Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | nitrire rimaneva impassibile. Né si prendeva sgomento del loro | ||
2 | 1934 | numero sempre crescente, ma si mostrava lietissimo di vederlo | ||
3 | 1934 | lei. «Sai con chi si parlò tanto di voi | ||
4 | 1934 | femmina che a Maggio si deve sposare, e quando | ||
5 | 1934 | deve sposare, e quando si parlò del corredo fu | ||
6 | 1934 | puntolino di luce che si poteva anche allargare, e | ||
7 | 1934 | riguardava la loro volontà, si erano esiliate dalla vita | ||
8 | 1934 | carte fatte. Né mai si era potuto sapere la | ||
9 | 1934 | fa nemmeno ridere. Non si sarebbero ritrovati i coperchi | ||
10 | 1934 | del fuggiasco in partenza. ¶ «Sì, una volta, a Firenze | ||
11 | 1934 | poi scendere tutto giù.» Si scrollò intera quindi, inaspettatamente | ||
12 | 1934 | divennero tanti circoli che si allargavano partendo dalla faccia | ||
13 | 1934 | smarrite e sgomente, e si guardavano l’una l | ||
14 | 1934 | finale strappo di corde, si venne al presente, al | ||
15 | 1934 | Ah!”. ¶ La direttrice non si ricordava di Augusta, che | ||
16 | 1934 | se ne ricordava, né si peritava a dichiararlo. La | ||
17 | 1934 | sorrisi delle tre donne si concentrarono su di lui | ||
18 | 1934 | direttrice. ¶ Le sorelle dicevano: “sì, sì”, e stavano a | ||
19 | 1934 | Le sorelle dicevano: “sì, sì”, e stavano a sentire | ||
20 | 1934 | e stavano a sentire, si capiva che la storia | ||
21 | 1934 | La cosa più stupefacente si è che Remo, davanti | ||
22 | 1934 | il numero e non si vergognassero altrimenti. Un signore | ||
23 | 1934 | cime e di cui si sentiva gonfiare. Quando il | ||
24 | 1934 | di traverso, i commissari si guardarono interdetti non sapendo | ||
25 | 1934 | tacque, la direttrice, e si mise a guardare giù | ||
26 | 1934 | scuola elementare, ma non si sapeva dove potesse incominciare | ||
27 | 1934 | Calliope?». Le poverette non si ricordavano nemmeno della Calliope | ||
28 | 1934 | della Calliope, ma dissero “Sì, sì”, facendo finta di | ||
29 | 1934 | Calliope, ma dissero “Sì, sì”, facendo finta di ricordarsene | ||
30 | 1934 | che le vere maestre si distinguono fra i maschi | ||
31 | 1934 | Disse che i maschi si sa sempre quello che | ||
32 | 1934 | quando fanno un malestro si sa come e perché | ||
33 | 1934 | demòni, ma sono aperti, si leggono fino in fondo | ||
34 | 1934 | ne fa quel che si vuole. Le femmine invece | ||
35 | 1934 | te l’aspetti; non si sa mai precisamente quello | ||
36 | 1934 | giorni, Teresa e Carolina si alzarono insieme di scatto | ||
37 | 1934 | del vino santo del 1907 (si era nel 19) con dei | ||
38 | 1934 | volta visto di che si trattava infilò presto le | ||
39 | 1934 | momento di dir basta si mise a rifiutare facendo | ||
40 | 1934 | presentò alla direttrice che si fece indietro sul canapè | ||
41 | 1934 | canapè, sul cranio le si rizzarono le penne tutte | ||
42 | 1934 | per divorare il biscottino. Sì, sì, da lui se | ||
43 | 1934 | divorare il biscottino. Sì, sì, da lui se lo | ||
44 | 1934 | anche un altro gocciolino si lasciava mescere, dopo aver | ||
45 | 1934 | quelle, invece d’ingelosire si mostravano raggianti per il | ||
46 | 1934 | illuminò a quell’allegria, si capiva che tutto camminava | ||
47 | 1934 | gradito all’augusta padrona. ¶ Si capiva già, non essere | ||
48 | 1934 | un anticipo, la direttrice si sarebbe vista capitare a | ||
49 | 1934 | è più le tracce, si può dire, e lungo | ||
50 | 1934 | a lavarsi, Remo non si servì delle scale, ma | ||
51 | 1934 | latte andò di fuori, si capisce. Un ladro? Un | ||
52 | 1934 | non sapendovi resistere. Teresa si mostrò preoccupata per il | ||
53 | 1934 | valutare con quale destrezza si compieva tale esercizio: “non | ||
54 | 1934 | lance… non cade… non si trafigge… restino pure tranquille | ||
55 | 1934 | restino pure tranquille, non si stiano a disperare…” ripeteva | ||
56 | 1934 | guardando Niobe che non si teneva più dal ridere | ||
57 | 1934 | ciglio ridiscese. Le donne si guardavano senza fiato. Ma | ||
58 | 1934 | come da qualunque lato si potesse salire e scendere | ||
59 | 1934 | raddoppiare la propria statura: «sì… pompiere… Povera disgraziata, vedrai | ||
60 | 1934 | nessun proposito con esattezza, si capisce che accarezzavano già | ||
61 | 1934 | molte ore consecutive; né si arrivava a sapere dove | ||
62 | 1934 | contraddittoriamente che le dispute si accendevano vivacissime fra le | ||
63 | 1934 | pasti, quasi per incanto, si vedeva apparire con la | ||
