parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carmine Abate, Gli anni veloci, 2008

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
2008
scalinata. Lui le sorrise, si tolse il cappello e
2
2008
in quel momento. ¶ Lui si informò su di lei
3
2008
stanza accanto al Crocifisso. ¶ Si fidanzarono ufficialmente, come richiedevano
4
2008
salva anche la sostanza: si vedevano ogni giorno, prima
5
2008
in un paesaggio stupendo. , aveva ragione Rino sulle
6
2008
partire per il fronte. Si videro una sola volta
7
2008
dopo l’8 settembre, lui si aggregò ai partigiani della
8
2008
erano annegate, gli altri si erano salvati per miracolo
9
2008
contribuì alla sua ricostruzione, si era trovato una stanzetta
10
2008
che stava sbagliando tutto, si era licenziato, aveva imparato
11
2008
era cambiata. Perché non si era più sposato? Se
12
2008
era più sposato? Se si ama intensamente, una sola
13
2008
mare qui attorno, niente, si sarà sbriciolata nell’acqua
14
2008
se c’è ancora…». Si fermò bruscamente. Il sole
15
2008
le reti e dentro si agitavano due pesci, grandi
16
2008
di ricerche i sommozzatori si sono arresi: «È difficile
17
2008
un corpo se non si conosce, almeno a larghe
18
2008
Alla parola “cadavere” Nicola si passa una mano sugli
19
2008
nèscia, non vuole, lui si è jettàto nel posto
20
2008
segno della croce e si jètta senza fare spruzzi
21
2008
vecchie imposte verdi. Nicola si gira cauto verso il
22
2008
carte. Mentre le prende si accorge che gli tremano
23
2008
saprà come usarli. Nicola si farà carico di consegnarle
24
2008
e, passo dopo passo, si faceva strada tra i
25
2008
sicuro che ne parlerò. , caro Lucio, credo proprio
26
2008
presa una cotta. Lui si chiama Nicola. Non è
27
2008
fai l’arrogante che si crede chissà chi, e
28
2008
strapparla dalla rabbia. Poi si sdraiò sul letto, si
29
2008
si sdraiò sul letto, si appoggiò sui gomiti, lanciò
30
2008
fino a quando non si sentì calmo. ¶ Non aveva
31
2008
usata nella lettera, Anna si comportava come fosse la
32
2008
non le andava che si sapesse in giro e
33
2008
star e le ragazze si erano finalmente accorte di
34
2008
televisione. A casa, poi, si respirava un clima di
35
2008
visto fare a Roma. ¶ Si era voluto aggregare anche
36
2008
passi aveva saltellato zoppicando. Si è fatto male, ha
37
2008
Nicola, stretti i denti, si era lanciato all’inseguimento
38
2008
Più che un applauso si era sentito un boato
39
2008
durata solo 10”7. ¶ La caviglia si era gonfiata e Nicola
40
2008
musicale e, mentre scriveva, si era immedesimato in lui
41
2008
Mennea che correva e si allenava con una tenacia
42
2008
come corre determinato, come si impegna senza cedimenti anche
43
2008
braccia al collo e si alzò sulle punte dei
44
2008
casa mano nella mano, si raccontarono le nostalgie dell
45
2008
assenza e ogni tanto si fermarono ad abbracciarsi come
46
2008
abbracciarsi come se non si vedessero da un secolo
47
2008
di Nicola. ¶ Dopo pranzo si rividero nella stanza di
48
2008
in riva al mare.” Si spogliò lentamente senza distogliere
49
2008
a sorridere da quando si era presentato in casa
50
2008
sempre i volpigni che si facevano scrivere malati e
51
2008
scrivere malati e non si presentavano al reparto. Era
52
2008
la signora Pina e si era ritirata in cucina
53
2008
di grano e davanti si apriva un varco azzurro
54
2008
appuntiti. ¶ Nicola annuì. Bellissimo, , ma non quanto te
55
2008
non quanto te, Anna. ¶ Si sedettero sull’erba, vicinissimi
56
2008
mi ha portato qui, si vuole prendere gioco di
57
2008
che fece altrettanto e si sentì subito meglio, come
58
2008
nuovo una sorsata. ¶ Lei si inginocchiò sull’erba. «Speriamo
59
2008
con le cartine e si rollò una sigaretta con
60
2008
Guarda!». E lui improvvisamente si accorse che il campo
61
2008
pareva che il cielo si specchiasse sulle spighe, in
62
2008
