Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911
concordanze di «si»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1911 | uguale numero di statue. Si direbbe che i tetti | ||
2 | 1911 | parte e dall’altra si partono delle barchette nelle | ||
3 | 1911 | alcuni giovani che incontrandosi si scambiano un saluto amichevole | ||
4 | 1911 | la gioia nel petto, si recano per visitare quelle | ||
5 | 1911 | il fiume che ora si abbandona con un flutto | ||
6 | 1911 | remotissimi i due paesi si odiavano di un odio | ||
7 | 1911 | e celeri. In Dori si lavorava a tutt’uomo | ||
8 | 1911 | nel seno di Delfo si agitava una creatura mostruosa | ||
9 | 1911 | il nemico prendendone possesso si stabiliva nelle case. ¶ «Come | ||
10 | 1911 | nelle case. ¶ «Come non si aspettavano il mostruoso disegno | ||
11 | 1911 | terrorizzati e nella fuga si ritrovarono tutti, inconsciamente, sulla | ||
12 | 1911 | del loro spavento vi si rovesciarono e a furia | ||
13 | 1911 | che avevano abbandonato, vi si installarono comodamente. ¶ «Quando gli | ||
14 | 1911 | città e dalla quale si recava nelle ore libere | ||
15 | 1911 | ora della mensa non si presentò. Che gli fosse | ||
16 | 1911 | ma da impercettibili fessure si insinuano spire di fumo | ||
17 | 1911 | viene smantellata e cede. Si rovescia sugli astanti che | ||
18 | 1911 | attendere che il fumo si scarichi un poco giacché | ||
19 | 1911 | dileguarsi, a espandersi, tutti si precipitano di nuovo verso | ||
20 | 1911 | un avanzo umano: Alloro. ¶ Si corse ad informare il | ||
21 | 1911 | la povera Regina, che si fece forza per udire | ||
22 | 1911 | Pochi minuti dopo tutti si trovarono nella penombra del | ||
23 | 1911 | equilibrarsi nella posizione orizzontale. ¶ Si trattava d’un assassinio | ||
24 | 1911 | d’essere arso. ¶ Come si possono fare così spietati | ||
25 | 1911 | in tumulto. ¶ La donna si contorce nello spasimo dei | ||
26 | 1911 | è diventato carbone. ¶ – Naturalmente. ¶ – Si capisce. ¶ – Di fumo? Pianino | ||
27 | 1911 | dite mai? La sventura?». ¶ – Sì, la sventura. Assassino! Mio | ||
28 | 1911 | e questo, intanto, lo si dà per sicuro. Perelà | ||
29 | 1911 | E il vecchio pazzo si sarebbe lasciato legare? ¶ – Oppure | ||
30 | 1911 | prima dell’alba? Non si tratterebbe per caso di | ||
31 | 1911 | bocca le diverse opinioni si manifestano con mezzo elementare | ||
32 | 1911 | Ih! Oh! Uh!». ¶ Mentre si sporgono tante congetture, la | ||
33 | 1911 | solennità di quel vuoto si lascia sfuggire dalla bocca | ||
34 | 1911 | non usciamo di qui si crepa – sbuffa il grassone | ||
35 | 1911 | dalla faccia violacea che si sta gonfiando come un | ||
36 | 1911 | egli viene giudicato indifferente. ¶ Si corre dal Re per | ||
37 | 1911 | osa lanciare per primo. ¶ Si conclude convocando per la | ||
38 | 1911 | un baleno, la mente si turba, si sconvolge, i | ||
39 | 1911 | la mente si turba, si sconvolge, i pensieri soavi | ||
40 | 1911 | puri, pieni di luce, si oscurano, divengono baratri tenebrosi | ||
41 | 1911 | le più gravi questioni si potessero risolvere, non s | ||
42 | 1911 | lasciato attrarre nell’inganno. ¶ – Sì, è vero, sta bene | ||
43 | 1911 | di peggio, di dentro si lavora meglio. Questo non | ||
44 | 1911 | a stancarsi, gli uomini si stancano presto e di | ||
45 | 1911 | questi casi meno rumore si fa più è meglio | ||
46 | 1911 | e rientrano nel buco, si rintanano, i grilli fradici | ||
47 | 1911 | è passato e non si vedono che fuggire, altissime | ||
48 | 1911 | voi che cosa siete? ¶ – Si crede d’esser tanto | ||
49 | 1911 | cerchio intorno a Iba si serra e s’addensa | ||
50 | 1911 | alimentare l’insaziabile arsura, si trovava lì con tutto | ||
51 | 1911 | chiarissimo: «chiunque fosse», non si poteva, non c’era | ||
52 | 1911 | venne incoronato. ¶ La Reggia si vuotò di tutti i | ||
53 | 1911 | né un solo cittadino si trova per le vie | ||
54 | 1911 | cautela e a colpo si richiude, viene giù un | ||
55 | 1911 | ma il sorriso non si vede più ché la | ||
56 | 1911 | il loro fardello. E si videro manine bianche e | ||
57 | 1911 | solo nella Reggia mentre si studiava il modo di | ||
58 | 1911 | esso fu salvo, e si poté dar corso alla | ||
59 | 1911 | La Regina di Saba si veste di tutti i | ||
60 | 1911 | Osservate con quale rapidità si gratta la cute. Maria | ||
61 | 1911 | Se taluno passando non si ferma a ricevere l | ||
62 | 1911 | porge, il suo aspetto si rattrista e gli occhi | ||
