catenella, si starà divertendo a suonare
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se posso entrare...» ¶ «Oh, , certo!» balbettai spostandomi da
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guardavo senza parlare, mentre si sedeva passandosi il fazzoletto
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volto. ¶ «Ah, finalmente!» sospirò. ¶ Si guardò attorno un istante
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potremmo dare del tu? Si lavora meglio...» ¶ Si sentivano
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tu? Si lavora meglio...» ¶ Si sentivano le auto sfrecciare
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la branda. L’uomo si era messo a frugare
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nessuno...» ¶ Scosse la testa, si guardò attorno continuando a
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di ben altro tempo...» ¶ Si passò una mano sugli
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quel certo bar, qualcuno si sarebbe fatto un onore
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per quelle sue stradine, si sarebbe di certo parlato
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ancora del tutto maciullato. ¶ Si girò per un istante
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socchiusa il Gatto che si infilava disarticolatamente la giacca
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la giacca, e intanto si accostava alla segretaria per
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labbra gonfiate, quasi arate. «Si fanno fotografare per la
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già per le strade, «si capisce immediatamente che si
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si capisce immediatamente che si son fatti appena lo
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appena lo shampoo, che si son fatti belli. Ti
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sulla tastiera, quelle birichine. Si vedono controluce le unghiette
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ha rovesciato gli occhi...» ¶ Si fermava per accendersi una
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per accendersi una sigaretta, si vedeva la fiamma strappare
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di colpo, sottovoce. ¶ «Be’, , per forza! Siamo usciti
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po’. Qualche istante dopo si girava di colpo, senza
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scintillare un istante mentre si girava a guardarmi passando
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labbra. ¶ «Dicono che lo si resti per sempre...» sogghignava
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prima di coricarsi, non si mette neanche sotto il
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sotto il lenzuolo, non si mette niente...” mi dicevo
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un passo. ¶ Il Gatto si era appena infilato la
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dalla pila. ¶ Il Gatto si stava pettinando con la
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della mia mano che si getta indietro nella stanza
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testa dalla mia parte, si vedeva la fiamma strappare
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la fiamma strappare mentre si accendeva la sigaretta, e
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al suo fianco che si è appena tolta un
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neanche di quale libro si tratta, non riusciresti per
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continentale, tricontinentale! Chissà come si captano bene in quel
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La sua testa tremava. Si sentivano le canne appena
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indietro la testa, non si capiva se rideva con
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sue lenti scintillare quando si girava dalla mia parte
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po’ di prurito, qualcuno si sentirebbe in dovere di
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per un istante, non si capiva se stava continuando
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adesso che le giornate si sono talmente allungate, illuminate
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male, quando l’aria si comincia a scaldare» disse
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testa su uno schienale, «si espande dentro lo scarponcino
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Hai scodellato questa cosa?” si potrebbe anche dire. “E
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testa riprendeva a tremare. Si portava la sigaretta alle
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qualcosa che non ci si può neanche gettare così
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Inclinava maggiormente la testa, si accendeva un’altra sigaretta
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faccia nessuno, senza che si siano creati i nuovi
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dove arriva costui? Chi si crede di essere? Come
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crede di essere? Come si permette di venire dentro
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tutte stropicciate...» ¶ La porta si spalancava, qualche istante dopo
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pregava venendomi accanto, e si vedevano le firme ancora
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più tardi, perché non si sentiva neanche parlare dietro
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tutte spente nei corridoi. ¶ «Si staranno guardando l’un
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l’un l’altro, si staranno sorridendo.» ¶ Continuavo ancora
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domandare d’un tratto. ¶ Si stirava con gli occhi
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sono ancora là dentro?» si chiedeva andando verso la
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in tutti gli uffici!» ¶ Si muoveva qua e là
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delle sue labbra che si posavano rapidamente sulle mie
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ancora attaccato al muro. Si era scollato in un
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andava nel corridoio, che si allontanava. ¶ “Ma che ore
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Ma che ore saranno?” ¶ Si sentiva il rumore di
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per riprendermi il manoscritto!» ¶ Si sentiva solo la mia
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vibrava a ogni battuta, si sfuocava. ¶ Mossi qualche passo
