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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
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una volta tanto che si prende cura di te
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dieci metri più giù si tagliava a fatica la
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me. Tuttavia, l’emozione si faceva sentire. Non era
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vive più qui?» chiese. ¶ «, ma adesso non c
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un po’ che non si vede.» ¶ «No, grazie, sto
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ora e il caos si era già impossessato di
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tieni?» domandò. ¶ «Credo di » risposi titubante. ¶ «Allora famme
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famme entrare» aggiunse, e si intrufolò in cucina, nonostante
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che se lei non si fosse lasciata corteggiare da
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Bene.» ¶ «Riesci a dormire?» ¶ «.» ¶ «I vicini come sono
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infine mi salutò e si portò via la sua
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fissai la porta che si apriva piano. Riconobbi il
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dalla voce familiare che si nascondeva dietro le sue
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la mia dolce sorellina si portava appresso era Valerio
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portava appresso era Valerio. , proprio lui, il mio
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sarei sorpreso neanche se si fosse presentata con un
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in tutto questo.» ¶ Valerio si avvicinò di un passo
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chiudi la bocca.» ¶ Lei si sedette e arrotolò la
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arrotolò la cartina, poi si guardò in giro e
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E ora vivi qui?» ¶ «, almeno per un po
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sposare...» rispose Flor, mentre si sfilava gli stivaletti e
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sfilava gli stivaletti e si lanciava sul letto. ¶ «E
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a un certo punto si alzò e andò in
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suo ritorno, Flor neanche si accorse dell’assenza di
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dell’assenza di Valerio. Si distese sul letto, al
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sai?» sussurrò poi. ¶ «Davvero?» ¶ «, e sono pure contenta
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voci della strada che si arrampicavano lungo i muri
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muri del palazzo e si intrufolavano sotto il legno
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la persona giusta» commentai. ¶ «, probabile, però, almeno, mentre
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e i nostri respiri si intrecciavano regolari. Di lì
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drago tatuato in petto – si nascondesse una ragazza dai
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Flor in un bar. Si era detta entusiasta di
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fumetti. E mia sorella si presentò con Rebecca al
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ai capezzoli. ¶ Rebecca mi si attaccò come un polpo
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Con me? Okay» balbettai. ¶ Si erano fatte le otto
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per la stanza, infine si attaccò ai miei capezzoli
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folle infilò gli anfibi, si accese una sigaretta e
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faccina del buono». Quindi si lanciò per le scale
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pazza!» ¶ «Chi?» ¶ «Chi?! Rebecca.» ¶ «, è un po’ pazza
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gente che vive non si preoccupa poi tanto di
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Già.» ¶ «E chi è?» ¶ «Si chiama Valdemar.» ¶ «Valdemar? E
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assomiglia ad Axl Rose.» ¶ «, okay, ma che c
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da lui.» ¶ «In Finlandia?» ¶ «» rispose, mettendosi a sedere
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Invece risi e lei si arrabbiò. «Erri, non fare
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Valerio. I suoi occhi si posarono sulla mezza natica
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mettendomi davanti a Flor. ¶ Si scambiarono un saluto. ¶ «Allora
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Ti piace?» ¶ «Di viso , ma è troppo nerd
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nessuno.» ¶ «Ma che dici?» ¶ «, c’è mia madre
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prima, quando a Napoli si erano tenute le elezioni
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fatto il tuo dovere?» ¶ «» mentii senza esitazione, guadagnandomi
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ingloriosa. ¶ Perciò, mentre lui si aspettava una presa di
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di mamma, «l’inchiesta si sia conclusa con un
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che con certosina pazienza si era costruita negli anni
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di tre settimane mamma si ritrovò a condurre un
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tanto». ¶ Quelli come noi si accontentano del dubbio ¶ «Erri
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in là. Tutti, infatti, si girano verso di me
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figlio è mio. ¶ Mamma si porta le mani al
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mani al volto, Mario si apre in un sorriso
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esclama Valerio, che poi si alza e mi abbraccia
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bella notizia! Dobbiamo festeggiare!» ¶ «, ha ragione» interviene Mario
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padre!» ¶ In breve tutti si alzano e mi abbracciano