63 | 1911 | queste croci di cui si adorna il corpo, una | ||
64 | 1911 | la beata pergola, ma si vide davanti un uomo | ||
65 | 1911 | crisi s’annunzia o si manifesta. Allacciato in pieno | ||
66 | 1911 | quantità d’energia; ciò si usa generalmente negli stabilimenti | ||
67 | 1911 | quei reparti dove non si paga, qui dove tutti | ||
68 | 1911 | la loro retta, nulla si fa per abbreviarne l | ||
69 | 1911 | i suoi occhi non si chiudono mai: veglia e | ||
70 | 1911 | animo più spasmodici che si conosca. Una signora aveva | ||
71 | 1911 | e mi accusa». Le si era tanto scolpita nella | ||
72 | 1911 | di quei ritratti che si pongono sopra le tombe | ||
73 | 1911 | esistere, il vuoto le si era formato dentro. ¶ «Manìa | ||
74 | 1911 | guardato a vista. Non si può abbandonarlo un istante | ||
75 | 1911 | nella sua gola. Quando si reca in giardino per | ||
76 | 1911 | merito grandissimo, ma come si fa a non completare | ||
77 | 1911 | nulla, che il nulla si possa vedere e anche | ||
78 | 1911 | con l’immaginazione, che si possa dipingere sopra la | ||
79 | 1911 | del cadavere, e gli si stringono addosso mostrandolo all | ||
80 | 1911 | fino a lui, e si dovrebbe da esse lanciarsi | ||
81 | 1911 | vede qualcuno di nuovo si eccita sempre, e finisce | ||
82 | 1911 | volontario, dilettante come lo si vuole definire, e meglio | ||
83 | 1911 | è molto diversa, non si spendono così male le | ||
84 | 1911 | me, tutto quello che si dice non esiste, sono | ||
85 | 1911 | modo più conveniente che si possa immaginare, da menti | ||
86 | 1911 | fenomeno qua dentro lo si definisce con l’espressione | ||
87 | 1911 | Con me invece tutti si preparano a subire rassegnatamente | ||
88 | 1911 | All’ottantottesimo grido smetto, si capisce, per l’ottantanovesimo | ||
89 | 1911 | alla consueta indifferenza che si riscontra nelle chiese dove | ||
90 | 1911 | riscontra nelle chiese dove si entra, generalmente, per adempiere | ||
91 | 1911 | tutto personali, in cui si può giungere a intensità | ||
92 | 1911 | che la pazzia meglio si manifesta e si svolge | ||
93 | 1911 | meglio si manifesta e si svolge. Subito dopo per | ||
94 | 1911 | è il solo dove si possa vivere. Mi ricorderete | ||
95 | 1911 | per le comuni vie si chiamano gente saggia e | ||
96 | 1911 | la sola ammirazione che si possa desiderare, la sola | ||
97 | 1911 | Gli ha sorriso dolce. ¶ – Sì, ma con un velo | ||
98 | 1911 | veduto nemmeno io. Come si fa a vederlo? È | ||
99 | 1911 | quell’altra. Quale? Non si sa mai da quale | ||
100 | 1911 | seguìto da tre gentiluomini, si reca al primo giro | ||
101 | 1911 | Torlindao, e della quale si vede uscire un pezzettino | ||
102 | 1911 | una lettera. ¶ La vettura si muove al trotto e | ||
103 | 1911 | avrà fatto? Di fumo. Si stenta a credere ai | ||
104 | 1911 | in quel modo, non si lamenta più, ha un | ||
105 | 1911 | quella cosa che non si deve fare. ¶ – Nemmeno quando | ||
106 | 1911 | e delle cose, non si conosce il numero dei | ||
107 | 1911 | Perelà, che la morte si serve d’una falce | ||
108 | 1911 | il prato dell’amore. ¶ – Si amano tutti costoro? ¶ – S | ||
109 | 1911 | Uno ama e uno si lascia amare di tanti | ||
110 | 1911 | felice, e quello che si lascia amare è sicuro | ||
111 | 1911 | dolce inganno. ¶ – E se si amassero tutti e due | ||
112 | 1911 | più fallace, quello che si esaurisce prima. O altrimenti | ||
113 | 1911 | se nessuno dei due si amasse? ¶ – Non verrebbero qui | ||
114 | 1911 | alla felicità dell’amore, si fissano nelle pupille per | ||
115 | 1911 | ascoltando rapite, e allorquando si sentono troppo penetrare dagli | ||
116 | 1911 | il cammino. ¶ – Che cosa si dicono costoro? ¶ – Parlano il | ||
117 | 1911 | Dalla cima del prato si parte il viale erboso | ||
118 | 1911 | amanti vanno e vengono, si seguono senza guardarsi, e | ||
119 | 1911 | tigre. Senza essere osservati si passa, si va e | ||
120 | 1911 | essere osservati si passa, si va e si giunge | ||
121 | 1911 | passa, si va e si giunge nel brulicare di | ||
122 | 1911 | il giudizio l’amore si estingue. ¶ Giunti al limite | ||
123 | 1911 | estremo del viale, lo si vede lungo e diritto | ||
124 | 1911 | soave ondeggiamento di culla si muovono le coppie, i | ||
125 | 1911 | le coppie, i pioppi si sono avvicinati formando un | ||
126 | 1911 | ricopre, anche gl’ippocastani si fondono, tutto si muove | ||
127 | 1911 | ippocastani si fondono, tutto si muove in languido sopore | ||
