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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1923
conoscere nessun musicista; perchè si vergognava a non aver
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1923
Dopo due anni che si trovava a Roma, si
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1923
si trovava a Roma, si sentiva assillato a dare
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1923
ridotto irriconoscibile. ¶ Tuttavia, vestendosi, si sentiva quasi allegro, o
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1923
aveva la voglia. Non si reggeva più in piedi
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1923
poco la testa; ma si fece animo, e finì
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1923
era nessuno, ed egli si fermò; parendogli che il
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1923
in fondo, pareva che si guardassero; come se fossero
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1923
pareva che i mattoni si sfacessero lo stesso in
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1923
in polvere; e alcuni si smovevano sotto i piedi
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1923
tolta la giubba; e si grattava, con le unghie
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1923
le cuciture dei bottoni, si sentì un poco meglio
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1923
in fine di mese. ¶ Si rimise la giubba e
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1923
Non ti capisco. Quando si vuol bene da vero
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1923
anche quello che non si dovrebbe mai dire, temè
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1923
di aver fatto male. ¶ Si sentì questa sua sincerità
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1923
così visibili ch’egli si alzò dalla poltrona quasi
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1923
E siccome il Giachi si mise a spolverarsi la
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1923
l’amico diceva; e si mosse perchè facesse più
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1923
andare. ¶ Allora, il Gavinai si fermò e disse arrossendo
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1923
Gavinai, avvistosi del cambiamento, si sentì pieno di gioia
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1923
La sera, il Gavinai si sentì un’altra volta
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1923
subito dopo mangiato, gli si acuiva sempre l’angoscia
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1923
assomigliava ad uno che si mette fisso a guardare
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1923
la sua giovinezza vi si consumava e che non
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1923
troppo lunga; ma non si decideva a chiudersi in
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1923
viva repulsione ostile; e si allontanò più presto. ¶ Ma
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1923
carta a colori. E si sentivano voci liete. Egli
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1923
sentivano voci liete. Egli si fermò ad assicurarsi se
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1923
a casa mia! ¶ Dario si riscosse, ma non alzò
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1923
faceva quella voce. Poi si chiese: «Perchè mi dice
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1923
più largo. Egli allora, si sentì commuovere. E, da
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1923
di quando in quando, si vedeva il fuoco della
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1923
accanto, un pappagallo che si rigirava smovendo tutta la
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1923
casa, una donna nuda si sporse a prendere le
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1923
accese la lampadina e si mise a sedere: la
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1923
paresse assurda e ripugnante. Si sentì sicuro e tranquillo
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1923
che la sua anima si mettesse a suonare; ma
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1923
una nota più bella si chiarisse; per poterla ricordare
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1923
e non finiva più; si allargava sempre; benchè restasse
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1923
uguale. Poi, la fanfara si allontanò da una parte
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1923
egli, allora, pianse. ¶ Quando si destò, mancava poco a
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1923
passato; quando la memoria si liberava completamente delle cose
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1923
Per la strada, però, si spaventava sentendo qualche segno
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1923
aveva più quelle sensazioni? Si sentì scoraggiato e pieno
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1923
modo di pensare. Non si ricordava nè meno più
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1923
più. ¶ Verso il tramonto, si scopersero i monti della
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1923
i monti della Sabina si coloravano sempre di più
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1923
pensando e tacendo. Ma si fermò ad ascoltare un
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1923
ascoltare un pino che si smoveva; come se fosse
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1923
ora! ¶ E, quando egli si fu calmato, senza che
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1923
di certe emozioni, che si legavano da sè l
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1923
a questa creazione; e si sentiva come costretto a
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1923
Quando fu in cima, si volse a guardare Roma
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1923
nebbia della mattina, non si vedevano: sopra l’enorme
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1923
assentisse con lui. Poi si domandò se a Dio
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1923
Dio bastasse. Ma quando si alzò, non era più
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1923