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e dice «auguri», ma si vede che non gliene
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frega niente e che si chiuderebbe volentieri la porta
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ma quelli come noi si accontentano del dubbio». ¶ La
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la soglia dell’ufficio si spense non appena mi
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altri. ¶ Intanto il pc si era avviato e ispezionai
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e ogni notte, e si infiltra poco alla volta
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che la nostra crisi si protraeva ormai da un
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d’Asti, quello che si dice un vino «robusto
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in nulla e che si portava già addosso la
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ente. La psicologa, tuttavia, si disse non convinta della
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nessuna ragione, una sera si presentò in camera, si
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si presentò in camera, si sedette sul bordo del
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e le sorrisi. Lei si bloccò di colpo, spiazzata
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che dire. Alla fine si alzò e scappò via
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questa aria corrucciata che si porta appresso lei può
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la mia attenzione». ¶ Lui si protese in avanti, curvo
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prima di dimenticare come si fa.» ¶ Dovevo tornare a
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devo parlare» risposi. ¶ Lui si mise subito sulla difensiva
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approfittare del cataclisma che si era abbattuto sulla mia
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stomaco, perciò risposi di . Papà sparì e riapparve
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di vino rosso, quindi si sedette e si dedicò
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quindi si sedette e si dedicò alla frittata, mentre
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dubbi, il nostro rapporto si consolidò e l’empatia
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il bel rapporto che si era creato con Rosalinda
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ira e di gelosia, si risolse da solo con
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innervosire non poco. Come si permetteva di mettere bocca
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costasse enorme fatica. ¶ Papà si portò il sigaro alla
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diversa da quella che si era immaginato. Ecco perché
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di cui ancora non si era stancato. ¶ «Con tutti
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fossero giuste, che dopotutto si trattava di persone più
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so perché tua moglie si sia stufata di te
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Per un istante mi si bloccò il respiro: era
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il culo. ¶ Le ferite si rimarginano mentre viviamo ¶ Eh
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rimarginano mentre viviamo ¶ Eh , perché oltre a permettermi
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il caro amico Crispino si era rivelato uno stronzo
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al divano. In effetti, si sono tutti accomodati e
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giornale. «Il prossimo che si permette di interrompermi, lo
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Mario ha appena iniziato. «, la mia idea è
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Nostra madre tossicchia mentre si sistema meglio sulla sua
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realtà, non cambia nulla, si tratta solo di affrontare
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Ti ho detto di , ma ci vediamo con
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intendo tardi, tardi.» ¶ «Ah ? Allora adesso mi apro
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punto vendita più vicino si trovava a Roma. Ogni
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ogni età e genere. Si distinguono in coppie alle
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andato troppo avanti e si è lasciato sfuggire un
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di sederi che gli si presentano davanti. La compagna
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subito ciò di cui si parla. Ma il poveretto
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e chi lo è si sente sempre un po
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debito con la vita. ¶ Si presentò una sera che
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settimana seppi che non si era imbattuta per caso
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associazione di volontari che si dedicava al salvataggio dei
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Azione nobilissima che, tuttavia, si scontrava col fatto che
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andassero d’accordo. Però si rispettavano e, forse, da
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forse, da qualche parte, si invidiavano. Matilde avrebbe voluto
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per strada, la gente si scostava. A me questa
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tirassimo via dalla bocca. Si sdraiava al nostro fianco
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strano ¶ Poi una sera si ripresentò Flor, con i
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piacere» rispose Flor, «che si mangia?» ¶ «Spaghetti al pomodoro
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Benone» rispose entusiasta, quindi si lanciò sul divano e
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lanciò sul divano e si dedicò a un’intensa
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con papà.» ¶ «Perché?» ¶ «Be’, si vanta tanto di essere
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tipo alternativo e poi si arrabbia se gli annuncio
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che senso?» ripetei. ¶ Matilde si accasciò contro lo schienale