64 | 1934 | in quanto a spiegazioni si era sempre in alto | ||
65 | 1934 | podere e stava buono, si portava bene; o nel | ||
66 | 1934 | dove fosse e già si sentiva preoccupata di ciò | ||
67 | 1934 | scolastico quasi a metà… si dovettero far venire da | ||
68 | 1934 | ne parlarono più, ma si capisce che anche quella | ||
69 | 1934 | dei peschi che già si insinuavano pungenti annunziando il | ||
70 | 1934 | nell’attigua cucina già si sentiva, dentro i catini | ||
71 | 1934 | giorno di quaresima quando si aspetta l’acqua benedetta | ||
72 | 1934 | superficiale via via che si allontanava, quasi che la | ||
73 | 1934 | che la granata le si fosse trasformata fra le | ||
74 | 1934 | padrone che il tranvai si avvicinava, e sempre meglio | ||
75 | 1934 | lo stridore del tranvai si fece sentire alla svoltata | ||
76 | 1934 | tutte le loro chincaglierie, si gettarono fuori incontro all | ||
77 | 1934 | ventinove precisamente. Una servina, si vedeva subito, composta e | ||
78 | 1934 | dal predellino in terra si pose a braccia spalancate | ||
79 | 1934 | due alternativamente, la direttrice si guardava intorno, guardava in | ||
80 | 1934 | alto del terzo scalino: ¶ «Sì, sì, puoi andare, vai | ||
81 | 1934 | del terzo scalino: ¶ «Sì, sì, puoi andare, vai, cara | ||
82 | 1934 | lettore comprende i suoi “sì” non erano dei “sì | ||
83 | 1934 | sì” non erano dei “sì” qualunque, ma pesati bene | ||
84 | 1934 | autorità, come roselline che si aprono il varco attraverso | ||
85 | 1934 | una siepe di spine. ¶ Si slacciò un po’ la | ||
86 | 1934 | seno. Incominciando a parlare si mandò indietro anche il | ||
87 | 1934 | circostanza, questa donna che si chiamava Beatrice, assomigliava moltissimo | ||
88 | 1934 | bene”, e a tutto “sì”, venendo ad assomigliare la | ||
89 | 1934 | colomba che tuba ma, si capisce, era la direttrice | ||
90 | 1934 | maestra. Poi la famiglia si era trasferita a Firenze | ||
91 | 1934 | pentolaccia con Carolina che si era strappata la benda | ||
92 | 1934 | risposta. ¶ «La vuoi rivedere? Si passa dal campo, non | ||
93 | 1934 | distacco non era indifferenza, si capiva bene. ¶ «No… Ci | ||
94 | 1934 | aveva aperto bocca e si manteneva di una compostezza | ||
95 | 1934 | sospiri, sorrisi, risate, rievocazioni, si era accorto solamente che | ||
96 | 1934 | tutte e tre; quasi si fossero dimenticate di ritirarli | ||
97 | 1934 | ancora verso Ancona che si allontanava a passo celere | ||
98 | 1934 | insieme per sapere se si sarebbe ripetuto quel senso | ||
99 | 1934 | baciare; per modo che si sarebbe ritirata anche più | ||
100 | 1934 | questo le donne non si sentivano altrettanto letificate, desiderando | ||
101 | 1934 | a poco a poco, si sarebbe dileguata la prima | ||
102 | 1934 | guardava molto, mentre intorno si esaurivano i racconti del | ||
103 | 1934 | Firenze? È proprio questo? Si va proprio a Firenze | ||
104 | 1934 | e con diversi colori, si ripetevano a Santa Maria | ||
105 | 1934 | e le vestali che si divertivano a vedere i | ||
106 | 1934 | e anche se non si sarebbe scomodato per salutarli | ||
107 | 1934 | piedi all’ingiù tutti si scoprono il capo con | ||
108 | 1934 | con le parole che si spengevano sopra le labbra | ||
109 | 1934 | poco, e più intorno si accendeva il cicalume meno | ||
110 | 1934 | virile già sviluppato: né si mescolava né si ritraeva | ||
111 | 1934 | né si mescolava né si ritraeva, osservava silenziosamente custodendo | ||
112 | 1934 | sapendo più che pesci si prendere, protestavano di non | ||
113 | 1934 | madre soltanto nel carattere, sì, nel carattere riservato, chiuso | ||
114 | 1934 | nella tema ch’egli si trovasse sperduto in un | ||
115 | 1934 | fra gente sconosciuta; che si vergognasse, soffrisse, non si | ||
116 | 1934 | si vergognasse, soffrisse, non si sentisse bene o avesse | ||
117 | 1934 | animo dell’adolescente. Quando si trovava solo in quella | ||
118 | 1934 | zie e con Niobe, si guardava intorno fra trasognato | ||
119 | 1934 | conoscenza e il vigore, si accorge di essere caduto | ||
120 | 1934 | allontanava il pensiero vigile. Si chinava dietro le loro | ||
121 | 1934 | al modo dei ragazzi si lasciava baciare, essi elargiscono | ||
122 | 1934 | baciare il nipote che si poteva considerare ancora un | ||
123 | 1934 | mai un’attitudine volgare si sarebbe detto che le | ||
124 | 1934 | fanciulli di correre dove si forma la simpatia verso | ||
125 | 1934 | prima conquista, la donna si era sentita sollevare alla | ||
