Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 2017 | ombra scura del colle si allungava sull’intero giardino | ||
2 | 2017 | bronchi. ¶ “Meglio non rischiare” si disse e a passo | ||
3 | 2017 | le sopracciglia cespugliose, che si muovevano a ritmo. Si | ||
4 | 2017 | si muovevano a ritmo. Si accarezzava la pancia grossa | ||
5 | 2017 | manca niente.» Il Mancuso si stava innervosendo, non era | ||
6 | 2017 | tenermi sempre tutto dentro” si disse Mario. E un | ||
7 | 2017 | mai tempo.» ¶ L’altro si mise a ridere, la | ||
8 | 2017 | battermi forte, la pancia si mette in movimento e | ||
9 | 2017 | che tua moglie non si sia accorta di nulla | ||
10 | 2017 | La voce del carabiniere si era impennata forse per | ||
11 | 2017 | hai della tua famiglia?» ¶ «Sì, ho nostalgia, ma di | ||
12 | 2017 | è quella che non si dice”. ¶ Il maresciallo gli | ||
13 | 2017 | guardava incuriosita e lui si sentiva un cretino. Si | ||
14 | 2017 | si sentiva un cretino. Si fece coraggio e si | ||
15 | 2017 | Si fece coraggio e si accodò ad alcuni passanti | ||
16 | 2017 | piazza. Varcato l’ingresso, si trovò in un cortile | ||
17 | 2017 | colpito dal silenzio. Non si trattava semplicemente dell’assenza | ||
18 | 2017 | irradiava una luce fioca. ¶ «Si accomodi» sussurrò il presidente | ||
19 | 2017 | hai fatto?» ¶ «Primo avviamento.» ¶ «Si chiama prima media, Mancuso | ||
20 | 2017 | un foglio da leggere, si trattava di uno scritto | ||
21 | 2017 | specializzati che dal Nord si sono trasferiti al Sud | ||
22 | 2017 | Sono così di natura» si scusò lui. La tensione | ||
23 | 2017 | l’ombra del presidente. Si alzava alle quattro ogni | ||
24 | 2017 | uno sguardo affettuoso e si accomodava con movimenti ieratici | ||
25 | 2017 | davanti, poi l’automobile si muoveva verso palazzo Chigi | ||
26 | 2017 | parole convolute. ¶ «Per quanto si sia turbati, bisogna guardare | ||
27 | 2017 | po’ cretino. ¶ Una mattina si guardò allo specchio, magro | ||
28 | 2017 | Paro una taddarita! Non si può andare avanti così | ||
29 | 2017 | il presidente del Consiglio. Si dava delle arie: «La | ||
30 | 2017 | Finché la mamma infuriata si metteva a urlare: «Ti | ||
31 | 2017 | lasciata, lo vuoi capire sì o no?». ¶ «Zizzì, zizzì | ||
32 | 2017 | testa come una virrina, si rintanava in cucina. Apriva | ||
33 | 2017 | barattolo dei risparmi e si consolava, facendo scorrere le | ||
34 | 2017 | Melina era arrossita. Come si permetteva quello scostumato di | ||
35 | 2017 | a ingoiare. Ma non si preoccupi, tritura anche i | ||
36 | 2017 | Pronti… via!» ¶ Il motore si mise a girare con | ||
37 | 2017 | rombo potente. La schiuma si frangeva contro il vetro | ||
38 | 2017 | cafone, perché all’improvviso si era attivata la centrifuga | ||
39 | 2017 | accudire Lola. La cagnetta si era graffiata il muso | ||
40 | 2017 | la pupilla quasi non si vedeva. Le cornee bianche | ||
41 | 2017 | Un filo di fumo si levava nella bruma. ¶ «Lascia | ||
42 | 2017 | casa ma ogni tanto si affacciava per controllare che | ||
43 | 2017 | tra le piante e si accovacciò vicino al fuoco | ||
44 | 2017 | Parli pacchione.» ¶ Quello seccato si chiuse a riccio. ¶ «Ti | ||
45 | 2017 | dove vieni?» ¶ «Bangladesh.» ¶ «Dove si trova?» ¶ «Dall’altra parte | ||
46 | 2017 | la rintuzzò lui. ¶ Melina si morse le labbra e | ||
47 | 2017 | morse le labbra e si scusò per quel comportamento | ||
48 | 2017 | trafficante di droga». ¶ «Tu?» ¶ «Sì, io. Aspetta che ti | ||
49 | 2017 | socchiuse i riccioli morbidi. ¶ Si alzò dalla poltrona per | ||
50 | 2017 | fuori densi anelli che si allargavano verso l’alto | ||
51 | 2017 | il ghiaccio. L’altro si frugò in tutte le | ||
52 | 2017 | pronte al bacio. ¶ Quando si staccarono, avevano entrambi il | ||
53 | 2017 | lei. ¶ Due braci vivide si muovevano appaiate come lucciole | ||
54 | 2017 | l’indirizzo.» ¶ «Nel quartiere si sa tutto di tutti | ||
55 | 2017 | annuì, le loro mani si inseguivano. ¶ «Ho sempre desiderato | ||
56 | 2017 | Potrei essere tua zia» si schermì lei. ¶ «Non dire | ||
57 | 2017 | ragazza, i suoi capezzoli si sollevarono sotto la camicetta | ||
58 | 2017 | la camicetta, il ventre si contrasse e si rilasciò | ||
59 | 2017 | ventre si contrasse e si rilasciò, sembrava un mantice | ||
60 | 2017 | inseguirlo. “È una follia” si ripeteva nei momenti di | ||
61 | 2017 | un basso senza finestre. Si abbracciavano imbarazzati come adolescenti | ||
62 | 2017 | rumore dei loro respiri si fondeva con il sussurro | ||