allontanare il pensiero che si trattasse di un sogno
63
2008
dopo il secondo bacio si fermò a mezz’aria
64
2008
lei avrebbe voluto gridare “, ti prego”. ¶ La spogliò
65
2008
ti prego» e non si stancava di baciarlo, lo
66
2008
maglietta. Quando furono nudi, si lasciarono cadere sul plaid
67
2008
notte. ¶ Alla fine lei si girò su un fianco
68
2008
ore avvolti nel plaid. Si svegliò prima lei: «Vèstiti
69
2008
salutarsi sul binario lui si lasciò sfuggire «E ora
70
2008
sorriso disincantato sulle labbra. ¶ Si scambiarono solo due baci
71
2008
vive più a Crotone, si affidano a Nicola come
72
2008
madre è agitatissima, non si capisce bene quello che
73
2008
più una nottata intera, si alzava dopo un paro
74
2008
paro d’ore e si preparava una camomilla con
75
2008
Vedrai che lo troviamo, si sarà addormentato o avrà
76
2008
sulla testa l’orizzonte si perde nell’azzurro brillante
77
2008
barca di Capocolò non si vede. «È come cercare
78
2008
mille volte di verde, si staglia sul bianco dello
79
2008
ogni beccheggio. Capocolò non si vede, forse si è
80
2008
non si vede, forse si è davvero addormentato. Accostano
81
2008
annaffiare il suo orto. Si coricava dopo il telegiornale
82
2008
giorni la sua voce si sentiva raramente. ¶ A fine
83
2008
Rino e, se poteva, si aggregava volentieri alla loro
84
2008
le birre di troppo, si addormentavano sulla spiaggia e
85
2008
po’». ¶ «Grazie, Rino. Domani si va a pesca, se
86
2008
durante la cena. Poi si ritirò nella sua stanzetta
87
2008
voce di Capocolò: «Vieni?». Si alzò dal letto sbadigliando
88
2008
bagno. Era sudato. Appena si sciacquò la faccia, si
89
2008
si sciacquò la faccia, si rese conto che Mario
90
2008
cielo: milioni di stelle si erano illuminate tutte insieme
91
2008
all’improvviso. Nessuno parlava. Si sentiva solo il fruscio
92
2008
innamorata e per dimostrarlo si mise a canticchiare una
93
2008
come fare non so, , devo dirlo, ma a
94
2008
Capocolò ma chissà come si chiama veramente e da
95
2008
i tre giovani, Capocolò si mise a raccontare senza
96
2008
squallida come adesso, e si incamminò verso la città
97
2008
grande attrazione internazionale. Nicola si voltò e vide davanti
98
2008
sulla nuca, poi le si avvicinò pericolosamente simulando pugni
99
2008
e pensionato». ¶ L’uomo si levò il cappello e
100
2008
la sua calvizie, disse: «, è vero, ma come
101
2008
in disparte a divertirsi, si girò e non vide
102
2008
del pubblico la interruppe: «, vabbe’, stai dicendo delle
103
2008
E di nuovo tutti si misero ad applaudire e
104
2008
il giornale dalle mani, si mise gli occhiali sul
105
2008
articolo. La madre invece si soffermò sulla foto. «Hai
106
2008
bene, ti aspetto.» ¶ Manuela si fa viva in media
107
2008
sera e di solito si ferma a dormire da
108
2008
l’ultimo pasticcino. Poi si pulisce le labbra: «Ho
109
2008
occhio, l’avrò vista e no tre volte
110
2008
il suo matrimonio.» ¶ Nicola si fa scuro in viso
111
2008
in attesa che Nicola si decidesse a cercarla? ¶ Manuela
112
2008
tanto qualche ex compagna si faceva viva con una
113
2008
buio come lucciole sofferenti. , soffriva, ma faceva finta
114
2008
rancori della giovinezza non si cancellano mai. ¶ E nemmeno
115
2008
la mangiamo sul balcone. Si sta bene fuori. Offro
116
2008
le lenzuola. Lui le si sdraia accanto e spegne
117
2008
corposo: «Comunque pare che si sia separata dal marito
118
2008
della cena. Il rumore si fece insistente, Nicola si
119
2008
si fece insistente, Nicola si girò con calma verso
120
2008
delle piante di Capocolò. ¶ Si precipitò ad aprire, un
121
2008
davanti a me». Ora si sentiva più rilassato e
122
2008
da Zzà Rosì, dove si mangia un’ottima pizza
123
2008
non assomigli, che se si comportasse con me come
124
2008
comportasse con me come si comporta con Lucia e
125
2008
simpatici, anche se alcuni si atteggiavano a rivoluzionari e
