Federigo Tozzi, Con gli occhi chiusi, 1919

altro lo chiamava «compagno», si sarebbe fatto a pezzi

su gli strofinacci untuosi; si fermavano, tutte accosto, intorno

adunato sotto la camicia si raffreddava ad un tratto

tratto; e il cuoco si sdrusciava un orecchio indolenzito

Ma poi, avendo fretta, si avviò dove erano i

i pagliaioli. Pietro non si mosse, restando con la

della capanna. Ora, essi si riposavano; stando a coccoloni

e perciò, spesso, vi si succhiava il sangue. ¶ - Quanto

polvere! ¶ Disse Nosse. E si alzò, appoggiandosi un'altra

gli erano doventate pallide: si vedevano le loro vene

lunghe e strette, accartocciate. ¶ Si faceva ancora più di

baffi, attaccati alle guance, si arruffavano intorno alla bocca

Dalla porta mezza aperta si vedeva la strada. E

viene qua. ¶ - Che cosa si fa qui? - domandò il

qui? - domandò il trattore. - Si chiacchiera soltanto? ¶ - O che

il compagno di Ceccaccio si sedé su la paglia

più forti. ¶ E tutti si afferrarono alla fune, che

dall'apertura. Gli alzatori si piegavano con un solo

presa? ¶ I due pagliaioli si guardarono, e continuarono ad

ne sappiamo niente! ¶ Domenico si convinse ch'era impossibile

perché sono poveri. E si allontanò con quello stato

sfamatisi a qualche convento, si addormentavano briachi in una

uscio vecchio della trattoria, si empiva un'ora prima

male abbottonata e sudicia, si vedeva il petto vuoto

le trecce di paglia si disfacevano intorno; e ne

maschera sottile, che non si poteva togliere, una maschera

una parte all'altra, si affrettavano anche di più

mi sono mai lamentata. ¶ Si vedevano soltanto i suoi

una magnificenza, che se si ammalasse avrebbe potuto entrare

E credendo che Pietro si sarebbe dato agli interessi

finché la tesa, che si adagiava su gli orecchi

che medaglietta fosse. ¶ Talvolta si appoggiava, senza cappello, all

pena. ¶ D'estate, vi si faceva portare una sedia

sopra la coscia. Allora si risentiva, dicendo: - Mi ero

fatto bruciare l'aglio. ¶ Si puliva i baffi, sdrusciandoseli

figliolo. Sempre di più si trattarono come due estranei

in scherzo; e ambedue si dicevano facezie, che qualche

meno con gli operai. Si vergognava d'aver già

tirate con una squadra. ¶ Si sforzava d'essere soddisfatto

semicerchio, chiudevano ogni cosa. ¶ Si trovava sempre a disagio

riesciva a spiegarsi. Non si affidava agli amici, e

ne sentiva la mancanza. Si annoiava di tutto; e

che le loro case si chiudono insieme; mentre le

studiare! ¶ Tra i compagni, si sentiva un giovane che

con gli occhi chiusi. ¶ Si avvide di aver tentato

le indifferenze con alcuni si mutarono in ostilità e

Firenze. ¶ Gli ultimi giorni si era sentito, con angoscia

che il padre voleva, si dette a studiare con

sua vecchia piuma verdognola si scuoteva come se ricevesse

forza, con una forcellina, si vedeva la nuca untuosa

svenire: il padre non si sarebbe mai dimenticato di

anche ieri l'altro. ¶ Si trattava di una ciarla

che la sera avanti si era dimenticato di mandare

perché ne abbiamo parlato? ¶ Si arrischiò a chiedere Pietro

aiutami a pelare. ¶ E si sedé dinanzi a un

vuole per te. ¶ E si mise la mano sul

voleva lasciare cruda, Guerrino si volse subito a Pietro

tra i denti, perché si ricordasse di una sua

legatura del grembiule gli si gonfiava in tante pieghe

domandò: - Perché? ¶ Tutti gli si volsero, con allegra curiosità