aveva lavorato da vero. Si provò a leggere quel
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1923
Addormentatosi vestito com’era, si destò dopo mezzogiorno; pieno
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1923
se stesso; come se si fosse fatto ingannare senza
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1923
gli occhi di lei si fecero più chiari; s
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1923
non scrisse più musica: si sentiva un selvaggio sempre
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1923
aveva mandato il denaro, si sentiva male un poco
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1923
oppure, per infingardaggine, non si decideva mai. A Dario
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1923
per stare con lui si sottoponeva a ricamare dalla
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1923
andare da lui; perchè si decidesse a presentarlo a
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1923
a qualche giornale; dove si sarebbe adattato a fare
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1923
Ma vedendo che Dario si meravigliava, si appoggiò ai
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1923
che Dario si meravigliava, si appoggiò ai braccioli della
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1923
che gli avrebbe detto. ¶ Si baciarono e restarono vicini
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1923
piuttosto affilate e non si tagliava mai le unghie
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1923
un tratto, il Carraresi si fece pallido, la bocca
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1923
addirittura bianca; e gli si vedevano tremare le mani
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1923
vedevano tremare le mani. Si levò la sigaretta di
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1923
automobili che corrono! ¶ Dario si mise a ridere. Ma
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1923
Il viso del Carraresi si fece giocondo: anche le
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1923
donne oneste; quelle che si fidanzano per il matrimonio
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1923
insieme. ¶ I suoi occhi si animarono di una soavità
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1923
gridò: ¶ — Sarebbe giusto che si rovesciasse nel fiume! ¶ Ambedue
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1923
precipitare dal ponte. Ma si placò guardando le sponde
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1923
San Giovanni di pietra si protendeva a battezzare Cristo
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1923
cacti accartocciati. Altre osterie si vedevano su per la
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1923
detto, compiacendosene; e Dario si sentiva contento di essere
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1923
dentro di sè, che si ricordò di Dario soltanto
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1923
Porta del Popolo. Dario si sentiva come ferito e
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1923
padre, e che cosa si aspettava restando a Roma
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1923
averlo scosso, ma non si sarebbe degnato a dirgli
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1923
dirgli altro. ¶ Invece, Dario si sentiva sempre più vicino
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1923
da debole. Eppure non si era mai sentito così
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1923
forte, come quel giorno! Si sentiva tanto forte, che
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1923
Perchè non sei. ¶ Non si sentì scoraggiato; ma, dentro
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1923
sè, lo approvò. ¶ E si dettero la mano, come
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1923
la buccia, tutta staccata, si sollevava a lunghe strisce
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1923
del paese, un asino si rotolava nella polvere della
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1923
resto. La strada vi si arrestava di botto; e
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1923
botto; e il lago si vedeva giù in basso
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1923
e riunite. Il Gavinai si lasciava accarezzare da questo
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1923
volavano altri uccelli, e si sentiva il frullio delle
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1923
con il cane; e si udiva il respiro delle
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1923
opposta; e nel fondo si distinguevano bene i sassi
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1923
acqua; e le nuvole si riflettevano, ingrandite. ¶ Girando lungo
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1923
Girando lungo la sponda, si trovarono in mezzo ad
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1923
allora, all’improvviso, egli si lasciò al desiderio: la
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1923
tutta la sua ferocia. Si sentiva pieno di morte
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1923
più, la mattina dopo si sentì pieno di tristezza
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1923
non doveva amare? Nondimeno si propose di non permettergli
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1923
un fascio di rose? ¶ Si sovvenne quando, di giugno
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1923
avrebbe voluto che non si fosse accorta di lui
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1923
movimento, tutta le persona. Si sarebbe avvicinato a lei
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1923
conoscerla; attratto, perchè non si somigliavano, dalle sue parole
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1923
indagarlo a fondo: ¶ — Ti si vede dal viso. ¶ Dario
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1923
vede dal viso. ¶ Dario si passò una mano sul
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1923
conosci nè meno. ¶ Ma si presero sotto il braccio
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1923
mestiere. Sbadigliando come se si fosse alzata allora, le
