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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Indro Montanelli, XX Battaglione Eritreo, 1936

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1936
del negarit, ti avvolgono, si levano in alto e
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1936
levano in alto e si proiettano sullo schermo del
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1936
e perdute. Oramai. Tutto si fa lontano, più lontano
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1936
vile – una femmina – ti si presenta nel trucco dei
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1936
dirle «vattene»? Non puoi. , ben sai che questo
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1936
ti appartengo. Non conti». , tutto questo lo sai
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1936
non può rifiutarne. Altrimenti si offendono. E s’offendono
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1936
lui, è Sassahà. ¶ Sassahà si guarda intorno: quella canèa
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1936
era un Goitana che si chiamava anche lui Sassahà
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1936
picco. Forte Toselli gli si librava sulla testa come
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1936
di fuggire. Ma procedeva. Si diceva, come sempre nei
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1936
l’unica parola che si scambiarono quella sera. ¶ Sassahà
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1936
che a Forte Toselli si taceva e che tacere
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1936
avevano insegnato. Imparò come si fa a fustigare un
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1936
torcere lo sguardo, come si fa a esser forti
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1936
forti anche quando ci si sente asserviti a qualcosa
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1936
o a qualcuno, come si fa ad avere una
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1936
cielo, anche quando ci si sente sguazzare in un
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1936
una cosa che non si può tradurre: dissero che
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1936
anche, di sera, lo si vedeva passeggiare solo solo
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1936
con qualcuno che non si vedeva. Certo questo qualcuno
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1936
ascaro già capiva cosa si doveva fare per risolvere
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1936
tremolante che gli ascari si fermavano stupiti ad ascoltare
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1936
stelle nascevan dal buio, si moltiplicavano, s’accendevan di
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1936
sei e la terra si vestiva di violetto. Il
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1936
discutendo tra sé. Questo si diceva Terù: «Goitana sappiamo
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1936
Nulla…» e qui Terù si fermava. Ma poi: «Però
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1936
la scimmietta. ¶ E Terù si fermò, salutò e rimase
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1936
lui sapeva sorridere e si mise più comodamente a
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1936
dicendo: «Ho capito. Qui si tratta di una storia
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1936
a volte, che non si capiscono bene. Tuo padre
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1936
partendo, dal paese, già si portava dietro quel bagaglio
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1936
quale a questo punto si tacque aspettando un’approvazione
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1936
vegliare e discorrere che si faceva intorno ai fuochi
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1936
succedeva anche – e questo si verificava da varie notti
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1936
varie notti e sempre si ripeteva senza pausa – che
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1936
un momento all’altro si dovesse staccar da terra
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1936
Poi, a un tratto, si vedeva Menghesti chinarsi, baciare
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1936
un biancospino. Questo sogno si ripeteva ogni notte e
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1936
guardava fisso Sassahà e si faceva sempre più serio
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1936
lontano… ¶ *** ¶ Nessuno degli ascari si era accorto che Goitana
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1936
scotendo la testa. ¶ Terù si avvicinava piano, ora che
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1936
legna tra i cespugli, si avvicinava ancora agli altri
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1936
inutile… A trasportarlo non si farebbe che affrettare…». ¶ *** ¶ A
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1936
affrettare…». ¶ *** ¶ A notte alta si vede, dentro la tenda
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1936
questo?…), ecco Menghesti che si china a baciarlo, ecco
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1936
più alta, di dove si annunziano i lutti del
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1936
è fiorito. Il dottore si risveglia, guarda Sassahà che
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1936
la medesima giusta osservazione. ¶ Si va. Per noi questa
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1936
qualche capra pei mussulmani si rastrellan sempre per la
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1936
e il tè e si riprende la strada. Ma
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1936