128 | 1911 | bisbiglio. ¶ – Qualcuno era rimasto? ¶ – Sì. ¶ – Anche nell’oscurità della | ||
129 | 1911 | di vetro dal quale si può osservare il prigioniero | ||
130 | 1911 | come dalla nebbia che si fa più rada, i | ||
131 | 1911 | raggi vivissimi che non si coprono mai di palpebra | ||
132 | 1911 | di palpebra e che si dilatano o restringono come | ||
133 | 1911 | origine, Re Pelagallo. Non si approfondiscono mai le indagini | ||
134 | 1911 | le tasche gonfie ognuno si vedeva discenderla a tasche | ||
135 | 1911 | di lordure. ¶ Sul principio si vuole sbarrargli il passo | ||
136 | 1911 | equilibrio sulle gambe e si sostiene meglio del consueto | ||
137 | 1911 | sala del trono tutti si fanno indietro d’un | ||
138 | 1911 | non perché quell’uomo si trovi lì ma perché | ||
139 | 1911 | lo abbiano lasciato entrare. ¶ Si forma una cornice nera | ||
140 | 1911 | d’inappuntabili redingotes, tutti si sono scansati e si | ||
141 | 1911 | si sono scansati e si fanno indietro incorniciando la | ||
142 | 1911 | e senza poter distinguere si guarda intorno. ¶ Appena è | ||
143 | 1911 | ingrossano, e lui stesso si lascia cadere e con | ||
144 | 1911 | loro sguardi gli astanti si avvicinano senza volerlo, e | ||
145 | 1911 | poco e la mente si placò dalla paura, dall | ||
146 | 1911 | è vero signor Perelà? Si rimane dipoi così silenziosi | ||
147 | 1911 | dipoi così silenziosi. ¶ – Non si sa che cosa dire | ||
148 | 1911 | sempre a questo punto si ferma, poveretta, come quella | ||
149 | 1911 | intorno. ¶ – Le donne non si davano pace, volevano linciarla | ||
150 | 1911 | donne soltanto la Catulva. Si mostra per ordine del | ||
151 | 1911 | per suonare il pianoforte. ¶ – Si dice che la notte | ||
152 | 1911 | notte, nel suo giardino, si vedono due fantasime vagare | ||
153 | 1911 | dalla gonna infinitamente lunga, si scorgono avvinte or qua | ||
154 | 1911 | da Regina, quello che si chiama il giuoco dello | ||
155 | 1911 | spade, quando il Re si combina con la carta | ||
156 | 1911 | muore. ¶ – E se non si combina? ¶ – Finché non si | ||
157 | 1911 | si combina? ¶ – Finché non si combina regna. ¶ – E dopo | ||
158 | 1911 | di spade, finché non si combina con la carta | ||
159 | 1911 | non finisce mai. ¶ «Dio.» ¶ – Si fanno nuovi Re, nuovi | ||
160 | 1911 | la spada insanguinata. ¶ – E si aggirano sempre qua dentro | ||
161 | 1911 | le serra. ¶ – E non si divorano l’una con | ||
162 | 1911 | con l’altra? ¶ – Perché si dovrebbero divorare? Non sono | ||
163 | 1911 | eccezionale, credendo che tutti si occupino di te. Hai | ||
164 | 1911 | amato così. ¶ – Il bello si è che oramai tutti | ||
165 | 1911 | Lo fa perché ci si occupi di lei, non | ||
166 | 1911 | da quella porta. ¶ – Ah, sì? ¶ – Come, non lo sapevi | ||
167 | 1911 | siamo alle solite. ¶ – Ingenuo... sì, dev’essere più furbo | ||
168 | 1911 | voi, ecco. ¶ – E ora si ritira per meditare. ¶ – Buonanotte | ||
169 | 1911 | gli è che non si può innamorare. ¶ – Chi te | ||
170 | 1911 | quel benedetto uomo, non si mette nemmeno a sedere | ||
171 | 1911 | È di fumo. ¶ – Come si fa ad essere così | ||
172 | 1911 | Non ho voluto io. ¶ – Si capisce. ¶ – Ma ti pare | ||
173 | 1911 | ti pare, e se si ammazzano davvero? Ne ho | ||
174 | 1911 | indagare, interrogare, esaminare, quindi si ritirerà ad un periodo | ||
175 | 1911 | di mia cugina Papavero? Sì, vero? Come mi avete | ||
176 | 1911 | unico uomo sul quale si potesse contare... ¶ – E loro | ||
177 | 1911 | introdotti molti non invitati, si vedono certe facce... ¶ – Sembra | ||
178 | 1911 | d’essere in piazza. ¶ – Si capisce, di queste confusioni | ||
179 | 1911 | magnifico boa grigio. ¶ – Non si portano più, è roba | ||
180 | 1911 | deliziosa, mia cara Olivia. ¶ – Sì? ¶ – Davvero. ¶ – Hai altri occhi | ||
181 | 1911 | meno uno. Guardate, nessuno si siede. Tutti si credono | ||
182 | 1911 | nessuno si siede. Tutti si credono destinati al posto | ||
183 | 1911 | questo ballo? ¶ – Credo di sì. ¶ – La mia, io non | ||
184 | 1911 | Dorme ritto e non si stanca. ¶ – Hai veduto come | ||
185 | 1911 | quanti? ¶ – Essere insulso. ¶ – Ma sì, senz’altro: il culino | ||
186 | 1911 | Il lustrino sarà lui. ¶ – Sì, stai fresca. ¶ – Non ci | ||
187 | 1911 | Ah! ah! ah! ah! ¶ – Sì, sì, come vuoi, tutto | ||
188 | 1911 | ah! ah! ah! ¶ – Sì, sì, come vuoi, tutto quello | ||
189 | 1911 | d’accecarla. ¶ – Risolverà? ¶ – Certamente sì, risolverà. ¶ – Già. ¶ – Dopo Cristo | ||