come se le fronde si fossero aperte e poi

a farlo pregare. Ormai si sentiva ateo. Bestemmiava, perché

e gli assalariati ci si divertivano, con un'ironia

È bene: così non si muoveranno da casa! E

saltò e sparì non si sa dove. ¶ - Ecco fatto

attorno agli assalariati, che si erano riuniti per far

non udire; e Carlo si mise una mano su

al castrino. ¶ - È impossibile: si lecca la ferita finché

gli altri cani gli si avvicinavano. Tutti s'erano

Muovendosi per il piazzale, si scambiavano le opinioni relative

indietro la testa, e si metteva in bocca il

il martello, e appena si conosce com'è. Quest

della loro vecchiaia. ¶ Masa si nascondeva perché non la

più che del padrone si fidava poco anche lei

anzi, creduto ch'egli si fosse fatto cattivo, arrivò

nipote; le gambe gli si erano piegate fino a

dal sole; tra cui si radunava il sudiciume untuoso

untuoso. La bocca non si vedeva sotto i baffi

un colore gialliccio, gli si erano ispessite. ¶ Prima di

di eseguire una cosa, si grattava la testa dietro

E Ghìsola? ¶ L'assalariato si ringalluzzì tutto, intuendo quale

voluto dir tante cose, si grattò il petto. Da

uno strappo della camicia si vedevano i capezzoloni, di

se ne compiaceva molto. Si pigiò, più volte, i

le nocche. Quando rideva, si vedevano i suoi denti

prima a raccattarla? ¶ Ormai si sentiva certo di vederla

bella. Il cuore gli si mise a battere in

la lettera. ¶ - Veramente, se si fosse comportata meglio con

rimandar via la nipote! Si morsicchiò il labbro di

tutto a un tratto, si accorse che era innamorato

che, sopra a tutto, si trattava di una riparazione

medicarsi i tagli. ¶ Pietro si accorse che, nella parte

ma non gli obbediva. Si tratteneva meno che gli

un'ostilità ironica, non si provava né meno a

faceva male; e allora si rincantucciava, senza piangere, per

soffrire a quel modo, si esaltò sempre più nelle

lo stesso, la gola si spellava; e i volti

Ella disse: - Parlate! ¶ Quelle si volsero ad un uscio

le more e come si succhiano, per il loro

a gigli selvatici; che si trovano tra gli steli

trasparenti e chiare; poi si vedono voltate alla parte

Monte Amiata. ¶ Strade che si dirigono in tutti i

in tutti i sensi, si rasentano tra sé, s

tra sé, s'allontanano, si ritrovano due o tre

due o tre volte, si fermano; come se non

boccette che servivano quando si trattava delle convulsioni, ma

a cercarlo! La padrona si sente male! ¶ Lo sguattero

allora allora dalla sporta, si asciugò le mani, ravvolse

È una convulsione. ¶ Ma si sentì gelare tutto, con

cima delle dita e si fermava nel mezzo del

lì per lì, che si trattasse di un turbamento

le porte traballavano e si spalancavano da sé, credette

allora chiuse gli occhi, si buttò sopra la moglie

usci della sua trattoria si chiudessero da sé e

avrebbero dovuto consolarlo! Ora si pentiva di non averle

un tratto Domenico le si accostò un'altra volta

di una vaga inquietudine, si appoggiò ai guanciali e

di queste parole; e si allontanò per distrarsi, vergognandosi

il padre che gli si avvicinava. Ebbe, senza spiegarsi

tua povera mamma. ¶ Pietro si sforzò d'obbedire. Piuttosto

fingendo a se stesso, si vestì cercando d'imitare

lembo della veste. E si meravigliò che gli altri

facessero tutto come se si trattasse di una faccenda

tutte quelle mani, che si muovevano in fretta. Quelle