126
2008
materie e un po’ si sentiva in dovere, voleva
127
2008
osservò che in questo si assomigliavano, Nicola e lei
128
2008
suoi coetanei germanesi, ma si era goduto la sua
129
2008
assumere alla Montecatini?» ¶ Nicola si lasciò scappare un sospiro
130
2008
glielo chiedo io, non si tira indietro. È molto
131
2008
Entrarono in casa e si salutarono davanti alla stanza
132
2008
era caldo e saporito. ¶ Si guardarono negli occhi con
133
2008
tre del pomeriggio e si sarebbe buttato a letto
134
2008
della corrispondenza. Nicola non si aspettava un’altra lettera
135
2008
questa situazione. Poi però si lamentano di tutto e
136
2008
figlio, «fra una quartadurata si mangia», e a Capocolò
137
2008
che di Anna non si sarebbe liberato facilmente. ¶ «Che
138
2008
mare, dove di solito si fermava fino al tardo
139
2008
di Catanzaro. Ogni giovedì si allenava alla staffetta, con
140
2008
posso finalmente bere…” Nicola si sentiva bene, carico e
141
2008
lontano del campo e si sdraiò sull’erba. Il
142
2008
mentre i suoi riccioli si aprivano e imprigionavano i
143
2008
intrecciavano con loro. ¶ Poi si alzò di scatto e
144
2008
muscoli delle gambe e si disse: “Metticela tutta, Nicola
145
2008
birra e la stanchezza si facevano sentire. Nicola si
146
2008
si facevano sentire. Nicola si addormentò sul plaid sotto
147
2008
lontano, come se non si fosse mai mosso da
148
2008
destro di lei che si godeva nudo e prepotente
149
2008
e di ragazzi che si muovono vocianti con i
150
2008
addirittura ci prova, lui si ritira nel suo guscio
151
2008
una lumaca. È vero, si vanta di essere “felicemente
152
2008
a Rodolfo Valentino, però si è imposto di non
153
2008
con orgoglio, e poi si pente perché sa che
154
2008
deboli e perché già si vede in fuga sulla
155
2008
il vuoto che gli si apriva davanti. ¶ Mario non
156
2008
apriva davanti. ¶ Mario non si accorgeva di Nicola, al
157
2008
ore al giorno. Se si rifiutavano, venivano licenziati senza
158
2008
alzava la voce, Mario si esaltava, era acqua portata
159
2008
e la violenza non si va da nessuna parte
160
2008
il restante fiato e si batteva la testa con
161
2008
che arrivavano da fuori si sistemavano alla meno peggio
162
2008
servizi. Con il tempo si era creato una famiglia
163
2008
sempre in prima linea.» ¶ «, ma non menava le
164
2008
parte che ogni mattina si svegliava da solo con
165
2008
convinzioni, nessuno in famiglia si era accorto delle pene
166
2008
che erano fatti suoi. ¶ Si intuiva che Capocolò era
167
2008
un momento pensò che si trattasse di un sogno
168
2008
menta. ¶ Quando la sconosciuta si sdraiò accanto a Nicola
169
2008
sua eccitazione, di cui si era impadronita Manuela con
170
2008
esperte. ¶ Fece tutto lei: si spogliò e lo spogliò
171
2008
di sudore, i riccioli si appiccicavano sulla fronte, si
172
2008
si appiccicavano sulla fronte, si stiravano tra le dita
173
2008
dita di Manuela. Che si muoveva frenetica, ora, gemeva
174
2008
barca, neanche da bambino. ¶ Si risvegliò al ritorno nel
175
2008
che anche mia sorella si chiama Anna? Farò una
176
2008
di Battisti». Rino non si dà arie, pur essendo
177
2008
Ai vostri posti…» ¶ Nicola si posizionò sui blocchi di
178
2008
Con un rapido movimento si distese in avanti sollevando
179
2008
volati in avanti, già si sentivano i loro passi
180
2008
di una categoria superiore, si alzarono in piedi, cominciarono
181
2008
anni e mezzo, Nicola si prese la rivincita sui
182
2008
di Catanzaro Lido, dove si abbuffarono di specialità marinare
183
2008
sua. Però sul pullman si lasciò andare alla frenesia
184
2008
con le ragazze che si sedevano sulle sue ginocchia
185
2008
sue pietanze sfiziùse, ma si capiva che non le
186
2008
spesso, «questo voglio». ¶ Manuela si faceva viva una o
187
2008
la settimana e Nicola si lasciava svegliare volentieri dai
188
2008