126 | 1934 | scontentezza, la contrarietà, Giselda si era astenuta da manifestazioni | ||
127 | 1934 | dedito e indulgente, se si voleva farne un uomo | ||
128 | 1934 | evasive alle sue proteste: “sì… già… certo… è naturale | ||
129 | 1934 | a quanto pare, se si era rivolta esattamente dall | ||
130 | 1934 | vescichetta della bile. E si capisce subito che delineandosi | ||
131 | 1934 | lato, Teresa e Carolina si prodigassero il doppio dal | ||
132 | 1934 | la padrona. Come bene si sa non vi è | ||
133 | 1934 | arrivo del nipote. Non si mangiava più in cucina | ||
134 | 1934 | e furia il boccone, si mangiava con agio borghese | ||
135 | 1934 | tutte le cose che si era accorta piacevano a | ||
136 | 1934 | giù l’ultimo boccone si alzò e lasciò la | ||
137 | 1934 | bada poco alle forme, si sa, è alla buona | ||
138 | 1934 | della vita la confidenza si sviluppa rapidamente. Tale distanza | ||
139 | 1934 | della sorella segnando dei “sì” che andavano dal soffitto | ||
140 | 1934 | lei sapeva benissimo come si fa per far uscire | ||
141 | 1934 | che quella spesso spesso si levava male, col buco | ||
142 | 1934 | particolari, in quale modo si svolgesse ogni mattina, la | ||
143 | 1934 | dov’è il fiume, si può sapere?”. Messa in | ||
144 | 1934 | col proprio desiderio infallibile. Si capisce che attraverso i | ||
145 | 1934 | e timida nella vita si manteneva tale davanti alla | ||
146 | 1934 | glie le strinse come si stringe una mano cara | ||
147 | 1934 | e moriva infelice. ¶ Al “sì” rassicurante che l’una | ||
148 | 1934 | stesse, più forte, quel “sì” pronunziato tanto spontaneamente. Non | ||
149 | 1934 | naturale, di modo che si rendeva facile a lui | ||
150 | 1934 | avevano pronunziato il generoso “sì”, dopo del quale parve | ||
151 | 1934 | quale parve ch’ella si abbandonasse fiduciosa nelle braccia | ||
152 | 1934 | Signore, le due sorelle si sentirono preda di un | ||
153 | 1934 | giacché in certi casi si giudica facile e normale | ||
154 | 1934 | voluto provocare, vederlo ridere, sì, ridere a crepapelle, senza | ||
155 | 1934 | delle loro riverite persone si potesse ridere. In fondo | ||
156 | 1934 | inconsciamente, via via che si allontanavano dalla zona del | ||
157 | 1934 | quasi immemori dell’accaduto, si domandavano come fosse fra | ||
158 | 1934 | gente, gente per bene, sì, ma troppo bassina al | ||
159 | 1934 | loro erano ricche: ricche, sì, che non spendevano un | ||
160 | 1934 | tutte queste notizie, e si limitavano a sorridere tra | ||
161 | 1934 | nel fermento da cui si sentiva possedere. ¶ Il giovane | ||
162 | 1934 | non guardavano fuori, non si curavano di vedere, si | ||
163 | 1934 | si curavano di vedere, si guardavano insieme o guardavano | ||
164 | 1934 | così languenti che vi si spengono appena nate o | ||
165 | 1934 | anche senza essere pronunciate si capiscono alla perfezione. ¶ Del | ||
166 | 1934 | tre giorni che vi si erano trattenute, era rimasto | ||
167 | 1934 | colonne a sedere che si riposano, distese, malate, infermicce | ||
168 | 1934 | come le donne che si mettono dentro le valigie | ||
169 | 1934 | mettono dentro le valigie. Si erano sperdute in una | ||
170 | 1934 | lì gli antichi romani si dilettavano, anche le donne | ||
171 | 1934 | quella Roma antica che si risolse in un’immagine | ||
172 | 1934 | ritorno, pochi giorni dopo, si effettuava in una mattina | ||
173 | 1934 | fra le nuvole, e si svolgeva in uno stato | ||
174 | 1934 | il fuggifuggi del trasbordo si furono sistemate nel nuovo | ||
175 | 1934 | nemico alle spalle. Teresa si sedette nell’angolo, sotto | ||
176 | 1934 | nell’angolo in faccia si sedette Remo, accanto a | ||
177 | 1934 | senza parole, le sorelle si dissero insieme di non | ||
178 | 1934 | se per caso non si sentisse un po’ d | ||
179 | 1934 | Gli angoli della bocca si arricciavano appena per formare | ||
180 | 1934 | una mercede da cui si sentirono lusingate e avvinte | ||
181 | 1934 | a quel sorriso che si ripeté non fu capace | ||
182 | 1934 | a quel contatto che si protraeva, si ritrasse smarrita | ||
183 | 1934 | contatto che si protraeva, si ritrasse smarrita seguitando a | ||
184 | 1934 | minima traccia. ¶ Carolina invece, si era sentita afferrare, travolgere | ||
185 | 1934 | rossa. Estrasse il fazzoletto, si sventolò, s’asciugò la | ||
186 | 1934 | dalla manovra del cestino, si voltò inquieta ai viaggiatori | ||
187 | 1934 | omaccioni ben pasciuti che si vedono viaggiare per le | ||
