Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

più di quel che si fan vedere; non vogliono

più di quel che si fan temere; non vogliono

in punto alcuno, che si scemi tantillo del vostro

Io liberamente mi ucciderrò, — si non sarrà potente il

dolore a farmi morire, — si, avendovi avuta, come vi

di darmi vita; ma sì ben necessario ch’io

per S. Cuccufato, che, si tu vuoi giocare a

porco: sarremo peggio svergognati, si sarremo trovati cossì. ¶ Bartolomeo

ti danno fastidio, ma sì ben il pelo. ¶ Consalvo

mani addietro: l’uno si vuol alzare e l

levorno le borse e si partirno; poi, ricordatosi meglio

e per perfidia non si vuole alzare. ¶ Scarramuré Alzatevi

primo di voi che si moverrà, ne arrà dui

Bartolomeo, quest’altro. ¶ Bartolomeo Sì, sì, passarrà questa notte

quest’altro. ¶ Bartolomeo Sì, sì, passarrà questa notte: domani

più disastri non me si aggiongerranno! ¶ Scena 14 ¶ Scarramuré Questo

e con tutto ciò si sa maneggiare di tal

capitan Palma medesmo non si saprebbe rapresentar meglio che

cristiano non solo non si lamenti di me, ma

me, ma che me si tenga ubligato. Ecco qua

poco, ché li dirrò si ve vuole udire. ¶ Scarramuré

Scarramuré Io vi supplico, si è possibile, venete qui

e Consalvo, che non si possevanoalzar da terra, si

si possevanoalzar da terra, si mordevano, arrabiavano, si davano

terra, si mordevano, arrabiavano, si davano del becco cornuto

Ah, ah, ah, e si sapessi gli altri propositi

Sanguino Or su, non si perda tempo. Io lo

presente abbiam bisogno, — che, si per ogni peccato io

abbia affrontato, e che, si questa cosa va avanti

Bonifacio Di grazia, vedete si possete persuadermi questo. ¶ Scarramuré

certo del cancaro che si mangi quella bagassa di

sabbato a sera, quando si pettinava. ¶ Scarramuré Or, ecco

di Vittoria; Vittoria solamente si bruggia ed arde per

come a quell’ora si son trovate tutte le

di strazii che non si derrebbono aver fatti ad

e li ne prometterò, si sarrà duro a volerne

V.S. ne perdoni, si l’abbiamo dato troppo

aspettare. Or, poi che si è degnata di farci

povero gentil uomo, ma sì ben si farrà un

uomo, ma sì ben si farrà un perpetuo e

tanto me, quanto lui, si, accettando una piccola offerta

di donargli libertà che si parta. ¶ Sanguino Io me

costui, sarrebbe un predicatore, si avesse studiato). Li errori

Li errori bisogna che si castighino, sai tu? ¶ Bonifacio

castighino, sai tu? ¶ Bonifacio Si tutti li errori si

Si tutti li errori si castigassero, in che consisterrebbe

povero me! ¶ Scarramuré Signormo, si V.S. ascolta, spero

Santità ordinò che tutte si riducessero in uno, sotto

bussate, quia conquerar. Cossì si trattano uomini di dottrina

Tu sei qualche ignorante: si fussi dotto, non sarreste

attingentium labellis: a’ quai si declara masculeum idest masculino

dicas epicoena”. ¶ Sanguino Dimmi, si sete magister: che cosa

ho ho ho. ¶ Lucia Sì che, messer Gio. Bernardo

di chiamarmi cossì, perché, si alcuno vi udisse parlare

he. Avertisci, Lucia, che si alcuno, pensando ch’io

he he. ¶ Lucia Oh sì sì, io so adesso

he. ¶ Lucia Oh sì sì, io so adesso qual

cossì trema quando uno si trova con qualche bona

fate andar a terra, si non volete la maldizion

di farmi tacere? ¶ Consalvo Si non vuoi tacere, crida

io li risposi che sì. E lui soggionse: “Or

voi questa polvere, che si chiama pulvis Christi, della

e però tacete, ché, si lui verrà per quelle

da mia casa, come si pensa. ¶ Bartolomeo Voi dite

Bartolomeo Voi dite bene, si non se ne fusse

Mochione Da tutte bande si dice. ¶ Consalvo Or, che

il porro dietro. ¶ Consalvo Si tu pensi mal dal