un pizzico di rimorso, si chiedeva se Anna notasse
189
2008
fumava seduto a prua. Si capivano senza tante parole
190
2008
premiazione degli atleti che si erano distinti ai Giochi
191
2008
in corpore sano.» ¶ Nicola si avvicinò al preside con
192
2008
e la madre che si asciugava le lacrime con
193
2008
della noia quotidiana e si dimenticò la coppola, il
194
2008
lo stretching molto accurato, si permetteva qualche allungo di
195
2008
strappo muscolare e magari si riapre la ferita» gli
196
2008
a ingozzarsi di pasticcini. ¶ Si sentiva bene, finalmente, il
197
2008
il dolore di testa si risvegliava di rado, i
198
2008
po’ gli dispiaceva. ¶ 18 settembre ¶ Si accomodi qui, sul terrazzo
199
2008
che viene a trovarmi, si accoccola proprio sulla poltrona
200
2008
di vimini in cui si è seduto lei e
201
2008
casa sua. Da qui si vede il promontorio di
202
2008
esserne orgogliosi, non crede? ¶ , certo, volentieri, diamoci del
203
2008
voluto prendere tempo. Non si può dare un indirizzo
204
2008
dovrei? Chiamami quando vuoi. Si capisce che hai bisogno
205
2008
le mie amiche che si innamorano un giorno di
206
2008
ci riesco. I miei si vantano che sono brava
207
2008
deluso. E di nuovo si era pentito di non
208
2008
problemi». ¶ «Grazie, fra’, tu che mi capisci. Dovresti
209
2008
doccia.» ¶ Rimasto solo, Nicola si affrettò a leggere la
210
2008
un mare di gente si riparava dalla pioggia e
211
2008
riparava dalla pioggia e si muoveva a ondate. Nicola
212
2008
cosa rispondere e non si capiva se stesse annuendo
213
2008
Nicola non disse niente. Si sedette alla scrivania e
214
2008
latino. ¶ Una nottata memorabile ¶ , fu davvero una nottata
215
2008
del sito archeologico e si fermarono in una piazzola
216
2008
del pentolone in cui si preparava. Capocolò era uno
217
2008
età di dieci anni si era trasferito con la
218
2008
ragazzo aveva composto canzoni, si era diplomato in ragioneria
219
2008
andava molto d’accordo, si scrivevano, si sentivano per
220
2008
d’accordo, si scrivevano, si sentivano per telefono e
221
2008
vedersi a Crotone. Mario si sarebbe buttato nel fuoco
222
2008
al mento attirabaci». Tutti si misero a ridere alle
223
2008
di Hera Lacinia che si ergeva alle sue spalle
224
2008
voce, un canto che si riscaldava nel fuoco, andava
225
2008
le coppiette ballavano o si baciavano di nascosto dietro
226
2008
arrabbiato con Anna, che si era attaccata a Rino
227
2008
Rino, pensava Nicola che si sentiva tradito e beveva
228
2008
occhi e, siccome Nicola si limitava ad ascoltare la
229
2008
rispose Rino ironico. «Quelli che capivano di musica
230
2008
prete?» disse Mario. Tutti si misero a ridere, anche
231
2008
fuoco. ¶ All’improvviso Manuela si staccò da Nicola come
232
2008
di Rino, e ormai si era creato un quadrilatero
233
2008
Ferrari contro di lui si schiantò, il suo assassino
234
2008
forse per l’orario. Si pregò tutti i santi
235
2008
al Policlinico, ma lo si mandò via perché mancava
236
2008
in alto il sole, si disse che Renzo era
237
2008
un po’ di inquietudine si era insinuata nella voce
238
2008
nel mare. E quando si avvicinarono alla riva, più
239
2008
con Capocolò» disse Nicola. ¶ «, Mario me ne ha
240
2008
onore per noi». ¶ Mario si era appartato al buio
241
2008
sul volante come se si preparasse all’impatto. ¶ «Che
242
2008
sorpreso dall’urlo improvviso, si accorse del pericolo all
243
2008
momento sembrava che non si fosse fatto niente. ¶ D
244
2008
fatto niente. ¶ D’istinto si portò le mani alla
245
2008
cronometrato in quel momento, si sarebbe complimentato con lui
246
2008
come pioggia, e non si rendeva conto che era
247
2008
botta, il suo fremito si trasformò in una smorfia
248
2008
ricresceranno i boccoli non si vedrà più la cicatrice
249
2008
fortunato anche in questo». ¶ «, proprio una bella fortuna
250
2008
un ciòtu, le macchine si sono attruzzate a una