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1923
fosse alzata allora, le si appiccicavano le labbra insieme
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1923
tutte le pareti. ¶ Dario si sentì subito irritato; e
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1923
anche più acuminato. Guardandolo, si sentivano le sue ossa
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1923
quale erano i bigliardi, si spalancò con fracasso; sbatacchiando
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1923
Ma dovevano tenerlo, perchè si udivano trascinare sedie e
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1923
camerieri; e le grida si acquietarono. Il giovanotto, che
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1923
al fondo della tazza, si alzò per andarsene; dimenticando
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1923
coda dell’occhio, non si sentì sicuro altro che
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1923
Piazza Colonna. ¶ Il Carraresi si fermò; come se avesse
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1923
quasi per ringraziarlo, quando si sentì mettere una mano
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1923
mano su una spalla. Si volse, e Ubaldo Papi
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1923
il fuoco della sigaretta si rifletteva dentro i suoi
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1923
alle strade, quando egli si meravigliava di essere desto
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1923
vera. Alla sorella che si maritava, più grande di
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1923
il resto. Ma, mentre si abbandonava a queste idee
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1923
perchè, almeno, a piangere si sentiva più libera e
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1923
fare posto ad ambedue, si trovarono nella campagna deserta
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1923
fine, tutti i campi, si fecero bruni; il cielo
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1923
informarsi della sua vita. Si era innamorata senza preoccuparsi
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1923
treno riprese la corsa, si provò ad accordare quella
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1923
animo, con la rassegnazione. Si provò a convincersi che
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1923
un altro benessere che si accordava con la pace
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1923
Con un senso spiacevole, si ricordava d’avere sonnecchiato
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1923
la prova di come si sarebbe sentita, andò alla
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1923
Gesù; perchè il tramonto si spuliva; e il temporale
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1923
una dolcezza mite, che si spandeva attorno. E il
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1923
il grigio della pioggia si cambiava in una trasparenza
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1923
egli dovesse conservare. Non si sarebbe più accostato a
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1923
erano velate senza che si scorgesse la nebbia. ¶ Si
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1923
si scorgesse la nebbia. ¶ Si trovò tra Porta Pinciana
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1923
nel mezzo del cielo. Si sentivano soltanto frusciare i
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1923
cuore gli batteva, quasi si schiantasse come il cipresso
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1923
a quel modo? Pure si sentiva innocente, e in
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1923
n’era addirittura geloso. Si sentiva pronto anche a
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1923
trovava da lamentarsene. Perciò, si promise di non mancare
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1923
Sperava che a scriverle si sarebbe chiarito ogni cosa
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1923
prima lettera; per baciarla. Si sentiva già commosso soltanto
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1923
delizioso e spontaneo. ¶ Mentre si ricordava, con un desiderio
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1923
entravano dentro i capelli: si sentiva quasi pungere dalla
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1923
ormai da qualche settimana. Si sederono vicino ad una
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1923
usignolo faceva sentire, quando si chetava, il silenzio di
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1923
doventò bianca; e, alzatasi, si allontanò di qualche passo
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1923
e non poteva rispondere. Si tirava su i capelli
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1923
anche per lui. ¶ Allora, si riaccostò a lei; e
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1923
giovinezza. ¶ Ma, ora, inutile, si sentisse tanto buono con
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1923
di più ogni mese. Si sentiva egualmente nella miseria
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1923
Non vedeva nè meno. Si sentiva affaticare; e anche
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1923
di delusione. La luna si faceva sempre più candida
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1923
vivere più come viveva. Si trattava, senza che se
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1923
momento più adatto perchè si lasciasse persuadere. Gli disse
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1923
più da nessuno. Non si sa dove passi le
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1923
superbo, allora! Non ti si può dire mai niente
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1923
molto dispiacere. Taceva, ma si sentiva disposto anche a
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e parlando a stento. ¶ Si pentì d’avergli dato
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1923
pochi minuti innanzi gli si mutò quasi in odio
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1923
anche con quanta soavità si era sentito amico del