come ha fatto lui, si possete trovar un altro

che non scappino. ¶ Corcovizzo Si me scappano, dite che

un’altra cosa: perché si batteva insieme con Consalvo

di Cola Perillo, che si sentea male e non

parte de la persona si fusse il dolore. Il

essendo in nostre mani, si senteano male, e non

non sapeano dove lo si consistesse. ¶ Corcovizzo Quando m

m[esser] Bartolomeo me si sentì poner mano alla

da questo mio socio”. “Sì, sì”, disse quell’altro

questo mio socio”. “Sì, sì”, disse quell’altro: “cappello

Con sicurtà, che non si diano pugni, mentre sarran

voglio credere a femine. Si venesse la Vergine..., — poco

sarranno attribuite a me, si non starrò in cervello

Bonifacio Lasciami, ti priego, si non vogliamo venire a

la verità che non si può ascondere. ¶ Gioan Bernardo

E per confirmazione, vedete si quella barba è la

tua questa? ¶ Barra Signor sì, è la sua, perché

quale conosco onoratissima, benché si sua moglie, e lei

marito? ¶ Gioan Bernardo Signor sì. ¶ Sanguino Dunque, verrà insieme

questo maldetto fatto; e, si ve piace, sarrà cqui

canto di Madonna; e, si vi fusse, io mi

della medesma moneta? ¶ Carubina Si lui non fa quel

cosa, con questo che si umilii a noi, che

compagni, non perché loro si curino di questo, ma

che vi adoro. Che si m’avessero concesso gli

Priegovi, dolce mia diva, si mai fiamma d’amor

posso credere che giamai si possa sminuire. ¶ Carubina Oimè

onorati o disonorati, ma sì ben quel che altri

noi. ¶ Carubina Sii che si vogli de gli omini

Signora, che con questo si persuaderà che voi amate

al fuoco, che quasi si sarebbe liquefatta: penso d

possuto contener le lacrime. Si m[esser] Scaramuré, — che

dirmi: — Guarda che non si liquefaccia; — io certamente arrei

male come i medici. Si voi vi potessivo remediare

il come e quale. Si volete della broda, andate

a scrigno sgangherato non si scrolla sacco. ¶ Marta Non

giovane, e più vecchi si denno contentar delle più

più stantive. ¶ Bonifacio E si non, va’ le apicchi

che... ¶ Bonifacio Quelle che si lasciano patire. ¶ Marta Non

buona la vianda quanto si voglia, l’appetito si

si voglia, l’appetito si sdegna, si non si

l’appetito si sdegna, si non si varia, ancor

si sdegna, si non si varia, ancor che si

si varia, ancor che si dia di botto a

satisfatto. ¶ Marta A dio. Si vedete quell’affumato di

maledetta l’anima, anco si fusse in seno di

marito co la moglie... Si non è difetto di

quando men la persona si pensa, le gracie si

si pensa, le gracie si adempiscono. Oh, mi pare

son questi? ¶ Bartolomeo Oimè, sì, questo è cossì: io

guarda bene. ¶ Mochione Signor sì; dice alla fine: — Io

polvere, e non so si se ne ritrova; e

voglio andar a risolvermi, si me debbo venir ad

in bottega? ¶ Mochione Signor sì. Il camin più più

ufficiosi tre altri me si sono offerti e presentati

la minor excandescentia che si potrà, quod ad restitutionem

ritornato dentro, percunctatus sum, si ivi dentro fusse altro

conclusionis detto: — Amico mio, si sono entrati per quella

son usciti per questa; si son entrati per questa

come la signora Vittoria, si non alquanto megliore. ¶ Carubina

da me non vi si farrà segno, perché voglio

veder con quanta devozione si maneggi. ¶ Carabina Oh, quanto

tanto, che le strida si sentiranno a nostra casa

e peggio per lui si non cridarrà bene, perché

coperto con il manto. Si l’incontrate per il

quatragesima gli paia corta, si faccia debito per pagare

esser] Gio. Bernardo, che si trovi a tempo, e

faccia che gli altri si trovino a tempo. Bisogna

simile a voi. ¶ Lucia Si voi sapeste quanto mi

