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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Tre croci, 1920

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
specie di grugnito, bestemmiò, si tirò più giù la
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1920
Fai rabbia! ¶ Niccolò, allora, si sdrusciò forte le labbra
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1920
fratello cercava il tubino, si alzò, giunse fino alla
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1920
Giulio voleva sorridere; ma si mise le lenti, guardò
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1920
un'altra sbuffata; poi si mise a battere lesto
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1920
Con te non ci si capisce niente! Ormai, mio
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1920
diceva a quel modo, si perdeva d'animo e
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1920
sempre fruttato meno. ¶ Giulio si mise il tubino, dopo
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1920
aperta su lo scrittoio; si grattò vicino alla bocca
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1920
a quel modo non si sapeva se faceva sul
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1920
la sua sedia; e si mise a biascicare un
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1920
caccia insieme, Niccolò non si mosse né meno. ¶ Quegli
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1920
cui nessuno alla prima si accorgeva: ¶ — Si abbia riguardo
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1920
alla prima si accorgeva: ¶ — Si abbia riguardo! ¶ Il signor
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1920
che lo conoscevano, non si rivolgevano mai a lui
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1920
s'è ammalato. Come si fa a rimandare al
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1920
anche le mercature. ¶ Niccolò si sollazzava a quelle confidenze
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1920
con una bella signora, si chiude questa paretaia; e
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chiude questa paretaia; e si va a mangiare. Che
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1920
pagata cento lire sole! ¶ Si alzò, e con la
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1920
La voce di Niccolò si fece tonante: ¶ — Io? ¶ Poi
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1920
era rimesso a sedere, si alzò di scatto, battendo
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1920
occhi, come senza avvedersene si metteva sempre tornando dalla
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1920
le narici; e gli si piegarono le ginocchia; ma
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1920
venivano le lagrime, perché si trovava senza denaro in
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1920
manderemo Enrico, quando viene! ¶ — , sì! Piglia tutto quel
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1920
Enrico, quando viene! ¶ — Sì, ! Piglia tutto quel che
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moine: ¶ — Se non ci si volesse bene tra noi
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1920
che gli duravano poco, si drizzava con tutta la
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1920
Ma Giulio, restato solo, si mise a preparare alcune
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1920
molto contento! ¶ Giulio domandò: ¶ — Si può sapere? ¶ — Mi servirà
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1920
delle firme false. Ora si sentiva, sempre di più
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1920
un altro che gli si mostrasse pronto a stimarlo
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1920
stimarlo. Anzi, non voleva. Si schermiva, doventava timido; faceva
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1920
spilorceria e per grettezza, si mise a ridere. Giulio
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1920
un egoista! ¶ Il Nisard si divertiva a vedere come
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1920
ad aspettarlo; e, perciò, si dolse: ¶ — Non capisco come
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dolse: ¶ — Non capisco come si possano buttar via i
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1920
e, sorridendo, disse che si rassegnava a credergli. Ma
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1920
cose deliziavano Giulio; che si fermò nel mezzo di
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1920
godimento. ¶ Ad un tratto, si sentirono suoni di parecchie
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1920
libreria, in Piazza Tolomei, si dette a suonare. La
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1920
e se qualcuno, allora, si preparava a fargli altrettanto
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1920
fargli altrettanto, egli lesto si scansava e mostravasi arcigno
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1920
mosca che vola. ¶ E si mise a ridere, come
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1920
bianchi. Quando parlava, gli si vedevano i denti; e
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1920
che cominciava ad ascoltare, si volse con veemenza: ¶ — Lo
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1920
voluto morderlo. Poi, sorridendo, si racchetò. Si mise disteso
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1920
Poi, sorridendo, si racchetò. Si mise disteso su la
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1920
Corsali non ci fosse, si mise a parlare con
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1920
gaio e festoso; e si mise a raccontare una
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1920
con certi tonfi! Quando si sa che c'è
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1920
il marmo! ¶ — Eh, ma si tratta di educazione! Non
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1920
se tra fratelli ci si tratta a questo modo
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1920
tra fratelli non ci si deve portare rispetto? Non
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1920
te. I libri non si rilegano mica con la
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1920
Tu, no; ma Niccolò, . ¶ Allora, Niccolò disse a
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1920