190 | 1911 | la perfidia, e nessuno si decide a cacciarlo. Va | ||
191 | 1911 | olà. ¶ – Troppe cose non si possono fare. ¶ – Eppure si | ||
192 | 1911 | si possono fare. ¶ – Eppure si fanno. ¶ – Ditemi un poco | ||
193 | 1911 | e del fuoco, faranno sì che all’uscita dal | ||
194 | 1911 | è impercettibile, a malapena si può vederlo ponendo la | ||
195 | 1911 | Insomma, volete stare zitte, sì o no? Siete peggio | ||
196 | 1911 | signor Perelà, che allorquando si cerca una certa cosa | ||
197 | 1911 | quel modo. La donna si mostrò tanto confusa nel | ||
198 | 1911 | una cosa che non si può dire... e che | ||
199 | 1911 | in modo vago non si aspettava la rivelazione del | ||
200 | 1911 | le donne del paese si burlano di lui, tutte | ||
201 | 1911 | burlano di lui, tutte si sono burlate, e gli | ||
202 | 1911 | No! No! No! Non si chiuda nel chiostro!”, gridava | ||
203 | 1911 | palcoscenico due grandi rami si aprirono e un giovane | ||
204 | 1911 | piccolo possidente del villaggio. Si fece avanti e per | ||
205 | 1911 | suoi occhi celeste chiaro si appesantivano, due nubi cariche | ||
206 | 1911 | e grosso. ¶ – Un colosso. ¶ – Sì, ma un colosso di | ||
207 | 1911 | la stessa cosa. ¶ – Non si sa mai, un giramento | ||
208 | 1911 | non va. Con chi si accompagna: «ne tiene a | ||
209 | 1911 | una dozzina, e non si decide per nessuno, è | ||
210 | 1911 | non appena sopra uno si fissa: «che vergogna! Gli | ||
211 | 1911 | s’è avvinghiata. Gli si abbandona in una maniera | ||
212 | 1911 | perduta». E quando finalmente si sposa, ogni contatto con | ||
213 | 1911 | Vangelo bollato d’infamia. ¶ – Sì, ma Gesù salvò l | ||
214 | 1911 | Non pretenderai che Gesù si scomodi ogni qualvolta sulla | ||
215 | 1911 | esempio, infatti oggi non si lapida più. ¶ – Se si | ||
216 | 1911 | si lapida più. ¶ – Se si dovesse lapidare ogni donna | ||
217 | 1911 | numero dei passanti non si conta. Tutti gli assaggi | ||
218 | 1911 | lo piglia? Pare di sì, pare di no. Questa | ||
219 | 1911 | cerimonia del secondo matrimonio si fa alla chetichella, senza | ||
220 | 1911 | e via via che si stendeva l’abitudine sul | ||
221 | 1911 | piangenti per lo stupore si rifugiò in un canto | ||
222 | 1911 | buono ed ingenuo contadino si prestò, prima confuso, poi | ||
223 | 1911 | capriccio. ¶ – Soltanto le bestie si fanno vedere a far | ||
224 | 1911 | più bravo giovane che si fosse mai conosciuto, che | ||
225 | 1911 | Lei lo ha debosciato. ¶ – Si capisce che anche lui | ||
226 | 1911 | un pochino le sorti si dette me in sposa | ||
227 | 1911 | tenuta di Albè dove si prometteva di restaurare la | ||
228 | 1911 | Egli giunse lassù e si trattenne amabilmente per ravvivare | ||
229 | 1911 | egli andava e veniva, si tratteneva qualche giorno, tornava | ||
230 | 1911 | e dopo poco ritornava. Si chiamava Silvio, aveva ventisei | ||
231 | 1911 | presso la mia sottana si stringeva, si stringeva, si | ||
232 | 1911 | mia sottana si stringeva, si stringeva, si stringeva... E | ||
233 | 1911 | si stringeva, si stringeva, si stringeva... E nacque quello | ||
234 | 1911 | sospettoso vecchio? Quando uno si allontanava egli trovava un | ||
235 | 1911 | Ci guardavamo come ci si guarda dentro lo specchio | ||
236 | 1911 | la luna”. ¶ «“Dove, amore? Sì, amore.” Quale desiderio non | ||
237 | 1911 | fotografia. In un punto si fermò, si volse attorno | ||
238 | 1911 | un punto si fermò, si volse attorno con calma | ||
239 | 1911 | di gioia assoluta, e si distese sulla nuda terra | ||
240 | 1911 | la sera con lui, si sarebbe sospettato di me | ||
241 | 1911 | almeno un secolo. Poco si parla nel vecchio Codice | ||
242 | 1911 | le cose procedano come si deve, i signori uomini | ||
243 | 1911 | Cosa ci ha fatto, si può sapere? ¶ – Glie lo | ||
244 | 1911 | nel mese di Luglio, si vede la grande ciminiera | ||
245 | 1911 | fila di fanciulle che si tenevano per la mano | ||
246 | 1911 | ricordate le donne che si fanno col giornale quando | ||
247 | 1911 | gentile, non vedi come si lascia accarezzare? ¶ – Misteriosa, volevo | ||
248 | 1911 | tesoro e traiamo profitto sì e no da un | ||
249 | 1911 | è chi dice non si sia concessa nemmeno a | ||
250 | 1911 | spavento. ¶ – Quattro o cinque si uccisero per lei. ¶ – Cinque | ||
251 | 1911 | il bacio e lui... si uccise lo stesso. ¶ – Doveva | ||
252 | 1911 | il mio bacio non si sarebbe ucciso più, nella | ||