251
2008
di un chirurgo estetico si fece portare uno specchio
252
2008
collinetta di garze e si complimentò con lui: «Abbiamo
253
2008
nel contempo piangeva, sbraitava, si lamentava della mala sorte
254
2008
lamentava della mala sorte. «Si calmi, signora, suo figlio
255
2008
dottore. Ma lei non si calmava, no che non
256
2008
figlio, ma lei non si calmava, no che non
257
2008
porco a Natale. «Signora, si calmi. Gli abbiamo fatto
258
2008
giovane. Camperà cent’anni, si calmi» riprovò il dottore
259
2008
che non mi calmo», si sentì l’urlo spaventoso
260
2008
palle quadrate, che non si è lamentato manco un
261
2008
Anna, che però non si vedeva, forse era ancora
262
2008
Quando entra nell’ospedale si tocca d’istinto la
263
2008
tempo di un respiro. Si specchia alla vetrata dell
264
2008
capelli neri, che volendo si potrebbero contare come spighe
265
2008
a due per volta. Si illude di scaricare la
266
2008
arriva il suo turno. ¶ «Si accomodi, prego.» ¶ La dottoressa
267
2008
tesa. ¶ «Sono Nicola Manfredi» si presenta e, mentre le
268
2008
un sottile dolore che si propaga fino alla gola
269
2008
Poi anche il dolore si risvegliò, avanzò nella sua
270
2008
un giorno di scuola. ¶ Si era svegliato alla solita
271
2008
fresca fresca da Capocolò, si sentiva un po’ meglio
272
2008
sentiva un po’ meglio. Si vestì a fatica e
273
2008
stringevano i polsi e si era alzato con la
274
2008
Invece ringraziò gentile e si avviò verso la sua
275
2008
allo specchio dell’armadio, si accorse che gli stava
276
2008
ancora se lo sognava. Si allenava sempre a queste
277
2008
gol a stagione. Tutti si aspettavano chissà quali traguardi
278
2008
i freni consumati che si spegne in salita. A
279
2008
d’accordo, di lui si fidava, perché era suo
280
2008
appena toccava il pallone si trasformava in una farfalla
281
2008
trasformava in una farfalla: si capiva che era stato
282
2008
campione, il sangue non si fa acqua, resta rosso
283
2008
di un bambino. E si incazzava quando qualcuno non
284
2008
ai più piccoli come si tira di piatto, al
285
2008
Anna un pomeriggio. ¶ Nicola si sentì lusingato, forse arrossì
286
2008
la coppola sugli occhi, si addormentava. ¶ Quando entrò nella
287
2008
assenza prolungata e cosa si nascondeva sotto la coppola
288
2008
rientrare nella normalità, Nicola si levò la coppola con
289
2008
tenere che aveva pensato. Si considerava un ragazzo lucido
290
2008
stronza, perché a volte si comportava da piccola arrogante
291
2008
rivederla e parlarle. Ormai si conoscevano da circa due
292
2008
circa due anni, ma si scambiavano solo qualche parola
293
2008
un “ciao” frettoloso quando si incrociavano in cucina o
294
2008
Sentì dei passi che si avvicinavano e nascose la
295
2008
in fretta, mentre lui si allenava ogni mattina proprio
296
2008
futuro, alle Olimpiadi. Lui si schermiva, con i pugni
297
2008
chiuse a chiave. Poi si lavò i denti e
298
2008
gambe. ¶ L’indomani mattina si svegliò di malumore e
299
2008
e poco dopo, mentre si sciacquava la faccia, avvertì
300
2008
a rivoli dalla fronte, si sentì più leggero. Attorno
301
2008
disse. Con la mano si liberò di una nuvoletta
302
2008
pista in terra battuta, si potevano vedere lui e
303
2008
capelli neri, che prima si erano involati all’indietro
304
2008
di soffici riccioli. E si placavano fino alla prossima
305
2008
Salutò i compagni e si sedette nell’ultimo banco
306
2008
entrava in classe e si metteva a dettare. Purtroppo
307
2008
della nostra parte migliore”? Si sdraiò sul letto. “Qui
308
2008
di salutarmi. Ma come si può restare indifferenti quando
309
2008
di Lucio Battisti. Però si sente un po’ intontito
310
2008
eco dei suoi passi si fa più pressante, dal
311
2008
alone profumato in cui si tuffano api e moscerini
312
2008
tempo l’avesse pressata. Si guardano negli occhi e
313
2008