63 | 2017 | giovane insaziabile. Ninetta gli si dava ogni volta come | ||
64 | 2017 | sperando che Melina non si accorgesse della sua assenza | ||
65 | 2017 | la compassione, e lui si scopriva spesso a desiderare | ||
66 | 2017 | pugni dentro le tasche, si chiese se non fosse | ||
67 | 2017 | sia mai che quello si fa saltare la mosca | ||
68 | 2017 | naso e…» Aranciu Pilusu si portò il pollice alla | ||
69 | 2017 | con la voce piagnucolosa si decise a confessare: «Io | ||
70 | 2017 | tuo nipote, ma appena si fece sbirro, spattammo». ¶ L | ||
71 | 2017 | mangia quello più piccolo”. Si dilungò sul rischio che | ||
72 | 2017 | ma il cuore gli si era già aperto alla | ||
73 | 2017 | Mario? Lui a Roma si vende i trispa, la | ||
74 | 2017 | trispa, la moglie qua si vende i tavuli. Don | ||
75 | 2017 | mogli qui ad aspettare. Sì, forse soffrono un po | ||
76 | 2017 | resisto ancora.» ¶ Il parroco si tolse la cotta e | ||
77 | 2017 | a casa. La famiglia si costruisce sulla confidenza. Bisogna | ||
78 | 2017 | merito suo.» ¶ “Ah, finalmente si profila all’orizzonte il | ||
79 | 2017 | nel frattempo. Sai, quando si diventa importanti può succedere | ||
80 | 2017 | importanti può succedere. Se si ricorda ancora di me | ||
81 | 2017 | di carta intestata e si accinse a buttar giù | ||
82 | 2017 | è colpa delle responsabilità. ¶ Si fermò. ¶ «Vedi, Ninetta. Bisogna | ||
83 | 2017 | donna. ¶ Il parroco non si lasciò trascinare nella polemica | ||
84 | 2017 | non ti sarà impossibile. Si chiama Mario Mancuso. Certo | ||
85 | 2017 | E poi all’improvviso si è fatto avanti quel | ||
86 | 2017 | e io sappiamo che si tratta di un fatto | ||
87 | 2017 | battere cassa e Taccitedda si trovò in seria difficoltà | ||
88 | 2017 | il futuro diventò eccitazione. Si amarono cullati dalle onde | ||
89 | 2017 | onde del Tirreno, poi si addormentarono sfiniti. ¶ Capitolo 13 ¶ L | ||
90 | 2017 | autunno. Negli ultimi tempi, si era scoperto sempre più | ||
91 | 2017 | rappacificava con se stesso. ¶ Si guardò intorno, l’umidità | ||
92 | 2017 | dai prati spelacchiati e si condensava in una sorta | ||
93 | 2017 | aceri. I suoi occhi si mossero rapidi dai frutti | ||
94 | 2017 | agapanthus. La serra monumentale si ergeva altezzosa alla sua | ||
95 | 2017 | quei giganti della natura si sentì come una formica | ||
96 | 2017 | Chissà com’è cresciuta?” si chiese addentrandosi nel cuore | ||
97 | 2017 | i polmoni e lì si misero a ballare danza | ||
98 | 2017 | reticolo di vene bluastre si srotolava attorno ai pettorali | ||
99 | 2017 | di tosse e quasi si strozzò. ¶ Fu mandato all | ||
100 | 2017 | pericolo; suor Titina non si fece più vedere. ¶ Mario | ||
101 | 2017 | convalescenza. ¶ «Guagliò, statti bbuono» si raccomandò il maresciallo. E | ||
102 | 2017 | sempre più spesso che si abbandonasse a gesti impazienti | ||
103 | 2017 | di soperchio la picciridda” si rammaricava. ¶ Quando a forza | ||
104 | 2017 | e carne di cavallo si riprese, Mario cominciò a | ||
105 | 2017 | che profumava di muschio, si chetava. Talvolta gli infilava | ||
106 | 2017 | i capelli e appagata si addormentava, respirando piano. Lui | ||
107 | 2017 | quando vengono queste fate?” si chiedeva impaziente, e scrutava | ||
108 | 2017 | armadio disordinato in cui si accatastavano volti sconosciuti, suoni | ||
109 | 2017 | emozioni arruffate. I ricordi si stratificavano l’uno sull | ||
110 | 2017 | caos della coscienza, lei si orientava affidandosi alla scia | ||
111 | 2017 | E quando era Natale, si sentiva un lamento di | ||
112 | 2017 | metronomo impazzito che non si azzittiva nemmeno di notte | ||
113 | 2017 | delle zampette di Olivia si sovrapponevano a un carosello | ||
114 | 2017 | le sorridevano dal giardino si mescolavano negli occhi della | ||
115 | 2017 | differenze. ¶ Quando i sensi si accordarono con le funzioni | ||
116 | 2017 | le funzioni logiche, Maruzza si rese conto che il | ||
117 | 2017 | lingua tenuta all’aria si asciugava, procurandole una fastidiosa | ||
118 | 2017 | Un po’ più tardi si accorse che le gambe | ||
119 | 2017 | stai muta e ingrugnita. Si può sapere che hai | ||
120 | 2017 | starsene lontano.» ¶ L’altra si strinse nelle spalle e | ||
121 | 2017 | mosto e della cannella si mescolava ai gas di | ||
122 | 2017 | morte. ¶ Arrivate alla Cala si fermarono a riposare, ché | ||
123 | 2017 | una fantasia… Tutte Maria si chiamano ’ste barche!» ¶ Sulla | ||
124 | 2017 | gesti ampi e poi si sedevano ad aspettare. A | ||
