parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
nitrire rimaneva impassibile. Né si prendeva sgomento del loro
2
1934
numero sempre crescente, ma si mostrava lietissimo di vederlo
3
1934
lei. «Sai con chi si parlò tanto di voi
4
1934
femmina che a Maggio si deve sposare, e quando
5
1934
deve sposare, e quando si parlò del corredo fu
6
1934
puntolino di luce che si poteva anche allargare, e
7
1934
riguardava la loro volontà, si erano esiliate dalla vita
8
1934
carte fatte. Né mai si era potuto sapere la
9
1934
fa nemmeno ridere. Non si sarebbero ritrovati i coperchi
10
1934
del fuggiasco in partenza. ¶ «, una volta, a Firenze
11
1934
poi scendere tutto giù.» Si scrollò intera quindi, inaspettatamente
12
1934
divennero tanti circoli che si allargavano partendo dalla faccia
13
1934
smarrite e sgomente, e si guardavano l’una l
14
1934
finale strappo di corde, si venne al presente, al
15
1934
Ah!”. ¶ La direttrice non si ricordava di Augusta, che
16
1934
se ne ricordava, né si peritava a dichiararlo. La
17
1934
sorrisi delle tre donne si concentrarono su di lui
18
1934
direttrice. ¶ Le sorelle dicevano: “, sì”, e stavano a
19
1934
Le sorelle dicevano: “sì, ”, e stavano a sentire
20
1934
e stavano a sentire, si capiva che la storia
21
1934
La cosa più stupefacente si è che Remo, davanti
22
1934
il numero e non si vergognassero altrimenti. Un signore
23
1934
cime e di cui si sentiva gonfiare. Quando il
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1934
di traverso, i commissari si guardarono interdetti non sapendo
25
1934
tacque, la direttrice, e si mise a guardare giù
26
1934
scuola elementare, ma non si sapeva dove potesse incominciare
27
1934
Calliope?». Le poverette non si ricordavano nemmeno della Calliope
28
1934
della Calliope, ma dissero “, sì”, facendo finta di
29
1934
Calliope, ma dissero “Sì, ”, facendo finta di ricordarsene
30
1934
che le vere maestre si distinguono fra i maschi
31
1934
Disse che i maschi si sa sempre quello che
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1934
quando fanno un malestro si sa come e perché
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1934
demòni, ma sono aperti, si leggono fino in fondo
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1934
ne fa quel che si vuole. Le femmine invece
35
1934
te l’aspetti; non si sa mai precisamente quello
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1934
giorni, Teresa e Carolina si alzarono insieme di scatto
37
1934
del vino santo del 1907 (si era nel 19) con dei
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1934
volta visto di che si trattava infilò presto le
39
1934
momento di dir basta si mise a rifiutare facendo
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1934
presentò alla direttrice che si fece indietro sul canapè
41
1934
canapè, sul cranio le si rizzarono le penne tutte
42
1934
per divorare il biscottino. , sì, da lui se
43
1934
divorare il biscottino. Sì, , da lui se lo
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1934
anche un altro gocciolino si lasciava mescere, dopo aver
45
1934
quelle, invece d’ingelosire si mostravano raggianti per il
46
1934
illuminò a quell’allegria, si capiva che tutto camminava
47
1934
gradito all’augusta padrona. ¶ Si capiva già, non essere
48
1934
un anticipo, la direttrice si sarebbe vista capitare a
49
1934
è più le tracce, si può dire, e lungo
50
1934
a lavarsi, Remo non si servì delle scale, ma
51
1934
latte andò di fuori, si capisce. Un ladro? Un
52
1934
non sapendovi resistere. Teresa si mostrò preoccupata per il
53
1934
valutare con quale destrezza si compieva tale esercizio: “non
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1934
lance… non cade… non si trafigge… restino pure tranquille
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1934
restino pure tranquille, non si stiano a disperare…” ripeteva
56
1934
guardando Niobe che non si teneva più dal ridere
57
1934
ciglio ridiscese. Le donne si guardavano senza fiato. Ma
58
1934
come da qualunque lato si potesse salire e scendere
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1934
raddoppiare la propria statura: «… pompiere… Povera disgraziata, vedrai
60
1934
nessun proposito con esattezza, si capisce che accarezzavano già
61
1934
molte ore consecutive; né si arrivava a sapere dove
62
1934
contraddittoriamente che le dispute si accendevano vivacissime fra le
63
1934
pasti, quasi per incanto, si vedeva apparire con la
64
1934
in quanto a spiegazioni si era sempre in alto
65
1934
podere e stava buono, si portava bene; o nel
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1934
dove fosse e già si sentiva preoccupata di ciò
67
1934
scolastico quasi a metà… si dovettero far venire da
68
1934
ne parlarono più, ma si capisce che anche quella
69
1934
dei peschi che già si insinuavano pungenti annunziando il
70
1934
nell’attigua cucina già si sentiva, dentro i catini
71
1934
giorno di quaresima quando si aspetta l’acqua benedetta
72
1934
superficiale via via che si allontanava, quasi che la
73
1934
che la granata le si fosse trasformata fra le
74
1934
padrone che il tranvai si avvicinava, e sempre meglio