188 | 1934 | del cuore; e subito si capisce essere uomini di | ||
189 | 1934 | possesso del proprio, Remo si dette a frugarvi con | ||
190 | 1934 | una mela dal sacchetto, si dette, così in buccia | ||
191 | 1934 | razione delle zie che si accorsero con molto compiacimento | ||
192 | 1934 | in forma di sospiro si dirigevano ancora verso Ancona | ||
193 | 1934 | delicate sfumature, e che si vedevano sfilare davanti signore | ||
194 | 1934 | fare; mentre l’altro, si capisce, avrebbe preferito di | ||
195 | 1934 | per la massima parte, si rendeva necessaria la concimazione | ||
196 | 1934 | pensato, come chiunque altro si capisce, che quattordici famiglie | ||
197 | 1934 | gentile nominare, ma che si trasformava subito in ricchezza | ||
198 | 1934 | per qualsiasi altro motivo si fosse servito del loro | ||
199 | 1934 | Le donne del casamento, sì, erano ammesse alla loro | ||
200 | 1934 | gli odori della campagna, si scansavano con sdegno, davanti | ||
201 | 1934 | a guida di caudatario si offriva di portare, piantavano | ||
202 | 1934 | qualcosa di sgradevole che si doveva essere attaccato inevitabilmente | ||
203 | 1934 | mangiato e bevuto bene, si abbandonano a un’allegria | ||
204 | 1934 | scusa che la mattina si dovevano alzar presto non | ||
205 | 1934 | dovevano alzar presto non si facevano vedere. Ci tenevano | ||
206 | 1934 | risvegliandosi dal fugace abbandono, si decideva a coglierlo per | ||
207 | 1934 | il povero di Assisi si era mantenuta fiduciosa e | ||
208 | 1934 | oro e d’argento, si era commossa fino alle | ||
209 | 1934 | ancora propria della gioventù, si vestivano con minore ricercatezza | ||
210 | 1934 | con le mani; le si era schiantato un laccio | ||
211 | 1934 | ogni cosa se non si teneva su. ¶ Si buttavano | ||
212 | 1934 | non si teneva su. ¶ Si buttavano tramortite sul sofà | ||
213 | 1934 | conoscendo i suoi polli si teneva pronta a tutte | ||
214 | 1934 | terremoto sotto le macerie, si gettava ai loro piedi | ||
215 | 1934 | che erano sempre calde; si dava a far massaggi | ||
216 | 1934 | poi un fatto che si presenta naturalissimo, insignificante, ma | ||
217 | 1934 | fede. Al modo che si pianta una persona che | ||
218 | 1934 | o a cui non si vuol più bene, piantavano | ||
219 | 1934 | I suoi occhi naufraghi si aggrappavano al loro tronco | ||
220 | 1934 | E siccome alle sorelle si univano donne e fanciulle | ||
221 | 1934 | né di grado, né si peritava a guardarli in | ||
222 | 1934 | giuoco più da chi si ritrae che da chi | ||
223 | 1934 | ritrae che da chi si concede pacificamente, le lanciavano | ||
224 | 1934 | Per un uomo che si era portato male con | ||
225 | 1934 | tutti insieme le pareva si fossero portati come meglio | ||
226 | 1934 | meglio non era possibile. Si sentiva intenerire, ritornar giovane | ||
227 | 1934 | in fondo all’animo si doleva soltanto che non | ||
228 | 1934 | doleva soltanto che non si fossero portati anche peggio | ||
229 | 1934 | mite paese, se paese si possa chiamare, e nella | ||
230 | 1934 | stata quasi dimenticata. Non si pensa possa aver bisogno | ||
231 | 1934 | vecchio lavoro di aggiuntatora. ¶ Si scrivevano due volte all | ||
232 | 1934 | e le sue lettere si possono riassumere con facilità | ||
233 | 1934 | per andare in Ancona si doveva cambiare a Faenza | ||
234 | 1934 | questa Ancona per cui si doveva cambiare, se per | ||
235 | 1934 | andare a Roma non si doveva cambiare proprio nulla | ||
236 | 1934 | noia quell’“in” che si rendeva necessario per pronunziarne | ||
237 | 1934 | tutte le altre città si dice: “a Roma, a | ||
238 | 1934 | e propria trappola, non si potesse più uscirne. E | ||
239 | 1934 | Augusta, da parte sua, si sarebbe guardata bene dall | ||
240 | 1934 | che potessero giungere indiscrete; si era mantenuta tanto mite | ||
241 | 1934 | inconsciamente, giacché quel malumore si risolveva tutto nel loro | ||
242 | 1934 | le prove; ma mai si sedeva nell’ingresso a | ||
243 | 1934 | tale condono, del quale si servivano poi come di | ||
244 | 1934 | in certi luoghi non si esaurisce in tempo breve | ||
245 | 1934 | spiegata con la quale si dicono le cose di | ||
246 | 1934 | fronte alla seconda caduta si sarebbe condotto in modo | ||
247 | 1934 | unico sfogo della peccatrice: si capisce che i mori | ||
248 | 1934 | Niobe i mori non si erano portati bene, pure | ||
249 | 1934 | Le due ricamatrici non si muovevano mai dal loro | ||
250 | 1934 | rispettosa e rispettiva distanza, si muoveva tutto il resto | ||
