Luigi Pirandello, L'imbecille, 1922

e anche per terra. Si vedrà la scrivania ingombra

sala in fondo, che si soffonde attraverso i vetri

uscio a vetri illuminato si udranno per qualche minuto

a fondo! ¶ Voci confuse: Sì, sì bravo! Attaccarlo! - Benissimo

fondo! ¶ Voci confuse: Sì, sì bravo! Attaccarlo! - Benissimo! - A

basta così! Lasciatemi scrivere! ¶ Si fa silenzio. Luca Fazio

La comune a sinistra si schiude un poco e

ridomanda: «È permesso?», e si fa avanti, perplesso, il

vuole. ¶ Il Commesso Viaggiatore si avvia verso l'uscio

dimostrazione popolare, la quale si suppone che attraversi di

vicina. Il Commesso Viaggiatore si arresta, stordito. ¶ Voci confuse

il tumulto s'allontana, si riodono le grida della

uscio a vetri e si precipitano verso la comune

Dall'uscio a vetri si precipitano col cappello in

attacco di tosse e si ottura la bocca. Il

bocca. Il Commesso Viaggiatore si china a guardarlo dolente

Puzzano di pipa, maledetti! Si scosti... Aria! Mi lasci

al municipio di Costanova - (si scosti, si scosti un

di Costanova - (si scosti, si scosti un poco, per

è, gli graviti intorno. Si affacci alla finestra e

accostarsi all'uscio e si ferma): Ma sono opachi

da giornali? ¶ Commesso viaggiatore: Sì, anche da giornali. A

di concorrenza. ¶ Luca: Perché si stampino giornali in più

Vieni! Vieni! ¶ Paroni: Andiamo; sì, andiamo! ¶ Al terzo redattore

come possono! ¶ Primo redattore: Si difendono! ¶ Paroni: Ma potevano

le guardie! ¶ Primo redattore: Si sono tutti squagliati! ¶ Paroni

tutto! ¶ Primo redattore: Non si reggeva più neanche sulle

m'ammazzo! - Ecco come si fa! - E chi non

poverino! ¶ Paroni: Ma come si fa a non pensarci

le guardie? ¶ Quarto redattore: Sì, ma all'ultimo! ¶ Quinto

fa! ¶ Quarto redattore: Ah sì? Lulú Pulino? Impiccato? ¶ Quinto

Oh povero Lulù! Eh, sì, lo disse anche a

tra noi. Dato che si doveva uccidere per fare

tardi, oh! ¶ Secondo redattore: Sì, sì. La cronaca della

oh! ¶ Secondo redattore: Sì, sì. La cronaca della serata

La cronaca della serata si farà domani. ¶ Terzo redattore

qua Luca Fazio! ¶ Tutti si voltano a guardare. ¶ Paroni

dopo i discorsi che si sono fatti, tra il

quello di Pulino «che si è ucciso da imbecille

Buona notte, amici miei! ¶ Si rinnovano i saluti. ¶ Commesso

proprio male, eh? Eh, sì, si vede. ¶ Luca (fa

male, eh? Eh, sì, si vede. ¶ Luca (fa cenno

Luca (fa cenno di sì col capo, poi dice

comune.) ¶ Paroni (eseguendo): Ah sì, subito. ¶ Luca: Col paletto

Nel frattempo Luca Fazio si sarà alzato in piedi

presto. ¶ Paroni: Di che si tratta, insomma? Siedi, siedi

che pazzia! ¶ Luca: Pazzia, sì: la stavo per commettere

veramente. E da imbecille, sì, tu hai ragione! ¶ Paroni

detto di Pulino? ¶ Luca: Sì. E sono qua per

violenza davanti a lui, si sente d'un tratto

squallido, vano):... Scherzi? ¶ Luca (si trae indietro d'un

mio paese... ¶ Luca: Bravo, sì. Ma libero pensatore sei

piccolo e carino, anche; sì, povero omettino rosso, con

non potendone più): Ah, sì, questo sì, se permetti

più): Ah, sì, questo sì, se permetti! ¶ Luca: Mettilo

contentarti... ¶ Luca: Va bene, sì, contentami. Hai scritto? ¶ Paroni