non c’è, la si trascura. C’imbarazza. Si
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1936
si trascura. C’imbarazza. Si fissa un punto sulla
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1936
che è quello dove si deve andare: e così
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1936
e così, a freccia, si procede d’un fiato
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1936
un fiato. Non ci si ferma quando siamo stanchi
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1936
siamo stanchi quando ci si ferma. Ma è stanchezza
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1936
guarda un po’, oggi si sta fermi. ¶ Star fermi
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1936
più giorni di seguito. Si piantonava un’amba e
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1936
un’amba e intanto si stabiliva un feudo. Venivano
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1936
grazie. A sera ci si risvoltolava nei covoni di
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1936
e qualche volta, anche si cantava, e si faceva
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1936
anche si cantava, e si faceva, in coro, il
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1936
fianco sinist» e via. Si rifece, orizzontalmente, tutta la
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1936
orizzontalmente, tutta la linea, si sbucò a Adigrat e
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1936
teccerie della capitale, dove – si diceva – donne bilene avrebbero
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1936
arrivo dei nuovi padroni. Si parlava di concentramenti nemici
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1936
Invece fummo i primi, , ma fino alla porta
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1936
porta. Poi, quando ci si accorse che non c
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1936
non c’era chiavistello, si fece un girotondo a
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1936
da caprioli, che noialtri si batte il Tigrai orientale
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1936
e il pensiero non si può raccogliere. Tra la
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1936
che cinque minuti prima si ammucchiavano a destra e
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1936
ancora rientrati. Al campo, si continuava a congetturare ottimisticamente
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1936
come sono gli ascari: si mettono a sedere in
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1936
grattarsi la pancia; oppure si son buttati nel torrente
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1936
prima volta che ci si ritrovava a simili scherzi
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1936
due ascari rimangono indietro; si dice: «Rientreranno». Ma non
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1936
li trova, li trova, , gli ascari: ma sgozzati
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1936
i cadaveri al campo, si riunisce il battaglione e
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1936
il giorno dopo, quando si riparte, è lo stesso
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1936
van bene. Ma poi si stufano. Cos’è questo
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1936
di rugiada. L’ascaro, si sa, è un ragazzo
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1936
senza fumare, reagendo come si poteva al sonno e
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1936
osservando meglio, qualche ombra si vide rimuginare intorno ai
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1936
aggiustando di fianco, come si fosse trattato di trovare
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1936
Ma siccome, per mostrare, si sporgeva troppo, gli allungai
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1936
verso le otto, poi si rovesciarono a branco, correndo
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1936
estremità del paese. Allora si vide i sassi del
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1936
sessantasette accertati. Gli ascari si sparpagliarono pei tukul a
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1936
eran gli ascari che si rincorrevano e ruzzavano come
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1936
da una passeggiata. Dietro si trascinavano centotrentacinque capi di
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1936
allora noi sparare.» ¶ Goitana si volse con uno sguardo
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1936
flessibile come un giunco. Si sapeva che era arrivato
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1936
ti sale dal fondo, si mescola coi cori degli
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1936
sul ritmo del negarit, si canti la tua storia
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1936
nel buio della notte si crea il fantasma e
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1936
bivacco, il mondo mi si decompone così, le stelle
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1936
s’infoca, gli elementi si dissociano, un caos smisurato
100
1936
stava in disparte e si lasciava fare. I due
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1936
la gamba di Tesemmà si svegliò e cominciò a
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1936
ma i cespugli vi si mettono a sparare, quando
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1936
muoiono vicino ad essa si può arrampicare lungo il
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1936
letto la storia come si racconta sui libri; lo
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1936
signor maggiore aveva approvato. Si provò a parlare e
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1936
