Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

lo avverta, e non si può non adocchiarlo, viene

il più delle volte si tratta di un normalissimo

grembo, che il figliuolo si mettesse a tavola. Ingegnandosi

le signore: non appena si sentissero onorare dell’appellativo

quel belinone d’un 128!». ¶ Sì, sì: erano consideratissimi, i

belinone d’un 128!». ¶ Sì, sì: erano consideratissimi, i fracs

presi sul serio: e si avevano in grande considerazione

gli altri. Gli attavolati si sentivano sodali nella eletta

del comando. Gli uni si compiacevano della presenza degli

dall’epoca dell’ossobuco, si era andato a mano

una sottil ruga orizzontale si delineava sulla lor fronte

a matrice: ma, apertala, si constatava che n’erano

mescolati di miasmi, questo si sa, dei bronchi e

Fray Mocho, ad esempio, si vedeva di frequente il

gemelli da polso. Oh! sì, sì! Quello, veramente, lo

da polso. Oh! sì, sì! Quello, veramente, lo si

sì! Quello, veramente, lo si vedeva ch’era arrivato

Nella ragione biologica (species) si contemperano, costituendo limite reciproco

committente, deliziato dall’ossequio, si arricchiscano di nuove meravigliose

un cacchio: e vi si destreggiano secondo la brama

tütt.... È bene che si abitui a fare un

ricaduta in disoccupazione.... «.... Peggio?... sì.... sarà magari anche come

on quaicòss de marmognà....6 sì, stava fresco!, sto narigiaton

Il triciclo.... quello.... magari,... si è salvato ancora abbastanza

anche, se vogliamo, questo sì: non tuttavia scevro d

Buona parte del cioccolatto si era potuta recuperare, e

un sùbito, nè Bruno si capacitava di dove, con

avuto effetto immediato, intero. Si era visto anzi taluno

e ben pareggiati baffetti, si andavano omai rischiarando in

bicchiere di barolo vecchio si ridestano a un tratto

industria, per la quale si dimanda aver nervi dimolto

giocondo «tiremm innanz» gli si era insediato nell’anima

bastone sul divano: e si dava lesto lesto, come

Elsa», eccetera eccetera: cioè si sarebbe liberato dal giogo

un gatto su cui si sia rovesciato un acquazzone

stato perdonato. Senza che si addivenisse alla promùlga di

odorino del gas che si soprapponeva all’arrosto. E

ga de borlàmm adòss.... si, vouèi, l’a ciapàa

constatiamo che la non si avvisa delle beffe. ¶ «Va

casa. Il giovane ingegnere si turbò. L’aperto soprabito

del resto...: altre volte si tratta di eccitazione, tensione

mare, a Spotorno, Valerio si separava dal regolo: dato

il cursore. Difficilmente, poi, si arriverebbe a ricavare un

e il volto gli si illuminò. «Che bella giornata

gallici e i langobardici si scontravano e ribollivano dentro

legione muta, quando poi si trovarono l’impensato Regolo

il tram: o non si sta parlando del 24?: da

assi della ciabatta, che si misuravano in un indemoniato

il valente bibliotecario-capo si irretisce nella giungla degli

di Via Giulio Carcano si chiama Filippo e il

di Via Filippo Carcano si chiama Giulio. Il Perego

Piazzale Giulio Cesare non si chiama nè Giulio nè

ma Pompeo. Estenuato, tenta, sì, (stai fresco!) il tapino

come un rattoncello impaurito si ritrae, con baffi mogi