253 | 1911 | e a quello, non si serbano un istante per | ||
254 | 1911 | vogliono virtuose, pure, caste? ¶ – Sì, a parole. ¶ – Siamolo in | ||
255 | 1911 | vogliono. ¶ – La loro vita si esplica nei più svariati | ||
256 | 1911 | bestiole saltavano accese e si vedevano tutte quelle fiammelle | ||
257 | 1911 | aria idiota che veder si possa, quell’aria tanto | ||
258 | 1911 | come l’arigusta quando si trova a bollire dentro | ||
259 | 1911 | ci separa. Quell’uomo si farà presentare a me | ||
260 | 1911 | Sovrano. ¶ – Peggio per lei, si metterà di malumore con | ||
261 | 1911 | al tatto. ¶ – Di fumo. Si può immaginare una cosa | ||
262 | 1911 | solo quel vezzoso messère si riderà di voi e | ||
263 | 1911 | È un male che si attacca. ¶ – E ci fa | ||
264 | 1911 | in quella maniera? ¶ – Non si sa mai, quando incomincia | ||
265 | 1911 | fatta anche di pazienza. ¶ – Sì, ma qualche volta scappa | ||
266 | 1911 | donna. Le mie giornate si seguono piene di lavoro | ||
267 | 1911 | il mutare delle stagioni... si sente di ritentare la | ||
268 | 1911 | buona... s’illude ancora... ¶ – Sì... aspetta. ¶ – Io gli direi | ||
269 | 1911 | oramai lo so, basta. ¶ – Si agita... s’accende... soffre | ||
270 | 1911 | ricade in maggiore spossatezza. ¶ – Si sapeva. ¶ – Signor Perelà, che | ||
271 | 1911 | e la mia figura si delineò in ogni aspetto | ||
272 | 1911 | trovato un giovane che si fosse interessato alla mia | ||
273 | 1911 | nulla. Le mie guance si facevano di un orribile | ||
274 | 1911 | al centro. Questo faceva sì che gli uomini si | ||
275 | 1911 | sì che gli uomini si occupassero meno ancora di | ||
276 | 1911 | il primo uomo mi si era avvicinato, avrei accettato | ||
277 | 1911 | tutti insieme: Ehi! Che si fa? Alzatevi una buona | ||
278 | 1911 | fra le mie braccia si sarebbe svegliato felice. E | ||
279 | 1911 | il vuoto davanti, quasi si fosse usata sopra il | ||
280 | 1911 | che non era io si ribellava disperatamente dentro la | ||
281 | 1911 | di dieci anni che si chiuse in un grido | ||
282 | 1911 | la prima volta che si deve usare. Aggiungerò che | ||
283 | 1911 | è? È morto? Dove si cela? Chi lo nasconde | ||
284 | 1911 | Basta, per carità. ¶ – Tanto si sa bene dove Oliva | ||
285 | 1911 | che il signor Perelà si annoia? ¶ – Parli un’altra | ||
286 | 1911 | un’altra. ¶ – Un’altra, sì. ¶ – Donna Giacomina. ¶ – Sì! Sì | ||
287 | 1911 | altra, sì. ¶ – Donna Giacomina. ¶ – Sì! Sì! ¶ – Donna Giacomina. ¶ Donna | ||
288 | 1911 | sì. ¶ – Donna Giacomina. ¶ – Sì! Sì! ¶ – Donna Giacomina. ¶ Donna Giacomina | ||
289 | 1911 | del caso. Il tutto si spiega assai più facilmente | ||
290 | 1911 | francese. ¶ – Se fosse francese si sentirebbe. ¶ – È un cavaliere | ||
291 | 1911 | cavaliere scappato dalla rivoluzione, si vede dall’abito. ¶ – Ma | ||
292 | 1911 | La loro voce non si rifaceva sentire. E poco | ||
293 | 1911 | dopo anche il fuoco si spense, quel fuoco che | ||
294 | 1911 | porta era spalancata, davanti si stendeva polverosa la via | ||
295 | 1911 | sapere, vedere, conoscere Perelà. ¶ – Si sa ovunque il vostro | ||
296 | 1911 | con ogni onore, come si conviene a un Principe | ||
297 | 1911 | tutte le bocche, non si sente parlare che di | ||
298 | 1911 | Che con esso non si possono esprimere e riprodurre | ||
299 | 1911 | labbra di Narciso, mentre si ammira nello specchio naturale | ||
300 | 1911 | facendomi conoscere un uomo, sì, dico... un uomo come | ||
301 | 1911 | perché un uomo di sì alto rango non mancherà | ||
302 | 1911 | di ginocchio dov’egli si trovava per sporgere la | ||
303 | 1911 | di tela. Questo quadro si chiama appunto: il cavaliere | ||
304 | 1911 | e di baci? ¶ – Non si può dire con un | ||
305 | 1911 | la finestra? ¶ – E non si può uscire sorridendo per | ||
306 | 1911 | di scarpe. ¶ – Queste. ¶ – Non si può dire ragguardevole il | ||
307 | 1911 | carta, ogni mia azione si svolge e si compie | ||
308 | 1911 | azione si svolge e si compie per mezzo della | ||
309 | 1911 | la sublimazione della carta si lavora cento volte meglio | ||
310 | 1911 | unica speme. Vedrete dove si può arrivare con questa | ||
311 | 1911 | Pe... re... là... lo si vede fuggire rapido e | ||
312 | 1911 | rapido e leggero, come si vede partire per innalzarsi | ||
313 | 1911 | la parola: Po... e... si... a... Sentite tutto il | ||
314 | 1911 | sono malate? ¶ – Altrimenti nessuno si occuperebbe della loro salute | ||