125 | 2017 | gocce di paura. Maruzza si divertiva un mondo cercando | ||
126 | 2017 | pentole colme di sale, si tostavano lentamente fino a | ||
127 | 2017 | sembra una caldarrosta.” ¶ Subito si specchiò nella pozza tra | ||
128 | 2017 | color platino. ¶ Il ragazzo si fermò, le spalle alla | ||
129 | 2017 | incontro. I loro sguardi si incrociarono, lei abbassò il | ||
130 | 2017 | suo destriero. ¶ «Tieniti forte» si raccomandava la zia ogni | ||
131 | 2017 | labbra: «Il mondo non si è fermato mai un | ||
132 | 2017 | l’orecchio. La donna si girò, il bel ragazzo | ||
133 | 2017 | Potrei essere la nonna» si schernì. ¶ «Impossibile! Comunque sareste | ||
134 | 2017 | celeste ghiaccio, a tratti si offuscavano, attraversati da una | ||
135 | 2017 | scivoloso della seduzione, Ninetta si aggiustò il bavero del | ||
136 | 2017 | suo disagio. Ma poi si diede della stupida, pensò | ||
137 | 2017 | di scorzonero e cannella…» Si portò le dita riunite | ||
138 | 2017 | madre chi la sente?» si raccomandò, poi la lasciò | ||
139 | 2017 | tessuta. ¶ D’improvviso Maruzza si alzò dalla sedia per | ||
140 | 2017 | la zia. La bambina si era avvinghiata alle gambe | ||
141 | 2017 | aria e lei felice si mise a giocare con | ||
142 | 2017 | ad Antonio. ¶ «E come si chiama?» chiese lui con | ||
143 | 2017 | delle giostre, che non si era più fatto vivo | ||
144 | 2017 | che c’è Maruzza” si disse sfiorandole con le | ||
145 | 2017 | massaggiargli i piedi. ¶ Mario si sdoppiò e cominciò a | ||
146 | 2017 | con un gesto veloce si tolse il vestito. ¶ Mario | ||
147 | 2017 | senso del dovere e si lasciò travolgere dalla passione | ||
148 | 2017 | qualcuno vi vedesse.» Lei si avviò alla finestra. Le | ||
149 | 2017 | afferrò, li strinse, mai si era sentito così virile | ||
150 | 2017 | che sembrate un generale» si complimentò Nica e sgusciò | ||
151 | 2017 | quell’inutile abbraccio. ¶ Mario si rivestì in fretta, si | ||
152 | 2017 | si rivestì in fretta, si frugò nelle tasche e | ||
153 | 2017 | senza requie. Il capo si muoveva da un lato | ||
154 | 2017 | l’ombra del campanile si allungava sui fiori del | ||
155 | 2017 | giardino, la sua faccina si faceva seria e un | ||
156 | 2017 | diventava liquido, gli occhi si chiudevano come un sipario | ||
157 | 2017 | al sonno, la bambina si spegneva di botto come | ||
158 | 2017 | giornata di lavoro, le si sdraiava accanto e lasciava | ||
159 | 2017 | e cominciava a urlare. ¶ “Si stancherà” pensava la madre | ||
160 | 2017 | in pappa e lei si era trasformata in una | ||
161 | 2017 | stava seduta, a che si trovò in piedi. Buttò | ||
162 | 2017 | poi l’altro e si lasciò andare. ¶ Zia Ninetta | ||
163 | 2017 | su Ninetta per difenderla. ¶ «Sì, ma fa come una | ||
164 | 2017 | abbassò gli occhi e si chiuse in un silenzio | ||
165 | 2017 | sguardo fisso alla frutta, si agitava allungando le braccia | ||
166 | 2017 | come se volesse crescere, si piegava su un fianco | ||
167 | 2017 | dagliela e vedrai che si cunotta.» Quindi tirò a | ||
168 | 2017 | Poi addolcendo il tono si rivolse alla bambina: «Ava | ||
169 | 2017 | Quella allungò il braccio, si sollevò sui piedi, ma | ||
170 | 2017 | direzione. ¶ La piccola impaurita si ritrasse, incassò la testa | ||
171 | 2017 | saputo Mario? ¶ “Ci risiamo” si disse zia Ninetta e | ||
172 | 2017 | Maruzza, ma di fatto si trovava a mille chilometri | ||
173 | 2017 | debole voglia di vivere. Si scoprì fragile, suggestionabile. Provava | ||
174 | 2017 | perdevano vivacità. ¶ I colleghi si davano di gomito. «Mancuso | ||
175 | 2017 | Mancuso tiene una malattia» si sussurrava dall’atrio alla | ||
176 | 2017 | signor maresciallo.» ¶ «Ma perché sì accussì sicco, allora?» ¶ «Sono | ||
177 | 2017 | pranzo, satollo di cibo, si trovava con l’appuntato | ||
178 | 2017 | quando i loro musi si toccavano in un bacio | ||
179 | 2017 | meno, poi l’appuntato si appartava nella stanza per | ||
180 | 2017 | passeggiata all’orto botanico. Si riempiva il naso di | ||
181 | 2017 | la scalinata del Fuga, si addentrava tra platani e | ||
182 | 2017 | attrazione per il vuoto. Si teneva con forza alla | ||
183 | 2017 | Primetta gli pareva che si prendesse delle confidenze. Dopo | ||
184 | 2017 | delle confidenze. Dopo cena si infilava nella branda con | ||
185 | 2017 | abisso di disperazione gli si aprì davanti agli occhi | ||
186 | 2017 | giorni. ¶ Il maresciallo Avella si accorse subito che qualcosa | ||
187 | 2017 | tra broccati e tendaggi. Si sistemò in pizzo sulla | ||