d'una terraglia che si scheggia a guardarla. E
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1920
un maligno. ¶ Giulio, allora, si riprese: ¶ — È Niccolò che
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1920
che fa immaginare non si sa che; con le
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1920
detto? ¶ — Zitto, zitto! ¶ E si turò la bocca con
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1920
grande calunnia che mi si possa inventare! Io non
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1920
ne fu andato, Niccolò si mise a singhiozzare. ¶ — E
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1920
far sentire che egli si considerava il padrone della
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1920
e basta. Giulio, invece, si sentiva un poco sconvolto
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1920
mia. ¶ Ma nondimeno non si alzò; seguitando a dire
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1920
Basta fargli... psi... psi... si volta subito... E ha
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1920
Giulio, non potendo rifiutare, si mise il tubino e
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1920
gli faceva cenno di con la testa. ¶ Andarono
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1920
più alta; e Siena si ritira e si nasconde
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1920
Siena si ritira e si nasconde sempre di più
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avvignato. Al Madonnino Scapato, si scopre soltanto San Domenico
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1920
miei di Monteriggioni. ¶ Ma si riprese subito, e non
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1920
e nervosa com'è... si allarmò subito... perché a
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1920
scrupolosi, dei quali ci si possa fidare.... Io non
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1920
egli temeva che Giulio si distraesse, lo costringeva sempre
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1920
i due fratelli; che si affrettarono a farsi vedere
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1920
loro animo. E, siccome si riteneva più colpevole degli
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1920
egli entrava in bottega, si sentiva già perso e
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1920
e, se il cavaliere si tratteneva molto, stava male
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1920
quasi signorili; ed ora si rassegnava male a portare
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1920
signore... devo sapere come... si trova il mio denaro
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1920
stette zitto. Il cavaliere si meravigliò un poco; e
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1920
tutto il reggimento, e si sentivano soltanto i passi
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1920
Involontariamente, tutti e tre si voltarono ai vetri della
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1920
stato d'animo, che si faceva anzi più intenso
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1920
e tutti e tre si riscossero. Essi ascoltavano; e
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1920
sgargiante; come stupefatti. ¶ Quando si fu allontanata, essi si
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1920
si fu allontanata, essi si sentirono un'altra volta
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1920
questo! Con te non si può mai parlare! Lo
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1920
lui sa quello che si dica! Doventa irresponsabile. ¶ Il
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1920
perché tutti i giorni si zeppi qui, come se
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1920
pensare alla calza! ¶ Ella si perse di franchezza, ma
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1920
che tornasse. ¶ Modesta non si sarebbe arrischiata ad insistere
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1920
facesse finita. Ma non si sarebbe sentito sicuro, se
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io ti dico di . Non fare il sentimentale
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1920
di fiatare! ¶ — Pare di : altrimenti, non avrebbe osato
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1920
non è così? ¶ Modesta si sentì addirittura incapace di
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1920
stata sola con lui, si sarebbe buttata in ginocchio
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1920
in ginocchio; e invece si sentiva venire meno, come
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1920
meno, come se le si piegassero le gambe, ed
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1920
Ma ella, a pena si fu un poco rimessa
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1920
le disse nulla, perché si vergognava. ¶ Allora, ella, piena
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1920
ingenua; quasi rapite. ¶ Modesta si alzò, andò dietro alla
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1920
testa, lo baciò. Egli si strofinò con il tovagliolo
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1920
Chiarina e Lola, crescendo, si volevano sempre più bene
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1920
tracagnotte, troppo grasse; e si assomigliavano. Chiarina la maggiore
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1920
grazioso non avevano niente. Si parlavano sempre sottovoce, anche
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1920
e, con gli occhi, si raccomandavano di non confessare
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1920
la loro innocenza. E si promettevano sempre di non
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1920
a metà della scesa. ¶ Si voltavano, tenendosi a braccetto
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1920
basso, sul quale ci si può anche mettere seduti
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1920
può anche mettere seduti, si ricomincia a vedere Siena
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1920
Quando Chiarina e Lola si soffermarono lì, ad aspettare
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1920
I contorni dei poggi si attenuavano, quasi sparendo. Anche
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sparendo. Anche i cipressi si velavano; meno che quelli