in restituzione, che gli si sono impilati sui bancali

la chiamano in gloria. Si sussurra a Milano, ma

ma già, povero Pellegatti!, si va dicendo, dicevo, che

un suo fratellastro, e si era diplomato in ingegneria

differenziale, era quel che si dice (e tutti lo

disturbatrice, di quelle che si insinuano come alla chetichella

nella imperfettibilità del mondo si avvera e perfeziona cariandosi

come il corpo, andando, si accompagna del peso (gravame

Potestà galleggiativa del mare. ¶ Si presume che una cotale

di un espediente qual si sia pur di risolvere

altre sale e salotti si dipartono, ai due piani

pensoso, Valerio Caviggioni. Ma si direbbe che il sodalizio

penetrali infine così felicemente si annuncia, nobile e fragorosa

porta. Così l’acqua si agglòbula, e ricade in

ingegnere gli incidenti che si verificano sulle soffici poltrone

il suo arcano consiglio20 si imbatte nell’Ora Topica

a strofe ed antìstrofe, si leva fino al lucernario

pensano con angoscia immedicabile, «sì, sì.... è lo spirito

con angoscia immedicabile, «sì, sì.... è lo spirito del

palatale della lingua che si adusa a voler dimandare

di Luca Giordano che si conserva nella Pinacoteca di

un taglio diritto che si pratica nel dolce summentovato

solido o semisolido: talora si specifica la qualità della

per es. cappuccino): ma si dice «all’ora del

vecchie «latterie» di Milano si ammanniva il caffè e

panini; ai giovani che si recavano al lavoro e

scodella a cavità orale si celebrava non senza accompagnamento

non tuttavia se gli si imbibisca il cervello del

tutto, è bene che si soppesi. ¶ Il figlio pareva

plancia. Le intravature spagnolesche si drappeggiavano di ragnateli, come

l’approdo di demenza, si abbatteva alle dementi riviere

luce del mondo capovolto6 si beveva le sue folle

tutti; le donne, come si grattassero un acne, o

tra mano alcuna cacaruetta,7 si davan la cipria a

tal quale gravità. E si gargarizzavano, baritonali, glabri, col

vittorioso Maradagàl! e come si fa a far le

Una qualche vecchia grinzosa si riusciva sempre a trovarla

lucentezza nardosa de’ capegli si percepiva di leggieri un

la loro donna: e si erano lasciati varare: ed

Oriente maradagalo-parapagalese molti si aiutavano anche con fronzoli

Saenz Peña, al 3225, gli si vedeva venir fuori dalla

menabuono, dato che non si sa mai, lì per

e una strana voce si sparse, nel contempo, per

spettrali parvenze: chi asseriva si trattasse invece d’un

disseccati i labbri, talora si palesavano, chiuse, a negare

non c’erano, non si vedeva assolutamente dove fossero

salvochè davanti il lavabo si soffermava per ore, esaltando

tale e quale come si presentava davvero nel pollaio

po’ di passi e si era esclusa automaticamente dagli

esercizio della professione, come si avrà occasione di leggere

nei fantasmi. Dei fulmini si limitava a dire: «chill

in quell’incontro che si conobbero e, nella stiratura

Ma il dottore non si diede per vinto: e

di Pastrufazio. «Palumbo?... Palumbo?...», si domandò, sporgendo il labbro

solito nelle reminiscenze. Ma sì, Palumbo! Eh! Lo ricordava

procedura di liquidazione.... Ossia.... sì.... lo avevano liquidato.... ¶ «Liquidato