più in casa». E si meravigliò del padre, che

a piedi. Ma Pietro si preoccupava della gente ferma

di casa. Notò che si alzavano in piedi ed

qualcuno senza nessuna ragione. Si fece anche più economo

camminando in fretta; e si udiva bene quel che

lo più facchini che si recavano all'arrivo dei

che Pietro aveva paura si aprisse tutta. ¶ Ella rideva

incipriate, sode e rotonde, si gonfiavano fino a farle

prendere il caffè. E si bruciava le dita e

velati di vapore, che si scioglieva in sgocciolature lunghe

Dopo, le mani gli si irrigidivano in tasca, con

dita; e i piedi si rifiutavano di muoversi. ¶ Anche

e soffiarsi il naso, si fermava. ¶ Salendo la Via

guardandosi attorno esclamava: ¶ - Come si allarga in fretta! Quando

del figliolo, che non si curava punto di lei

che a quell'ora si trovasse sempre come loro

parte. Tra i cipressi si vedevano le montagne, che

chioccioline grigie. La Cattedrale si faceva sempre più bianca

più bianca; e Pietro si accorse, guardandola, d'esser

coda dell'occhio. Domenico si fermò, e disse come

non vorrebbe. ¶ Allora non si sentì sicuro, e guardò

aveva detto. ¶ Antonio, intanto, si riavvicinò; certo dopo aver

intelligente! ¶ Ma Antonio non si perse d'animo: - Se

glielo avessi detto io!». ¶ Si guardarono tutti e tre

stando in cerchio; ma si sentirono per un istante

Ghìsola sembrava più lieta, si mandava in dietro i

non lasciava trapelar nulla. Si capiva bene però che

s'indurì; ed ella si mise a guardare Antonio

discosto parecchi passi. ¶ Pietro si raccomandò: - Non dirgli niente

suo riso. ¶ Pietro non si volse indietro a vedere

Giunti alla Porta Camollia, si spolverarono con il fazzoletto

il fazzoletto le scarpe, si asciugarono il sudore e

asciugarono il sudore e si ravversarono il cappello aiutandosi

d'entrare nella trattoria, si promisero di non parlare

né meno. ¶ Ella non si fidava d'Antonio che

mio fratello che torna! ¶ Si drizzò in ginocchio, per

terra a quel modo. Si alzò in fretta, pulendosi

tagliare l'erba e si riposava. ¶ Quando era a

specie la camicetta che si sbottonava sempre; stringendo tra

dritta in piedi. Poi, si sputava nelle mani e

sputava nelle mani e si rimetteva giù. ¶ Talvolta, le

da lavorare in casa, si faceva empire le brocche

Del resto ella stessa si contentava d'averne più

stata l'ultima volta, si aggiustavano alla meglio. Il

e, allora, bisognava che si pulissero bene le scarpe

da Ghìsola. ¶ In chiesa si metteva su una panca

Pietro le insegnasse, perché si metteva subito a farle

dispetti, lei stessa ci si dedicava qualche ora del

sempre qualche figurino. Ella si fermava, con gli altri

di più; ma non si ricordava di tutte le

ritratto a stampa, Pietro si chiese perché provasse quell

era incerto e sbagliato, ¶ Si stupiva di non riescirci

E dopo un pezzo, si avvide che il tavolino

aveva aiutato quell'assopimento. ¶ Si alzò. La matita cadde

poi la copia; e si sentì tanto scoraggiato che

stamani? ¶ Ghìsola sgorgugliò e si ravvoltolò sotto le coperte

che, lì per lì, si sentono anche moralmente. ¶ Ma

non aver dormito; e si stupì che Masa continuasse

umore da quelle parole, si alzò. In camicia, fece

di stoffa; che, talvolta, si divertiva a sciorinare in

di pane che ella si ritrovava sempre in fondo

alla tasca del grembiule. ¶ Si piccò anche di non

un colpo di falcinello. Si asciugava, di quando in