188 | 2017 | che quel formaggio morbido si sciogliesse. Masticare gli sembrava | ||
189 | 2017 | cadevano sul piatto e si mischiavano al siero lattiginoso | ||
190 | 2017 | terribile carattere. E mentre si sfogava sentì l’animo | ||
191 | 2017 | polomel… o come cazzo si chiama!» Gli offrì il | ||
192 | 2017 | dopo quella conversazione, Mario si svegliò con il raffreddore | ||
193 | 2017 | lì. Sul letto ci si sarebbe messa dopo, non | ||
194 | 2017 | pagare. ¶ La sua pancia si induriva a fasi alterne | ||
195 | 2017 | che la doglia scemasse. Si piegò sulle cosce, con | ||
196 | 2017 | scivolò lentamente per terra, si allungò sulla tela ruvida | ||
197 | 2017 | ruvida, le scapole sporgenti si adattarono alle fughe tra | ||
198 | 2017 | aveva suggerito il marito. ¶ «Sì» aveva acconsentito lei per | ||
199 | 2017 | mentre la sua pancia si alzava e abbassava, figuriamoci | ||
200 | 2017 | nasceva sotto lo sterno, si propagava al pube frangendosi | ||
201 | 2017 | poco arriva donna Carmela» si ripeteva per calmarsi e | ||
202 | 2017 | calmarsi e nell’attesa si assopì. ¶ Fu svegliata dalla | ||
203 | 2017 | bella addormentata?» ¶ La ragazza si scusò: «È che non | ||
204 | 2017 | del suo corpo e si stava facendo la pipì | ||
205 | 2017 | addosso. ¶ Ricadde indietro e si mise a singhiozzare per | ||
206 | 2017 | del lungo travaglio, Melina si rese conto che il | ||
207 | 2017 | a quando la bambina si addormentava satolla con un | ||
208 | 2017 | fece una malattia. Tanto si preoccupò che s’incupì | ||
209 | 2017 | servizio. In compenso lui si sentì subito più leggero | ||
210 | 2017 | ché appena le cose si sistemano vado a trovarla | ||
211 | 2017 | mattina dopo, il carabiniere si trovò a Cortile Nostalgia | ||
212 | 2017 | gli attanagliava la gola. Si fermò sul cancello aspettando | ||
213 | 2017 | ha vista la picciridda?» ¶ «Sì e mi pare perfetta | ||
214 | 2017 | comprensione, tenerezza.» ¶ L’altro si accese una sigaretta, prendendo | ||
215 | 2017 | il parroco, ma subito si pentì della propria durezza | ||
216 | 2017 | i suoi occhi vispi si muovevano attratti dal pulviscolo | ||
217 | 2017 | a dargli. Ma quando si accorse della gioia che | ||
218 | 2017 | problema l’abbiamo risolto” si disse. ¶ Il giorno dopo | ||
219 | 2017 | famoso di Palermo. Melina si era portata dietro il | ||
220 | 2017 | li fece accomodare, poi si concentrò sulla bambina, la | ||
221 | 2017 | le era crollato addosso. ¶ «Si può curare?» volle sapere | ||
222 | 2017 | ereditaria» rispose il medico. «Si chiama sindrome di Down | ||
223 | 2017 | Indossava un vestito nuovo, si era tinta i capelli | ||
224 | 2017 | picciridda». Nei giorni successivi si adoperò per portare un | ||
225 | 2017 | a preparare i bagagli. Si guardava attorno immusonito. C | ||
226 | 2017 | che non sia maschio» si scusò Melina in un | ||
227 | 2017 | disse a denti stretti. ¶ «Sì, sì, aranci aranci cu | ||
228 | 2017 | a denti stretti. ¶ «Sì, sì, aranci aranci cu avi | ||
229 | 2017 | aranci aranci cu avi si li chianci» si lamentò | ||
230 | 2017 | avi si li chianci» si lamentò lei. ¶ «E basta | ||
231 | 2017 | a una bottiglia, che si ruppe in mille cocci | ||
232 | 2017 | possedere un carattere aggressivo, si era sempre considerato mite | ||
233 | 2017 | sbollire la rabbia, infine si sedette sul marciapiede. Davanti | ||
234 | 2017 | poco. Una buganvillea nodosa si attorcigliava dal portone fino | ||
235 | 2017 | che qualcuno in divisa si presentava nella sua abitazione | ||
236 | 2017 | capaci di soddisfare. ¶ «Prego, si accomodi» e lo condusse | ||
237 | 2017 | cappello. ¶ Lui arrossì e si scusò, nella confusione aveva | ||
238 | 2017 | cenno del capo, ma si stava seccando di quella | ||
239 | 2017 | una risata sguaiata. Poi si avvicinò e gli poggiò | ||
240 | 2017 | per un uomo sano.» Si accucciò, gli tolse le | ||
241 | 2017 | quei musi neri, che si aggiravano disorientati nel quartiere | ||
242 | 2017 | fissò stralunato e non si mosse. ¶ «Guagliò, nun tieni | ||
243 | 2017 | più sapere. Davanti gli si apriva, vasta e inospitale | ||
244 | 2017 | Aspettò che il respiro si normalizzasse tenendo lo sguardo | ||
245 | 2017 | all’acqua trasparente. Quando si sentì di nuovo solido | ||
246 | 2017 | trenta, poi i rami si confusero con i riccioli | ||
247 | 2017 | arrestano per diserzione.» ¶ Lei si asciugò le lacrime e | ||
248 | 2017 | anche se in superficie si alleggeriva in un riflesso | ||
249 | 2017 | in un sonno agitato. Si svegliò alla stazione di | ||