Vittoria, e persuadergli che si stravesta cossì, ed anco

più tempo di consegli. Si venisse ora, e ne

costui che fugge e si asconde, è qualche povera

asinarca? Legatelo presto, che si meni priggione. ¶ Corcovizzo Toccatemi

rubbato. Va’ priggione, ché si vedrà chi è stato

cristiano; perché parla, come si parla quando si dice

come si parla quando si dice la messa. ¶ Marca

comedere fabbas? ¶ Barra Et si fabba non habbemo, quit

ingiusti moderatori di giustizia, si voi facessivo il vostro

so come vuol che si chiama il signor Magister

diece scudi? ¶ Marca Ben si vede che mai andaste

o utinam! ¶ Barra Oh, si farete tanto bene a

quell’uomo fugga o si asconda ad altra parte

quale è vostro nome, si ve piace dirlo? ¶ Barra

co le vesti cangiate si finse Achille, e di

è cosa da morire. Si se farà troppo tardi

farà troppo tardi, non si potrà far nulla per

volta; e non so si se potrà di bel

offrirsi tale occasione, come si presenta questa sera, di

gionta alla efficacia che si trova ne’ spirti de

non è soggetto amoroso? Si fusse il dio d

amore istesso, bello quanto si voglia, si sarà egli

bello quanto si voglia, si sarà egli povero o

forti. Tra noi che si può dir più che

ed imperadori? questi pure, si non arran de quibus

non arran de quibus, si non farran correre gli

conservino i suoi, e si faccino temere dall’aversarie

di carne ed ossa, si non corre sculpito, non

Bonifacio, che, come non si trovassero uomini al mondo

per una volta. ¶ Vittoria Sì, ma bisognarà pure che

odono tutto quel che si dice llì dentro. ¶ Vittoria

che più mi tenta, si più mi vede fastidito

mi vede fastidito. ¶ Lucia Sì, sì, messer sì, in

vede fastidito. ¶ Lucia Sì, sì, messer sì, in tutto

Lucia Sì, sì, messer sì, in tutto Napoli non

borsa e la schena, si sentirà più grave, al

conseglio! ¶ Bartolomeo Sfortunato voi, si la madre di pazzi

e de l’Egitto, si, per disgrazia, la cosa

un mi chiamarà balordo. Si la cosa passa bene

Il gran consiglio pariggino. — Si la va male: — Chi

esser] Pantaloni. — Allora dunque si fa conto del giudizio

la borsa... ¶ Lucia La si muore... ¶ Bonifacio “Quando sarà

la nostra signora Vittoria si muore per voi, crudele

quella povera gentil donna si risolve tutta in suspiri

suspiri e lacrime, che, si voi la vedrete, non

solea parere. Non so si in voi potrà tanto

ne sono al mondo! Si voi ne volete da

nell’amor freddissima; adesso, si voi verrete, la trovarrete

intenso amore, sempre me si ha mostrata non manco

non credete ch’egli si stimarà beatissimo, quando me

stimarà beatissimo, quando me si udirà dire che voi

più tosto per morire, si non ve si vede

morire, si non ve si vede a presso. Non

più lagnar, vi priego, — si pietà giamai avesti al

delle persone del mondo, si fusti veduto uscire o

sarà fuor di proposito, si per sorte fussivo guardato

questi propositi. Ella che si monstrava tanto ritrosa e

quale don Nicola disse: “Si tu mi spontoneggi un

Che cosa l’è, si può vedere? ¶ Pollula Non

il radiante capo, non sì bello in questo superno

Barra “... nemini dubium sit, si l’arcifero puerulo con

coglioneria quel che cqui si contiene. Toh, io ne

ne voglio veder più. Si costui non ave altro

bestia da campana, che si tira a presso un

cossì grande? Mentre comunmente si va considerando dove consista

terra desiderabile da questi si cava: questi dico talmente

cosa nisciuna di quelle si accapa, o si possede

quelle si accapa, o si possede. Però l’oro

natura e dalla fortuna, si vedono morir di fame

ed atto di maraviglia, si fanno cavar il pan