75
1934
lo stridore del tranvai si fece sentire alla svoltata
76
1934
tutte le loro chincaglierie, si gettarono fuori incontro all
77
1934
ventinove precisamente. Una servina, si vedeva subito, composta e
78
1934
dal predellino in terra si pose a braccia spalancate
79
1934
due alternativamente, la direttrice si guardava intorno, guardava in
80
1934
alto del terzo scalino: ¶ «, sì, puoi andare, vai
81
1934
del terzo scalino: ¶ «Sì, , puoi andare, vai, cara
82
1934
lettore comprende i suoi “” non erano dei “sì
83
1934
sì” non erano dei “” qualunque, ma pesati bene
84
1934
autorità, come roselline che si aprono il varco attraverso
85
1934
una siepe di spine. ¶ Si slacciò un po’ la
86
1934
seno. Incominciando a parlare si mandò indietro anche il
87
1934
circostanza, questa donna che si chiamava Beatrice, assomigliava moltissimo
88
1934
bene”, e a tutto “”, venendo ad assomigliare la
89
1934
colomba che tuba ma, si capisce, era la direttrice
90
1934
maestra. Poi la famiglia si era trasferita a Firenze
91
1934
pentolaccia con Carolina che si era strappata la benda
92
1934
risposta. ¶ «La vuoi rivedere? Si passa dal campo, non
93
1934
distacco non era indifferenza, si capiva bene. ¶ «No… Ci
94
1934
aveva aperto bocca e si manteneva di una compostezza
95
1934
sospiri, sorrisi, risate, rievocazioni, si era accorto solamente che
96
1934
tutte e tre; quasi si fossero dimenticate di ritirarli
97
1934
ancora verso Ancona che si allontanava a passo celere
98
1934
insieme per sapere se si sarebbe ripetuto quel senso
99
1934
baciare; per modo che si sarebbe ritirata anche più
100
1934
questo le donne non si sentivano altrettanto letificate, desiderando
101
1934
a poco a poco, si sarebbe dileguata la prima
102
1934
guardava molto, mentre intorno si esaurivano i racconti del
103
1934
Firenze? È proprio questo? Si va proprio a Firenze
104
1934
e con diversi colori, si ripetevano a Santa Maria
105
1934
e le vestali che si divertivano a vedere i
106
1934
e anche se non si sarebbe scomodato per salutarli
107
1934
piedi all’ingiù tutti si scoprono il capo con
108
1934
con le parole che si spengevano sopra le labbra
109
1934
poco, e più intorno si accendeva il cicalume meno
110
1934
virile già sviluppato: né si mescolava né si ritraeva
111
1934
né si mescolava né si ritraeva, osservava silenziosamente custodendo
112
1934
sapendo più che pesci si prendere, protestavano di non
113
1934
madre soltanto nel carattere, , nel carattere riservato, chiuso
114
1934
nella tema ch’egli si trovasse sperduto in un
115
1934
fra gente sconosciuta; che si vergognasse, soffrisse, non si
116
1934
si vergognasse, soffrisse, non si sentisse bene o avesse
117
1934
animo dell’adolescente. Quando si trovava solo in quella
118
1934
zie e con Niobe, si guardava intorno fra trasognato
119
1934
conoscenza e il vigore, si accorge di essere caduto
120
1934
allontanava il pensiero vigile. Si chinava dietro le loro
121
1934
al modo dei ragazzi si lasciava baciare, essi elargiscono
122
1934
baciare il nipote che si poteva considerare ancora un
123
1934
mai un’attitudine volgare si sarebbe detto che le
124
1934
fanciulli di correre dove si forma la simpatia verso
125
1934
prima conquista, la donna si era sentita sollevare alla
126
1934
scontentezza, la contrarietà, Giselda si era astenuta da manifestazioni
127
1934
dedito e indulgente, se si voleva farne un uomo
128
1934
evasive alle sue proteste: “… già… certo… è naturale
129
1934
a quanto pare, se si era rivolta esattamente dall
130
1934
vescichetta della bile. E si capisce subito che delineandosi
131
1934
lato, Teresa e Carolina si prodigassero il doppio dal
132
1934
la padrona. Come bene si sa non vi è
133
1934
arrivo del nipote. Non si mangiava più in cucina
134
1934
e furia il boccone, si mangiava con agio borghese
135
1934
tutte le cose che si era accorta piacevano a
136
1934
giù l’ultimo boccone si alzò e lasciò la
137
1934
bada poco alle forme, si sa, è alla buona
138
1934
della vita la confidenza si sviluppa rapidamente. Tale distanza
139
1934
della sorella segnando dei “” che andavano dal soffitto
140
1934
lei sapeva benissimo come si fa per far uscire
141
1934
che quella spesso spesso si levava male, col buco
142
1934
particolari, in quale modo si svolgesse ogni mattina, la
143
1934
dov’è il fiume, si può sapere?”. Messa in
144
1934
col proprio desiderio infallibile. Si capisce che attraverso i
145
1934
e timida nella vita si manteneva tale davanti alla
146
1934
glie le strinse come si stringe una mano cara
147
1934
e moriva infelice. ¶ Al “” rassicurante che l’una
148
1934
stesse, più forte, quel “” pronunziato tanto spontaneamente. Non
149
1934
naturale, di modo che si rendeva facile a lui
150
1934
avevano pronunziato il generoso “”, dopo del quale parve
151
1934
quale parve ch’ella si abbandonasse fiduciosa nelle braccia
152
1934
Signore, le due sorelle si sentirono preda di un
153
1934
giacché in certi casi si giudica facile e normale
154
1934
voluto provocare, vederlo ridere, , ridere a crepapelle, senza
155
1934
delle loro riverite persone si potesse ridere. In fondo
156
1934
