Alberto Moravia, Vita nella stalla, 1944

prevedere che la guerra si sarebbe fermata su quel

andai verso la montagna. ¶ Si salì per tre ore

Sant’Agata, ché così si chiamava quella località, si

si chiamava quella località, si può dividere in tre

periodi: il primo quando si sperava ancora di essere

gennaio; il secondo, quando si sperava di essere liberati

il terzo quando non si sperava più nulla e

sperava più nulla e si faceva conto di passare

passeggiate erano molto belle: si saliva dapprima tra la

sparsa di quercie, finalmente si raggiungevano i piccoli prati

del monte. Di lassù si vedevano tutt’intorno gole

di Fondi quando vi si era rifugiato dopo il

moglie. In piedi quasi si toccava il soffitto, i

donne filavano, gli uomini si rappezzavano le ciocie, i

quei contadini nella capanna si trovavano benissimo e si

si trovavano benissimo e si stupivano quando io ne

cielo gelato e azzurro si seppe dello sbarco di

svanirono ben presto appena si scoprì che lo sbarco

scoprì che lo sbarco si era fermato. Incominciarono i

di esplosioni, i campi si punteggiavano di fiocchi di

fiocchi di fumo nero, si scorgevano distintamente nella città

di cipolle. I contadini si avvertivano a vicenda dell

in tugurii; ma, purtroppo, si sentiva che neanche in

migliori la loro mente si sarebbe mai levata al

venga chi vuole purché si possa tornare a casa

patriottici non c’entravano, si trattava sempre di preferenze

la fame. La montagna si era fatta bella in

sotto quella bellezza fiorita si nascondeva la penuria anzi

con loro. Queste erbe si chiamavano nel linguaggio locale

che dopo la cottura si riduceva a due o

senza condimenti. La gente si guardava con sospetto, gli

giunsero gli americani già si parlava di formare delle

brigantaggio organizzato. ¶ Gli americani si fecero precedere da un

fuggiaschi, laceri e affamati, si lasciarono di buon grado