Ma starebon ben freschi, si dal canto mio aspectassero

di quello per cui si fa conto d’ogni

limosina; la quale pure si deve far con gran

però dice il saggio: “Si bene feceris, vide cui

voglio andar prima che si publichi l’editto a

per necessità nella quale si trova, ave impegnato un

li sarebbe cosa gratissima, si gli le facessivo ricuperare

oliva o di lauro, si non possete farlo di

imagine, — guarda che non si liquefaccia, perché morrebbe la

lasciate ch’il fuoco si estingua da per lui

cossì a punto. ¶ Scarramuré Sì, ma bisogna ricordarsi ch

farò di vantaggio assai, si questa cosa verrà a

m[esser] Bonifacio, che, si voi non la spalmarete

di questa piattola. Sempre si deve da simil gente

et alma Ceres, vestro si munere tellus ¶ Chaoniam pingui

a presso. ¶ Manfurio Cossì si fa in foro et

tavernaio non so che si rinegasse egli, e poi

Barra Saviamente. ¶ Marca ... Alcuni si puosero certi lavezzi di

gloriarsi, come quel che si portava valentemente, entrò in

a sua servitori che si retirassero, ché non volea

udivi di tal gioco. Si vuoi, giocamo a tre

cinquantamila diavoli”, disse lui, “si vuoi giocare, proponi un

bene”, disse, “pagami; e si non vuoi andar con

prenderemo mille spassi. ¶ Marca Sì, alla fé, e può

della quale come sua si debba servire, per essere

che con esso lui si fece dentro la bottega

messere senza dubbito alcuno si lasciò prendere la cappa

dando, ablativus ab auferendo: si voi avessivo studiato e

cappa. Or mai, non si può più vivere per

il pectine, poscia cossì si fa in terra di

doppioni sino a’ Banchi: si voi avete scudi o

in casa. ¶ Marca Signor sì, bisogna perdonar qualche volta

pari convien quel adagio, si proprie adagium licet dicere

Barra Io credo che si contenterà. ¶ Manfurio O ingiusti

io son morto. ¶ Scarramuré Sì come io vedo, voi

negocio, e sii come si voglia. ¶ Scarramuré Non vi

lei anco voi. ¶ Bonifacio Sì, signor sì, per fascinazione

voi. ¶ Bonifacio Sì, signor sì, per fascinazione. ¶ Scarramuré Fascinazione

per fascinazione. ¶ Scarramuré Fascinazione si fa per la virtù

visual con l’altro si rincontra, e lume con

e lume con lume si accopula. Allora si gionge

lume si accopula. Allora si gionge spirto a spirto

cose necessarie. ¶ Bonifacio Signor, si questa cosa farete venire

e poi son certo, si non mi sarete grato

argento. Lo argento vivo si attribuisce a Mercurio particularmente

a Mercurio particularmente, e si trova nella sustanza di

gli altri metalli: però si dice nuncio di Dei

andiate. Penso ben che, si tu sapessi far oro

semplici e minerali che si richiedono a tal opra

ricetta in mano, dove si contiene ed il modo

presente al tutto che si faceva; lui faceva tutto

sempre burlate. ¶ Gioan Bernardo Sì, sì, burlo: la prima

burlate. ¶ Gioan Bernardo Sì, sì, burlo: la prima volta

arei possuto imaginarmi una sì fatta gaglioffaria. Ingannar io

la prima volta che si oprò in mia presenza

pochissima spesa, or vi si è risoluto a tutta

cinquant’altri scudi. Ora sì che hai profetato meglio

parto, ché allora vedremo si l’è maschio o

Scena 12 ¶ Cencio In vero, si Bartolomeo avesse il cervello

Poi, non so che si borbottasse, guardando le casce

padelle o risalda frissore. Si non mel credi, guardagli

bocca, dico, che spira sì varie e bellissime sentenze

Burlate? ¶ Ottaviano Nequaquam. ¶ Manfurio Sì che dite da senno

parlar con voi. ¶ Ottaviano Si non volete resistere a

Pollula Costui, da principio, si burlava di voi di

Scena 4 ¶ Vittoria L’amore si depinge giovane e putto

pensano alla vecchiaia che si accosta ratto, senza ch