ai sostegni del pollaio; si spogliava ed entrava a

d'ottone; e quando si sbattevano insieme, Giacco dava

casa; e, pensando che si sarebbe ammalata, le portava

casa a Radda: gemendo, si scosse tutta. Il nonno

così orribile ch'ella si slanciava addosso a loro

parte opposta, arrossendo; poi si distraeva guardando le gambe

di questionare; ma poi si addormentava. ¶ Durante una loro

gli avventori, non ci si metteva a tu per

due camerieri; lo sguattero si sedeva a un piccolo

colpo del suo tovagliolo si levò le briciole da

da sopra i calzoni; si fece spolverare da Rebecca

vuol dirmi. ¶ Egli pensò: «Sì, lo sa. Gli altri

sua vita interiore che si sovrapponeva sempre! Come si

si sovrapponeva sempre! Come si disperava di poter gustare

e non detto! E si giudicava perciò inferiore agli

lei; e allora egli si mise a picchiare calci

dimenticare d'averlo visto. Si rimise a testa bassa

non gli piaceva. ¶ Ghìsola si riavviava i capelli, tenendo

mani. Ma egli non si mosse. ¶ Si vedevano, fitti

egli non si mosse. ¶ Si vedevano, fitti, piegarsi i

potendo pronunziare nessuna parola, si avvicinò di più a

Tra gli olivi ci si vedeva appena; e la

Lo sai? Dimmelo. ¶ Ella si coperse di un rossore

Lo so. ¶ E siccome si faceva sempre più vicino

e il campo insieme si muovessero secondo i suoi

la cantonata della capanna. Si sbucciava le nocche, ma

Domenico lo guardò; e si mise a ridere con

i ginocchi. La bestia si trasse in dietro, alzando

poterli bastonare. ¶ Il cavallo si fermò. ¶ Domenico dette la

sferza a Pietro, e si riabbottonò la giubba dinanzi

per farne la prova, si sbottonava e si riabbottonava

prova, si sbottonava e si riabbottonava la giubba, interrompendosi

mani attaccate al calesse, si buttò accanto a Pietro

così imbarazzato che non si mosse. ¶ - Ma vai in

Sissignore. Come vuole. ¶ Finalmente, si ricordò della trattoria; guardò

quel che facevano; e si struggeva di non essere

Camollia era rossiccia e si vedeva di lontano il

la balza della ferrovia, si muovevano silenziosamente con tutte

credere in Dio. ¶ Ella si metteva a guardare Pietro

troppo obbediente; ed ella si disperava troppo e senza

la mamma! ¶ Egli, allora, si esasperava; svignandosela senza né

barroccini di merciai che si fermavano all'uscio della

dopo qualche mese Antonio si vantò di aver parlato

volevano, e a lui si stringeva la gola dall

gola dall'emozione. Arrossiva, si sgomentava; sentivasi perso. E

gli dava il malessere. Si sentiva debole sotto il

dinanzi a Ghìsola. Ma si vergognava di dirgli quel

l'altro, invece, ci si divertisse. ¶ Antonio, avvedendosi facilmente

voglio. ¶ E fingendosi risentito, si riaccostò con la saliva

quando non parlava gli si vedevano tutti i denti

volentieri che te. ¶ Pietro si sentì combattuto senza riparo

dette a capire che si fermava lì per lui

per lui. ¶ Allora Antonio si mosse per cogliersi una

avventore delle altre sale, si chetavano alla meglio e

alla volta, a vicenda, si rivolgevano agli altri esponendo

le mani dei contendenti si toccavano; allora qualcuno diceva

ci sente! ¶ Anna non si teneva più; e la

lo servisse bene, quasi si raccomandava. Dopo averlo guardato

averlo guardato in viso, si volgeva da una parte

respirava meglio, sputacchiava e si decideva a mangiare. E

in avanti e bassa. Si stropicciava le guance con