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o anno fa.» ¶ «Be’, , tre giorni, embè? Erri
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conoscete da tre giorni?» ¶ «, ti ho detto che
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fino a quel momento si era adeguata al mutismo
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dire?» ¶ «Come vivrete?» ¶ Flor si alzò, afferrò per il
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Samuele, che per salutarci si limitò a sollevare la
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sollevare la mano. Ernesto si fermò sull’uscio e
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fermò sull’uscio e si girò un istante, quasi
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con questa cosa.» Poi si alzò e si rifugiò
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Poi si alzò e si rifugiò nella stanza da
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dici?» chiese lei e si mise a ridere. ¶ La
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papà pianse. Almeno così si racconta in famiglia. Nonostante
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sua vita per strada, si era abituato subito alle
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sua fallimentare carriera politica si tramutò in carriera giornalistica
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per parlarne. ¶ «Erri, che si è messa in testa
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con Forza Italia.» ¶ «Ah, » risposi e tornai alla
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era quanto di meglio si potesse gustare a casa
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tutta la famiglia?» ¶ «Addirittura?» ¶ «, addirittura. Erri, senti, devi
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uomo?» chiesi io. ¶ Lui si fece rosso in viso
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Accese il sigaro e si mise a fissare il
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guardò con curiosità, poi si avvicinò e puntò gli
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mamma, con gli anni, si è ingoiata la sua
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avvicino, ma lei non si gira, così per qualche
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diventava pianto, e allora si girava per nascondermi le
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contatto. Per fortuna non si scosta, non si volta
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non si scosta, non si volta, anzi prosegue: «Questa
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Charlie Brown. Gli occhi si perdevano nei contorni dei
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senza chiedermi il permesso, si metteva a colorare le
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sua spalla. Lei infine si gira. «Ti ricordi il
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quando all’improvviso Arianna si voltò con la solita
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sollevò la maglietta e si coprì il viso, chiedendomi
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chiedendomi se mi piacesse. ¶ «» riuscii a dire, e
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a dire, e forse si sarebbe aspettata qualcosa in
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così. Stupidi, intendo. Non si dovrebbe perdere l’infanzia
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un castello della Lego, si bloccò e disse: «Ho
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seno e che poi si è sbottonato i pantaloni
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Queste cene sono patetiche.» ¶ «, può darsi, ma è
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poi, superati i quaranta, si ritrova a dover fare
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No, le subisco.» ¶ Iazeolla si portò una mano al
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di un ripasso, come si dice in gergo scolastico
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verità è che se si passa la vita a
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a finire che non si sente più niente». ¶ Per
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matrimonio che, senza figli, si era accartocciato su se
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della mia vecchia stanza si apre. È Clara, con
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che con Renata non si è mai al sicuro
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che con Giovanni non si può mai parlare di
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certezze, e quelle non si possono toccare.» ¶ «Giovanni non
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critico.» ¶ Lei mi fissa, si vede che vorrebbe aprirsi
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di questa riunione.» Poi si accorge della mia presenza
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cui secondo alcuni storici si deve il suo nome
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e lei diventò paonazza, si mise a urlare che
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in mano la situazione. Si presentò da me e
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dei miei comportamenti e si preoccupasse prima di capire
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È troppo piccola.» ¶ Lui si grattò la folta barba
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regali?» ¶ «No, regalartela no» si affrettò a precisare, «te
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pezzi e dei pantaloncini, si asciugava di continuo il
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braccio la figlia e si mise a farle le
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cominciò a divertirsi e si avvicinò. Fu allora che
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deserta i miei occhi si accorsero per la prima
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e a pensare che , ero stato proprio bravo
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la saliva che mi si era fermata in gola
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che nascono quando ci si sente importanti, al centro
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arrivò Clarinda, ma Rosalinda. Si accese una sigaretta, mi
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sigaretta, mi sorrise e si sedette al mio fianco