251 | 1934 | pieno meriggio, nodi che si stringevano o si scioglievano | ||
252 | 1934 | che si stringevano o si scioglievano da sé, fidanzamenti | ||
253 | 1934 | altra fosse malata, non si sentisse bene, e come | ||
254 | 1934 | alzando insieme la testa si scambiavano uno sguardo intelligente | ||
255 | 1934 | altra specie di cui si parla o scherza con | ||
256 | 1934 | era lì a parlare si udiva il rombo di | ||
257 | 1934 | fermarsi, la visitatrice povera si dileguava come la nebbia | ||
258 | 1934 | suo bambino al petto si schiacciava alla parete della | ||
259 | 1934 | Finito il desinare, che si svolgeva con agiatezza sconosciuta | ||
260 | 1934 | Forse a questo pensiero, si sarebbero fatte il segno | ||
261 | 1934 | questo grado di parentela si siano fatte, come su | ||
262 | 1934 | molti casi lo scrittore si lasciò tanto levar la | ||
263 | 1934 | il campo è sgombro si respira bene e si | ||
264 | 1934 | si respira bene e si lavora con serenità. ¶ Compiuta | ||
265 | 1934 | rivedevano dopo sette giorni, si mettevano alla finestra l | ||
266 | 1934 | e una via, come si sa, che conduce in | ||
267 | 1934 | e di coppiette che si dirigevano lassù incerte e | ||
268 | 1934 | di strada inconsapevolmente, nessuno si era avvicinato per tale | ||
269 | 1934 | nuvole. La cosa non si era fatta perché non | ||
270 | 1934 | era fatta perché non si doveva fare, erano combinate | ||
271 | 1934 | E il più bello si è che pronunziavano dei | ||
272 | 1934 | Carolina, nei suoi racconti, si mostrava ossessionata dalla brutalità | ||
273 | 1934 | chiusura, ricordava che quando si doveva sposare con un | ||
274 | 1934 | di quelli che non si possono dire, ma che | ||
275 | 1934 | l’altra a descrivere. Sì, se un uomo doveva | ||
276 | 1934 | era proprio quello; quello sì, pareva concederglielo; sì, sì | ||
277 | 1934 | quello sì, pareva concederglielo; sì, sì, che l’avesse | ||
278 | 1934 | sì, pareva concederglielo; sì, sì, che l’avesse conciata | ||
279 | 1934 | delle feste. ¶ La verità si è che tutte e | ||
280 | 1934 | erano calde a bollore; si stringevano quasi non bastasse | ||
281 | 1934 | vero e proprio mistero, si è che un bel | ||
282 | 1934 | bello tocca un brutto, si sa.» ¶ «Quella cespùgliola come | ||
283 | 1934 | gli metterà le corna, si capisce.» ¶ «Gli occhi bianchi | ||
284 | 1934 | due labbra che ci si farebbe uno stufato.» ¶ «Hai | ||
285 | 1934 | demolirla perché proprio carina: ¶ «Si capisce, è tutta tinta | ||
286 | 1934 | loro, pure guardandole non si accorgevano di esse o | ||
287 | 1934 | ossequiarle sotto la finestra, si fermavano qualche momento uscendo | ||
288 | 1934 | La cosa più singolare si è che, sopra la | ||
289 | 1934 | che tutte le mani si allungano senza esitare, indicando | ||
290 | 1934 | vialetto sopra il quale si aprono le finestre della | ||
291 | 1934 | rigogliosi, senza simmetria, e si capisce che fanno parte | ||
292 | 1934 | fondo, senz’altro intermediario, si vede il podere coi | ||
293 | 1934 | femmine sembrano ribellarsi o si abbandonano le viti, si | ||
294 | 1934 | si abbandonano le viti, si avvinghiano tenaci o si | ||
295 | 1934 | si avvinghiano tenaci o si ciondolano svenute; per modo | ||
296 | 1934 | questa stanza che è, si può dire, la scena | ||
297 | 1934 | una possibilità di posare, si vede ovunque una medesima | ||
298 | 1934 | Materassi sono ufficialmente, come si legge in testa alle | ||
299 | 1934 | lampadine fortissime non appena si affievolisce la luce dei | ||
300 | 1934 | Al tempo in cui si inizia questo racconto Teresa | ||
301 | 1934 | od espressione. E specialmente si ritirava su e si | ||
302 | 1934 | si ritirava su e si contorceva all’apparire di | ||
303 | 1934 | padronale della campagna, non si può dire una villa | ||
304 | 1934 | agiati, in cui non si notava né indigenza né | ||
305 | 1934 | saggezza e costruttività, ma si compiacque di battere vie | ||
306 | 1934 | dominio della morte gli si erano ottenebrate le pupille | ||
307 | 1934 | impiantatesi nella loro casa si erano costruite una nuova | ||
308 | 1934 | coi migliori esemplari che si ammirano sotto i vetri | ||
309 | 1934 | ragionevoli, utilitarie solamente, non si mettono in luce come | ||
310 | 1934 | salotto-lavorativo e bottega si fossero incontrate con taluna | ||
311 | 1934 | in quei casi straordinari si divincolava senza sosta, quasi | ||
312 | 1934 | quasi che gli altri si trovassero lì al solo | ||
313 | 1934 | quando, ma soprattutto, come si sarebbero vestite, sapendo ognuno | ||