caso gli avessero risposto, si rifaceva pensoso, fumando a

sul canapè: perché ci si tirava in dietro a

non gli davano fastidio. ¶ Si riabbottonavano i calzoni, si

Si riabbottonavano i calzoni, si riagganciavano gli scheggiali, sputavano

scheggiali, sputavano, s'urtavano, si scapaccionavano, si tiravano i

s'urtavano, si scapaccionavano, si tiravano i baffi e

ricominciando sempre da capo. Si guardava bene le mani

riaccomodato tutti i giorni! ¶ Si stropicciava gli occhi con

Che avete rubato oggi? Si piglia la roba delle

cenci unti, che non si piglierebbero né meno in

come ti ho servito? ¶ - Sì, avete ragione, è stantia

rispondesse: e, certo, non si sarebbe messo a sedere

mani insieme. ¶ Da Pietro si faceva rispiegare, quasi una

gli occhi, Pietro gli si faceva subito incontro; e

udivano gli scampanii, che si rimescolavano alla rinfusa nel

ancora nascosti e che si dimenticano presto, queste nuvole

tutte le specie, che si trovano ancora sopra l

lei! E mentr'ella si ostinava, il cassetto spariva

che pensa? ¶ Il vecchio si avvicinò all'uscio, e

Poggio a' Meli non si vede mai nessuno. ¶ E

è? Tornerà tra poco? ¶ Si sentì sbigottito; e si

Si sentì sbigottito; e si vide subito dai suoi

una campanella di ferro, si ripiegava tutto da una

sembravano due olive che si riconoscono subito nella rama

le labbra sottili. ¶ Egli si sentì esaltare: ella camminava

offeso e mortificato. Perché si comportava così? Sarebbe andato

piede su lo scalone! Si struggeva; era assillato da

a poco a poco, si sentì rappacifichito e lieto

un sentimento delizioso gli si affermava sempre di più

da un dito. Egli si sentì uguale a quella

terra da vero! ¶ - Ci si provi! ¶ Quand'ella voleva

solito, mentre parla, non si sente il suono della

della voce di chi si ama; o, almeno, non

ama; o, almeno, non si potrebbe descrivere. ¶ Ella aggiunse

l'acqua e non si possono tenere gli occhi

guardò come se ci si divertisse; e, in fatti

attraversavano in fila. ¶ Ghìsola si chinò a prendere a

qualche cosa io. ¶ Ghìsola si avvicinò al calesse e

sempre. Le gambe gli si piegavano, con una snervatezza

con gli occhi socchiusi, si voltava dalla parte opposta

non si moveva più: si vedeva la sua luce

colpi delle gocciole. ¶ Pietro si fece spogliare, con gli

calzinotti e le mutande. ¶ Si destò a mezzanotte. Udì

fuori per prenderli. Ma si chiese perché le cose

le accadesse una disgrazia. ¶ Si sedé sul focolare spento

se non bastasse! ¶ Masa si sdrusciò con il palmo

mano una guancia; Orsola si grattò il petto, smuovendo

crocifisso nero di fumo. Si sedeva, scuoteva la testa

nonna e la nipote si guardarono negli occhi. ¶ Ma

sono le sue! ¶ Ghìsola si mise alla finestra; tirando

la farina che le si attaccava alle dita, chiusa

un ragazzo di montagna si mette in bocca per

farfallini? ¶ - Sarebbe meglio che si rompessero le costole a

camicia? E perché quando si provava a fare come

stessa aria di noncuranza, si trovava perso d'animo

impenetrabile e lucido, quando si provava a non rispondere

essercene avvisti prima ci si trova proprio ai piedi

in mente; e Pietro si struggeva dalla voglia d

possa fare quel che si vuole. Perciò quel che

Quando gli altri parlavano si metteva silenziosa; credendoli diffidenti

ci stava seduta. ¶ Non si sarebbe arrischiata ad avere

troppe che non le si addicevano; come non si