a Lukones, che lo si sarebbe detto un misantropo

compatisse agli umili lo si intuiva dall’andatura, dal

otto e mezza: e si faceva portare al letto

non prender moglie, che si era affrettato a rifilare

oltrechè uno scioperato, lo si sapeva da un pezzo

confronti del Pirobutirro figlio: si sa, gli osti, per

essere preso da disgusto. «Si mangia troppo!», sentenziò il

più, nelle stagioni critiche, si può concedere la giunta

al figlio Pirobutirro. ¶ Nel 1928 si era detto dalla gente

soffocava. ¶ Le persone colte si rifiutarono di prestar fede

anche loro, tanto vi si erano incorporate, nel deretano

adibire, il lurco, le si sdilinquivano subito in un

testa, a quel turpe, si fece mignolo mignolo dalla

e sesto molt’altri, si seguitò a credere e

gracchiano le genti? Non si smagliasse, nella rete dell

benignazione della Soprana Clemenza. ¶ Si riteneva da taluni, specie

filologica, in onore non si sa bene se dei

memorabili della illustre casata si sdipanarono con la prestezza

di leone magiaro che si risveglia aveva l’aria

quanto.... per quanto.... non si sa mai.... ¶ Germanico era

nel di cui uso si trovava più impacciato che

sognare. Per il Sommaruga si usarono anche gli aggettivi

Etrusco che da lui si denomina. Lasciamo del rimanente

sospinto verso il cioccolatte, si vantava ingegnere. Ingegnere tendenziale

un t solo. ¶ E si rese anche benemerito, mi

Pieri (della Francesca) che si dinota al dì d

collocabilità indubbiamente, squisitamente lombarda. ¶ Si tratta non di una

cronici della Ghisolfa: e si trovano tutt’a un

Quanto al milanese, ehm!, si nutre fondato sospetto che

buona intenzione d’apertura si annuvola repentinamente, e viene

a punto. ¶ Ingegneri nati, si può dire. ¶ E subito

e una scampanellata, che si abbandonavano alla seminagione d

stagione: il laborioso quinquennio si sfaccettava hegelianamente in un

baronessina Maria Vètsera», che si uccisero a pistolettate nelle

Bergeggi, Don Nèspola, sì sì, anka tì, Paparino. Sì

sì, anka tì, Paparino. Sì, ho capì, Nannuccio, ho

bravi, bravi,... dèss basta!... sì, sì, ven ki anka

bravi,... dèss basta!... sì, sì, ven ki anka tì

irresistibili chicchi di granturco. Si trattava di gareggiare in

globo. I polpacci glieli si potevano ammirare in tram

suo cenno materno: ogniqualvolta si trattò, cioè, di predisporre

e mezzo, Dio mio! Sì, sì, lo sentiva, «Vi

mezzo, Dio mio! Sì, sì, lo sentiva, «Vi ringrazio

profeti e delle sibille!... Sì, sì, ne era proprio

e delle sibille!... Sì, sì, ne era proprio sicura

La vita del figlio si sarebbe dunque tramutata in

In direzione di Verona?... Sì, sì.... verso Verona!... verso

direzione di Verona?... Sì, sì.... verso Verona!... verso Venezia

Cont el so giardinett». Sì, sì! «Gran bei posti

el so giardinett». Sì, sì! «Gran bei posti!» concludeva

soffiandosi dolcemente il naso. «Sì, sì, l’erede, Dio

dolcemente il naso. «Sì, sì, l’erede, Dio mio

a scodellarlo lui. Oh, sì, sì: una più paparino

scodellarlo lui. Oh, sì, sì: una più paparino dell

più davvero, per quanto si sforzasse.... per quanto sperasse

che andava all’assalto.... sì, all’assalto del proprio

madri, a quello scàlpito, si fecero in sulla porta

portainfante, poi, non parliamone – si diede a strillare, a

E del resto non si contentò di esclusiva emissione

che il Maligno, terrorizzato, si stesse già capofittando in

la cerimonia del Battesimo si vide emergere dal collarino

rappresentazione di un «interno» si sono voluti adibire, a

propria volta l’autore si tuffi nella bagnarola e

nativo, a cui non si sogliono imporre freni accademici

a Nice. Questa che si esibisce nel testo è

del portatore. E la si adibisce, in campagna, ne

fabbriche vecchie: di cui si edilizzò e urbanizzò via

un bananeto delle Canarie, si sarebbe proprio potuto affermare

spigoluccio più in fuora, si dirizzavano su, belle belle

la bandiera. Altre ancora si insignivano di cupolette e

resistere al suo bisogno, si precipitò sul parafulmine piccolo

nuovo farnetico della resurrezione si diede tutto alla rete

dell’Antonietta, donde, non si capì bene come, traslocò

un pianoforte a coda, si tuffò nella bagnarola asciutta

gioia del cav. Bertoloni si può presumere. ¶ Parallelamente a

nel folklore del Serruchon si fece strada l’idea

un istante, non appena si vede venire il temporale

ma in quel giorno si celebravano a Terepàttola le

el gringo. ¶ Cioè quando si venne a giornata, la

in piena rivolta, non si sa bene se contro

l’Estinto (di cui si diceva avesse scritto da

di cimeli, così almeno si suppose. Il che, dalla

mettila da parte). Quelli si attrupparono e poi aggreggiarono

malaccio. ¶ «Scienza delle costruzioni» si denomina ufficialmente il corso

d’una moneta falsa, si intuiva appena entrati come

timida e casalinga, la si addava a bilanciare con

rincalzo. Questi bugigàttoli non si poteva di certo aspettarsi

bistorto, e più loro si sentono bene. E nemmeno

i miei concittadini, quando si tratti dei Condulmari di

che li aveva eseguiti, si denominarono «la migliorìa». Siccome

neppure in italiano; e, si sospetta, nemmeno in geografia

studiavano «privatamente»: «ah! privatamente?»: «sì, privatamente....». «E che cosa