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capisci?» ¶ Feci di nuovo con la testa, anche
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nuevo fratellino. Bello, no?» ¶ «» mentii. ¶ Rosalinda terminò di
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terminò di fumare e si tirò giù la sottana
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impresse per siempre». ¶ Poi si girò a sorridermi. «È
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Le nostre bocche, però, si toccarono per pochi istanti
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il marito e ribatte: «, sei irrecuperabile, davvero non
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culturale della sua ragazza; si gira verso di lei
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credi?» ¶ «La nostra tata si chiamava Luisa» commenta Valerio
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città, della nostra cultura» si intromette Arianna, rompendo il
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Quando sarà il momento, si vedrà. Adesso è inutile
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A questo punto Renata si lascia andare sullo schienale
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mamma decise che non si sarebbe lasciata andare, che
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che gli altri non si preoccuperanno di colmarlo, ma
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Bob Marley con cui si accompagnava e schizzare via
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mentre la mia amata si limonava il rasta insensibile
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l’assemblea e quando si trattò di votare alzai
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Attesi che l’aula si svuotasse e sgattaiolai furtivo
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amavo. ¶ La amavo come si poteva amare una ragazza
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l’idea che ci si innamora davvero una volta
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corretto dire che se si è fortunati si incontra
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se si è fortunati si incontra una persona giusta
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vuoti di tempo, più si allargava il mio vuoto
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risposta, mi disse che si era fatto tardi e
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mano fra i capelli. , ero un po’ stempiato
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la stessa decisione. Mamma si era sintonizzata sul messaggio
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e aveva commentato: «Finalmente si rivede la luce in
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indispensabile nei nostri festeggiamenti) si riunì intorno al tavolo
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guardare il piatto. Giovannino si sistema meglio sulla sedia
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grande e bella, che si vuole bene» afferma, e
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crisi uterine, Valerio non si scompone e ribatte: «Ma
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borbotta una bestemmia che si perde nei meandri della
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parli di lavoro? Non si può sentire...» ribatte Valerio
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evitare che la moglie si lasci andare a una
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basta!» interviene mamma, che si alza e sbatte il
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e la moglie non si fosse alzata a placare
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spazientita a Giovanni e si rifugia nella stanza destinata
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sussurra uno «scusatemi» e si dilegua in bagno. ¶ Solo
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bagno. ¶ Solo allora Valerio si rivolge a Giovanni e
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pomeriggio inoltrato), alle elementari si lamentò perché Renata aveva
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Alle medie, il problema si ripropose, ma la scuola
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già andare sul motorino. Si chiamava Peppino ed era
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tutti. A dodici anni si vantava di aver già
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anni la madre non si vide una sola volta
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ma dopo qualche tempo si dimenticava della bugia e
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anni dopo, Renata Ferrara si prese la sua rivincita
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un lupetto scout. Mamma si convinse che gli scout
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regole! A dieci anni si deve giocare a pallone
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giocare a pallone, finché si può. ¶ I fanti contro
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in un’altra epoca, si sono divertiti con altri
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esempio, il Subbuteo non si usava quasi più, relegato
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giocattoli, che di notte si animavano e vivevano la
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i fanti contro tutti. Si nascondevano nelle pieghe del
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prime luci del giorno si ritiravano sulla mensola e
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peso. ¶ La osservai mentre si guardava le mani e
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Lui e tua madre si sono lasciati?» ¶ Annuii. A
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risalire in auto, Arianna si avvicinò al mio orecchio
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attorno alla bocca, quindi si infilò in auto e
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sua figlia. Risposi di a tutte e due
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me. E poi, come si faceva a odiare una
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mamma che ogni tanto si affacciavano nella mia vita
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a mia madre. Mamma si sedette su un tronco
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presenza, chiacchieravano indisturbate. ¶ «Che si stanno dicendo?» ¶ «Credo che