si addicevano; come non si arrischiava, quando era andata

i suoi pensieri vi si smarrivano dentro, insieme con

una grancassa; e allora si sentiva tanta voglia di

voglia di ridere che si spaventava, soffocando il grido

bene, e forse non si sarebbe più riammalato! ¶ Voleva

sapore in bocca. Ella si raccomandò: - Si alzi. ¶ Ma

bocca. Ella si raccomandò: - Si alzi. ¶ Ma egli non

alzi. ¶ Ma egli non si mosse né meno. E

meno. E la vecchia si fermò. ¶ Tra quegli stracci

melma; e poi ci si mise con furore, con

coscia. La giovinetta, impallidita, si sforzò di contenersi. Egli

a trovare Ghìsola che si sentiva frignare con quel

avesse fatto quasi piacere, si sentì lungo tempo mortificato

un altro ragazzo che si trovava, senza ch'egli

Ci pensa sempre? ¶ Egli si meravigliò di trovare in

cattive e non ci si pensa». ¶ - Ma devi aver

il temperino; ma ella si divincolò subito, e fece

la zia.» ¶ Ghìsola, invece, si convinse che non parlasse

la guardava né meno, si metteva a cantare. ¶ A

aver cercato di comprendere, si sforzava a badare a

d'averli dinanzi. ¶ Allora, si divertiva al movimento e

i solchi delle piegature, si raccoglievano le briciole del

a ruzzare. ¶ Ma Anna si alzava dalla sua poltrona

un poco di vento, si vedeva uscire dalla finestra

e allora gli avventori si toglievano la giubba; mentre

giubba; mentre, d'inverno, si passavano uno scaldino. ¶ Burlavano

denaro della giornata. Gli si strinsero le dita toccando

Se la candela non si fosse consumata troppo, avrebbe

con la scala che si moveva sotto i piedi

due le mani; e si sentiva invecchiare e imbruttire

pensava, gli occhi le si bagnavano; ma non ne

non voleva amicizie. Però, si sentiva come soffocata, con

di donna ingrassata, non si capivano le sue collere

rivolte di animali tormentati. Si ride, in fatti, che

sempre vicino. Quando le si addormentava sopra una spalla

sopra una spalla, non si sarebbe mai decisa a

le dava retta, e si ficcava tra lei e

altre stanze. I camerieri si toglievano le giacche da

da lavoro; i cuochi si cambiavano le giubbe. In

il coltello e gli si slanciò addosso. Ma Domenico

slanciò addosso. Ma Domenico si scansò, e i camerieri

scansò, e i camerieri si misero di mezzo. Anna

seguito, le sue convulsioni si fecero più frequenti e

cadesse. ¶ Poggio a' Meli si trovava fuori di Porta

o un giallo canarino. ¶ Si entrava subito nell'aia

l'acqua. Dall'aia si vedeva Siena. ¶ Ogni domenica

avventori andavano a mangiare, si tirava su subito le

modo, era bello: ci si trovava una dolcezza che

legno, siepi potate. Mentre si vedono le altre ville

palo non stava forte, si faceva portare un altro

i barili; e non si muoveva mai dalla cannella

Dopo qualche anno, perciò, si raccomandarono al padrone perché

passo di lei, che si confondeva e ci metteva

A pena entrato, Giacco si lavava in un catino

di erba la mangiatoia, si che lo aveva fatto

alla loro porta. Allora si alzavano tutti e tre

e sembrava che non si fossero parlati mai. ¶ Dopo

doveva toccare quel che si poteva rompere. ¶ Pietro, il

batteva un albero finché si fosse sbucciato. Staccava le

romperli tutti. L'arcobaleno si aperse; come se fosse

una grande marionetta; poi si rincantucciò, con gli occhi

della sedia. ¶ Anna, accorgendosene, si trasse alquanto indietro, sul

disse: - Ecco: l'uncinetto si tiene così, poi gli