inconsciamente, via via che si allontanavano dalla zona del
157
1934
quasi immemori dell’accaduto, si domandavano come fosse fra
158
1934
gente, gente per bene, , ma troppo bassina al
159
1934
loro erano ricche: ricche, , che non spendevano un
160
1934
tutte queste notizie, e si limitavano a sorridere tra
161
1934
nel fermento da cui si sentiva possedere. ¶ Il giovane
162
1934
non guardavano fuori, non si curavano di vedere, si
163
1934
si curavano di vedere, si guardavano insieme o guardavano
164
1934
così languenti che vi si spengono appena nate o
165
1934
anche senza essere pronunciate si capiscono alla perfezione. ¶ Del
166
1934
tre giorni che vi si erano trattenute, era rimasto
167
1934
colonne a sedere che si riposano, distese, malate, infermicce
168
1934
come le donne che si mettono dentro le valigie
169
1934
mettono dentro le valigie. Si erano sperdute in una
170
1934
lì gli antichi romani si dilettavano, anche le donne
171
1934
quella Roma antica che si risolse in un’immagine
172
1934
ritorno, pochi giorni dopo, si effettuava in una mattina
173
1934
fra le nuvole, e si svolgeva in uno stato
174
1934
il fuggifuggi del trasbordo si furono sistemate nel nuovo
175
1934
nemico alle spalle. Teresa si sedette nell’angolo, sotto
176
1934
nell’angolo in faccia si sedette Remo, accanto a
177
1934
senza parole, le sorelle si dissero insieme di non
178
1934
se per caso non si sentisse un po’ d
179
1934
Gli angoli della bocca si arricciavano appena per formare
180
1934
una mercede da cui si sentirono lusingate e avvinte
181
1934
a quel sorriso che si ripeté non fu capace
182
1934
a quel contatto che si protraeva, si ritrasse smarrita
183
1934
contatto che si protraeva, si ritrasse smarrita seguitando a
184
1934
minima traccia. ¶ Carolina invece, si era sentita afferrare, travolgere
185
1934
rossa. Estrasse il fazzoletto, si sventolò, s’asciugò la
186
1934
dalla manovra del cestino, si voltò inquieta ai viaggiatori
187
1934
omaccioni ben pasciuti che si vedono viaggiare per le
188
1934
del cuore; e subito si capisce essere uomini di
189
1934
possesso del proprio, Remo si dette a frugarvi con
190
1934
una mela dal sacchetto, si dette, così in buccia
191
1934
razione delle zie che si accorsero con molto compiacimento
192
1934
in forma di sospiro si dirigevano ancora verso Ancona
193
1934
delicate sfumature, e che si vedevano sfilare davanti signore
194
1934
fare; mentre l’altro, si capisce, avrebbe preferito di
195
1934
per la massima parte, si rendeva necessaria la concimazione
196
1934
pensato, come chiunque altro si capisce, che quattordici famiglie
197
1934
gentile nominare, ma che si trasformava subito in ricchezza
198
1934
per qualsiasi altro motivo si fosse servito del loro
199
1934
Le donne del casamento, , erano ammesse alla loro
200
1934
gli odori della campagna, si scansavano con sdegno, davanti
201
1934
a guida di caudatario si offriva di portare, piantavano
202
1934
qualcosa di sgradevole che si doveva essere attaccato inevitabilmente
203
1934
mangiato e bevuto bene, si abbandonano a un’allegria
204
1934
scusa che la mattina si dovevano alzar presto non
205
1934
dovevano alzar presto non si facevano vedere. Ci tenevano
206
1934
risvegliandosi dal fugace abbandono, si decideva a coglierlo per
207
1934
il povero di Assisi si era mantenuta fiduciosa e
208
1934
oro e d’argento, si era commossa fino alle
209
1934
ancora propria della gioventù, si vestivano con minore ricercatezza
210
1934
con le mani; le si era schiantato un laccio
211
1934
ogni cosa se non si teneva su. ¶ Si buttavano
212
1934
non si teneva su. ¶ Si buttavano tramortite sul sofà
213
1934
conoscendo i suoi polli si teneva pronta a tutte
214
1934
terremoto sotto le macerie, si gettava ai loro piedi
215
1934
che erano sempre calde; si dava a far massaggi
216
1934
poi un fatto che si presenta naturalissimo, insignificante, ma
217
1934
fede. Al modo che si pianta una persona che
218
1934
o a cui non si vuol più bene, piantavano
219
1934
I suoi occhi naufraghi si aggrappavano al loro tronco
220
1934
E siccome alle sorelle si univano donne e fanciulle
221
1934
né di grado, né si peritava a guardarli in
222
1934
giuoco più da chi si ritrae che da chi
223
1934
ritrae che da chi si concede pacificamente, le lanciavano
224
1934
Per un uomo che si era portato male con
225
1934
tutti insieme le pareva si fossero portati come meglio
226
1934
meglio non era possibile. Si sentiva intenerire, ritornar giovane
227
1934
in fondo all’animo si doleva soltanto che non
228
1934
doleva soltanto che non si fossero portati anche peggio
229
1934
mite paese, se paese si possa chiamare, e nella
230
1934
stata quasi dimenticata. Non si pensa possa aver bisogno
231
1934
vecchio lavoro di aggiuntatora. ¶ Si scrivevano due volte all
232
1934
e le sue lettere si possono riassumere con facilità
233
1934
per andare in Ancona si doveva cambiare a Faenza
234
1934
questa Ancona per cui si doveva cambiare, se per
235
1934
andare a Roma non si doveva cambiare proprio nulla
236
1934
noia quell’“in” che si rendeva necessario per pronunziarne
237
1934
tutte le altre città si dice: “a Roma, a
238
1934