pazzi per i savii. Si tutti fussero signori, non

senzeverata. O ben mio, si non fussemo in piazza

M[esser] Bonifacio ve si raccomanda; ed io vel

al passar de’ fiumi, si tranassero a vicenna: com

fiume Garigliano, l’asino si tolse il leone sopra

fuor de l’acqua, si scrollò un poco il

poco il dorso, e si svoltò la schena tre

venendogli a proposito, non si serva de l’occasione

ch’io credevo che si fusse desmenticato, me l

cocchiara richiesta da me si me voleva fare quel

Lucia Or sequita. ¶ Barra Si lei avesse detto una

via, via, mal uomo”. Si lei avesse detto, una

Dio ti dia! — perdonami, si t’offendo: s’io

che non vuoi pigliar si non a mala parte

pure, perché dentro non si vede. ¶ Barra Andiamo, andiamo

altro ch’il spirto; si me fusse forza di

vi dico che vi si farran presenti per ordine

è molto meglio che si per ordine vi fussero

tocca. Da questa parte, si va alla stanza del

Bartolomeo; da quest’altra, si va a quella della

qual’occasioni, molto spesso si va rimenando un sollennissimo

per un passatempo vi si farrà presente Consalvo speciale

va chi viene, che si fa che si dice

che si fa che si dice, come s’intende

come s’intende come si può intendere: ché certo

sperar quel che più si desia. Qui trovarrete a

a piggione, singulti che si muoiono di freddo, berte

iscuse. Io credo che, si non tutti, la maggior

come questo che vi si fa presente questa sera

degno d’un connestable, si non mel fate degno

luoco; retiratevi dalle bande, si non volete che quelle

poco male: “Sat cito, si sat bene”. ¶ Bonifacio Lodato

intendi tu? chiamalo che si faccia alla fenestra, e

intendi tu? ¶ Ascanio Signor sì; io vo. ¶ Scena 2 ¶ Bonifacio

con questa occolta filosofia. Si dice che l’arte

cangiar piuma. ¶ Di tutto si potrebbe dubitare; ma, circa

strettissimamente a lei legato? si può imaginar questo? ed

il regno d’amore. Si volete saper l’ordine

altri cessa, in altri si cangia. ¶ Bonifacio ... suol cominciar

gli animi, anch’essi, si drizzano alla contemplazione: perché

s[ignora] Vittoria fui sì profondamente saettato, e tanto

patiscono del medesmo male, si pur male si può

male, si pur male si può dir l’amare

facilità, questo scelerato me si ha fatto dir quello

Amor ed ira non si puot’ascondere. ¶ Scena 4 ¶ Sanguino

le vuol sapere. ¶ Sanguino Sì; ma non vedi che

Gaudeo sane gratulorque satis, si vales bene est, ego

mondo vi burla. ¶ Manfurio Sì, se questo megalocosmo e

nefastamque crucem, sinistroque Hercule! Si dedignano le Muse di

quali voi posthac, deinceps, — si li Celicoli vi elargiranno

cossìinmorigerato, come da principio si mostrava, perché midà epiteti

calatho in brachiis me si fa obvia? è una

alma gran dolore, ¶ E, si non mel credi, guarda

al mio colore. ¶ Che si non fusse ch’io

questa il tenore, ¶ Che, si non soccorri al tuo

letto e penetrato; e si l’animo tuo non

possa farlo più; questo sì, che potrò farne un

me. ¶ Bonifacio Sii come si vuole, ne voglio un

farò quanto prima. ¶ Bonifacio Sì; ma, per vita vostra

Bernardo Non comandate tanto, si volete esser servito. Si

si volete esser servito. Si desiderate che io vi

faccia bello, è una; si volete ch’io vi

Signum affecti animi. ¶ Bonifacio Si V.S. non rimedia

voi tocca, a voi si dona; e voi o

Candelaio che da me si parte, la qual in

goda tanto che costì si dica la mia memoria

in regionem longinquam”; perché, si avverrà giamai ch’i

Tra tanto, viva e si governe, ed attenda a

ho persa l’erba, si non sott’un mantello

mantello, sotto un altro, si non in una, in

tutto dà; ogni cosa si muta, nulla s’annichila