tiene così, poi gli si fa pigliare il filo

fa pigliare il filo... si avvolge da questa parte

avvolge da questa parte... si ripiglia. Non c'è

Com'è brava! ¶ Masa si volse alla nipote: - Quanto

e le dita le si prestano bene. Ma noi

tu capisci quel che si dice! ¶ Egli, con un

cenno della padrona, gli si avvicinò e gli bucò

calza, una mano, perché si smuovesse. Pietro finse prima

consunto; e, perché non si mettesse a piangere, Anna

le lucciole che non si diradavano. Qualcuna aderiva ad

di grano, e non si moveva più: si vedeva

lui ignota. ¶ Al seminario si erano sovrapposti i tre

scuola tecnica, cambiando tutto; si sentiva proprio un altro

una malinconia invidiosa: e si allontanava per non udirlo

e sfuggenti del volto; sì che subito se ne

quando sono passate, come si vede se è passata

ancora a se stesso? ¶ Si confortava, sognando un'esistenza

Ma quando? Talvolta, essa si riperdeva; ed egli non

amicizia per loro; ma si vergognava e si pentiva

ma si vergognava e si pentiva di essere stato

Parole avventate che non si ritolgono più, come coltelli

voleva esser toccato, prima si allontanava; e poi, se

poi, se non smettevano, si avventava digrignando i denti

dal cancello del podere, si metteva a correre da

della strada. Le persone si tiravano da parte; ma

restava un solco che si vedeva anche di lontano

meno da cucciolo. E si comportava a seconda di

Giacco pianse. Anch'egli si sentiva vecchio; e, guardando

per una carogna ci si deve offendere! ¶ Egli fingeva

a vederlo mettere sotterra, si fermò un poco distante

smettere di mangiare, sebbene si sentisse agitata. Quand'ebbero

agitata. Quand'ebbero finito, si picchiò il ventre con

La baciarono e poi si trovarono tutte e due

posto. La minore, anzi, si mise dietro; e, quando

le volte che Ghìsola si voltava a lei, perché

aspettavano i genitori, Ghìsola si mise a piangere. Ma

testa bassa, come quando si va incontro a un

a nessun giovinotto, perché si teneva molto da più

l'altra gente non si sa dove fosse scomparsa

ma poi il calpisticcio si allontanava. ¶ Pareva che Ghìsola

aver bevuto troppo; e si sentiva portar via la

La baciò; ed ella si discostò, trasalendo. La baciò

volta! E siccome non si voltava a dietro, le

opposta. ¶ Ad un tratto si sedette a metà del

voluttà: - Ti dico di sì... ti dico di sì

sì... ti dico di sì... ¶ Le loro dita, sudate

Le loro dita, sudate, si sguisciavano; egli aveva voglia

aveva voglia di storcergliele: si guardavano come quando si

si guardavano come quando si sta per leticare, perché

troppo piccola. ¶ Borio ci si era perso, e l

tornava, attraverso i ginepri. Si doveva difendere a morsi

dopo una voltata non si vede più. E di

della sua lunghezza, impaziente, si fa sempre più silenziosa

e, tra il fogliame, si vedono prominenze e insenature

o quattro facce che si attaccano a ondulazioni di

quattro botteghe, la strada si fa ripidissima; e riesce

insieme le foglie, quando si riapre per tutto il

e melodioso. I ramicelli si schiantano, le foglie sbattono

temporale tutte le querci si piegano insieme, con sforzo

per abbassarsi. Le nuvole si fermano sopra, quasi si

si fermano sopra, quasi si mettessero a guardare; e

strada, dopo il villaggio, si volge a gomito, in

i macigni; e allora si vede giù tutta la

e dietro a loro si stendono altre file di

alle nuvole lontane. ¶ Ci si imbatte, quasi sempre, in