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sta facendo di nuovo?» ¶ Si era alzata di scatto
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proprio contro la porta, si era arrestato dall’altra
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faccia!» ¶ «Ma perché non si lascia vedere?» ¶ Si passò
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non si lascia vedere?» ¶ Si passò una mano in
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contro la porta. ¶ «Ma si fermi! Ragioni!» sentii che
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prenderlo lei, se non si vuole far vedere!» ¶ Si
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si vuole far vedere!» ¶ Si torceva le mani, non
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non mi trovate più...» ¶ Si stava spostando verso la
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lasciando gli uffici, e si infilava la giacca continuando
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già socchiuso la porta, si era gettata dentro. ¶ Venivano
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alterati. ¶ Poi la porta si aprì di nuovo. Scorgevo
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sulla porta. ¶ «Eccomi!» ¶ Non si capiva se sbadigliava, se
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del suo scarponcino che si staccava dal pavimento, che
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creare tutto questo caos?» ¶ Si fermò gettando indietro la
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quasi a saldarli mentre si portava la sigaretta alle
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sala delle grandi occasioni, si capisce!» ¶ Scorgevo appena la
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racconterò, prima o poi...» ¶ Si interruppe un istante, sogghignava
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sua testa tremava impercettibilmente, si sfuocava. ¶ Si era chinato
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tremava impercettibilmente, si sfuocava. ¶ Si era chinato sul tavolo
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dicendo, senza neanche guardarmi. ¶ Si passò una mano sul
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arrossendo di colpo, incontrollabilmente «si sposta sul suo asse
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sposta sul suo asse, si progetta... finché un giorno
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così incalcolata, che nessuno si poteva di certo aspettare
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adesso che la situazione si è rovesciata... se nel
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porta, verso il corridoio. ¶ «Si può sempre tentare di
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persino apparire che lo si possa, come se niente
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fosse, rigettare nell’increato...» ¶ Si girò con tutta la
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che imbambolava. ¶ «Ma ci si può ancora gettare allo
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erano questi i patti!” si metteranno tutti quanti a
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roba, d’un tratto?” si metteranno a sbraitare. “Ci
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stesse, al proprio posto!”» ¶ Si alzò da sedere, capivo
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indignati. “Devono fare linguaggio!”» ¶ Si lasciò cadere su una
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cosa là in mezzo? Si farà il vuoto intorno
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farà il vuoto intorno, si evidenzierà che c’è
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volta scagliare, farci oltrepassare?» ¶ Si era avvicinato di nuovo
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testa di lato, non si capiva se sbadigliava con
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mossa molto leale!” diranno. “Si sa che esiste sempre
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questa roba, se non si sta bene attenti, in
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attraverso l’altro, non si capisce più chi sono
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allibito. “In effetti non si era capito bene, all
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quell’elastico tutto slabbrato, si stropicciano gli occhi arrossati
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nei loro sgabuzzini, li si sente sbadigliare anche da
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anche da molto lontano, si stiracchiano un po’ prima
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a sognare, a sconfinare...”» ¶ Si portava la sigaretta alle
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inghiottiva. La guardavo mentre si mordeva le labbra, le
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bagnate, un po’ sfaldate. “Si sarà appena lavata la
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domandare un istante dopo. Si mordeva ancora le labbra
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modi di farle capire...» si scusava la segretaria «non
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capivo di colpo, perché si sentiva zoppicare dietro una
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zoppicare dietro una porta. “Si è chiuso dentro il
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portafinestra, mentre la donna si lavava nuda davanti al
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davanti alla portafinestra, e si vedevano nella torre di
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ad andare, a imperversare. Si comincerà col tempo a
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scarnificato... anche la lingua si comincerà piano piano a
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di quell’altro che si sta allentando il nodo
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indietro la testa e si passa una mano sugli
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senza la tovaglia, e si passa di tanto in
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più forte. ‘Ho trovato!’ si dirà l’uomo gettando
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mano lungo il corridoio, si tastava di tanto in
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più vaste, più sfarzose...» Si andava a sedere sulla
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aprire bocca, gli sorrido. Si lascia cadere di colpo
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scale...” «La casa editrice si è trasferita nel palazzo
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allora vuole dire che si è deciso!» provavo a