250 | 2017 | della moglie. ¶ Nel soggiorno si liberò dello zaino con | ||
251 | 2017 | sollevò la coperta ricamata, si sdraiò vestito com’era | ||
252 | 2017 | che, svegliata di soprassalto, si era messa a urlare | ||
253 | 2017 | da un lato e si vide riflesso nello specchio | ||
254 | 2017 | scarpe lucide ai piedi. Si sentì ridicolo e rabbioso | ||
255 | 2017 | sentì ridicolo e rabbioso si avventò su di lei | ||
256 | 2017 | su di lei, che si ritrasse impaurita e cominciò | ||
257 | 2017 | verso i cuscini, finché si trovò con le spalle | ||
258 | 2017 | ferma, in un attimo si slacciò i pantaloni e | ||
259 | 2017 | bloccò le gambe e si prese un morso sull | ||
260 | 2017 | di cocci di vetro, si scoprì solo come non | ||
261 | 2017 | parte. La ragazza gli si raggomitolò accanto e lo | ||
262 | 2017 | cercava di ricambiare, ma si comportava come una bambina | ||
263 | 2017 | di quegli amplessi, lui si metteva a raccontare brandelli | ||
264 | 2017 | occhi quella faccina delusa. ¶ Si salutarono sulla porta, appoggiandosi | ||
265 | 2017 | eterna, mentre il ponentino si faceva beffe di lui | ||
266 | 2017 | sereno e la scontentezza si stemperò nella routine quotidiana | ||
267 | 2017 | routine quotidiana. Nello stanzino si sentì al riparo come | ||
268 | 2017 | Fate per sette colli” si ripeteva, aveva trovato la | ||
269 | 2017 | nei suoi programmi. ¶ Lui si mise a piangere orgoglioso | ||
270 | 2017 | di gravità. Mario gli si sedette accanto e accordò | ||
271 | 2017 | piccola mano; il cuore si riempì di fragranze buone | ||
272 | 2017 | pacca sulle spalle. ¶ Lui si sentì un vigliacco. ¶ «Ti | ||
273 | 2017 | ca’ nica è”. Lei si mette a piangere. Si | ||
274 | 2017 | si mette a piangere. Si comporta come una picciridda | ||
275 | 2017 | È una brava ragazza, si chiama Teresa. Una volta | ||
276 | 2017 | sempre, ché quando uno si sposa, di solito si | ||
277 | 2017 | si sposa, di solito si scorda di tutti.» ¶ Il | ||
278 | 2017 | mio figlio e, se si viene a sapere, non | ||
279 | 2017 | sua linea ipocrita e si oppose con ottusa ostinazione | ||
280 | 2017 | un misero consigliere comunale?” si dannava. ¶ La gente intanto | ||
281 | 2017 | protesta. “Ma di cosa si lamentano gli italiani? Se | ||
282 | 2017 | e cominciò a sudare. Si sentì così male che | ||
283 | 2017 | t’è successo?» ¶ Mario si strinse nelle spalle. ¶ «Guagliò | ||
284 | 2017 | O saccio chillo ca si siente dinta ’o core | ||
285 | 2017 | espressione costernata. ¶ «Guagliò, tu sì troppo sensibile per fare | ||
286 | 2017 | Era sola, qualunque donna si sarebbe spaventata, ma lei | ||
287 | 2017 | nell’ottavo mese: «Non si sa mai nella vita | ||
288 | 2017 | aveva convenuto quella. ¶ Melina si asciugò le gambe, coprì | ||
289 | 2017 | D’un tratto Nica si lanciò in un forsennato | ||
290 | 2017 | ai soldi, l’uomo si rifiutava di pagare persino | ||
291 | 2017 | sbattendo la porta. ¶ Melina si sentiva umiliata da quelle | ||
292 | 2017 | A forza di rinunce, si abituò a reprimere i | ||
293 | 2017 | sabato pomeriggio alla bottega si cantava e si ballava | ||
294 | 2017 | bottega si cantava e si ballava. I suoi genitori | ||
295 | 2017 | ballava. I suoi genitori si erano opposti. «Le donne | ||
296 | 2017 | la prima volta che si erano trovati d’accordo | ||
297 | 2017 | come in un sogno. Si fermò a una bancarella | ||
298 | 2017 | fragole. ¶ «Signorina, sono primizie» si giustificò il venditore. ¶ Lei | ||
299 | 2017 | fragole molli che le si erano incollate al palato | ||
300 | 2017 | Melina, tremante di imbarazzo, si girò di spalle e | ||
301 | 2017 | i loro nasi quasi si toccarono. Un ricciolo malizioso | ||
302 | 2017 | attorno all’impalcatura. Però si capisce che è di | ||
303 | 2017 | chiamo Mario Mancuso, permette?» si presentò lui offrendole il | ||
304 | 2017 | delle dame del Giardinello si fermarono. Mario tremava come | ||
305 | 2017 | al domani. Lui invece si accordò con padre Gaetano | ||
306 | 2017 | Com’è bella. Magra sì, ma con le curve | ||
307 | 2017 | la testa per dire sì, di torcerla a destra | ||
308 | 2017 | ma chi ha sete si tuffa nella prima fontana | ||
309 | 2017 | senza risolverlo. ¶ La cerimonia si svolse poche ore prima | ||
310 | 2017 | una seconda pelle e si fermava proprio sul limitare | ||
311 | 2017 | L’unica foto che si salvò ritraeva gli sposi | ||
312 | 2017 | saletta del bar Mazzara si trovarono con i pochi | ||
313 | 2017 | molto cauta. ¶ «Cin cin» si levò dal gruppo degli | ||