non sono piante e si rimboscano dall'altra parte

dopo l'altra; come si buttassero con il capo

né meno stati; poi si scambiavano il solito sguardo

tanto la bocca che si vedeva tutto il solco

ora hai? ¶ Le campane si muovevano; tutti si alzavano

campane si muovevano; tutti si alzavano come sorpresi: quasi

abitavano fuori del paese si avviavano a mangiare; indugiandosi

paese vicino e conosciuto, si porta sempre con sé

tutta la processione: anzi si divertiva riconoscendo a uno

farci amicizia; perché, appena si parlavano, c'era sempre

Per i signorotti, poi, si trattava di un divertimento

stanza; e dal raggio si diffondeva una chiarità tranquilla

agguato inspiegabili! Nondimeno, egli si sentiva lieto. Udì alcuni

invitò a sedersi; e si appoggiò alla tavola, aspettando

sempre a te. ¶ Ghìsola si volse verso uno degli

ridere, le braccia. Quasi si dimenticava di rispondergli; ma

con te? ¶ Ella non si trovò a corto di

vuol bene! ¶ Egli pensò: «Si è affezionata ora a

loro rapporti. E intanto si meravigliò del modo di

donna, di cui Ghìsola si preoccupava così poco. Ma

esser subito sincera! Allora si chiese se poteva parlare

nel mezzo. Ghìsola gli si avvicinò in fretta, con

lo trasse indietro: - Non si affacci! ¶ Egli s'intimorì

quando Ghìsola lo toccò, si sentì impallidire. Come una

scostata, prima che egli si riavesse, disse ridendo: - Mi

morali che in lui si fondevano con quelli di

dargliene l'esempio. E si propose di spiegarle tutto

gli imponesse d'andarsene. Si piantò in mezzo alla

la forza di risponderle: si voltò due volte sempre

biancheria. Durante la notte, si svegliò due o tre

e, prima di riaddormentarsi, si disse, sempre con gioia

vero. Di Ghìsola non si ricordava come fosse il

chiaramente, gli pareva che si ripetessero i suoi movimenti

come un lampo. ¶ Ghìsola si fece leggere la lettera

ogni frase, questa volta, si fermò per guardare Ghìsola

strappò il foglio, e si mise, per farlo ridere

se stessa. Egli ci si divertì, ma chiese: - Come

Anche a lui? ¶ Ella si rialzò tutta e impallidì

non vorresti? ¶ Egli, allora, si sarebbe perfino scusato! ¶ - Soltanto

Non ti piace? ¶ Ella si morse le labbra, in

volte al lume. Poi si mise a girare un

pare». Procurò di sorridere, si lisciò i baffi, andò

siccome la donna entrava, si sederono a cenare. ¶ Ghìsola

Ella, un poco seria, si sedé, alzando la veletta

subito! Com'era bella! ¶ Si sederono a faccia, provando

della persiana chiusa. ¶ Egli si alzò e la baciò

nel mettersi il cappello, si bucò con lo spillo

lo tenne finché non si lasciarono. Il fazzoletto era

Non lo so... ¶ Pietro si sforzò di capire se

di Bisarno, alcuni cipressi si movevano in fondo alla

parevano chiome: a pena si distinguevano da quelle vere

modo, e più grassa. «Sì, anche così è vestita

chi. Dimmelo subito. ¶ Egli si soffermò dinanzi a lei

ti vuol bene? ¶ - Lei sì, ma io no. ¶ - Perché

dir nulla. E siccome si mise a camminare lesta

T'aspetta quella donna? ¶ - Sì, siamo stati imprudenti. ¶ - Ma

i campanili insieme. ¶ Pietro si commoveva fino a pensare

fare in modo che si cambiasse. Qualcuno, allora, potrebbe

rispose né meno; ma si sentì aizzato contro di

lui un geloso! ¶ Talvolta si diceva: «Sono proprio a

provo.» ¶ Tutte le mattine si svegliava con un sospiro

un sospiro. E come si ricordava bene dei sogni