e propria trappola, non si potesse più uscirne. E
239
1934
Augusta, da parte sua, si sarebbe guardata bene dall
240
1934
che potessero giungere indiscrete; si era mantenuta tanto mite
241
1934
inconsciamente, giacché quel malumore si risolveva tutto nel loro
242
1934
le prove; ma mai si sedeva nell’ingresso a
243
1934
tale condono, del quale si servivano poi come di
244
1934
in certi luoghi non si esaurisce in tempo breve
245
1934
spiegata con la quale si dicono le cose di
246
1934
fronte alla seconda caduta si sarebbe condotto in modo
247
1934
unico sfogo della peccatrice: si capisce che i mori
248
1934
Niobe i mori non si erano portati bene, pure
249
1934
Le due ricamatrici non si muovevano mai dal loro
250
1934
rispettosa e rispettiva distanza, si muoveva tutto il resto
251
1934
pieno meriggio, nodi che si stringevano o si scioglievano
252
1934
che si stringevano o si scioglievano da sé, fidanzamenti
253
1934
altra fosse malata, non si sentisse bene, e come
254
1934
alzando insieme la testa si scambiavano uno sguardo intelligente
255
1934
altra specie di cui si parla o scherza con
256
1934
era lì a parlare si udiva il rombo di
257
1934
fermarsi, la visitatrice povera si dileguava come la nebbia
258
1934
suo bambino al petto si schiacciava alla parete della
259
1934
Finito il desinare, che si svolgeva con agiatezza sconosciuta
260
1934
Forse a questo pensiero, si sarebbero fatte il segno
261
1934
questo grado di parentela si siano fatte, come su
262
1934
molti casi lo scrittore si lasciò tanto levar la
263
1934
il campo è sgombro si respira bene e si
264
1934
si respira bene e si lavora con serenità. ¶ Compiuta
265
1934
rivedevano dopo sette giorni, si mettevano alla finestra l
266
1934
e una via, come si sa, che conduce in
267
1934
e di coppiette che si dirigevano lassù incerte e
268
1934
di strada inconsapevolmente, nessuno si era avvicinato per tale
269
1934
nuvole. La cosa non si era fatta perché non
270
1934
era fatta perché non si doveva fare, erano combinate
271
1934
E il più bello si è che pronunziavano dei
272
1934
Carolina, nei suoi racconti, si mostrava ossessionata dalla brutalità
273
1934
chiusura, ricordava che quando si doveva sposare con un
274
1934
di quelli che non si possono dire, ma che
275
1934
l’altra a descrivere. , se un uomo doveva
276
1934
era proprio quello; quello , pareva concederglielo; sì, sì
277
1934
quello sì, pareva concederglielo; , sì, che l’avesse
278
1934
sì, pareva concederglielo; sì, , che l’avesse conciata
279
1934
delle feste. ¶ La verità si è che tutte e
280
1934
erano calde a bollore; si stringevano quasi non bastasse
281
1934
vero e proprio mistero, si è che un bel
282
1934
bello tocca un brutto, si sa.» ¶ «Quella cespùgliola come
283
1934
gli metterà le corna, si capisce.» ¶ «Gli occhi bianchi
284
1934
due labbra che ci si farebbe uno stufato.» ¶ «Hai
285
1934
demolirla perché proprio carina: ¶ «Si capisce, è tutta tinta
286
1934
loro, pure guardandole non si accorgevano di esse o
287
1934
ossequiarle sotto la finestra, si fermavano qualche momento uscendo
288
1934
La cosa più singolare si è che, sopra la
289
1934
che tutte le mani si allungano senza esitare, indicando
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vialetto sopra il quale si aprono le finestre della
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rigogliosi, senza simmetria, e si capisce che fanno parte
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fondo, senz’altro intermediario, si vede il podere coi
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femmine sembrano ribellarsi o si abbandonano le viti, si
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si abbandonano le viti, si avvinghiano tenaci o si
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si avvinghiano tenaci o si ciondolano svenute; per modo
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questa stanza che è, si può dire, la scena
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una possibilità di posare, si vede ovunque una medesima
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Materassi sono ufficialmente, come si legge in testa alle
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lampadine fortissime non appena si affievolisce la luce dei
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Al tempo in cui si inizia questo racconto Teresa
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od espressione. E specialmente si ritirava su e si
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si ritirava su e si contorceva all’apparire di
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padronale della campagna, non si può dire una villa
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agiati, in cui non si notava né indigenza né
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saggezza e costruttività, ma si compiacque di battere vie
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dominio della morte gli si erano ottenebrate le pupille
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impiantatesi nella loro casa si erano costruite una nuova