s’aggrandisse, e me si magnifica l’intelletto. Però

questa sera ch’aspetto, si la mutazione è vera

tardi. Godete, dunque, e, si possete, state sana, ed

quella er’amica, come si dice, di fiori di

ne fa notomia, e si dispone a prenderne la

atto II, III SCENA, si monstrano la s[ignora

rofiana Venus”. Mentre dunque si pasce di que’ venticelli

qualche bella impresa, e si retira con lei per

lei per discorrere come si dovessero governar col fatto

Ascanio, co i quali si tratta come si dovesse

quali si tratta come si dovesse governare ne’ magichi

partito [nella X SCENA] si contentano molto. ¶ Nell’atto

sopragionte da Bartolomeo, sdegnate si parteno. [IV SCENA] Rimane

come Gio. Bernardo. Lucia si parte co le vesti

incantesimo; apresso, [VIII SCENA] si berteggia insieme con Marta

sopra l’altrui. Cqua si determina de le occasione

prendere, come le persone si doveano disporre al loco

gruppo da scardare, cioè si trovorno rincontrati con Gioanbernardo

impetrorno da lui che si contentasse di farli grazia

offesa. Cossì, questo accordo si venne a trattar con

esser cornuto, e, quando si pensò di fruirsi di

Però, non è maraviglia si è sbranato e stracciato

I, III SCENA, dove si beffa dell’amor di

Cencio [nella XI SCENA] si discuopre barro, secondo il

XII SCENA] egli medesmo si mostra a fatto truffatore

sopragionta da Sanguino che si burlava di lui e

ricordato del suo esercizio, si parte. Nell’atto IV

pulvis Christi, che non si trovava altrimente, che facendolo

Consalvo e Bartolomeo che si lamentava di lui, come

borse e vestimenti, come si vede nel discorso delle

fe’ cascar Bartolomeo che si tirò lui appresso; e

poemi, per conoscere come si portava quando era lodato

di ciò [XII SCENA] si lagna e fa strepito

che [nella XV SCENA] si fa in mezzo, passeggiando

il Plaudite. ¶ Antiprologo ¶ Messer sì, ben considerato, bene appuntato

che questa comedia non si sarrebbe fatta questa sera

da far nulla, non si vuol alzar di letto

del silenzio? L’autore, si voi lo conosceste, dirreste

restio e bizzarro, non si contenta di nulla, ritroso

de la fame, che si me bisognasse vomire, non

la quale di notte si fermava a chiave: il

alla gabella, ma acciò si potessero distinguere dalle donne

Rep[ublica] — sii che si voglia di alcuni particulari

che per un bezzo si farrebbono castrare, per parlar

far come gli altri, si farrebbe non poco più

sudore delle povere potte”, si astengono di farlo. Oltre

villanie: il che mai si fe’ per altra sorte

E però consequentemente, non si toglie facultà a persone

costui. ¶ Bonifacio Ed io. Si va accostando, laude e

ancora gelosissimamente la giustizia si astiene di procedere, perseguitare

l’atto notorio quanto si voglia, non si suol

quanto si voglia, non si suol procedere contra, eccetto

di vilissima condizione, — non si vergogna di farne instanzia

contrapesa il castigo che si dà a colui che

di tutto il mondo. Sì che è maggior l

in fatto son nulla, — si astiene di far quella

tali eccessi, ma anco si forza di coprirli. Onde

bordelli, per li quali si ripara a’ massimi inconvenienti

tutto il caso. ¶ Sanguino Si questo è per causa

nostri famegli, la quale, si volete vedere come gli

sono io che dubito. Sì che comprendere voi, e

la sua femina anco si lamenta; e m[esser

Scarramuré Della donna non si dubita. ¶ Sanguino Anzi di

Come un evangelista; non si può dir meglio; santamente

di far di modo, — si ne vuoi far tanto

son tanto amico, che, si l’è colcato, io

farrò de modo che si accordino insieme; ma bisogna

ed ubligato in perpetuo, si me perdona questo fallo

V.S. sarrò ubligato, si in questo fatto mi