314 | 1934 | calma conquistata e mantenuta sì duramente. Carolina ebbe crisi | ||
315 | 1934 | dovessero eseguire. ¶ Quella stola si poté chiamare, e con | ||
316 | 1934 | tanto che l’Ostia si formò con la soavità | ||
317 | 1934 | velo fin sulla fronte, si avvicinavano annichilite al palazzo | ||
318 | 1934 | palazzo apostolico, e più si avvicinavano più si sentivano | ||
319 | 1934 | più si avvicinavano più si sentivano inghiottire dalle fauci | ||
320 | 1934 | Benedizioni, in attesa che si aprisse la porta dalla | ||
321 | 1934 | un tratto la porta si aprì con tanta semplicità | ||
322 | 1934 | faccia di Carolina come si fa con un fanciullo | ||
323 | 1934 | all’epoca in cui si inizia questo racconto, e | ||
324 | 1934 | vita diversa pareva non si fossero accorte del miracolo | ||
325 | 1934 | vuoto innanzi a loro, si sarebbero sentite infelici per | ||
326 | 1934 | con lo scopo raggiunto, si sarebbero trovate con un | ||
327 | 1934 | quel passo indefessamente e, si può dire, incalzando invece | ||
328 | 1934 | chiedevano soccorso neppure quando si sentivano sopraffatte, sia perché | ||
329 | 1934 | avvenenza, rilevata da tutti, si erano mostrate gelose, avendola | ||
330 | 1934 | prima di guardar lei si guardarono insieme stupite e | ||
331 | 1934 | finirono per esplodere allorquando si seppe che il giovane | ||
332 | 1934 | basi di una famiglia. Si trattava anzi di un | ||
333 | 1934 | confidenza attraverso di quella si esauriva il rancore. Felice | ||
334 | 1934 | rappresentava il dolore. Rientrandovi si era fatta cupa e | ||
335 | 1934 | podere: i contadini vogliono, si sa, buono e avveduto | ||
336 | 1934 | più delle raccolte che si riducevano a un po | ||
337 | 1934 | dalle più alte che si chiamano monti addirittura e | ||
338 | 1934 | chiamano monti addirittura e si avvicinano ai mille metri | ||
339 | 1934 | ci possiamo affacciare. Lassù si accede per mezzo di | ||
340 | 1934 | per le scalèe che si fèro ad etade ¶ ch | ||
341 | 1934 | avran sentito nominare, o si saranno immaginato attraverso testimonianza | ||
342 | 1934 | ville ed ai castelli si aggiungono le ville più | ||
343 | 1934 | e compreso il primo, si sia impossessato del suo | ||
344 | 1934 | da lui: dall’uomo, sì, che sempre e in | ||
345 | 1934 | un pochino stretti, ma si capisce che chi diceva | ||
346 | 1934 | da quella. Questa zona, si capisce, è parte secondaria | ||
347 | 1934 | cordialità di concessione che si usa verso la donna | ||
348 | 1934 | apre la porta allorquando si va per visitare la | ||
349 | 1934 | anche la fantasia pedestre si spegne, sembrano gli evirati | ||
350 | 1934 | piccola, e di cui si tiene nel più alto | ||
351 | 1934 | vanitosa, capricciosa e civetta: si stringe alle proprie virtù | ||
352 | 1934 | odora, e di cui si libera con gioia rappresentando | ||
353 | 1934 | puzza, tutti i buchi si deve turare, la derelitta | ||
354 | 1934 | la tempesta. L’una si contorce, arriccia il naso | ||
355 | 1934 | arriccia il naso, sbuffa, si ribella, minaccia, impreca, strilla | ||
356 | 1934 | esaurita, la procella subito si rifà, si raddirizza, ritorna | ||
357 | 1934 | procella subito si rifà, si raddirizza, ritorna fresca e | ||
358 | 1934 | prima. L’altra invece si distende, si acquatta, si | ||
359 | 1934 | altra invece si distende, si acquatta, si allarga per | ||
360 | 1934 | si distende, si acquatta, si allarga per riceverla, spalanca | ||
361 | 1934 | una parrocchia. ¶ A rigore si potrebbe formularvi una larva | ||
362 | 1934 | di piazza a sghembo si forma a un crocicchio | ||
363 | 1934 | chiuso giacché gli abitanti si servono di una porticina | ||
364 | 1934 | uno sportello di cui si è smarrita la chiave | ||
365 | 1934 | e a Settignano, e si chiama la via Settignanese | ||
366 | 1934 | un castello autentico che si chiama Poggio Gherardo. ¶ Gli | ||
367 | 1934 | preme aggiungere come esso si trovi fra due ruscelli | ||
368 | 1934 | avere fatto tanto chiasso si mettono a dormire. ¶ Non | ||
369 | 1934 | ve lo scrisse, non si sa bene; nessuno è | ||
370 | 1934 | e tengon duro, né si avverte che l’una | ||
371 | 1934 | che ai loro piedi si svolge, con un saluto | ||
372 | 1934 | essi della loro venuta si rallegrassero. Quivi intorniando quella | ||
373 | 1934 | Re, a cui piacque, si poté andare a dormire | ||
374 | 1934 | sguardo qualcosa che non si vede: che? Fra le | ||
375 | 1934 | sensi cercano avidamente dove si nasconda, se non ne | ||