francese?... e l’inglese?». «Sì, francese e inglese. Ma

psichica per cui la si sente «sicura del fatto

appropriato al caso le si agita in corpo, state

Talora il comprensorio linguàtico si estendeva anche al cocò

addirittura la madre pollicultrice, si trovasse ogni volta presente

prontezza di delibere che si dimandano in circostanze di

che aveva in corpo, si faceva a diramare il

del N.H. Cipriano, si erano gradualmente convinti che

a metà la bocca, si dava dapprima a sventolar

a farlo apposta, la si sentiva cader preda di

devoniano: la costernata Giovanna si affannava con la pala

avvertire tutto ciò. Ella si rifiutò poi per più

che quell’intoppo improvviso si opponeva con estrema perfidia

sotto, al piano nobile, si sentivano piovere in testa

caro armadio ¶ Donde abbiam sì dolce il suon». ¶ Mi

ma era una idea), si lasciava cogliere, ogni volta

da destinare alla patria si uniformava abbastanza docilmente alle

parola il suo volto si accendeva di bagliori tintoretteschi

nuovo pisello esibìtole era sì un pisello, ma non

rarità: e il beige.... sì, era un beige, ma

Bàbila.... «San Bàbila?». Ma sì! quando c’era ancora

Il cavalier Bernasconi?». ¶ «Ma sì!... cioè no.... volevo dire

sperone, la vis emulativa si sprigionava a un tratto

dell’iride; quali solo si possono concepire a carico

pezze, scatole su scatole, si montonavano19 sul banco: o

militante e trionfante ingranaggio, si sgranava ancora in un

bazar! All’uso volgare si dice, con tutto questo

dice, con tutto questo, si dice tener d’occhio

dei tram, fuora, che si rincorrevano rotolando stipati verso

accorgevano! la cera gli si allungava a vista d

dai capelli unti, gli si sdilinquiva giù per il

direttore di vendita, nervosetto! sì, stai fino! un bel

occhi di donna Giulia si puntavano sull’Amilcare come

automa, che poi gli si ghiacciava sulla faccia come

era solita emanare, «se si vuole che siano proprio

blandamente suasivi: «Federico, Popò, sì, sì, ven kì, poer

suasivi: «Federico, Popò, sì, sì, ven kì, poer el

kì, Bergeggi, Don Nèspola, sì sì, anka tì, Paparino

altri a dir di sì, de plenitudine servitutis: le

la visconteria superstite oramai si faceva passare lo spavento

di pezzi d’assedio», si grattugiava un po’ di

dipendenti». La vedova Beauharnais si dava omai un tono

sarte, al primo pretendente si facesse avanti: e palesasse

giorni dopo la partenza. ¶ Si venne al 2 dicembre del

una qualche scappatoia canonica si sarebbe sempre potuta escogitare

l’orazione con che si batte il ciaraffo a

ceri e di moccoli. Si vide il nano uscir

ove la corona tuttora si conserva, con l’evangelario

fu crucifisso il Signore. ¶ Si venne al giorno. Il

yellow ground). Il diamante si è segregato dal magma

maturato la nocciuola»). Esso si trova «in posto» nella

entrar Milano (Piazzale Stuparich), si immette dopo circonvallante percorso

Decumano, il fiotto, perchè si immagina defluito di sotto

di Nosedo: oggimai vi si raccoglie soltanto una parte

Ivi il 13 e 14 settembre 1515 si svolse la cosiddetta «battaglia

del frutto, quand’e’ si spicca per sè solo

prolungato carnevale ambrosiano (carnevalone) si riporta più o meno

accalappiante, zelante, coagulante, codificante, si inserisce in una funzionalità