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coi migliori esemplari che si ammirano sotto i vetri
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ragionevoli, utilitarie solamente, non si mettono in luce come
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salotto-lavorativo e bottega si fossero incontrate con taluna
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in quei casi straordinari si divincolava senza sosta, quasi
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quasi che gli altri si trovassero lì al solo
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quando, ma soprattutto, come si sarebbero vestite, sapendo ognuno
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calma conquistata e mantenuta duramente. Carolina ebbe crisi
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dovessero eseguire. ¶ Quella stola si poté chiamare, e con
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tanto che l’Ostia si formò con la soavità
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velo fin sulla fronte, si avvicinavano annichilite al palazzo
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palazzo apostolico, e più si avvicinavano più si sentivano
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più si avvicinavano più si sentivano inghiottire dalle fauci
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Benedizioni, in attesa che si aprisse la porta dalla
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un tratto la porta si aprì con tanta semplicità
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faccia di Carolina come si fa con un fanciullo
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all’epoca in cui si inizia questo racconto, e
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vita diversa pareva non si fossero accorte del miracolo
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vuoto innanzi a loro, si sarebbero sentite infelici per
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con lo scopo raggiunto, si sarebbero trovate con un
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quel passo indefessamente e, si può dire, incalzando invece
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chiedevano soccorso neppure quando si sentivano sopraffatte, sia perché
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avvenenza, rilevata da tutti, si erano mostrate gelose, avendola
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prima di guardar lei si guardarono insieme stupite e
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finirono per esplodere allorquando si seppe che il giovane
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basi di una famiglia. Si trattava anzi di un
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confidenza attraverso di quella si esauriva il rancore. Felice
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rappresentava il dolore. Rientrandovi si era fatta cupa e
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podere: i contadini vogliono, si sa, buono e avveduto
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più delle raccolte che si riducevano a un po
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dalle più alte che si chiamano monti addirittura e
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chiamano monti addirittura e si avvicinano ai mille metri
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ci possiamo affacciare. Lassù si accede per mezzo di
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per le scalèe che si fèro ad etade ¶ ch
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avran sentito nominare, o si saranno immaginato attraverso testimonianza
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ville ed ai castelli si aggiungono le ville più
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e compreso il primo, si sia impossessato del suo
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da lui: dall’uomo, , che sempre e in
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un pochino stretti, ma si capisce che chi diceva
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da quella. Questa zona, si capisce, è parte secondaria
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cordialità di concessione che si usa verso la donna
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apre la porta allorquando si va per visitare la
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anche la fantasia pedestre si spegne, sembrano gli evirati
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piccola, e di cui si tiene nel più alto
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vanitosa, capricciosa e civetta: si stringe alle proprie virtù
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odora, e di cui si libera con gioia rappresentando
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puzza, tutti i buchi si deve turare, la derelitta
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la tempesta. L’una si contorce, arriccia il naso
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arriccia il naso, sbuffa, si ribella, minaccia, impreca, strilla