376 | 1934 | assieme di case che si chiama Santa Maria a | ||
377 | 1934 | nostre mire; soste che si prolungano il tempo di | ||
378 | 1934 | gran mondo, così detto, si scambiano abitualmente. Già dal | ||
379 | 1934 | delle carrozze a cavalli si poteva ammirare ferma a | ||
380 | 1934 | la cui poetica descrizione si è attratti a ricorrere | ||
381 | 1934 | caso, scendendo dal tranvai si vede entrare in quel | ||
382 | 1934 | prelato importante; importanza che si rivela con la dignità | ||
383 | 1934 | sbucare in fretta, non si sa di dove, un | ||
384 | 1934 | ad un fanciullo che si trova nel mezzo della | ||
385 | 1934 | lo suppongo.» ¶ «È vero?…» ¶ «Sì.» Pronunziò quella sillaba con | ||
386 | 1934 | virile responsabilità. ¶ A questo “sì”, a questa sicura risposta | ||
387 | 1934 | E il più bello si è che pochi giorni | ||
388 | 1934 | i singhiozzi: “sono incinta”, si era sentita rispondere: “e | ||
389 | 1934 | aggiungere. Le lacrime le si erano fermate sul ciglio | ||
390 | 1934 | ci volevano credere? Ma si ripresero in tempo seguitando | ||
391 | 1934 | avessero disposto le pedine si sentiva la forza per | ||
392 | 1934 | con dei “già”, dei “sì, è vero, si capisce | ||
393 | 1934 | dei “sì, è vero, si capisce, è un giovane | ||
394 | 1934 | stesse, quando il parroco si offerse di parlare ai | ||
395 | 1934 | di parlare ai giovani si inalberarono insieme: “piano, pianino | ||
396 | 1934 | il momento nel quale si sarebbe lasciato prendere il | ||
397 | 1934 | ha nemmeno la camicia, si può dire…» ¶ «Ma loro | ||
398 | 1934 | cosina da sé, ma sì… ci vuole altro, non | ||
399 | 1934 | ora non fa niente… si occupa di macchine…» ¶ «Ma | ||
400 | 1934 | sono ricche.» ¶ «Non quanto si crede» incalzò Teresa contrariata | ||
401 | 1934 | stanno bene.» ¶ «Non quanto si dice» ribatté sempre più | ||
402 | 1934 | a segnare dei grandi “sì” col capo, senza aprire | ||
403 | 1934 | pezzo in qua, non si sa come mai, ma | ||
404 | 1934 | pure di spender poco si contentano facilmente; e noi | ||
405 | 1934 | riposo, siamo stanche…» ¶ Non si capiva perché Teresa si | ||
406 | 1934 | si capiva perché Teresa si abbandonasse a tante confidenze | ||
407 | 1934 | Remo, con lodevole slancio, si impegnava di sposarla. Su | ||
408 | 1934 | sostenere il contrario, ma si riservavano il giudizio: ella | ||
409 | 1934 | lepri a due gambe.» ¶ Si capiva che l’elemento | ||
410 | 1934 | discorso, da molti: “già… sì… vedremo, certo, naturalmente…” intercalati | ||
411 | 1934 | che cosa cercava Niobe? Sì, anche Niobe cercava ancora | ||
412 | 1934 | con dei: “già…”, dei: “sì…”, col pensiero chi sa | ||
413 | 1934 | ascoltava l’accaduto le si illuminavano le pupille di | ||
414 | 1934 | incauto, inesperto della vita, si è lasciato adescare dalla | ||
415 | 1934 | lasciato adescare dalla bellezza, si capisce, si è lasciato | ||
416 | 1934 | dalla bellezza, si capisce, si è lasciato trascinare dalla | ||
417 | 1934 | Sposare, sposare, che diamine, si capisce, chi ha fatto | ||
418 | 1934 | fondo del proprio essere: ¶ «Si vedrà chi la vince | ||
419 | 1934 | e cupe; e talora si accasciavano spossate nella tensione | ||
420 | 1934 | senza un sorriso, la si vedeva apparire e sparire | ||
421 | 1934 | detto niente. La padrone si guardavano bene dall’interrogarla | ||
422 | 1934 | uno splendore solare, e si rifutavano a interpretarli, a | ||
423 | 1934 | un vestito non suo, si capisce, ben lavata e | ||
424 | 1934 | un vestito, le sorelle si erano precipitate all’armadio | ||
425 | 1934 | una casa e non si era allontanata un giorno | ||
426 | 1934 | fessure. ¶ Pochi giorni dopo si sparse rapidissima una notizia | ||
427 | 1934 | delle fate. Le nozze si dovevano celebrare in grande | ||
428 | 1934 | per nessuna ragione. Nessuno si ricordava che due mesi | ||
429 | 1934 | ci vedeva per quello, si sarebbe fatto ammazzare. Che | ||
430 | 1934 | buono piace a tutti, si sa. Proprio come il | ||
431 | 1934 | di volta il cervello! Si son date alla pazza | ||
432 | 1934 | condizioni critiche in cui si dibattevano da qualche tempo | ||
433 | 1934 | loro età non ci si può rifare. Sono al | ||
434 | 1934 | tela, dicono che non si sentono più di eseguire | ||
435 | 1934 | avete proprio ragione…» ¶ «Quando si può… perché si dovrebbe | ||
436 | 1934 | Quando si può… perché si dovrebbe tenerle basse?» ¶ «Già | ||
437 | 1934 | le impronte dell’adolescenza, si era fatta oscura e | ||
438 | 1934 | frase, rivolgendosi a Palle: “sì, caro Palle, il denaro | ||