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figlio è maschio?» chiesi. ¶ «» rispose lei sicura. ¶ «E
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fece un verso e si tuffò in acqua. ¶ «Dove
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un bacio sulle labbra, si alzò, mi prese per
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Hai parlato con papà? ¶ . ¶ Embè? ¶ Ti chiamo dopo
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visibilmente preoccupato. ¶ «No, no» si affretta a rispondere Mario
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A quelle parole tutti si girano verso di lui
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verso di lui. Mamma si porta le mani al
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poi Giovannino e consorte si alzano mano nella mano
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millesimi di secondo. Se si fosse a una gara
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sarà un maschio e si chiamerà Mario», che «Giovanni
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nel quale ancora non si è imparato a parlare
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così lo vogliamo chiamare. ¶ , nel mio caso il
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A quanto ne so, si conobbero a una manifestazione
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cambio. Mamma, insomma, aveva un passato da dimenticare
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quell’uomo burbero che si diceva mio padre, gli
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in mia presenza non si erano mai scambiati una
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bacio. ¶ Le idee mi si schiarirono un giorno di
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nel mio silenzio. Mario si sedette accanto a me
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incontrato tua madre». ¶ Ebbene , quella domenica pomeriggio sul
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la passava piuttosto bene. Si era pazzamente innamorata di
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aveva lasciato che Mario si rifugiasse tra le braccia
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la seconda domanda. ¶ «Come si fa a stare insieme
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trovare il bagno occupato, si riempiono la bocca di
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persone. Con queste ultime si può, al più, fare
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con le prime, invece, si possono anche spacchettare i
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Già.» ¶ «Cioè, fare disegni?» ¶ «.» ¶ «Che storia assurda è
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mamma» osservai calmo. ¶ Lei si bloccò e gracchiò: «Che
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mi sembrava affabile. ¶ «Ah ?» gridò in preda a
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che ogni volta che si sentivano al telefono iniziavano
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quello di colui che si presta volentieri a sacrificare
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ciò che mia madre si aspettava: mi sedetti buono
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impose alcun divieto, non si permise di proclamare verità
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verità o dare consigli. Si limitò a dirmi di
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le sue parole, perché si era sforzato di trovare
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Mario. ¶ A volte chi si preoccupa per te può
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di chi a stento si accorge della tua presenza
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Piccola riflessione sul dubitare ¶ Si dice che il dubbio
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identica a quella che si è ripetuta negli anni
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dell’insalata. Nostra madre si gira d’istinto verso
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a mio fratello dove si trova la lista, così
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la figlia, Giovanni, invece, si versa un po’ di
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la mia carriera universitaria si è interrotta sul nascere
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Alle mie spalle, mamma si allontanava dall’aula con
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Farfugliai qualcosa, lei allora si portò gli indici al
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e mia madre non si innamorasse di un altro
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uomo. Quindi che mamma si innamorasse di Mario e
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che la speranza non si tramuta mai in realtà
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nello scambio di sguardi si è materializzata per un
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due ragazzi biondi che si baciano sotto una tormenta
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le ho fatto di con la testa e
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e gli occhi le si sono illuminati ancora di
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dell’esistenza; crede che si srotoli al suo passaggio
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troverai qualche femmina che si prenderà cura di te
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il mio orecchio e si è attaccata allo spumante
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chi vuoi che ti si prenda? Invece dovresti muoverti
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il mio miglior cliente, si aspetta di essere trattato
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piatti, i pettorali che si fanno sedurre dalla legge
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È un cane che si morde la coda; più
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che la vita mi si schiantasse addosso come un
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In tutto ciò, come si fa a girarsi dall
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di coppia di cui si perdono le tracce una
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sessuale il mio corpo si agitava e iniziava a
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importante è che non si contragga quel muscolo!» esclamò