negli occhi e lei si apre subito a un
314
2008
un anno intero, come si fa da noi. Poi
315
2008
telecamera di inquadrarmi e si è ritirato indietro, mentre
316
2008
farla studiare. Lei che si spacciava da moderna, da
317
2008
qua da noi che si lauriano con i capelli
318
2008
suo amico cantatore e si chiamava Rino Gaetano, quello
319
2008
Mentre quello del patre si è spento per sempre
320
2008
di orecchio e gola. Si chiama la dottoressa Marina
321
2008
limone, i due gatti si rizzano sull’attenti, pronti
322
2008
e di cui Mario si vantava di essere amico
323
2008
avete?». ¶ Nicola sorrideva: «Io , e tu lo sai
324
2008
spesso scioperi e occupazioni.» ¶ «. Li fate per non
325
2008
moglie così». E lei si squagliò per l’apprezzamento
326
2008
sono un mandrillo». ¶ Nicola si chiuse nella sua stanza
327
2008
fratello tutto euforico e si buttò sul letto senza
328
2008
verremo al dunque. Quella si crede la mia zita
329
2008
frotte di ragazzi dietro, si dirigevano in fila verso
330
2008
ciao, ciao. In realtà si sentiva un po’ inquieto
331
2008
po’ inquieto. E non si fermava a chiacchierare con
332
2008
e le rughe gli si affollavano sofferenti tra le
333
2008
di affatturarsi da solo. Si sentiva bene. Fischiettava, in
334
2008
scrivere a Lucio Battisti. , anche se Nicola non
335
2008
fronte uno stupido fuoristrada si avvicinava sempre di più
336
2008
sole in faccia, non si rese conto che dopo
337
2008
nostra terra ¶ che non si arrendono. In nessun luogo
338
2008
strepitosa. Eppure Nicola non si arrendeva. ¶ Stavolta il traguardo
339
2008
dallo sforzo, ma non si fermavano. E quando il
340
2008
seni ricchi di latte si erano subito arricciolati. ¶ Le
341
2008
che aveva allenato ultimamente, si lamentava il padre, non
342
2008
campare tutta la famiglia. , grazie alla spertìzza della
343
2008
quel giorno in famiglia si parlò sempre più spesso
344
2008
spiazzo delle Poste, non si annoiava mai. La fatica
345
2008
le forze. Dopo cena si buttava a letto e
346
2008
buttava a letto e si addormentava di colpo. ¶ La
347
2008
di colpo. ¶ La mattina si svegliava con una gran
348
2008
Hera Lacinia. ¶ In estate si portava anche Nicola e
349
2008
spalle un’età che si stava accartocciando nella monotonia
350
2008
e in quel momento si mise in testa di
351
2008
con eleganza. Nicola invece si affannava come una marionetta
352
2008
farò vedere io come si corre, brutti stronzi, pensava
353
2008
donna sulla quarantina che si presentò come «la mamma
354
2008
questa brava guagliùna che si chiama Anna». Infatti le
355
2008
faceva proprio a viaggiare, si era arrendùta in partenza
356
2008
pure l’aria, Nicola si meravigliava del broncio altezzoso
357
2008
frequentato dal giorno dopo. Si era iscritto alle Magistrali
358
2008
trama di sguardi irrequieti si celava l’inizio di
359
2008
giorno, però, Nicola non si rese conto di nulla
360
2008
della sua Alfa 146 e si intrecciano per qualche secondo
361
2008
E, mentre l’Alfa 146 si allontana dalla stazione di
362
2008
e invece di attutirsi si gonfia di vento e
363
2008
avrebbe detto. E poi si sarebbe aggrappato a lei
364
2008
di vuoto che gli si spande dentro come una
365
2008
Il piacere che poi si sfilaccia in brandelli di
366
2008
degli anni con lei si affollano prepotenti nell’abitacolo
367
2008
bagnanti sulla spiaggia che si godono il calore del
368
2008
finestrino per non soffocare, si leva un vento impetuoso
369
2008
che tutti gli automobilisti si siano fermati in un
370
2008
muscoli delle cosce che si gonfiano di rabbia pronti
371
2008
Scende dalla macchina e si mette a correre velocissimo
372
2008
e la sua Alfa 146 si avvia in direzione sud
373
2008
nel suo appartamento che si affaccia sul lungomare. Abita
374
2008
su insistenza della madre si ferma a mangiare con
375
2008
di salute e non si stanca mai di ricordargli
376
2008