vano della tenda. Poi si sdraiò e ci rimase
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1936
uomo coricato non vi si scorga. ¶ S’arrabbiava coi
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1936
cantavano una canzone dove si diceva che, arrivata Menghesti
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1936
dovette sorridere, ridere. Non si sa come fece. Ma
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1936
cantavano la canzone dove si diceva che, arrivata Menghesti
111
1936
sole l’accese, mentre si partiva: gli ascari dissero
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1936
largo del dovuto e si stringevano intorno a Gheremedìn
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1936
di là poi finalmente si fece animo e si
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1936
si fece animo e si presentò a Goitana che
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1936
rapporto con lo Sciumbasci, si presentò direttamente alla tenda
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1936
sulle pietre, chiese permesso, si tolse sandali e tarbush
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1936
silenzio – che un servitore si presentasse così nella casa
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1936
Armellini, quando… ¶ Il prologo si perse così in un
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1936
complementare, Tesemmà riprese fiato, si soffiò il naso all
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1936
all’abissina, sputò e si protese con fare circospetto
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1936
i fabbri, di sera si tramutava in iena e
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1936
quali a notte egli si appiattiva ululando: il che
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1936
della cosa più non si parlò. Ma ora il
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1936
se i casi che si verificavano a Chissàt Atrò
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1936
a Chissàt Atrò non si erano verificati né a
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1936
C’era qualcuno che si trovava in queste condizioni
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1936
C’era. E come si chiamava? Johannès Destà. E
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1936
percezione di ciò che si doveva fare in simili
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1936
simili casi. Per cui si mise a rapporto dal
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1936
Deggiac Chebrisèt di cui si favoleggiava nei dintorni e
131
1936
un altro. ¶ Intanto, mentre si aspettava che il signor
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1936
vile come uno scioano, si fa presto a scacciarla
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1936
le altre. ¶ Allora Goitana si levò in furia, prese
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1936
in pugno. Ma, poiché si doveva partire, si dovettero
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1936
poiché si doveva partire, si dovettero far le cose
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1936
cose in furia. Non si trovò nulla. Evidentemente – dissero
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1936
colonna. Ma gli ascari si domandavano, invece, dov’era
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1936
quel gran daffare che si davano i signori ufficiali
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1936
orientale, per noi che si viene da quello occidentale
140
1936
arse: una landa ti si stende davanti a ondate
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1936
giorni consecutivi di stasi. Si va: e che altro
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1936
va: e che altro si dovrebbe fare in un
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1936
un’altra piana. Ci si ferma in un punto
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1936
ferma in un punto, si sgobba una giornata per
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1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ Quando la
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1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ Quando la
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1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ Camicie nere
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1936
picchiare. Guai a chi si lasci infracidire da certe
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1936
Fischietto dell’ufficiale: silenzio: si comincia. Un colpo a
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1936
ranghi immobili e attentissimi si leva un coro ritmico
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1936
tre. Se il Muntaz si ferma prima che la
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1936
esaurita, il paziente stesso si volta e fa cenno
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1936
ascaro, ch’era bocconi, si leva, si scote di
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1936
era bocconi, si leva, si scote di dosso la
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1936
sbandano, entrano pei campi, si distendono non in lunghe
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1936
fiorita, lo sai, e si chiama Maarabà.» ¶ «Anche il
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1936
una valle fiorita e si chiama Maarabà. E so
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1936
nostre figlie.» ¶ Quindicina ¶ Quindicina, si paga. Altro rito importantissimo
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1936
importantissimo e faccenda complicata. Si paga secondo il grado
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1936
figli, secondo l’anzianità. Si paga in denaro, in