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esaurita, la procella subito si rifà, si raddirizza, ritorna
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procella subito si rifà, si raddirizza, ritorna fresca e
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prima. L’altra invece si distende, si acquatta, si
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altra invece si distende, si acquatta, si allarga per
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si distende, si acquatta, si allarga per riceverla, spalanca
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una parrocchia. ¶ A rigore si potrebbe formularvi una larva
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di piazza a sghembo si forma a un crocicchio
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chiuso giacché gli abitanti si servono di una porticina
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uno sportello di cui si è smarrita la chiave
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e a Settignano, e si chiama la via Settignanese
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un castello autentico che si chiama Poggio Gherardo. ¶ Gli
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preme aggiungere come esso si trovi fra due ruscelli
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avere fatto tanto chiasso si mettono a dormire. ¶ Non
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ve lo scrisse, non si sa bene; nessuno è
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e tengon duro, né si avverte che l’una
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che ai loro piedi si svolge, con un saluto
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essi della loro venuta si rallegrassero. Quivi intorniando quella
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Re, a cui piacque, si poté andare a dormire
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sguardo qualcosa che non si vede: che? Fra le
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sensi cercano avidamente dove si nasconda, se non ne
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assieme di case che si chiama Santa Maria a
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nostre mire; soste che si prolungano il tempo di
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gran mondo, così detto, si scambiano abitualmente. Già dal
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delle carrozze a cavalli si poteva ammirare ferma a
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la cui poetica descrizione si è attratti a ricorrere
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caso, scendendo dal tranvai si vede entrare in quel
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prelato importante; importanza che si rivela con la dignità
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sbucare in fretta, non si sa di dove, un
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ad un fanciullo che si trova nel mezzo della
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lo suppongo.» ¶ «È vero?…» ¶ «.» Pronunziò quella sillaba con
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virile responsabilità. ¶ A questo “”, a questa sicura risposta
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E il più bello si è che pochi giorni
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i singhiozzi: “sono incinta”, si era sentita rispondere: “e
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aggiungere. Le lacrime le si erano fermate sul ciglio
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ci volevano credere? Ma si ripresero in tempo seguitando
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avessero disposto le pedine si sentiva la forza per
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con dei “già”, dei “, è vero, si capisce
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dei “sì, è vero, si capisce, è un giovane
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stesse, quando il parroco si offerse di parlare ai
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di parlare ai giovani si inalberarono insieme: “piano, pianino
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il momento nel quale si sarebbe lasciato prendere il
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ha nemmeno la camicia, si può dire…» ¶ «Ma loro
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cosina da sé, ma … ci vuole altro, non
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ora non fa niente… si occupa di macchine…» ¶ «Ma
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sono ricche.» ¶ «Non quanto si crede» incalzò Teresa contrariata
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stanno bene.» ¶ «Non quanto si dice» ribatté sempre più
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a segnare dei grandi “” col capo, senza aprire
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pezzo in qua, non si sa come mai, ma
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pure di spender poco si contentano facilmente; e noi