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risonare; perché la strada si fa più stretta tra
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sbilenchi, con rigonfiature che si spaccano come se fossero
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1920
fossero per sfiancarsi. ¶ Elle si misero a canticchiare; ma
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1920
ben certe. In due, si sarebbero fatte coraggio meglio
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Diglielo tu. Appunto perché si tratta di me, mi
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sul ceppo della croce, si spartivano una grembialata d
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qualche avemaria. Anche ora, si sentivano preoccupate e confuse
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spalle alla croce e si discostò: ¶ — Perché me lo
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non esagerare, dunque! Se si riposerà, glielo dirò subito
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seria e nervosa che si sentiva tirare tutti i
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le chiese: ¶ — È vero, o no? ¶ Lola, per
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avesse persuasa la sorella. Si vergognava; e s'impensieriva
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finestra della loro camera, si vedeva la campagna tra
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1920
delle mura di Siena. Si sentiva chiudere qualche persiana
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1920
impiastricciati di muschi, che si sfanno con il tartaro
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1920
di scuola; e Chiarina si voltò per guardare fisso
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gli dovesse essere contrario, si racchiocciolava e non desiderava
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ci credeva e che si trattava molto probabilmente d
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piacere d'energia, che si trovava d'accordo con
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direttore, dovresti informartene. ¶ Niccolò si mise a ridere: ¶ — Ti
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e non la piglia. Si trovi un'altra fidanzata
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1920
scrivania, e il giovine si presentò: ¶ — Sono il ragioniere
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1920
ma dileggiante lo stesso. Si calcò il cappello fin
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1920
voce che pareva donnesca, si raccomandò che non si
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si raccomandò che non si prendesse gioco anche della
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1920
il suo sorriso che si sottometteva, un sorriso che
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sottometteva, un sorriso che si mutava subito nella voce
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1920
continuò: ¶ — Una volta, almeno, si poteva cercare per la
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ha detto? ¶ Ma ambedue si volsero verso la porta
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Oh, lo sapranno tutti! Si figuri: ho parlato con
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1920
di servizio... che non si prestava... amorevolmente... con il
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possibile conoscere quel che si desidera degli altri. Perché
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1920
un partito da farsi. Si fidi di me. ¶ Giulio
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1920
stesse persone; e qualcuna si fermava a guardare la
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1920
un canonico del Duomo: si dice che abbia per
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la marchesa! È giovine! Si vede che dev'essere
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sicuro che non ci si sbaglia! Lo vedi che
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Bada quella signorina che si tinge sempre!. M'hanno
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una somma favolosa! ¶ Ma si turbò, dicendo: ¶ — Ecco questo
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che può imbroccare se si deve dirgli di no
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di no o di ? ¶ — Se sono innamorati, io
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non gli rispose, e si mise a togliere la
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1920
e sfacciati, dei quali si dice che non se
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gli altri; e, perciò, si vantava d'essere sempre
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e afflitta come quando si lamentava dei tormenti della
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ho altro svago. Mi si può rimproverare, dunque? E
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salutò né meno; quantunque si fosse affissato di gusto
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entrò in bottega e si appoggiò, invece, al muro
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1920
sue risate, che non si dimenticavano più per un
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Giulio doventò pallido e si sentì pieno di dolore
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gli eran doventate livide, si fece serio pur senza
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senza capire di che si trattava. Egli, appoggiato alla
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vostra bottega non ci si viene più volentieri! Rizzate
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il tuo sentimento. ¶ Niccolò si storse tutto, e, raccattando
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giusto! Ma tutti non si può soffrire. Uno, soffrendo
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di bottega! ¶ Il Nisard si accostò ad Enrico, tirandolo
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lusingato che il Nisard si intromettesse, si fece portare
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il Nisard si intromettesse, si fece portare fuori. Da
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mano ai due fratelli, si tolse il cappello al
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I tre rimasti non si parlarono più, per parecchio