del sign[or] Capitanio, — si ne vuol tanto faurire

quanto a me! Bisognarà sì ben far qualche buona

basta questo: voglio che si riconcilii ancora con la

questo non sarrà nulla, si vostra mogliera e m

esser] Gio. Bernardo non si contentano. ¶ Bonifacio Io spero

Bonifacio Io spero che si contentarranno. Andate, vi priego

Andate e fate presto, si volete che vi aspettiamo

siano presto risoluti del sì o ‘l non; e

piedi; perché, in qual si voglia parte del mar

parte del mar che si trovino, han tutto quel

al profondo del mare, — si mantengono. Le talpe ancora

non ave arte, non si danno ordegni. ¶ Ascanio Cossì

opre di Giove, che si chiama Momo, — perché son

virtù, quando ha contrario, si fa più bella, manifesta

manifesta e chiara, e si confirma e si rinforza

e si confirma e si rinforza: — questo censor, dunque

quest’uomo da bene. — Sì che, a confirmazion di

da natura ed intellecto, si non che in apparenza

son poche; più grande, si tocca una de più

che son pochissimi. Dunque, si non è colpa sua

ha colpa o non si trova chi l’abbia

il suo linguaggio: occhii si vedeno, lingue si parlano

occhii si vedeno, lingue si parlano, cuori s’intendeno

Tal volta, quel che si concepe in un momento

concepe in un momento, si retien per sempre. — A

questa porta? ¶ Ascanio Signor sì. ¶ Gioan Bernardo Questo è

col gippone: il che si farrà, chiedendo lui mercé

potremo ascoltar quel che si dice, e scegliere il

adesso mi par che si faccia chiamar non so

barba; m[esser] Bonifacio, si se la vuole attaccare

l’ha. Questi dui si conoscono tra loro, ma

che senza lei non si farrà nulla. ¶ Scarramuré Signor

posta, dubitando che non si fusse scoperta qualche cosa

stravestimento di costui. Io sì per farvi piacere, sì

sì per farvi piacere, sì anco mosso dalle preghiere

Sanguino Piano, piano. Veggiamo si questa cosa si può

Veggiamo si questa cosa si può accomodare; veggiamo si

si può accomodare; veggiamo si l’è tanto criminale

Bernardo La cosa non si potrà accomodar giamai, dal

vostro. Tutte volte che si trovarrà errore che di

dovete quietarvi. ¶ Gioan Bernardo Si è dunque stravestito per

solamente in questa occasione. Si Dio li farrà grazia

di Bonifacio, il quale, si voi volete, sarrà svergognatissimo

ho il mio onore: si me fate questa grazia

casi di conscienza, non si abbiano ancora imaginato, come

penitenza, per quel che si vede; altri la hanno

altrui. In quest’uomo, si ben si considera, tutte

quest’uomo, si ben si considera, tutte queste specie

ostro] S[ignore], vi si farrà misericordia. Voi siete

far quel che vi si comanda. ¶ Scarramuré Io vi

a chiave. Marito traditore, si me ti accostarrai, t

esser] Gio. Bernardo che si contenti farvi donar libertà

meom nemini tabbo”, — che si sotto questo abito avessi

Sanguino Per mia fé, si questo è errore, non

Gioan Bernardo Cossì farremo, si sarrà come deve essere

starremo insieme, mentre costoro si spediscono de lì dentro

voglion darmi marito. Me si presenta Bonifacio Trucco, il

Rispose la vecchia: “Prendilo”. “Sì, ma è troppo attempato

i casi che me si sono aventati al dorso

cosa ti vuoi resolvere: si volete voi venir priggione

quel che ti dico. Si non voi provar il

i piedi, che non si possa movere; tu, Corcovizzo

e guarda ben, che si farrai errore nel contare

attimo, forma quae sequitur. Sì come i marinai, benché

utriusque, et theologiae doctor, si voluissem; per esser gionto

me video esse coniectos, — sì come io per ritrovarmi

mio esser tragico supposito, si non co le mani

eccellenza vostra m’oda, ¶ Si fed’e caritad’il