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successo in fumetteria. Matilde si è presentata un pomeriggio
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qualcosa per il nipote. Si è guardata intorno e
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la sua sagoma che si stagliava su uno sfondo
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marketing dell’azienda. ¶ Lei si zittì, io tornai a
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chiudeva gli occhi e si lasciava sostenere dal poggiatesta
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grigio che ci avvolgeva si scioglieva in gocce che
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vetri e la musica si trasformava in notiziario? ¶ Era
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anni...» ¶ «Cinquantasette.» ¶ Imbarazzata, lei si è messa a sfogliare
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ha sorriso e non si è mosso dal banco
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felici e ingenui che si sono immolati come fanti
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I nostri rapporti mirati si sono trasformati ben presto
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e l’ha spuntata. , dev’essere andata così
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Matilde» dice Clara, che si è appena seduta di
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qui?» chiedo di rimando. ¶ «, sta dormendo nella sua
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Matilde?» domando io. ¶ Clara si alza e risponde: «Accompagnami
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sento commentare Giovanni mentre si avvia verso quella che
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luce del bagno e si avvia in salotto. ¶ Clara
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laureata in Economia, Clara si presentò nella nostra azienda
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giro di un anno si sono fidanzati e sposati
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porse la mano e si presentò. Rimasi folgorato e
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È tuo?» ¶ Feci di con la testa. ¶ «Anche
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nemmeno prima che papà si trasferisse sul divano, e
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piatto. Dopo poco, Arianna si rivolse al padre. «Possiamo
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con una formica che si era avventurata sul suo
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tue. ¶ Qualcosa di buono ¶ Si dice che il carattere
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carattere di una persona si formi nei primissimi anni
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tempo, il fatidico istante si perde nei meandri della
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dal lavoro e mi si piazzò davanti. Io ero
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gran parte delle traiettorie si frantumava sul muro alle
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precedenti anni di amoreggiamenti si era servita del verbo
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il suo ginecologo, che si divertiva a trovare gli
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il più delle volte si faceva trovare già sul
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queste occasioni che Matilde si lasciò andare all’urlo
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parve infinito, poi Matilde si sfilò gonna, slip, maglietta
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socchiuse gli occhi e si lasciò vincere da una
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smorfia di disgusto, quindi si voltò e, senza dire
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senza dire una parola, si avviò in bagno. Mentre
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pensile. Appena mi vede, si ferma e mi sorride
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sul centrotavola il giallo si sposava bene col rosso
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figlia di Giovannino, che si chiama come la nonna
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soglia del salotto, quindi si tuffò sul divano, dove
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mio vero padre, che si chiama Raffaele, ha sei
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parlava, io annuivo come si fa con un vecchio
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con la barba che si prendeva cura di me
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collaborazione. ¶ «Già, ma Erri si trovava in una situazione
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rimasi in silenzio. ¶ «Lui si è voluto battezzare per
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A quindici anni non si è poi tanto grandi
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anzi, a quindici anni si ha solo bisogno di
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donna.» ¶ Lei sorride e si avvicina, mi abbraccia ed
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ricoperta di macchie mentre si allontana verso il salone
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e lo riempie. Infine si accomoda con fatica sulla
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più di ogni altra si avvicina al concetto di
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bottoni aperti, dai quali si intravede il petto gonfio
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senza ascoltare la risposta si lancia fra le braccia
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come avevo immaginato, ma si rifugia, intimorita, con il
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giorno della sua morte, si è presa cura della
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E, d’altronde, non si può certo dar torto
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venute dopo se non si sono affezionate alla dispotica
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Mario, il cui studio si andava arricchendo sempre più
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patiti di Formula Uno si incollarono alla tv per
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lui ho capito che si può benissimo assistere al
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avevo capito che ci si può sempre rialzare da
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silenziosa la sedia e si imbucò nel bagno per