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parecchio tempo; alla fine si salutarono e basta. ¶ Enrico
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dov'erano a mangiare, si scusò d'aver fatto
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del viso più floscia, si capiva che era molto
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in omni re; Domine, si tibi placitum fuerit, fiat
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anche di lui. Egli si disse, vergognandosi di questa
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di sentirsi lieto, non si trattenne come al solito
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come al solito. ¶ Niccolò si alzò di scatto dalla
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lo lasciasse fare. Quando si fu stirato, tanto che
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1920
commettitura del legno. Poi, si mise a bucarsi la
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Il malessere di Giulio si eccitava anche di più
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dire questa parola. ¶ Niccolò si volse attorno impaurito, e
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non voglio altro! ¶ Modesta si spaventò e si volse
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Modesta si spaventò e si volse a guardare le
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per le scale. Egli si chiedeva perché gli fosse
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se qualcuno di voi si potesse salvare. ¶ — A quale
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doveva sopportare da solo, si fece più vivo; con
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parola oscena. Ma Giulio si sentiva come morire, desiderando
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della stessa altezza; che si alzano invece all'improvviso
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cinta; e Siena non si vede più. Ma dopo
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del Mangia pare che si spenzoli, su alta nel
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mura. ¶ Il cavaliere disse: ¶ — Si volti a vedere com
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Nicchioli un'altra firma si sarebbe compromesso; o, per
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troppo forte. E, poi, si sentiva con lui di
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1920
e allibiva; e Giulio si accorse che, parlando, aveva
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stima di lui. Allora si raccomandò come un ragazzo
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1920
di fargli credere che si trattasse quasi di un
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in camera, e ci si chiuse. Sentì che per
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1920
accanto gli sembrava che si fermassero a una specie
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1920
a un certo momento, si voltò perfino per vedere
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1920
stato con il cavaliere? ¶ — : quasi due ore. C
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1920
uscio. Ma, istantaneamente, Giulio si sentì invadere come da
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Bisognava, dunque, che egli si preparasse a commettere chi
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viene quando non ci si pensa né meno!". Ma
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1920
queste smancerie?". E non si rendeva conto che esse
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1920
un giorno di disperazione si trovava subito a contatto
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1920
Enrico gli domandò se si sentisse male. ¶ — Io? Perché
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1920
soltanto in treno, mentre si riavvicinava a Siena, ebbe
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1920
insieme con Giulio. Ma si portò almeno un centinaio
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1920
buio; e Niccolò non si sentì nessuna fretta di
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1920
quale strada dovesse prendere! Si fermò, con le mani
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1920
una sporgenza che non si vede, pareva sospeso sopra
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per lunghi scarichi. ¶ Niccolò si volse intorno, per vedere
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e, andando a casa, si soffermò a tutte le
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1920
e tre i fratelli si trovarono nella libreria. Enrico
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1920
Tu stattene cheto! ¶ Giulio si raccomandò che non si
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1920
si raccomandò che non si mettessero a imbastire un
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di scampo più prudente. Si teneva il mento con
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1920
tempo di smettere. ¶ Niccolò si drizzò e disse a
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1920
ancora indecisi, egli spazientito si ributtò su la sedia
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1920
mezzo sigaro, e poi si mise a cacciarsi le
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1920
che tu provassi! ¶ Giulio si fece di porpora, e
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1920
che scricchiolò come se si sfondasse. E gridò: ¶ — Le
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1920
come sventoli? ¶ Egli, allora, si piantò a sedere; e
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1920
Enrico disse, come se si rivolgesse ai fratelli: ¶ — Non
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1920
e pretende che lo si tratti da persona educata
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1920
i soli momenti che si volevano veramente bene. Giulio
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1920
Ora sono in ordine! ¶ Si strinse forte le mani
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1920
firma. In quel momento si entusiasmava; e, benché si
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1920
si entusiasmava; e, benché si sentisse sempre rimescolare e
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1920
egli non avesse forza. Si sentiva, ora, come un