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a dire ansimando. «Come si può parlare di decisione
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mi rispondeva avvampando «quando si era già perfettamente dentro
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poco fa dal barbiere, si sente perfettamente progettato per
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progettato per questo incontro.» Si fermava per un istante
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escono fuori quando ci si getta di colpo in
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in avanti e non si può più parlare. Si
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si può più parlare. Si infilava a sua volta
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via il manoscritto, se si è occupata di rintracciarlo
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a dire senza guardarla. Si torceva le mani senza
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veniva vicino di colpo, si espandeva. «Non si tratta
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colpo, si espandeva. «Non si tratta di questo...» provava
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una cosa così non si riesce mai a farla
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di lampadari, di specchi?” ¶ Si potevano staccare dal marciapiede
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certe volte qualcuno che si spostava tenendoli sottobraccio, per
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giocarsi una simile carta?» si allarmava la segretaria. Mi
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avvicinare alla sua poltroncina, si teneva tra le mani
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Le pare cosa che si possa fare?» Non capivo
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guardavo senza parlare, mentre si torceva le mani, vedevo
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cadeva improvvisamente per terra, si sfasciava. «Lo sente? Ha
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il romanzo sottobraccio, se si riesce a localizzarlo in
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mia presenza. «Ma non si muova di lì! Non
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Non mi venga dietro!» si accertava prima di girarmi
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le spalle, di sparire. Si sentivano venire da dentro
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dentro quei rumori che si fanno quando si parla
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che si fanno quando si parla stando così vicini
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guardavo senza fiatare. «Non si riesce proprio a farle
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Non avrà i vestiti...” ¶ «Si sieda vicino a me
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la spina innestata, la si sentiva frusciare, emozionare. ¶ «Ecco
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quello zoppicare. ¶ La segretaria si girò per guardarmi. ¶ «Sono
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passa sempre prima che si ricominci piano piano a
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seduti all’interno. “Non si capisce mai se sono
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torri. Entravo nell’ascensore. Si coglievano al suo interno
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di bocca a chi si lascia sollevare stando in
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uno specchio, e intanto si guarda salire, sbadigliare. Attaccavano
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soffitto placchette di deodorante. Si staccavano continuamente, mi cadevano
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degli appartamenti di fronte. “Si sarà messo anche lui
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tovaglia. “E che lui si metta subito dopo a
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di fronte a lei, si tolga quella cosa dal
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la voce leggermente alterata, si soffiava il naso. ¶ «Sono
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Sono un po’ raffreddato...» si scusò. ¶ Le macchine andavano
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Era ancora incredibilmente agitato, si è scusato...» ¶ 5 ¶ La donna
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correre fuori. ¶ «Ma come si fa a telefonare quest
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è sempre chi ci si appende di colpo, con
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con un balzo, e si tira su due o
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in giro nessuno...» ¶ «Ma si era raccomandato che lo
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un po’ d’aria si sfalsa nelle zone della
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col farfallino, l’acciarino...» ¶ Si sentivano dei rumori correre
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con le porte che si aprono scivolando a ventaglio
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smesso di farsi vivo?» si allarmava la segretaria. Facevo
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di quei versi che si emettono senza pensare, senza
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pensare, senza calcolare. «Lui si chiude per giorni nel
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mi rimprovera senza guardarmi, “si è sentito ferito, mi
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vederlo mentre corre e si espande da solo, per
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tanto in tanto, che si sfalsa. Con l’altra
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voce s’incrina ancora, si spezza. “Forse non me
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Il piedino nudo non si dimenticava mai di salutarmi
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freddo!” mi dicevo, perché si cominciavano già a vedere
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d’auto parcheggiata. “Non si svegliano neanche se gli
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svegliano neanche se gli si passa vicino, dormono così
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così profondamente che non si scuotono neanche quando la
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quando la macchina parte, si sentono fare ancora le
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le ciglia, e intanto si stropicciavano con la mano
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partito da poco... ma si è dovuto fare forza
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fare forza, mi creda, si è strappato!» ¶ Si capiva
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creda, si è strappato!» ¶ Si capiva che stava spostando