Una voce fuori campo si inserisce per comunicare che
377
2008
comunicare che i funerali si svolgeranno il 12 settembre in
378
2008
e appena la liberò si accorse che non era
379
2008
Trasalì. Un bagliore inatteso si sprigionava dal timbro postale
380
2008
sorridente e accaldata, che si asciugava le mani sul
381
2008
profumi e i riccioli si richiudevano come per trattenere
382
2008
ragazzo, ma la madre si era già voltata verso
383
2008
che il suo sguardo si accese di una tensione
384
2008
bella. ¶ Per prima cosa si vergognò delle definizioni tenere
385
2008
aria affranta e non si dà pace. Alle sue
386
2008
sue spalle la moglie si asciuga gli occhi con
387
2008
parlantina svelta. Lucia invece si è un po’ incupita
388
2008
Su di loro Anna si era sbagliata. Non è
389
2008
un rapporto semplice, Lucia si lamenta delle assenze del
390
2008
lui nega senza tentennare, si saranno lasciati e rimessi
391
2008
volte, ma alla fine si sono sposati e ormai
392
2008
mentre il vecchio lavorava. Si capivano come nonno e
393
2008
subito» risponde Lucia e si appresta a copiare l
394
2008
agendina. Glielo consegna titubante. Si è già pentita. Gli
395
2008
Bernard che in seguito si sarebbe firmato Bernari, una
396
2008
per natura, magari lei si metterà a ridere, non
397
2008
andiamo, dài, se no si fa tardi.» La voce
398
2008
attraversa un sito archeologico. Si fermano sul ciglio di
399
2008
scosceso. Sotto, le onde si scagliano con violenza contro
400
2008
contemporaneamente. Quella di Mario si posa su uno scoglio
401
2008
Non sono presuntuoso. Scherzavo». Si sorridevano, gli occhi negli
402
2008
aveva insegnato la madre: si avvicinava al mare e
403
2008
alta voce e Anna si innervosiva. Lui faceva i
404
2008
entrava da Nicola e si sdraiava accanto a lui
405
2008
non facevano l’amore, si baciavano a lungo, parlavano
406
2008
bassa e poi lei si addormentava per prima, adagiando
407
2008
prendeva soltanto un caffè, si vestiva e andava di
408
2008
Incredibile» ripetevano applaudendo e si complimentavano. «Bravo, Nicola, bravo
409
2008
figli» commentò Ernesto. ¶ Nessuno si accorse che dentro quel
410
2008
alle tre, la ragazza si rifece viva. ¶ Il padre
411
2008
ormai gridava e non si capiva più niente, frasi
412
2008
ha detto la ragazza, si pentirà di essere nato
413
2008
e la discussione. Lucia si era messa a piangere
414
2008
così, povera Lucia». ¶ Nicola si arrabbiò: «Ma come ti
415
2008
le scarpe dell’atletica, si cambiò senza ascoltare la
416
2008
sudore. Era più calmo. Si fece la doccia, poi
417
2008
tutti i sensi. ¶ Nicola si ritirò nella sua stanza
418
2008
caro Nicola. ¶ Anna non si fece vedere nemmeno in
419
2008
il solito borsone. Non si accorse o forse non
420
2008
battute sui baffetti che si era lasciato crescere il
421
2008
improvviso, esagerato, e tutti si erano spaventati, tranne Capocolò
422
2008
Stai esagerando!» ¶ Mario non si mosse. Pareva fulminato da
423
2008
sereno. ¶ Allora il padre si avventò sul borsone, lo
424
2008
lo sguardo pure. Non si avventò contro il figlio
425
2008
più parlava e più si sentiva leggero, sembrava quasi
426
2008
che gli sembravano verità. Si passò una mano sugli
427
2008
il sudore della fronte». ¶ «, ma io…» stava dicendo
428
2008
dopo sotto i portici, si limitò a un commento
429
2008
negli occhi luminosi. Lei si alzò sulle punte e
430
2008
il fratello che davvero si era messo in testa
431
2008
due o tre mesi si recava a Messina per
432
2008
di lavoro e non si lamentava, come il padre
433
2008
a casa distrutto e si buttava vestito sul letto
434
2008
Capocolò. Anzi, felice. Mario si era tolto dallo stomaco
435
2008
con Rino, che addirittura si stava rafforzando. Si sentivano
436
2008
addirittura si stava rafforzando. Si sentivano molto spesso per
437
2008
voci che lo chiamavano, si propagava dal silenzio sul
438
2008