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1920
che viene quando ci si trova tra persone in
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1920
era stata presa; e si mise alla scrivania, un
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questo piacere? Vorrei che si trovassero con l'acqua
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1920
ora! ¶ Anche Giulio allora si rifece animo; e disse
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1920
un amico del Nicchioli si stupì che egli avesse
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1920
moglie riescì a calmarlo. Si spense in lui ogni
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1920
gli altri; e se si fosse ritrovato, da un
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1920
il giorno dopo; quando si fosse rimesso e fosse
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1920
anche perché era sfinito. ¶ Si alzò con il proposito
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1920
alla libreria; dicendo che si trattava di quasi novantamila
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1920
che aria la gente si fermava davanti alla libreria
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1920
le nipoti. ¶ Quando Giulio si riebbe, non pianse; ma
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1920
un legno grosso che si stronca; ma c'era
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1920
che poi i Gambi si sarebbero rifatti sfogandosi contro
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1920
contro di lui, Niccolò si fermò di botto, sbiancando
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1920
coscienza! ¶ Il Corsali, che si teneva a una certa
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1920
le mie lenti non si siano rotte. ¶ Niccolò glie
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1920
ci vogliono! Niccolò non si leva il cappello a
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1920
Che gliene importa? Non si sapesse, che sono tutti
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1920
quanto voglio. ¶ Ma Giulio si sentiva trafitto, e non
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1920
se i suoi pensieri si purificassero da sé, a
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1920
alla sventura. Subito ci si deve avvezzare! Ci penso
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1920
istinto fosse sempre forte, si sentiva esasperare; e gli
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1920
non avesse voluto accenderlo, si mise al vetro della
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1920
viso tutti quelli che si voltavano; non smettendo se
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1920
Di qui non ci si dovrebbe mai passare! ¶ Scesi
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1920
Vicolo di San Vigilio, si trovarono al Palazzo Piccolomini
264
1920
che cambiale! ¶ Ma quando si trattò di girare la
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1920
Giulio, prima d'aprire, si raccomandò che lasciasse fare
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1920
lì ad attenderli, Modesta si avventò al collo del
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1920
quella passione insensata e si asciugava il viso che
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1920
perfino traballare. Giulio, però, si commosse; e avrebbe desiderato
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1920
andò in salotto e si mise a sedere accanto
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1920
potuto consigliarti. ¶ Allora, Niccolò si scosse e fece l
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1920
atto di alzarsi; ma si rilasciò su la sedia
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1920
spendessimo tanto! ¶ Egli, risolutamente, si alzò. E le disse
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1920
Giulio, nella sua camera, si sentiva assai più triste
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1920
a qualche cosa; e si sentiva calmo; ma con
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1920
ne ha paura; perché si sa che esse ci
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1920
mangiò niente, e barcollando si gettò subito sul letto
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1920
in certi casi non si lascerebbe mai il sonno
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1920
e, tornato a casa, si mise a fare il
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1920
distesa su una greppina, si teneva gli orecchi turati
280
1920
mani. ¶ Ogni tanto, Enrico si affacciava alla stanza; e
281
1920
XIII ¶ La mattina, Giulio si disse: "No; non mi
282
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era umida e fresca. Si fermò a vedere una
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sentimenti che ora gli si vedevano. Poi aggiunse: ¶ — Una
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ma se lei non si vergogna a venire con
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Piazza di San Domenico si fermarono: sicuri che lì
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come un ragazzo che si trova dinanzi a cose
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può capire, ma vi si attacca lo stesso. Sentiva
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cambiali false. Il Nisard si meravigliava di questa noncuranza
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Fontebranda, le case invece si biforcano, lasciando in mezzo
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su la campagna. Poi si abbassano sempre di più
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una balza; e allora si vedono soltanto i loro
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mano che le case si spargono per le chine
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alle Cornate di Gerfalco, si sbandavano e riempivano l
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una sensazione vaga, non si sa se con piacere
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e, arricciando il naso, si discostò dal libraio senza
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memoria sparisca e poi si faccia anche più viva
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suoi stati di coscienza si erano solidificati l'uno