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fondo alle torri, e si vedeva la sua pellicina
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quel brodino...” Qualche testa si girava di scatto a
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parte uno sbadiglio nervoso, si sentiva tutta la gola
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di esagerare?» la donna si faceva forza di dire
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La voce della segretaria si incrinava di colpo, sembrava
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vivo, avevo capito male, si vede, mi era parso
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Devo mettermi in mezzo...» si commuoveva un istante dopo
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sta bisbigliando all’orecchio. Si è fatto largo tra
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è lì vicino! Non si fa passare!» provavo ad
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assieme. Poi la porta si apriva. «Eccomi qui... sono
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qui... sono la segretaria!» si presentava una donna. Mi
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dentro la casa editrice, si giravano tutti quanti a
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un istante un sorrisino. Si tira via dalle labbra
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tre volte la testa, si accende una sigaretta, sembrerebbe
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dopo l’altra, lo si sente zoppicare attraverso gli
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che scattava di colpo, si sfuocava. ¶ «È ancora in
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parte, dopo un po’. ¶ Si sentiva che stava muovendo
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parlando leggermente più forte «si è raccomandato che la
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cosa...» ¶ La sua voce si stava sempre più rianimando
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quando la casa editrice si comincia a svuotare e
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lavare le loro corriere. Si vedevano pozzanghere ancora fumanti
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sfaldati, tutti ricamati, quando si alzava di colpo un
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anche molto lontano, non si capiva più se era
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torre. Quelli del cunnilingus si stavano già affrettando a
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di uno degli appartamenti. Si continuava a sentire anche
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ero già molto lontano, si distinguevano le parole una
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già ora di cena, si vede...” mi dicevo accelerando
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camminavo a poca distanza. “Si starà accoppiando in quell
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a un riflettore, e si vedeva l’altra metà
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mentre un rullo compressore si sposta piano piano sull
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L’uomo in smoking si passava di tanto in
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mi dissi senza fiatare. ¶ Si riusciva a sentire un
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Come... non c’è!» ¶ Si continuava a sentire come
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provai ancora a dire. ¶ Si sentiva che la donna
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prego!» ¶ La sua voce si era rianimata, dall’altra
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all’improvviso. ¶ «L’editore si è raccomandato che la
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in modo che non si offenda!” mi ha pregato
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un po’ permalose, non si fanno mai una ragione
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corsa dalla cabina, scomparire!”» ¶ Si sentiva di nuovo quel
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nuovo quel rumorino, non si capiva se le sfuggiva
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farlo ridere, alla fine. Si sentivano, passando vicino alla
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sollevato che l’editore si girava di tanto in
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tutta quella gente che si puliva la bocca con
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fuori dalla cabina. ¶ «Non si getti allo sbaraglio in
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orari... man mano che si sposta da una parte
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importa!» proponevo alla segretaria. «Si può prendere un po
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Ha detto proprio “domani”!» si offendeva la segretaria. «Lei
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valigia gli abiti che si adattano al clima, i
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il pavimento della cabina. Si sentiva una voce cantare
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che vibrava nell’aria, si sfuocava. Scorgevo un’insegna
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tra due porte, non si capisce a quale delle
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a quale delle due si riferisca... Ma da che
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talmente allargati, tutti fracassati... si distinguono le linee dove
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stata appena tagliata, non si è ancora ben rimarginata
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alle mie spalle, non si percepiva quasi più niente
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a lungo, mi dispiace...» si scusava la segretaria «saranno
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se ne parla neppure!» si allarmava. «Ha detto proprio
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detto proprio tre giorni, si è raccomandato!» Stavo appoggiato
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tal punto assottigliata, che si sentivano i denti sbattere
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sento zoppicare nel pianerottolo, si attacca con furia al
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Vorresti diventare un guerriero?» ¶ Si sentiva quella musichetta snervare
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imperversare. ¶ Feci una smorfia. ¶ «!» ¶ Terza parte ¶ SCENA DELLA
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ho incontrato. Le strade si accendono tutte insieme, di
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notte comincia a calare, si accendono anche quelle lucine