315 | 1911 | ma è quello che si ripiega meglio. Lo porto | ||
316 | 1911 | con questa parola non si sa, e più li | ||
317 | 1911 | Sissignori, li attrae. Vi si sono abbarbicati e seguitano | ||
318 | 1911 | quanta più polvere può. Si servono di macigni per | ||
319 | 1911 | a girargli attorno, gli si mettono alle radici, e | ||
320 | 1911 | testa, al momento preciso si fanno in là e | ||
321 | 1911 | in due giorni guarisce, si rifà, dopo avergli somministrata | ||
322 | 1911 | e l’anima non si alleggerisce che con la | ||
323 | 1911 | d’umiliazione col quale si sentirono innalzati ed esaltati | ||
324 | 1911 | è puro spirito. ¶ – E si vede? ¶ – Ma lo spirito | ||
325 | 1911 | Ma lo spirito non si vede, si rivela al | ||
326 | 1911 | spirito non si vede, si rivela al difuori e | ||
327 | 1911 | peccati. ¶ – Ecco, ecco. ¶ – Signori, si raccomanda un po’ di | ||
328 | 1911 | municipale il Sindaco, che si troverà ad attenderlo, gli | ||
329 | 1911 | Tutte! ¶ – Molto. ¶ – Infinitamente. ¶ – Già. ¶ – Sì. ¶ – Davvero. ¶ – E come. ¶ – Siamo | ||
330 | 1911 | male a dirglielo, non si sa mai... ¶ – Ma voi | ||
331 | 1911 | ottenuto il massimo che si possa ottenere da una | ||
332 | 1911 | Sicuro. ¶ – Certo. ¶ – E come! ¶ – Sì, già. ¶ – Già, già. ¶ – Sì | ||
333 | 1911 | Sì, già. ¶ – Già, già. ¶ – Sì, sì. ¶ – Come provarvi la | ||
334 | 1911 | già. ¶ – Già, già. ¶ – Sì, sì. ¶ – Come provarvi la nostra | ||
335 | 1911 | benedetto Codice che sempre si deve fare e non | ||
336 | 1911 | deve fare e non si fa mai, siamo arretrati | ||
337 | 1911 | dirmi se ciò che si vede in fondo a | ||
338 | 1911 | via è la città? ¶ – Sì. ¶ – Quella che si vede | ||
339 | 1911 | città? ¶ – Sì. ¶ – Quella che si vede laggiù sarebbe dunque | ||
340 | 1911 | diretto alla città, signore? ¶ – Sì. ¶ – Ci sarete fra poco | ||
341 | 1911 | lo abbiamo impolverato? Non si capiva più che cosa | ||
342 | 1911 | vederlo, per interrogarlo, non si sa mai... ¶ – Io non | ||
343 | 1911 | tanto... molto... un uomo. Sì, un uomo. ¶ – Voi siete | ||
344 | 1911 | conti, perché ostinarsi? ¶ – Non si vede tutti? ¶ – Non si | ||
345 | 1911 | si vede tutti? ¶ – Non si vede bene? ¶ – Fumo! Fumo | ||
346 | 1911 | vero. ¶ – Fumo! Fumo! Fumo! ¶ – Si vede troppo bene... ¶ – A | ||
347 | 1911 | dirlo al Re. ¶ – Andiamo, sì, andiamo. ¶ – Certo, può aver | ||
348 | 1911 | leggerissime che pagano quando si arriva alla gabella. Coi | ||
349 | 1911 | Ah! Ah! Ah! Ah! ¶ – Sì, è di fumo. ¶ – Sentite | ||
350 | 1911 | piombo? È un soldato, si capisce. ¶ – La guerra... acciaio | ||
351 | 1911 | terribilmente pesanti? ¶ – Certo, non si può farsi sopra il | ||
352 | 1911 | nudi alla guerra, che si liberassero anche dei calzari | ||
353 | 1911 | pozzo? Affacciatevi, guardate laggiù. Si sono or ora calate | ||
354 | 1911 | l’aurora. ¶ – Per amore! ¶ – Si sono volute uccidere. ¶ – Tutte | ||
355 | 1911 | è là che piange, si rotola sulla terra, sua | ||
356 | 1911 | madre lo tiene altrimenti si sarebbe già buttato anche | ||
357 | 1911 | Amavano lo stesso uomo? ¶ – Sì, signore. ¶ – E perché si | ||
358 | 1911 | Sì, signore. ¶ – E perché si sono gettate nel pozzo | ||
359 | 1911 | la cappa di piombo. ¶ – Sì, è un uomo, ma | ||
360 | 1911 | questa parola. Le voci si facevano tremule e incerte | ||
361 | 1911 | egli è là che si rotola nella polvere... a | ||
362 | 1911 | terra rossa: torva, guardinga, si volge, spia perché nessuno | ||
363 | 1911 | uomo più straordinario che si sia visto sotto tutti | ||
364 | 1911 | è sceso. ¶ – E quando si nasce che cosa si | ||
365 | 1911 | si nasce che cosa si fa, si sale? ¶ – Ma | ||
366 | 1911 | che cosa si fa, si sale? ¶ – Ma neppure si | ||
367 | 1911 | si sale? ¶ – Ma neppure si scende. ¶ – Allora è un | ||
368 | 1911 | nel seno materno non si può vedere che nero | ||
369 | 1911 | mio, nel seno materno si vede un bel corno | ||
370 | 1911 | pazzo. ¶ – Come come come?... ¶ – Sì. ¶ – Voi avete tre madri | ||
371 | 1911 | è strano in tutto, si capisce, cosa c’è | ||
372 | 1911 | fu un Re che si chiamava Cozzo, cosa vuol | ||
373 | 1911 | cosa vuol dire Cozzo? Si può chiamare lui Perelà | ||
374 | 1911 | filosofia... ¶ – Anche di filosofia? ¶ – Sì, una filosofia leggera, leggerissima | ||
375 | 1911 | modo. ¶ – Le tre vecchie si chiamavano, dunque? ¶ – Pena, Rete | ||
376 | 1911 | conoscevo un uomo che si chiamava Pagnotta. ¶ – Bella novità | ||
377 | 1911 | acceso anche d’estate? ¶ – Sì. ¶ – Anche nel mese d | ||