314 | 2017 | Capitolo 3 ¶ A Roma, Mario si sentì sperduto. La città | ||
315 | 2017 | alla bocca dello stomaco. Si sentiva solo. Provò a | ||
316 | 2017 | alla prima libera uscita si mise in cerca di | ||
317 | 2017 | di zia Ninetta, perciò si stupì del risentimento che | ||
318 | 2017 | più comune delle utopie” si ripeteva. Soffocare la sua | ||
319 | 2017 | tramonto, quando l’oscurità si mischiò alla polvere che | ||
320 | 2017 | senza pretese, il carabiniere si alzò per andar via | ||
321 | 2017 | capricciosa che conosceva, e si trovò a sorridere dopo | ||
322 | 2017 | del maresciallo Avella. ¶ «Guagliò, sì stato bravo, niente ra | ||
323 | 2017 | niente ra dire. Ma sì troppo sicco, perciò te | ||
324 | 2017 | te mandiàm o’ centralino. Si te può fa’ piacere | ||
325 | 2017 | a tempo di carica si diresse a casa di | ||
326 | 2017 | il culo secco che si agitava dentro ai mutandoni | ||
327 | 2017 | unico affetto, il Mancuso si adattò ai bacarozzi, allo | ||
328 | 2017 | una barbona che talvolta si fermava a dormire da | ||
329 | 2017 | pioggia, l’arcobaleno che si estendeva a cavallo di | ||
330 | 2017 | matrimonio bianco che non si sarebbe colorato ancora per | ||
331 | 2017 | sulle tre zampette e si sistemò davanti al camino | ||
332 | 2017 | le orecchie e finalmente si concesse il permesso di | ||
333 | 2017 | vecchi desideri repressi che si erano presentati all’improvviso | ||
334 | 2017 | materassi, comprerò una lavatrice” si riprometteva tra le lenzuola | ||
335 | 2017 | le coperte, Olivia le si accovacciava sulla pancia. ¶ Il | ||
336 | 2017 | dal Bangladesh. Melina non si impensierì per quei musi | ||
337 | 2017 | invidioso l’amore, ¶ non si vanta, ¶ non si gonfia | ||
338 | 2017 | non si vanta, ¶ non si gonfia, ¶ non manca di | ||
339 | 2017 | il suo interesse, ¶ non si adira, ¶ non tiene conto | ||
340 | 2017 | gode dell’ingiustizia, ¶ ma si compiace della verità. ¶ Tutto | ||
341 | 2017 | di sudore e urina. Si arrotolava tra le lenzuola | ||
342 | 2017 | fimmine sono, e capricciose. Si siddiano per niente.» ¶ La | ||
343 | 2017 | n’àutra. ’Sti donni si purtavanu quarchi omu o | ||
344 | 2017 | vonnu diri puru ca si li purtavanu supra mari | ||
345 | 2017 | matina spiriànu e un si nni parrava cchiu”. ¶ «Shhh | ||
346 | 2017 | e dopo un po’ si addormentarono sospirando. Al mattino | ||
347 | 2017 | pesanti e le membra si scioglievano nel caldo delle | ||
348 | 2017 | nell’attesa la donna si occupava di Mario, sotto | ||
349 | 2017 | i nervi degli abitanti si tendevano fino a spezzarsi | ||
350 | 2017 | bombe. Dalla parte opposta si ergeva la chiesa di | ||
351 | 2017 | non disdegnava i fotoromanzi, si specchiava di frequente, vanitoso | ||
352 | 2017 | non prendersela troppo e si comportò come se nulla | ||
353 | 2017 | come un fiume tumultuoso, si riversò nelle sue vene | ||
354 | 2017 | vene. Quando la piena si ritirò, aveva l’animo | ||
355 | 2017 | Libero da qualsiasi impegno, si aggirava fin dal mattino | ||
356 | 2017 | strada. ¶ «Di qua non si passa» disse quello più | ||
357 | 2017 | improvvisa una rabbia sconosciuta. Si scagliò a testa bassa | ||
358 | 2017 | Poi tutti e tre si misero a scalciare e | ||
359 | 2017 | doloranti fecero pace e si strinsero la mano. ¶ Mario | ||
360 | 2017 | a inventare parolacce fantasiose. Si abbandonò infine alle scorribande | ||
361 | 2017 | balconi di palazzo Federico. Si intrufolò nell’ampio atrio | ||
362 | 2017 | altra vita è possibile» si ripetevano l’un l | ||
363 | 2017 | vellutato muschio. All’incrocio si salutavano, Taccitedda e Aranciu | ||
364 | 2017 | Taccitedda e Aranciu Pilusu si rintanavano nelle loro stanzette | ||
365 | 2017 | Kemonia. Mario di malavoglia si rifugiava in quella casa | ||
366 | 2017 | zia Ninetta, il ragazzo si fece duro come pasta | ||
367 | 2017 | brillavano di passione, ma si percepiva in lui una | ||
368 | 2017 | già a quindici anni si era uomini fatti e | ||
369 | 2017 | e i suoi amici si trovarono presto di fronte | ||
370 | 2017 | Aranciu Pilusu e Taccitedda si misero al servizio del | ||
371 | 2017 | altra vita è possibile” si ripeté deciso e tornò | ||
372 | 2017 | esami.» ¶ Dopo lunghe trattative, si accordarono per una stecca | ||
373 | 2017 | All’alba crollava esausto, si svegliava poi con le | ||
374 | 2017 | e a fine mese si faceva uno sconto su | ||
375 | 2017 | arde e cade, perché sì gran pianto / nel concavo | ||
376 | 2017 | distante da lei e si girava un cappello tra | ||