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mani, domandò: «Allora, che si festeggia?» ¶ Una volta a
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che la natura non si prostrasse dinanzi alla nostra
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La natura, in realtà, si fa beffe del giudizio
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che per l’occasione si traveste da Circe. ¶ «Non
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sempre più agitata, e si siede. ¶ Fosse stata sua
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che l’ultimo Natale si era consumato sul vecchio
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intenso, fui un bambino traumatizzato e con il
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sorridente di Mario, che si presentò e cinse la
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la sua, enorme. Poi si scostò e dietro di
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che all’epoca era un ragazzino con gli
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giochino di vermi che si lanciavano bombe, e sacrificato
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meno ventisei anni, mamma si avvicinò e mi disse
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ripetei come un pappagallo. ¶ «, per via del tuo
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Invidio mio fratello che si accompagna a una donna
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raccontare. Per un periodo si è presentato di notte
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spazio. Dopo qualche sera si rifece vivo, gli chiesi
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speciale. Lo capisci?» ¶ Flor si staccò e mi fissò
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e mi fissò, poi si passò il dorso della
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la parola data. ¶ Flor si tranquillizzò e si addormentò
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Flor si tranquillizzò e si addormentò. La svegliai poco
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I suoi occhi verdi si fecero ancora più grandi
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in cucina. ¶ «Forse non si fida di noi. Ha
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lavastoviglie con aria indifferente, si dilegua in silenzio. ¶ «Di
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Giovanni abbassa gli occhi. «, è vero.» ¶ «E perché
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me?» ¶ Giovanni sospira e si volta un istante a
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purtroppo, però indietro non si torna, lo hai detto
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vero, il passato non si può aggiustare a proprio
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un passo indietro e si ciba degli sbagli che
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della vita che mi si era sciolta fra le
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paio d’ore Renata si sveglia. Lì ci sono
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ricerca di qualcosa. ¶ Giovanni si accorse che la osservavo
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il suo sorriso, vero?» ¶ Si avvicinò e mi sussurrò
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Matilde la ami ancora?» ¶ «.» ¶ «Cioè, ne sei follemente
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in fondo, stasera quasi si sente sollevata, intrigata all
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sue parole e risposi: «, può essere...» ¶ Giovanni bevve
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un sorso di birra, si avvicinò e bisbigliò: «Mi
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vigliacco: la mia infedeltà si è sempre limitata a
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bene.» ¶ «Hai fatto bene.» ¶ «, lo credo anch’io
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di farlo». ¶ «Già.» ¶ Infine si alzò, fece un rutto
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che la mia vita si era disintegrata nel giro
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Flor, nessuno nella vita si è mai preoccupato di
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il suggerimento che più si avvicina al concetto di
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fine a se stesso; si può odiare solo se
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odiare solo se prima si è amato. ¶ Di Rosalinda
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se ne va. ¶ Mario si stanca per primo ¶ In
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di casa Ferrara. Giovanni si tuffa sul divano e
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siccome sono certo che si tratti di una questione
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per l’emozione. Mario si distese su un lettino
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Chissà chi dei due si stancherà per primo. ¶ Nel
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massima discrezione ma lei si volta, allontana il cellulare
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di tuo padre...» ¶ «Valerio?» ¶ «, perché non lo sapevi
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e le mie guance si colorano di rosso. È
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quel che dice. ¶ «Erri?» ¶ «?» ¶ «Dicevo, mi fai sapere
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la rubrica del telefonino. ¶ «?» rispondo distratto. Sto pensando
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ridere. Almeno così dicono. ¶ «, mi ha parlato così
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successivo. Era sera e si presentò a casa nostra
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prometti?» ¶ Avevo fatto di con la testa e
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un bel sorriso. ¶ Mamma si sedette sul bracciolo del
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essere evidente, perché Mario si affrettò ad aggiungere: «Ho
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me. ¶ Alla fine Mario si alzò di scatto, nonostante
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lanciai sul divano. ¶ «Adesso?» si intromise Renata, annientando in
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mantenute. Sai, le donne si offendono, se no» disse