378 | 1911 | gli altri uomini? ¶ – Ora sì... vi ci avranno nascosto | ||
379 | 1911 | così, è proprio così. ¶ – Sì, sì, è così. ¶ – La | ||
380 | 1911 | è proprio così. ¶ – Sì, sì, è così. ¶ – La purificazione | ||
381 | 1911 | oggetto vediamo che prima si carbonizza e poi va | ||
382 | 1911 | fumo. ¶ – Ma il fumo si spande per l’aria | ||
383 | 1911 | Che ve ne pare?... ¶ – Sì, sì... ¶ – Mi pare che | ||
384 | 1911 | ve ne pare?... ¶ – Sì, sì... ¶ – Mi pare che dimostri | ||
385 | 1911 | è certo. ¶ – E come si fa? ¶ – Bene, gli si | ||
386 | 1911 | si fa? ¶ – Bene, gli si leva, non gli si | ||
387 | 1911 | si leva, non gli si fa più scrivere. ¶ – Ma | ||
388 | 1911 | decreto reale. ¶ – E gli si leva ufficialmente, con un | ||
389 | 1911 | frittata! ¶ – Ah! ¶ – Uh! ¶ – Gli si ritira e si brucia | ||
390 | 1911 | Gli si ritira e si brucia, ecco fatto. ¶ – Bruciatela | ||
391 | 1911 | nemmeno il puzzo. ¶ – Gli si rende di fumo. ¶ – Come | ||
392 | 1911 | Non sa che pesci si prendere. ¶ – Ma il Re | ||
393 | 1911 | di fumo e non si tocca, bisogna rispettarlo, e | ||
394 | 1911 | perché è di fumo. Si dica quel che si | ||
395 | 1911 | Si dica quel che si vuole ma il fumo | ||
396 | 1911 | venuto. ¶ – Che salsiccia! ¶ – Almeno si poteva aspettarne un altro | ||
397 | 1911 | poteva aspettarne un altro. ¶ – Sì, è una parola: trovarlo | ||
398 | 1911 | in questo cantuccio. ¶ – Non si può star tranquilli un | ||
399 | 1911 | c’è dubbio. ¶ – Non si può mai sapere. ¶ – Disse | ||
400 | 1911 | Bisogna cacciarlo. ¶ – E come si fa? ¶ – Io me lo | ||
401 | 1911 | Senza farsene accorgere. ¶ – Ora sì. ¶ – E senza lasciargli trapelare | ||
402 | 1911 | Consegnamolo al popolo. ¶ – Brrrr... ¶ – Sì, ma prima bisogna dirgli | ||
403 | 1911 | cose incomincino a camminare. ¶ – Si mettono benissimo. ¶ – S’è | ||
404 | 1911 | suo disperato cordoglio. ¶ Non si voleva prendere una decisione | ||
405 | 1911 | risultata dal Consiglio Supremo si doveva lasciarla cadere di | ||
406 | 1911 | popolo avesse gridato: «morte!» si poteva uccidere a capofitto | ||
407 | 1911 | ebbe luogo senza che si fossero fatti vivi per | ||
408 | 1911 | appartamento di Perelà non si vide un’anima. ¶ Le | ||
409 | 1911 | con gli occhi socchiusi, si sentiva tutto immerso, attratto | ||
410 | 1911 | e quando videro Perelà si ritirarono in fretta e | ||
411 | 1911 | altri piacque molto. Egli si dileguava, partiva come era | ||
412 | 1911 | forse mai più. Tutto si sarebbe accomodato senza ricorrere | ||
413 | 1911 | magari peggio. Dove andava, si può sapere? A fare | ||
414 | 1911 | così e non altrimenti si doveva trattarlo. Oramai libero | ||
415 | 1911 | Dall’altra parte, invece, si diceva ch’era meglio | ||
416 | 1911 | tutta la giornata non si fece che dire: «torna | ||
417 | 1911 | Chi recandosi dal tabaccaio si lasciò sfuggire mezza parola | ||
418 | 1911 | di natura impressionabilissime, che si radunano agli angoli delle | ||
419 | 1911 | se alla Corte lo si ritiene colpevole, perché lasciarlo | ||
420 | 1911 | d’altra parte, non si voleva confessare che si | ||
421 | 1911 | si voleva confessare che si preferiva cavarsela con una | ||
422 | 1911 | non sapeva che pesci si prendere. Come tutti gli | ||
423 | 1911 | dar ragione alla Corte. Sì, sì, era meglio lasciarlo | ||
424 | 1911 | ragione alla Corte. Sì, sì, era meglio lasciarlo andare | ||
425 | 1911 | quella mattina all’alba si fosse tentato il taglio | ||
426 | 1911 | cosa tanto chiara. Come si può tagliar la testa | ||
427 | 1911 | e come una vela si poteva gonfiarla e sgonfiarla | ||
428 | 1911 | che non ha principio, si rovescia sopra la via | ||
429 | 1911 | per cause altrettanto inafferrabili si rovescia sopra la via | ||
430 | 1911 | nessun altro. ¶ Alla Reggia si seguitava a dire: «Tornerà | ||
431 | 1911 | lungo un ruscello, e si sentiva andare sorretto e | ||
432 | 1911 | alitava intorno illuminandolo tutto. Si sentiva così leggero come | ||
433 | 1911 | alto sopra di essa. Si guardò addosso e il | ||
434 | 1911 | saliva elevandosi sulla città, si elevava anche il pensiero | ||
435 | 1911 | tutta la sua gente si allontanavano, s’attenuavano, si | ||
436 | 1911 | si allontanavano, s’attenuavano, si perdevano davanti allo sguardo | ||
437 | 1911 | faceva sentire che quanto si faceva laggiù, fra quell | ||
438 | 1911 | una pesantezza opprimente, insopportabile. Si fermò ad osservare un | ||