rito che da lui si denomina, ma che gli

maggioranza, il sullodato finanziere si trovò padrone della vacca

engendra Gemmagog», ecc. ecc. ¶ Si può identificare in Eurimedonte

o?, Eschilo), Eurimedonte-Giapeto si fe’ condottiere de’ titani

nell’affilatura delle coltella) si coàgula nel nome di

del viaggio di nozze. Si vendono ai turisti e

astratto (per donna Carla), si davano a favorir Doralice

soleva concedere, «quel giovanotto.... sì, quel giovanotto....». ¶ Grande fu

gli occhi, straordinariamente limpidi, si incontrarono senza commozione palese

zia, di cui non si capì bene il nome

tutte le sue tecniche si celava dietro quelle persone

Forse notò ch’ella si dimostrava nipote particolarmente affettuosa

a principiarlo. E non si rese conto, o non

chè, avvisandosi dell’improprietà, si sarebbe pur fermato a

ciò che i presenti si aspettavano. Forse vide che

di punto in bianco, si abbandonò a uno strano

legno, e a questo si provvedeva, se pure con

meglio». ¶ Da allora Claudio si incontrò con Doralice alla

Antenore sei stato perfido.... sì, perfido.... Lo hai morso

gli adulti.... gli ingegneri ....». ¶ «Sì, ma i ponti dello

economista....». E lo baciò. ¶ «Sì, va bene: ma un

calcestruzzo. Era il pontile.... sì, insomma, la passerella in

sotto il suo ponte.... sì.... il ponte dello zio

zio.... perchè ridi?... Ma sì, per prendere delle misure

diventando un po’ scemo....». Si sentì nipote d’ingegneri

che è fatto, e si regge da sè solo

divina, in quel punto, si trasfigurasse, ad irriderlo, in

bisogna rispettarli....». ¶ «Gli zii?». ¶ «Sì, proprio, gli zii.... Ti

e il Pont Véder, si occupava di operazioni creditizie

la mungono, e meglio si sente. Questo l’avvocato

la Dominante, scomparsi non si sa come di scena

allora l’avvocato Cazzuola si fece coraggio, e spifferò

e della «attività creditizia», si può bene ingegnarsi adoperare

tram, abbadava a significare sì sì, no no, tentennava

abbadava a significare sì sì, no no, tentennava che

I Cavenaghi di cui si parla «erano poi quelli

ann!». Una tragedia. Ove si pensi che s’era

dove il Girolamo, rispettosamente, si studiava di non guardare

nei cadetti, che non si contano. Mi dispiace proprio

Pontaccio. ¶ I Cavenaghi avevano, si può dire, per legge

le belle friulane, sane, sì, (e stagne, dico io

di Reggio Emilia», abili, sì, ma «troppo spensierate la

Brianza. E siccome taluno si sarebbe detto patisse del

che diceva sempre di sì, anche ai pidocchi. Già

lune a ingorgare, non si sa come, «la canna

che in vita loro, si può dire, han mai

i bargigli del tacchino si rifiutava di toccarli: e

per questo, forse, ci si immusoniva gli interi pomeriggi

aveva gli occhî rossi, si soffiava il naso. «Ma

Pontaccio era più grande sì, ma non di te

sospirò donna Elsa. E si accomodò all’idea che

come di vaccina che si sia spersa nei laberinti

a raccolta aristotelici spiriti: si provò a ragionare: e

jodio colloidale, jodio colloidale», si ripeteva a ogni passo

e un po’ ironica. Si limitò a rispondere secco

rossore della reumatizzata ragazza si trasfondesse per sopravvenenti apparizioni

di voci, in salotto, si arenavano a certe pause

Quasi un animale che si aspetti certe stangate, e