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della risposta che già si aspettava: ¶ — Non è possibile
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1923
Io spero di no. ¶ — Si vede che non sei
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caratteristico della giovinezza. Infatti, si credeva in diritto di
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1923
inquietudine. Perchè più giovane, si discostò un poco da
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a distanza. ¶ Ma Dario si sentiva nauseato di tutta
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1923
Basilica di San Giovanni si distruggevano, a poco a
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1923
luminosa. Anche la Basilica si sbriciolava; e non ne
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non esisteva; ed egli si sentiva vuoto, senza difesa
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conto più profondamente. ¶ Perchè si commoveva, ritrovando tutto allo
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1923
stesso tempo il desiderio si spegneva. Ed era possibile
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bambina. ¶ In certi momenti, si sentiva tutta tremare d
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1923
Da qualche tempo Dario si era scordato da vero
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1923
il Carraresi; e tutti si contentavano di pensare in
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lungamente; come, certe giornate, si stendeva in un campo
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1923
fine, franare qualche cosa. ¶ Si ricordò, appunto, quando aveva
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campanacci. E alcune pecore, si arrestarono di botto; a
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nell’aria e mezzi si stendevano sopra la campagna
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1923
la campagna, che non si sapeva più di che
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1923
fosse per disfarsi benchè si riserrasse subito. ¶ Era possibile
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1923
avrebbe potuto rasserenarsi; e si chiese perchè non potesse
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1923
perchè, alla fine, tutto si rendesse più sicuro e
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1923
spariva senza bisogno che si attuasse! Ma sentiva ancora
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1923
uccelli, alzandosi a volo, si sparpagliò proprio sopra il
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muricciolo, dietro il quale si rizzavano, sporgendo fuori, a
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1923
le ali che non si vedono, saltavano; ricadendo subito
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1923
ad allontanarsi dalla strada, si ritrovò dinanzi al gregge
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Le gambe, troppo lunghe, si piegavano; ed essi ricadevano
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mentre già il cielo si spegneva; restando soltanto una
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l’orizzonte. ¶ La campagna si fece più oscura e
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fiore. ¶ Entrando in Roma, si sgomentò. ¶ CAPITOLO XV. ¶ A
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specie di delusione; e si sentì spersa; come non
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in quella gaiezza; e si sforzava di sorridere; quasi
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già buio. La mattina si destò prestissimo; si vestì
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1923
mattina si destò prestissimo; si vestì in fretta, con
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1923
prima a mostrargli che si amavano! Ma quando si
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1923
si amavano! Ma quando si chiese perchè non gli
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1923
gli aveva mai scritto, si mise a piangere. L
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1923
ella non lo cercasse. Si tolse il cappello, buttandolo
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1923
riaggiustò un nastro che si era sollevato; si guardò
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1923
che si era sollevato; si guardò allo specchio: gli
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1923
che era sempre bella. ¶ Si mise un’altra volta
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1923
l’aveva visto; e si era sentita come cadere
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1923
il teatro. ¶ Guardandolo uscire, si mise a piangere; e
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1923
mise a piangere; e si fece accompagnare alla pensione
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1923
un poco di febbre. Si ridestava ogni mezz’ora
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a tornare il giorno. Si riaddormentava soltanto quando era
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Chiesa di San Crisogono. Si avvicinò a un’altare
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1923
che gli fece piacere. Si sentì attratto a camminare
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1923
guardava tutti quelli che si toglievano il cappello. ¶ Nè
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1923
nel muro; e, irritato, si metteva a guardarlo, con
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la stima del Carraresi. Si sentiva prendere da questa
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1923
buon indizio che gli si presentasse. ¶ Non aveva profittato
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o era possibile che si amassero o dovevano dimenticarsi
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1923
con il Giachi non si fosse mai inteso; benchè
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anche suoi amici, che si scaldano la testa e
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che lasciarla andare. Ambedue si cercavano la bocca; ed
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negli occhi, capirono che si amavano davvero per la