439 | 1911 | uno spazio piccolissimo, e si volse alla casa dove | ||
440 | 1911 | gli edifizi della città. Si ricordò del primo giorno | ||
441 | 1911 | metri forse, e la si dominava per intero. Prima | ||
442 | 1911 | formava la città, e si sentì di disprezzarla in | ||
443 | 1911 | voi ne venite adesso? ¶ – Sì. ¶ – Io non potetti andarci | ||
444 | 1911 | siete di fumo, forse? ¶ – Sì. ¶ – La mia padrona diceva | ||
445 | 1911 | scherzasse. Sareste voi, quello? ¶ – Sì. ¶ La piccola rimase muta | ||
446 | 1911 | Re, e quella che si vede tutta intorno è | ||
447 | 1911 | appartengono alla chiesa che si chiama «il Duomo». Quello | ||
448 | 1911 | dove le grandi dame si recano la sera mezze | ||
449 | 1911 | è il monastero dove si rinchiudono quelle che peccarono | ||
450 | 1911 | mai visto, il cielo si guarda di notte quando | ||
451 | 1911 | alta voce: «phue!» e si scostò da lui quasi | ||
452 | 1911 | disprezzo. ¶ Un fanciullo che si trovava nel mezzo della | ||
453 | 1911 | pieno d’aria che si manipolavano gridando e ridendo | ||
454 | 1911 | contro lo sciame spietato, si sentiva travolgere dai piccoli | ||
455 | 1911 | tre anni e non si può dire quanto fosse | ||
456 | 1911 | gli piaceva al colmo, si rialzava per accingersi a | ||
457 | 1911 | è un pretesto, Perelà si sente male davvero. ¶ Dopo | ||
458 | 1911 | giuoco, rientrato nella Reggia si sentiva disfatto, affranto. Non | ||
459 | 1911 | mi faranno? Qualche cosa si prepara contro di me | ||
460 | 1911 | dirmi quello che mi si vuol fare e che | ||
461 | 1911 | vuol fare e che si prepara alle mie spalle | ||
462 | 1911 | la porta della stanza si apre cautamente e come | ||
463 | 1911 | Oliva di Bellonda. ¶ – Non si voleva lasciarmi entrare, ho | ||
464 | 1911 | giusto in quest’ora si sia riunito il consiglio | ||
465 | 1911 | questo punto la porta si apre, il gentiluomo dalla | ||
466 | 1911 | gli occhiali d’oro si fa alla soglia. Alle | ||
467 | 1911 | soglia. Alle sue spalle si sporgono due teste che | ||
468 | 1911 | uniforme. ¶ Al suo apparire si sono levate furiosamente voci | ||
469 | 1911 | e di ventagli. Vi si notano uomini e donne | ||
470 | 1911 | urla e i fischi si sono scatenati in una | ||
471 | 1911 | infernale. ¶ Sono le dieci. ¶ Si attende il ministro della | ||
472 | 1911 | di popolo, in fondo, si vedono continuamente sobbalzare delle | ||
473 | 1911 | oceano di patate. ¶ Ovunque si vocifera e si sussurra | ||
474 | 1911 | Ovunque si vocifera e si sussurra, ma non è | ||
475 | 1911 | distinguere una voce. ¶ Già si respira quell’aria, vaporosa | ||
476 | 1911 | rasoio. Quel miscuglio che si compone e perfeziona col | ||
477 | 1911 | sua espressione più alta. ¶ Si fa un silenzio di | ||
478 | 1911 | verdi dalle lunghe frange si muovono, entra il ministro | ||
479 | 1911 | il vostro difensore? ¶ Silenzio. ¶ Si avverte qualche screpolatura nella | ||
480 | 1911 | difensore? ¶ Le crepe rumorosamente si allargano. ¶ – Nessuno risponde? ¶ Alcune | ||
481 | 1911 | allargano. ¶ – Nessuno risponde? ¶ Alcune si fanno voragini e incominciano | ||
482 | 1911 | loro volta rotolano e si disfanno. ¶ – Non basterebbe questa | ||
483 | 1911 | firmare una condanna? ¶ Tutto si sgretola, si disfà, si | ||
484 | 1911 | condanna? ¶ Tutto si sgretola, si disfà, si disperde, l | ||
485 | 1911 | si sgretola, si disfà, si disperde, l’ambiente è | ||
486 | 1911 | nessuno! ¶ S’urla e si discute, si ride si | ||
487 | 1911 | urla e si discute, si ride si strepita e | ||
488 | 1911 | si discute, si ride si strepita e ci si | ||
489 | 1911 | si strepita e ci si soffia il naso, si | ||
490 | 1911 | si soffia il naso, si starnuta e s’inveisce | ||
491 | 1911 | Al banco della Giustizia si suonano i campanelli, ce | ||
492 | 1911 | n’è uno squarciato, si grida al silenzio ottenendo | ||
493 | 1911 | misterioso, illegale potere. Discolpatevi.» ¶ Si fa un relativo silenzio | ||
494 | 1911 | dappertutto gente che zittisce, si vuole udire la difesa | ||
495 | 1911 | di parlare, nell’aula si stabilisce il silenzio assoluto | ||
496 | 1911 | aula rumoreggia di nuovo, si levano voci indignatissime. ¶ – Intendete | ||
497 | 1911 | indigna molte facce che si vanno accartocciando, ma qua | ||
498 | 1911 | ma qua e là si vedono biancheggiare dei fazzoletti | ||
499 | 1911 | Io sono molto leggero, sì, sì, leg-ge-ro | ||
500 | 1911 | sono molto leggero, sì, sì, leg-ge-ro, leggerissimo |