377 | 2017 | direzione di Mario, quindi si girò di spalle e | ||
378 | 2017 | all’altro della camera, si accucciò dietro una poltrona | ||
379 | 2017 | letto e la buttana si era abbarbicata al cliente | ||
380 | 2017 | testa calva. Così avvinghiati, si rotolarono nel letto più | ||
381 | 2017 | più volte, finché lei si trovò sopra. ¶ «Ti ho | ||
382 | 2017 | amazzone. I suoi glutei si alzavano e si abbassavano | ||
383 | 2017 | glutei si alzavano e si abbassavano senza alcun tremolizzo | ||
384 | 2017 | finché i loro ritmi si armonizzarono. Ora procedevano insieme | ||
385 | 2017 | quelle brutte malattie. Come si cambia con l’età | ||
386 | 2017 | pace con se stessa si mise a dormire. ¶ Nei | ||
387 | 2017 | Restrittive» puntualizzò Maruzza, che si sentiva infinitamente sola. I | ||
388 | 2017 | proteggerla, comprenderla e invece si comportavano come aguzzini. ¶ Mario | ||
389 | 2017 | è che il male si può sconfiggere, ma lascia | ||
390 | 2017 | ora un’uggia pacata si presentava fastidiosa al suo | ||
391 | 2017 | echi della sfuriata. Lei si era vergognata, di sicuro | ||
392 | 2017 | cosa devo rendergli conto?” si chiedeva. Lei era una | ||
393 | 2017 | solo avessi immaginato cosa si nascondeva dietro alle sue | ||
394 | 2017 | me lo sarei sposato” si rammaricò, mentre una nuova | ||
395 | 2017 | anima. ¶ La piazzetta intanto si era vuotata. Le donne | ||
396 | 2017 | grandi passi, l’aria si riempiva del fumo dei | ||
397 | 2017 | tenebra. Finché i lampioni si accesero e ogni cosa | ||
398 | 2017 | accesero e ogni cosa si colorò di giallo. Gli | ||
399 | 2017 | alla finestra. ¶ «Che fa, si gode il fresco?» Melina | ||
400 | 2017 | Venga dentro, che così si raffredda. Dal mare arriva | ||
401 | 2017 | i Vespri. Le suore si ritirarono nelle celle. Fuori | ||
402 | 2017 | Mariam, la comare tunisina, si tolse le scarpe prima | ||
403 | 2017 | alcune foglie di citronella. Si accontentava di lavorare nelle | ||
404 | 2017 | fame. Perciò i ragazzi si ingozzavano di patatine fritte | ||
405 | 2017 | di quei chili che si erano guadagnati il soprannome | ||
406 | 2017 | dolce che ogni sera si stemperava in una minestra | ||
407 | 2017 | sussurrato. Nella fragilità, lei si muoveva con delicatezza. ¶ Aveva | ||
408 | 2017 | e odiava quelli che si sentivano superiori, quelli che | ||
409 | 2017 | per lui era finito. Si era ridotto ad affittare | ||
410 | 2017 | pochi mesi il conte si era imparentato con mezza | ||
411 | 2017 | con mezza città. ¶ Micetta si strusciò sulle sue gambe | ||
412 | 2017 | camino, la sua pancia si poggiava larga sulle zampette | ||
413 | 2017 | tu guarda che modi!» si lamentò Melina. «Un momento | ||
414 | 2017 | Melina. «Un momento, arrivo!» ¶ Si trovò davanti una tipa | ||
415 | 2017 | veloce che alcune sillabe si erano sovrapposte. ¶ «Hai sbagliato | ||
416 | 2017 | direzione di piazza Bologni. «Si chiama Daniel» urlò prima | ||
417 | 2017 | se all’improvviso le si fosse illuminata una lampadina | ||
418 | 2017 | pantaloni. ¶ Quando le luci si accesero nel basso di | ||
419 | 2017 | ho pensato.» ¶ Mamma Africa si mise a ridere: «È | ||
420 | 2017 | riempì un piatto, lui si buttò a capofitto. Al | ||
421 | 2017 | del suo piccolo corpo si erano messi in movimento | ||
422 | 2017 | simile; profumava di limone, si chiamava “bianco mangiare”» disse | ||
423 | 2017 | altra, il suo sguardo si era intenerito e le | ||
424 | 2017 | avvelena l’anima.» ¶ Melina si sentì nuda. ¶ «Frrr, frr | ||
425 | 2017 | c’era. ¶ «Ma dove si è nascosta?» si chiedevano | ||
426 | 2017 | dove si è nascosta?» si chiedevano le due donne | ||
427 | 2017 | delicatamente Melina. ¶ La gatta si sollevò sul fianco, rimase | ||
428 | 2017 | rasposa, finché la membrana si lacerò e comparve un | ||
429 | 2017 | funziona solo negli animali» si rammaricò l’altra, ma | ||
430 | 2017 | tutto. Quando il parto si concluse, Melina trasferì Micetta | ||
431 | 2017 | che manicomio» borbottò. «E si capisce, sua signoria non | ||
432 | 2017 | capisce, sua signoria non si accontenta di quattro stracci | ||
433 | 2017 | il diavolo in persona si fosse impadronito delle loro | ||
434 | 2017 | sorrideva, ma lui non si sentì rinfrancato. ¶ Continuò a | ||
435 | 2017 | era vuota e lui si preoccupò: “Dov’è andata | ||
436 | 2017 | mai. Che sta succedendo?” si chiese con il cuore | ||
437 | 2017 | tempo e i risparmi si potevano usare solo per | ||
438 | 2017 | mi pare e piace” si era consolata. ¶ Quel pomeriggio | ||