aspetti certe stangate, e si tenga vigilante ad eluderle

che i coniugi Cavenaghi si trovarono a dover affrontare

ora era rispondeva di sì. «Mei per lée, inscì

Perchè i parquets non si riducessero, come parevano in

un po’ di pazienza si riusciva sempre con lo

della vecchia notte assonnata si richiudevano, a quel rintocco

Un tram vuoto lo si sentiva rotolare al galoppo

passo ritardatario la cadenza si scandiva netta, si smarriva

cadenza si scandiva netta, si smarriva quale d’esametro

combattuto a Bezzecca!». Immusonì: si abbuiò: nel precipitare di

precipitare di una settimana. Si trincerò, cupo, in uno

podere di Codogno. E si scarrozzava «in màchina» a

avrebbe fatto.... I calcagni si assottigliavano di giorno in

quotati dei cinque, non si liberavano omai da un

tendoni della domenica: ci si insinuavano con risa acute

amici son questi: e si batteva una mano sulla

ad un asse immaginato, sì che ne ricada nuovo

un pàpero giovinetto, che si riscopre da sotto e

frammezzo tutte le piante, si facevano nere. ¶ La moltitudine

aggrovigliate. Così dei lontani si sa tutto, ed anche

dolci, vane stelle vi si specchiavano a rimirarsi. Nell

turbamento, inavvertito dapprima, che si faceva poi ansia, brama

vegliavano, dacchè non sempre si può posare nella notte

nella notte. (Per anni si erano uditi fragori dalle

la cimasa delle abetaie si accendeva di faville.5 Della

Da presso, le ville si vedevano avere un lor

nel monte. Nessun treno si udiva a correre, come

sorpassa la strada. Lo si direbbe sprovveduto di parapetto

vicine ville, i giovanetti si diportano sui loro cicli

è meno secco, e si capisce che al risciacquarlo

rare, per lo più si rivelano un po’ vecchie

dell’essere, e nemmanco si avvede. Buone scarpe, o

sono privi di calcagni: si conosce che le loro

e talora per alcuna si volgono gli uomini o

allora quello, pure andando, si porta nell’animo come

bande, il bergamasco ragazzo si cala nottetempo di finestra

La cimasa delle abetaie si accendeva di faville». Da

interdizione onde il nemico si studiava resecare al taliana

officio, nature in che si contenga una vita. ¶ 8 «Larghi

al primo saluto li si sarebber detti dei vecchî

un tabarro, bentosto invece si rivelavano animati da una

i quarantottati passaggi, o si davano a rincorrere le

l’incredibile quintalato. O si affiancavano, le poltronacce, in

i più caparbî credenzoni, si diceva subito «toh! è

gran baffi rotondi gli si era annidato un vago

Valeggio. Era allora che si poteva riscontrare come qualmente

casa, lasciate le padelle, si ritraevano al guardaroba occupandosi

cinque e tre quarti, si benignavano, poi forse compiacevano

Girolami, «di cui ci si poteva pienamente fidare». ¶ «Madonna

di vista (etico-sociali) si stabiliva allora tra il

idee, pareri e pareri, si trasfondevano dal castoro alla

un giorno incontro, oh sì sì, certo, anche a

giorno incontro, oh sì sì, certo, anche a lei

Perchè secondo loro, poverine, si sentono anche «impotenti a

L’adorabile farabutto, oh! sì!, oh! no!, si approprierà

oh! sì!, oh! no!, si approprierà le due nocciuole

o lardo sfriggente, che si strugga nelle opere, e

involato di bottega, non si sa come, verso la

al vostro operoso coraggio si volga e si affidi