in attesa della voce, si era concentrato più che
439
2008
Hai visto che non si era jettàto di volontà
440
2008
da Anna prima che si fa tardi. Cerca e
441
2008
credevo io, un incidente, , morto per sempre e
442
2008
dispiace». ¶ La madre non si dà per vinta. «Chiama
443
2008
sulla spiaggia. La madre si illumina: «Te l’avevo
444
2008
l’orto di Capocolò. Si vede che nessuno ci
445
2008
immaginarsi il futuro e si aggrappa con disperazione a
446
2008
coraggio, per quegli anni. Si amavano, diceva lei, perché
447
2008
e una per sé. Si mettevano entrambi a fumare
448
2008
in silenzio. Ogni tanto si sorridevano inspirando anche i
449
2008
la schiena lentamente e si voltò per guardare Anna
450
2008
la lettura, e Nicola si sentì un intruso. Fissò
451
2008
quello che cercava e si ritirò nella sua stanza
452
2008
amore che sto vivendo si riversa nei miei testi
453
2008
davano per scontato che si sarebbero amati per tutta
454
2008
tanto. ¶ Quella sera, quando si incontrarono nella stanza di
455
2008
bella di quei mesi: si amarono per tutta la
456
2008
fu un disastro. Nicola si presentò davanti alla commissione
457
2008
poro della sua pelle. ¶ Si asciugò più volte la
458
2008
delle urla squillanti, non si capiva bene se di
459
2008
fiume. I tre ciclisti si girarono e videro una
460
2008
formavano figure fantastiche che si disfacevano dopo qualche secondo
461
2008
cuore capovolto. E non si stancavano mai di richiamarsi
462
2008
che solo loro capivano. ¶ «Si stanno preparando alla partenza
463
2008
stanno preparando alla partenza, si sono date appuntamento alla
464
2008
distrutto, ritorniamo a casa» si arrese il padre quando
465
2008
ripetere due volte e si lanciò in una corsa
466
2008
perdifiato. ¶ Giunto a casa, si buttò sul letto dalla
467
2008
padre, urlavano felici. E si addormentò senza farsi la
468
2008
labbra sorridenti. ¶ A Pisa si era presentato con una
469
2008
fare a Mennea, poi si fermò a riprendere fiato
470
2008
forte, hai vinto, bravo!». ¶ Si precipitò in direzione della
471
2008
spalti per corrergli incontro. ¶ Si fermarono, l’uno di
472
2008
abbracciarsi perché tra loro si ergeva la rete metallica
473
2008
Firenze, e la zia si arrabbia se arrivo tardi
474
2008
bene, tuttavia annuì. E si accontentò di quell’ultimo
475
2008
più dolce del solito. ¶ Si rividero alla riapertura delle
476
2008
ad Anna, al ritorno. ¶ «, dopo Firenze» ribatteva lei
477
2008
La partenza di Nicola si avvicinava, ancora due settimane
478
2008
odore di acido solforico si sentiva addirittura in piazza
479
2008
Pitagora. Ribadiva, a chi si turava il naso o
480
2008
e le puzze quando si bruciava la pirite e
481
2008
pirite e i gas si vasciavano come una cappa
482
2008
e la sua gola si ingolfava di veleno e
483
2008
E il padre non si riferiva solo all’aria
484
2008
tipo, tanto che lui si prodigava a organizzare scioperi
485
2008
crumiri. Davanti ai cancelli si piazzava una pattuglia di
486
2008
e per il Sud si lottava, per il progresso
487
2008
padre. ¶ Una mattina Ernesto si era bruciato la mano
488
2008
dopo, a un operaio si era impigliata la tuta
489
2008
interno. Da quell’altezza si sarà sfracellato. O forse
490
2008
pozza di sangue. ¶ Mario si alzò, cercò gli occhi
491
2008
padre di Anna non si sarebbe svegliato alle quattro
492
2008
consolarla. ¶ Lei non rispondeva, si sentiva appena un pigolio
493
2008
furono: «Non è giusto». , Anna, non è giusto
494
2008
vittorie ad Anna e si sentiva ridicolo. Intanto studiava
495
2008
il suo calore e si svegliò. «Che bello» disse
496
2008
aspettato» disse di nuovo. Si capiva che non aveva
497
2008
definitivamente la pensione e si iscrisse, come programmato, alla
498
2008
diceva a Nicola quando si sentivano per telefono. In
499
2008
Sentiva l’afa che si impigliava nei suoi riccioli
500
2008
all’addio. E finalmente si convince. Basta con le