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riposo, siamo stanche…» ¶ Non si capiva perché Teresa si
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si capiva perché Teresa si abbandonasse a tante confidenze
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Remo, con lodevole slancio, si impegnava di sposarla. Su
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sostenere il contrario, ma si riservavano il giudizio: ella
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lepri a due gambe.» ¶ Si capiva che l’elemento
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discorso, da molti: “già… … vedremo, certo, naturalmente…” intercalati
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che cosa cercava Niobe? , anche Niobe cercava ancora
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con dei: “già…”, dei: “…”, col pensiero chi sa
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ascoltava l’accaduto le si illuminavano le pupille di
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incauto, inesperto della vita, si è lasciato adescare dalla
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lasciato adescare dalla bellezza, si capisce, si è lasciato
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dalla bellezza, si capisce, si è lasciato trascinare dalla
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Sposare, sposare, che diamine, si capisce, chi ha fatto
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fondo del proprio essere: ¶ «Si vedrà chi la vince
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e cupe; e talora si accasciavano spossate nella tensione
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senza un sorriso, la si vedeva apparire e sparire
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detto niente. La padrone si guardavano bene dall’interrogarla
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uno splendore solare, e si rifutavano a interpretarli, a
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un vestito non suo, si capisce, ben lavata e
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un vestito, le sorelle si erano precipitate all’armadio
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una casa e non si era allontanata un giorno
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fessure. ¶ Pochi giorni dopo si sparse rapidissima una notizia
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delle fate. Le nozze si dovevano celebrare in grande
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per nessuna ragione. Nessuno si ricordava che due mesi
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ci vedeva per quello, si sarebbe fatto ammazzare. Che
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buono piace a tutti, si sa. Proprio come il
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di volta il cervello! Si son date alla pazza
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condizioni critiche in cui si dibattevano da qualche tempo
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loro età non ci si può rifare. Sono al
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tela, dicono che non si sentono più di eseguire
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avete proprio ragione…» ¶ «Quando si può… perché si dovrebbe
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Quando si può… perché si dovrebbe tenerle basse?» ¶ «Già
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le impronte dell’adolescenza, si era fatta oscura e
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frase, rivolgendosi a Palle: “, caro Palle, il denaro
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se lui sapeva come si dovesse fare per farlo
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a braccia tese: ¶ «Ora , così va bene, meno
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va bene, meno male, si vive una volta soltanto
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fai te, ordina te. sì, va bene, va
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te, ordina te. Sì , va bene, va bene
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rattenere l’esclamazione che si ripeteva sempre uguale: ¶ «Quella
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poco riscappavano fuori: ¶ «Quella , eh? Quella non ci
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dirai di no. Quella si vede troppo bene.» ¶ «Macché
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ballerina. Balla all’Imperiale.» ¶ Si guardavano allibite, quindi si
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Si guardavano allibite, quindi si facevano forza per ritrovarsi
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Ma con chi è, si può sapere? Chi sono
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videro dove e come si muovessero le donne che
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e riprendendo il lavoro, si guardavano attorno incerte, sospiravano
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la fede, e lavorando si sentivano indifferenti, distratte, il