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della tata Luisa, che si presentava ogni volta con
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al lavoro!» esclamò e si chinò a pizzicarmi sotto
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gli occhi lucidi. Quando si chiusero la porta alle
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fosse finito. ¶ L’impresa si rivelò più ardua di
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del capezzolo nero che si intravedeva sotto il tessuto
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bacio sulla fronte e si dileguò in cucina per
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non provavo, come loro si sarebbero attesi, una delirante
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scrutarli e loro nemmeno si accorgono della mia presenza
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lo sa.» ¶ «Lo sa?» ¶ «.» ¶ Allora finge proprio bene
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dovrai fare una terapia?» ¶ «.» ¶ «E non pensi che
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fila. ¶ «Era tua madre?» ¶ «.» ¶ «Cosa è successo di
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ha il cancro.» ¶ Matilde si bloccò, nonostante la gente
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Ma che stai dicendo?» ¶ «Si deve operare lunedì. Ora
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guardarla. ¶ «Quando tua madre si è ammalata. La sera
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Embè?» ¶ «Eravamo al cinema.» ¶ «, mi sembra di sì
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Sì, mi sembra di .» ¶ «Me l’avevi detto
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tuo fianco, che eri amorevole, gentile e premuroso
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salotto di Mario, che si lascia sprofondare sul divano
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dà le spalle. ¶ Lei si gira di soprassalto, spaventata
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con le unghie. Poi si porta la mano al
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dorme nel passeggino. Arianna si volta e resta a
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socchiude le palpebre e si strofina i palmi sulle
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una sigaretta?» chiede, e si mette a sedere sul
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del davanzale. Arianna adesso si sta guardando allo specchio
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arrivati a quel pomeriggio. ¶ «» sussurro, e distolgo lo
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a vedere.» ¶ «Arianna...» ¶ Lei si avvicina, la sigaretta ancora
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dallo sguardo spento che si aggrappa ai suoi stessi
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dopo le sue labbra si poggiano sulle mie. Tento
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sbarrati, come se mai si sarebbe aspettata una reazione
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fai pena» conclude, e si getta di nuovo sul
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la abbraccio. Lei non si volta, allora le afferro
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piccoli episodi che poi si tramutano in ricordi, e
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i nostri respiri che si infrangono sulla pelle dell
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le ciglia che quasi si toccano. Di nuovo qui
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i miei fratelli, pensano si tratti di amore fraterno
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rimasi a fissarla mentre si allontanava con il tipo
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azzurro. ¶ Orlando, che intanto si era infilato nel bar
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mangiare gelati che, puntualmente, si scioglievano sulle loro magliettine
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Mah, la conosci» rispose, «si è messa in testa
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Spagna.» ¶ «Vuole vivere lì?» ¶ «, dice che lui ha
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Ma perché, che fa?» si intromise mamma. ¶ Eravamo a
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subito lei. ¶ «Credo di .» ¶ «Ma vuole smettere di
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avrà cambiato idea, magari si sarà anche lasciata con
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domande, tanto so che si inventa qualcosa di nuovo
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Ha la barba?» intervenni. ¶ «.» ¶ «E un cane maculato
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maculato...» ¶ «Un cane macu... , come fai a saperlo
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non dice niente? Non si preoccupa?» ¶ «Lascia perdere la
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vedersela da sola.» Poi si alzò e aggiunse: «E
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lui fu uscito mi si avvicinò con la tazzina
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po’ come il figlio si bea dello sguardo ammirato
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sorride un istante e si fa seria. «Ma dove
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solo distruggere» ribatte e si alza dal letto per
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Tu pensi?» ¶ «Penso di .» ¶ «Sono giorni che tento
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con gesti nervosi e si rimette sul letto, al
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arriva, di qualunque cosa si tratti. Perché difficilmente ti
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a sedici anni non si è piccoli.» ¶ «Sì, invece
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non si è piccoli.» ¶ «, invece.» ¶ «No, io piccola
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soli in casa, non si accontentò più di guardarmi
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mi sverginò e poi si mise a piangere, disse
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nulla. Solo mia madre si lamentò con Mario per
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più stata mia. Se si fosse concessa a un
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l’amore, l’uomo si accorge se per la
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perché, da quel che si diceva in giro, suo