coraggio si volga e si affidi – così un pargolo

vecchia Milano, quelle che si annidano nelle illibate case

sigüra.... «Le ricevute provvisorie?... Sì, proprio quelle....». ¶ Ma come

nostra?». Il come mai si spiega in due parole

per cui la Banca.... sì, la Banca di Milano

da cento. «Laboravi fidenter». Sì, stai fino! Seguita pure

un press’a poco, si trattasse invece della onesta

scarpe e scarpe vi si buttavano dal Corso Monforte

Valerio, come un automa, si toglieva il cappello a

di arrivare a seminarli. Si buttava, intanto, all’inseguimento

di Mornate Gavirolo. Non si aveva notizia dei Bartesaghi

animo dalla meta che si era prefisso.29 ¶ La folla

coroncine di stucco, non si capiva bene se a

suo passare nell’ambulacro, si volgevano a lungo. Con

e una Salve Regina si sconta uno sguardo troppo

E in cinque Avemarie si spegnerà il turbine dei

con un Simonetti, poi, si sconta.... si scontano.... Con

Simonetti, poi, si sconta.... si scontano.... Con gli enarmonici

Con gli enarmonici, poi si purga.... si purgano.... ¶ Il

enarmonici, poi si purga.... si purgano.... ¶ Il minestrone era

credete. I vicini, trasecolando, si volsero ad ammirar tutti

loro insalivabile tromba: come si leva la maglia ad

popina, taverna. I battitori si tramutavano in bevitori. Era

barattolo di brillantina gli si era consunto dentro i

gambe larghe, come se si preparassero a un esercizio

caglio del suo sangue, si smarriva sul pietrame la

cosa inrita, dato che si trattava di musica, e

erano, esistevano, perduravano – lì si facevan manifeste ne’ rami

ancora imperiose il campanello, si facevano chiamare «contessa» o

un po’ storta, se si vuole, per cui poi

come fosse un’ameba, si sdoppierà e moltiplicherà in

della villa, che non si sa bene se funziona

custode della villa, che si dimanda Garbagnati Prudenzio. Col

famosa del rubalizio, però, si è dimenticato di abbaiare

stil novo araldo non si capì, nè che pesci

sibili d’asina partoriente si sprigionarono, come vapori messi

a due mani; e si diedero a roboare dalla

stiaccia dell’uscita, le si rivoltò la penna di

polemisti maschi, sudati: perocchè si udì ancora una volta

il loro spirito «positivo» si sarebbe ripreso al più

nei loro fervidi anni, si sarebbe placata anche prima

anche vocativa del damo) si levava trillando nella eleganza

angeli e delle farfalle, si devolvevano nel flusso felice

nella sala,61 il vaccino si era trionfalmente insediato. Aveva

dava una mano, ove si trattasse di abbreviar l

nel tamburo delle Grazie – (si disquisisce sull’attribuzione: Amadeo

Luca Beltrami, la torre si dimanda «del Filarete». Ufficialmente

ce (dell’italiano celeste) si realizza con tche negli

vale anche borioso (chi si dà delle arie), in

animo dalla meta che si era prefisso»: standard del

traiettorie della iterata proiezione si susseguirono con tale prestezza

funzione che riappare, che si rivolve, dall’interno de

cimitero monumentale di Milano si distingue dal cimitero maggiore

stanno bene a baiocchi, si spostano da un ròccolo

nelle vie di città. Si direbbe che una latenza

i visceri de’ padroni, si studî e preoccupi di

praticone del vecchio tempo si sostituirono gradualmente (1910-1925) levatrici diplomate