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indispensabile dei guadagni. Prima si sarebbero ribellate per un
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una bellezza soltanto apparente. Si facevano aiutare da mani
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come la persona che si è amata troppo, con
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i fianchi alla critica, si era scettici sul conto
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di Ottobre. Ora nessuno si arrischiava dentro il cancello
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erano troppo cambiati. Né si occupavano di sapere quello
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incantevole. “Povere Materassi!” non si stancavano di ripetere. E
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vedendole partire in automobile: “Si sono date alla pazza
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aggiungendovi molto del proprio, si capisce, vantandosi di conoscerlo
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casa da alcuni giorni, si addensava misteriosamente, invisibilmente, di
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è esagerato ricorrere, come si fa in certi casi
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discorso che non poteva, si capiva subito, essere iniziato
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nasconderla con le mani, si dette a piangere compostamente
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silenzio una confessione. ¶ Teresa si grattò la testa all
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affrontare. E Carolina le si serrò al fianco, stringendole
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che quando hanno paura si serrano al corpo della
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Male… male… ecco… male, , molto male.» In fondo
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non sapeva che dire, si urtavano nel suo animo
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basta il cuore, che si fa? Dillo te, perché
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so davvero quello che si deve fare.» ¶ L’acredine
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fa per sé. Che si fa celia, che po
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hai capito? Ecco. Ti si manderà a chiamare se
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manderà a chiamare se si avrà bisogno di te
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di piegarsi quanto la si sarebbe fatta piegare. ¶ Era
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primitive, gente poverissima che si arrabbattava in cento modi
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Remo durante l’estate si fermava sovente, la mattina
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argomento di cui gli si voleva parlare, pur conservando
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sai quello che dice?» ¶ «, lo so, anzi no
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tanto che le zie si guardavano per domandarsi di
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diveniva una cera che si scioglie al calore, e
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immaginare il suo rango, si circondava esclusivamente di gioventù
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mascolina sportiva. Non la si vedeva mai con un
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quarta arcata la contessa si fosse voluta fermare, non
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da quando la contessa si era stabilita a Firenze
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proprie risorse, per quanto si spacciasse per mediatore d
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molto spirito mentre gli si maturava dentro una decisione
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accogliere quello che gli si offriva tanto generosamente, quanto
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cedere quello che gli si chiedeva ridendo. ¶ Due giorni
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giorni, e ci tornava, si capisce, perché non le
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unico luogo dove lui si lasciasse pescare. E quando
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Nel tempo che quella si tratteneva, tempo che tendeva
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i campi dello spirito. Si potevano incontrare nella sua
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E durante lo svolgimento si entusiasmava fino a battersi
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filosofia di quella che si esercita con le gambe
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è a credere che si fossero abituate ad un
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subissero con pacifica rassegnazione, si sentivano rodere il fegato
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camicie. Per un po’ si sentivano come rattrappite dentro
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dal primo piano Giselda si fosse fatta sentire! Macché