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e che un’ala si leva da una parte
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in piena luce, non si capisce se sono atri
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prospettive lucenti di colonne, si spalancano le portiere, di
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di luce, tutta sbrodolata, si sente anche da molto
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luce poco per volta si espande, vedo sfrecciare tra
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loro testine puntate, quando si gettano giù dai gradini
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la città piano piano si svuota. Rasento qualche gruppo
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poi coi guerrieri? Ma si rende davvero conto di
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Ma già... lei non si può rendere conto di
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tempo. Dalla giusta distanza, si capisce...» ¶ Non riuscivo a
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le scarpe. ¶ Qualche finestra si era già accesa qua
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emozionata...” ¶ Qualche altra finestra si stava accendendo nella torre
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mentre rincasavo. Nelle torri si accendevano sempre nuove finestre
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tal punto che non si riusciva neanche a vederne
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trofei, un uomo che si asciugava una dopo l
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a un cunnilingus. Non si curavano neanche di abbassare
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continua a salire mentre si mangia, fino agli occhi
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di auto che sfrecciava, si coglieva di tanto in
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con gli occhi sbarrati, si allentava il nodo della
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questo monolocale?» chiese ancora. ¶ Si guardò attorno senza fiatare
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cucinino. ¶ «E questa che si vede arrivare fin qui
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alla più vicina cabina! Si metta immediatamente in contatto
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ancora sbarrati nella stanza, si vedevano le prime finestre
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a casa sfrenati, e si gettano quasi di corsa
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cosa su quella cinghia. ¶ «“Si metta subito sulle sue
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decina di minuti dopo si è chiuso in ufficio
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è chiuso in ufficio, si è raccomandato che non
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motivo. “Da quanto tempo si trova qui questo manoscritto
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fronte agli uffici, non si riusciva a farlo stare
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giù per il corridoio, si prendeva la testa tra
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liquirizia, di quelle che si possono agitare con la
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mano dentro la tasca, si mettono a cantare come
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niente fosse mentre ci si sposta attraverso le strade
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che funzioni!” ¶ La città si accendeva. Intercettavo molto più
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sul sedile dell’auto, si stava lavando con l
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di una sigaretta che si ravvivava nel buio e
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casa editrice ad aspettare!» ¶ Si sentivano gli spigoli della
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Il messo dell’editore si era girato verso le
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fon, quando ha fretta...» ¶ Si girò di nuovo a
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di nuovo a guardarmi, si lasciò cadere snervato, su
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aspettare?” lo sgrido mentre si passa la mano sopra
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mano sopra i capelli, si aggiusta il collo della
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Devo essere proprio crollato...” si scusa andando verso la
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subito dopo. “Non appena si è sentito braccato, intercettato
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quelle scaglie ghiacciate che si staccano certe volte dai
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era gremita di folla, si scorgeva sotto le luci
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convegno!» provai a dire. ¶ «, sì, di un’associazione
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provai a dire. ¶ «Sì, , di un’associazione di
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girati verso il fondo, si sentivano solo quegli scricchiolii
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tutti da quella parte, si coglieva uno scintillare di
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sala in un istante si svuota...» mi bisbigliò all
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il fondo. L’uomo si era alzato nell’assoluto
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mano in mano, qualcuno si lasciava sfuggire un piccolo
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ondeggiava per inseguirla, e si spostava quasi correndo verso
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ridere i due, che si erano gettati a braccia
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stava gridando il guidatore. ¶ Si era inclinato un po
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con gli occhi sbarrati. ¶ Si gettò giù da una
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rumore dalle cime, quando si levava di colpo un
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succulente dalla montatura. Ci si abbarbicavano con le zampe
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cambiando improvvisamente la marcia, si lanciava. ¶ Girava la testa
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un indirizzo...» sentivo che si arrendeva di colpo, sospirava
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a salire. ¶ L’altro si girò a guardarmi, nella
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all’improvviso. ¶ L’ascensore si stava arrestando piano, sospirava
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misura!” ¶ La stanza accecava, si scorgevano tutt’intorno quelle