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un solo mezzo. Non si sentiva più libero e
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che la coscienza quotidiana si era inspirata non ai
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quali, forse, quei sentimenti si erano sempre attaccati. Ora
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non credette più che si sarebbe ammazzato! Perciò salì
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proprio sicuro che non si sarebbe ammazzato! Ci lega
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ridiscese dallo sgabello e si mise a guardarla da
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qui per sempre. Perché si veda a che punto
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falsa saltellare sul pavimento. Si chinò per chiapparla; entro
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senza rendersi conto che si ammazzava, mise la testa
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del Gambi, chiese: ¶ — Come si è ammazzato? ¶ Niccolò era
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di ferro; le lapidi si lavavano e la cima
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meno di due ore si misero d'accordo: anche
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via la tua roba. ¶ Si trattava di un estro
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le aveva detto che si chiudesse; e, allungando un
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Al processo, come se si fossero messi d'accordo
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a quella bettola. Là si doleva, e attribuiva a
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molto male. Alla fine, si dette a fermare tutti
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di non vederlo e si scansavano; e, se erano
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mangiare; ed egli, allora, si compensava delle strettezze in
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E, a testa ritta, si faceva vedere ancora ben
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e sciolto: qualche volta, si metteva a camminare lesto
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vetro lustro e luccicante, si scorgeva a pena; ma
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senza la fede, non si sarebbe sentita più né
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in chiesa, ma non si arrischiava a rimproverarla. Soltanto
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anche lei, qualche volta, si rinfrancava a vederlo sempre
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il giorno dopo non si sentiva mai capace di
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abbellito la stanza. ¶ Poi si voltava verso la finestra
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Ma se Modesta gli si metteva attorno, magari per
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troppo forte; ma poi, si destavano e lo ascoltavano
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il suo solito aspetto. Si capiva, però, ch'era
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anche la pelle gli si faceva floscia e pallida
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sua voce, a stratte, si faceva sempre più acuta
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durante qualche intervallo, egli si ricordasse di quando stava
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e torta. Ed egli si sbatteva giù in terra
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bicchiere di vino davanti. Si grattò i capelli sul
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strascicata: ¶ — Quando morirai tu, si piglia tutti la sbornia
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ci avrebbe ricavato nulla, si ributtò a sedere; e
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le spalle a quelli, si mise a discorrere con
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ed Enrico aveva detto: ¶ — , sì; a farmi dare
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Enrico aveva detto: ¶ — Sì, ; a farmi dare del
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ho? È inutile: quando si nasce con l'animo
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animo di signore, non si perde mai. Ci vuole
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dei signori finisce. ¶ Enrico si alzò e chiese a
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risposero. Allora, egli ci si avvicinò. ¶ — Vi ho chiesto
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un lupo, che gli si vedevano quand'era arrabbiato
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quel mio fratello che si suicidò. Oggi vengo a
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era con me. ¶ — Come si chiama? ¶ — Niccolò Gambi. ¶ — È
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per ordine del municipio si ributta all'aria. Quasi
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in fondo. La fossa si riconosce, perché è la
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la cancellata. Enrico, allora, si ricordò di come il
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fosse morto! ¶ Ma non si decideva ad entrare in
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dall'acqua. Egli, invece, si sentiva male e non
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fianco, perché egli non si voltava né meno allora
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il viso cattivo; e si raggomitolava tutto; perch'ella
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che le bambine, vedendolo, si vergognassero di lui. ¶ Quando
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Soltanto a quelli ci si avvicinava sicuro; come quando
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i suoi occhi ci si fermavano sopra per ore
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avrebbe voluto rifiutare, perché si vergognava; ma dovette cedere
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berretto filettato di turchino, si sentì avvilire. ¶ I primi
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senza rispondergli. Allora, egli si spiegò: ¶ — Anch'io ho
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vero. ¶ I più vecchi si misero ad ascoltarlo; e
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che, essendo di sego, si piegava per il calore