In quella mazurka stanca si richiudeva il malinconico giro

piatte, larghe e rotonde, si spappavano a quattro foglie

clakson; contro l’inane si avventavano le macchine. ¶ Dai

la sua mitologica fuga si amareggiava dell’inesorabile inseguimento

o di crêpe georgette si dilungava nel vento di

la sua virginea corolla:... sì, tutto il tesoro insospettato

donne!... Be’, l’uomo, si capisce, è tutta un

la légora.... In lui si vuol vedere decisione, fermezza

e non quella che si perde via.... fuori il

ad averne di simili.... Si è dovuta contentare degli

persone di giudizio.... ci si intende sempre.... E dal

salotto con vivace grazia si popola. Vi opera dunque

padronale del collo tondo si acuiva ad inimitabili schiocchî

e incredibile saluto. Le si potè legger nel viso

del cocchio il capo si rilevava omai nella pace

in luce». La diceria si tramutò in una convinzione

una convinzione radicata, e si epicizzò in novità chiara

da sola, come se si fosse appena incontrata con

era ancora meno vero). «Sì, l’ingegnere neolaureato....» (il

neolaureato....» (il neo non si poteva tralasciarlo a un

trovato subito il posto,... si capisce!... on fioeu compàgn

l’uomo è cacciatore.... si sa!... cont ona gran

che un brivido euripideo si scaricava traverso le fulgurate

un’anima incestuosa. ¶ Come si capì dopo (per l

ovverosia carcinoma, o canchero, si propagò e divulgò in

Il più alto, arrossendo, si levò con un lento

Ma che cos’hai?... Si direbbe che hai pianto

Vedere!... Ecco!... al solito....». ¶ «Sì!».... «No!».... ¶ «Mamma! mamma!... abbiamo

ne volevano la mano, si stringevano a lei.... «C

lo abbiamo detto.... ma sì!... col garzone del macellaio

litigheranno ancora....», dicevano: le si stringevano paurosamente alla gonna

fondo al viale.... Ma si è alzato.... per andare

poi sono abituati....». ¶ «Ma sì, anche i bersaglieri, anche

costernazione di tutti. E si levò di tavola. Elsa

pure percetto, orgasmo. Non si potè contenere: guardò a

de’ due coniugi: e si avvide subito di aver

guardò un attimo, come si guarda una porcheria: e

Ciao nasone!... Ciao canapione!».13 Si volgeva, andando, si rivolgeva

canapione!».13 Si volgeva, andando, si rivolgeva: col sorriso nel

alla mamma. ¶ L’uomo si alzò. Veniva verso di

la cognata: tutti, tutti si rivolgevano: i guidatori, anche

Dal cappello i capelli si gittavan fuori: e ne

bruni alberi: «son io, sì! Quella che avete veduta

sia la strada ove si son messe, per quanto

appiccicoso il pantano dove si sono impelagate, ne usciranno

e con il carattere si trionfa, ciò è noto

l’olio. ¶ Di tutto si trionfa, quando si ha

tutto si trionfa, quando si ha un carattere: nonchè

una povera sonnambula, che si affida ai vertiginosi cammini

le sue ragioni perfette. Si irritò poi di quanto

minga per dì,... ma si voltavano tutti.... come quel

a far l’amore.... Si sa, gli uomini.... sono

di «porcelli»: alla quale si scoscende senza volerlo, in

memorialista oceanico: e magellanico. ¶ Si riferiva a un’epoca

la curva secondo cui si dispone un filo pesante

della catenaria è , ove si denomina a la distanza

una parabola. Il che si pratica appunto nel calcolo

a rulli. Oggimai la si suole impegolare di bitumi

e l’aggettivo «araldico» si erano già coagulate in

irrealistica, del Rinascimento, e si educa sognando all’ombra

testamento alla città che si fa un dovere di

ritardo onde un fenomeno si determina correlativamente ad un

cinquantina d’amanti!... ma sì!... cento.... mille.... un milione

così «normale». I ragazzi si erano allontanati a guardare

un tenente dei bersaglieri.... sì, proprio, un tenente....», pareva

un cioccolattino col rosolio.... sì, proprio, col rosolio! «con