439 | 1934 | se lui sapeva come si dovesse fare per farlo | ||
440 | 1934 | a braccia tese: ¶ «Ora sì, così va bene, meno | ||
441 | 1934 | va bene, meno male, si vive una volta soltanto | ||
442 | 1934 | fai te, ordina te. Sì sì, va bene, va | ||
443 | 1934 | te, ordina te. Sì sì, va bene, va bene | ||
444 | 1934 | rattenere l’esclamazione che si ripeteva sempre uguale: ¶ «Quella | ||
445 | 1934 | poco riscappavano fuori: ¶ «Quella sì, eh? Quella non ci | ||
446 | 1934 | dirai di no. Quella si vede troppo bene.» ¶ «Macché | ||
447 | 1934 | ballerina. Balla all’Imperiale.» ¶ Si guardavano allibite, quindi si | ||
448 | 1934 | Si guardavano allibite, quindi si facevano forza per ritrovarsi | ||
449 | 1934 | Ma con chi è, si può sapere? Chi sono | ||
450 | 1934 | videro dove e come si muovessero le donne che | ||
451 | 1934 | e riprendendo il lavoro, si guardavano attorno incerte, sospiravano | ||
452 | 1934 | la fede, e lavorando si sentivano indifferenti, distratte, il | ||
453 | 1934 | indispensabile dei guadagni. Prima si sarebbero ribellate per un | ||
454 | 1934 | una bellezza soltanto apparente. Si facevano aiutare da mani | ||
455 | 1934 | come la persona che si è amata troppo, con | ||
456 | 1934 | i fianchi alla critica, si era scettici sul conto | ||
457 | 1934 | di Ottobre. Ora nessuno si arrischiava dentro il cancello | ||
458 | 1934 | erano troppo cambiati. Né si occupavano di sapere quello | ||
459 | 1934 | incantevole. “Povere Materassi!” non si stancavano di ripetere. E | ||
460 | 1934 | vedendole partire in automobile: “Si sono date alla pazza | ||
461 | 1934 | aggiungendovi molto del proprio, si capisce, vantandosi di conoscerlo | ||
462 | 1934 | casa da alcuni giorni, si addensava misteriosamente, invisibilmente, di | ||
463 | 1934 | è esagerato ricorrere, come si fa in certi casi | ||
464 | 1934 | discorso che non poteva, si capiva subito, essere iniziato | ||
465 | 1934 | nasconderla con le mani, si dette a piangere compostamente | ||
466 | 1934 | silenzio una confessione. ¶ Teresa si grattò la testa all | ||
467 | 1934 | affrontare. E Carolina le si serrò al fianco, stringendole | ||
468 | 1934 | che quando hanno paura si serrano al corpo della | ||
469 | 1934 | Male… male… ecco… male, sì, molto male.» In fondo | ||
470 | 1934 | non sapeva che dire, si urtavano nel suo animo | ||
471 | 1934 | basta il cuore, che si fa? Dillo te, perché | ||
472 | 1934 | so davvero quello che si deve fare.» ¶ L’acredine | ||
473 | 1934 | fa per sé. Che si fa celia, che po | ||
474 | 1934 | hai capito? Ecco. Ti si manderà a chiamare se | ||
475 | 1934 | manderà a chiamare se si avrà bisogno di te | ||
476 | 1934 | di piegarsi quanto la si sarebbe fatta piegare. ¶ Era | ||
477 | 1934 | primitive, gente poverissima che si arrabbattava in cento modi | ||
478 | 1934 | Remo durante l’estate si fermava sovente, la mattina | ||
479 | 1934 | argomento di cui gli si voleva parlare, pur conservando | ||
480 | 1934 | sai quello che dice?» ¶ «Sì, lo so, anzi no | ||
481 | 1934 | tanto che le zie si guardavano per domandarsi di | ||
482 | 1934 | diveniva una cera che si scioglie al calore, e | ||
483 | 1934 | immaginare il suo rango, si circondava esclusivamente di gioventù | ||
484 | 1934 | mascolina sportiva. Non la si vedeva mai con un | ||
485 | 1934 | quarta arcata la contessa si fosse voluta fermare, non | ||
486 | 1934 | da quando la contessa si era stabilita a Firenze | ||
487 | 1934 | proprie risorse, per quanto si spacciasse per mediatore d | ||
488 | 1934 | molto spirito mentre gli si maturava dentro una decisione | ||
489 | 1934 | accogliere quello che gli si offriva tanto generosamente, quanto | ||
490 | 1934 | cedere quello che gli si chiedeva ridendo. ¶ Due giorni | ||
491 | 1934 | giorni, e ci tornava, si capisce, perché non le | ||
492 | 1934 | unico luogo dove lui si lasciasse pescare. E quando | ||
493 | 1934 | Nel tempo che quella si tratteneva, tempo che tendeva | ||
494 | 1934 | i campi dello spirito. Si potevano incontrare nella sua | ||
495 | 1934 | E durante lo svolgimento si entusiasmava fino a battersi | ||
496 | 1934 | filosofia di quella che si esercita con le gambe | ||
497 | 1934 | è a credere che si fossero abituate ad un | ||
498 | 1934 | subissero con pacifica rassegnazione, si sentivano rodere il fegato | ||
499 | 1934 | camicie. Per un po’ si sentivano come rattrappite dentro | ||
500 | 1934 | dal primo piano Giselda si fosse fatta sentire! Macché |