439 | 2017 | era consolata. ¶ Quel pomeriggio si erano così incamminate per | ||
440 | 2017 | quasi ligneo. La ragazza si sciolse in quel contatto | ||
441 | 2017 | raro che le due si trovassero così vicine, non | ||
442 | 2017 | strada del ritorno Maruzza si annacava scavalcando abile le | ||
443 | 2017 | domandò con voce tintinnante. ¶ «Sì» rispose lui laconico e | ||
444 | 2017 | corse in camera sua, si buttò sul letto e | ||
445 | 2017 | oratorio d’un tratto si fece silenzio; il pubblico | ||
446 | 2017 | a recitare: ¶ «Mamma, mammuzza, si ’n avissi a tia | ||
447 | 2017 | di l’arma mia. ¶ Si lu mè sensu ancora | ||
448 | 2017 | tia: ¶ a tia ca sì la megghiu puisia; ¶ e | ||
449 | 2017 | e santu!». ¶ La ragazzina si guardò intorno, fece un | ||
450 | 2017 | aggiunse: «Finito». ¶ L’applauso si levò timido dalla prima | ||
451 | 2017 | fino in piazza. ¶ «Brava» si complimentò don Gaetano, «neanche | ||
452 | 2017 | stormo di fringuelli vocianti si alzò in volo e | ||
453 | 2017 | alzò in volo e si allargò in ogni direzione | ||
454 | 2017 | concluse tra sé e si aggiustò il cappello sulla | ||
455 | 2017 | peggiorate e la gente si guarda in cagnesco. Pure | ||
456 | 2017 | tajine, felafel. La gente si accalcava con un piatto | ||
457 | 2017 | il capojoco. Teresina, ubbidiente, si mise al centro. «Comandami | ||
458 | 2017 | aria non gli sfuggì. Si avvicinò per osservare meglio | ||
459 | 2017 | stropicciato. ¶ “Tre babbaluci vavusi si approfittano dei bambini, firmato | ||
460 | 2017 | miei colleghi mi aiuteranno.» ¶ «Sì, ma che pena quella | ||
461 | 2017 | dimenticò di fumarla. ¶ Quando si riscosse dal torpore, la | ||
462 | 2017 | sembrò l’unica difesa. ¶ Si avvicinò alla moglie e | ||
463 | 2017 | ragione, del suo isolamento. Si era sempre comportata bene | ||
464 | 2017 | e tirava finché quella si azzittiva. ¶ «Vieni a nonna | ||
465 | 2017 | di sostituire un collega. Si trovò appostato all’angolo | ||
466 | 2017 | cinque minuti, dalla putìa si levarono un urlo e | ||
467 | 2017 | vento e a tratti si sentiva la voce di | ||
468 | 2017 | davanti al bancone e si soffiava con un ventaglio | ||
469 | 2017 | gli occhi. Teresina invece si divincolò e tentò di | ||
470 | 2017 | E mentre lo disse si pentì di tutte le | ||
471 | 2017 | sfidò: «Le mie compagne si truccano tutte» disse, e | ||
472 | 2017 | senza aspettare che lui si sedesse. ¶ «Sei una cretina | ||
473 | 2017 | bambina» rispose lei e si alzò scocciata. ¶ Mario, allora | ||
474 | 2017 | Nelle nostre case non si usa» disse chiudendo i | ||
475 | 2017 | sceneggiata. Quando il marito si accomodò sulla poltrona a | ||
476 | 2017 | rimpianti, quando la figlia si chiuse nella stanza, a | ||
477 | 2017 | il rancore oleoso che si era depositato nella sua | ||
478 | 2017 | Lei a sedici anni si era sposata. ¶ Certo, avrebbe | ||
479 | 2017 | scudo, ostaggio, mediatrice. “No” si era detta Melina sui | ||
480 | 2017 | figlia, nemmeno quando neonata si spolmonava e tirava le | ||
481 | 2017 | mutare. Il grasso le si depositò sui fianchi facendole | ||
482 | 2017 | cosce infantili. La ragazza si trovò spaesata a osservare | ||
483 | 2017 | un ramoscello a primavera si ricopriva di gemme. Bisognosa | ||
484 | 2017 | mobili lucidi, Sofia le si avvicinò con aria da | ||
485 | 2017 | se ne parla proprio» si oppose lei, «ché poi | ||
486 | 2017 | mani. ¶ «Ridammela!» ¶ Sofia allora si accostò e le parlò | ||
487 | 2017 | la porta a chiave. Si accovacciò sulle ginocchia e | ||
488 | 2017 | sulle ginocchia e rapida si calò le mutandine. «Qui | ||
489 | 2017 | imbarazzo, continuò la dimostrazione: «Si chiama vagina e da | ||
490 | 2017 | scarne come crisalidi, altre si erano già evolute in | ||
491 | 2017 | e, piene e polpose, si pavoneggiavano nella loro evidente | ||
492 | 2017 | dal banco. A ricreazione si appartarono nello sgabuzzino dei | ||
493 | 2017 | domandò a bruciapelo. ¶ Clotilde si portò le mani ai | ||
494 | 2017 | rossa: «Le parolacce non si dicono» rispose scandalizzata e | ||
495 | 2017 | nel diventare mamma. Eppure si trattava di un processo | ||
496 | 2017 | a una certa età, si sposavano e facevano figli | ||
497 | 2017 | corridoio della scuola, mentre si macerava nei dubbi, la | ||
498 | 2017 | accese una sigaretta e si accostò a pochi centimetri | ||
499 | 2017 | più basso: «Quelle cose si chiamano “regole”, “marchese”, “ciclo | ||
500 | 2017 | dirla più fina, “mestruazioni”». Si addentrò poi in una |