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1936
al millesimo. S’inquadrano, si chiaman fuori uno per
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1936
fuori uno per uno, si fa la somma del
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1936
la somma del dovuto, si detraggono le giornate di
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1936
punizione con mezza paga, si aggiunge l’assegno corredo
165
1936
aggiunge l’assegno corredo, si prendono i soldi, si
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1936
si prendono i soldi, si contano di fronte a
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1936
fronte a tutti, poi si ricontano nella mano dello
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1936
il suo carattere gioviale. Si stupiscono quei di giù
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1936
fondere al calore, pure penetrante, delle loro canzoni
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1936
che su al Toselli si viva in un’atmosfera
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1936
Adi Caieh. Raramente lo si vedeva e sempre a
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1936
perché il largo gli si facesse automaticamente intorno. ¶ Quel
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1936
un cenno. L’ascaro si affacciò alla soglia, depositò
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1936
di fucile – partito non si sa di dove: forse
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1936
è in te e si comunica. Per innaturale chiaroveggenza
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1936
senza sforzo. ¶ Gli ascari si levano sereni: Goitana ha
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1936
s’avvicinava, la lamentazione si faceva più intensa perché
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1936
il suo plotone e si sistema in difensiva su
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1936
tutto sta ad arrivarci. Si fa notte, una notte
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1936
fregandosene di noi che si sale e s’inciampa
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1936
s’inciampa. Gli ascari si son fatti taciturni, la
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1936
incerta. A un tratto si sente un gemito. È
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1936
male orribile, ma non si lamenta. Mi chino sulla
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1936
via di incrostarsi. Che si fa? Tirarlo su è
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1936
risolve la situazione. Gli si avvicina, si mette un
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1936
situazione. Gli si avvicina, si mette un momento a
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1936
e il grano vi si piega sotto, a ondate
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1936
velluto dorato. ¶ Più su si va, più le notti
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1936
m’hanno inseguito correndo, si sono presi per mano
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1936
la mia tenda e si son messi a fare
191
1936
o in via Tornabuoni si mette a parlar di
192
1936
guerra mi dà, eh , mi dà un certo
193
1936
in piena serenità. ¶ GHIZZONI: , ma… mi sembra che
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1936
in ogni cosa e si soffermano piuttosto su certi
195
1936
Ma in seguito… Quando si parte per una guerra
196
1936
MAGGIORE (imbarazzato come sopra): , insomma, volevo dirle questo
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1936
prendere nel caso?… Caso, si sa… Queste non vogliono
198
1936
che dicevo. Questa roba , va bene, ma… Lei
199
1936
Le propongo. È soltanto… , non saprei come qualificarla
200
1936
Comunque, vede, molte cose si spiegano pensando che non
201
1936
malattia di cui non si guarisce. Quelli che ci
202
1936
un poveruomo (pausa). ¶ GHIZZONI (si leva in piedi e
203
1936
leva in piedi e si schiarisce la voce): La
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1936
non lo sente. Poi si riscuote): Sì, sarà meglio
205
1936
sente. Poi si riscuote): , sarà meglio. (Voltandogli le
206
1936
cobarò,* degli ascari che si preparano a partire. Il
207
1936
appare cautamente Giusti che si ferma subito, sull’attenti
208
1936
Come sto?… Bene!… (Guardandolo) , ma non sorrida, sa
209
1936
lettino, pallido. Giusti gli si affatica intorno, mettendo in
210
1936
come sopra): Meglio così. Si vede che è meno
211
1936
Maggiore è là? ¶ GIUSTI: , sulla collina, sotto il
212
1936
solito. Non so come si regga in piedi con
213
1936
ma forse tu… ¶ GHIZZONI: , ero un po’… Mi
214
1936
Non so spiegarmi. ¶ GIUSTI: sì, è così. Ti
215
1936
so spiegarmi. ¶ GIUSTI: Sì , è così. Ti ha
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1936
Bella azione! ¶ GHIZZONI: Ah ? ¶ GIUSTI: Superba. Hanno perduto
217
1936
ammiri e ti invidi. , ti invidi. Perché voialtri
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1936
di cognac. Di fuori si sente avvicinare un canto
219
1936
tuo Bulukbasci, là, come si chiama?… quello di Adua
220
1936
Nulla di grave, ma si vede che gli ha
221
1936
Mostra due lettere.) ¶ GHIZZONI: , una è mia (Giusti
222
1936
che giungono di fuori si sente che il campo
223
1936
ragazzo. ¶ GIUSTI: Tutti gli si voleva bene. Portava scritto
224
1936
Ghizzoni sorride) Come va? (Si avvicina e gli si
225
1936
Si avvicina e gli si siede accanto) Come va
226
1936
avvicina al letto e si siede): Ah, questi medici
227
1936
che l’ho proposta…? (Si tocca i nastrini.) ¶ GHIZZONI
228
1936
sul serio? ¶ GHIZZONI: Io . Ho già provveduto. ¶ MAGGIORE
229
1936
via da queste rocce… (Si ferma, cambia tono) Sono
230
1936
GHIZZONI (fa cenno di , sorridendo). ¶ MAGGIORE: Ecco! Comunque
231
1936
con una voce che si spegne): Perché? ¶ MAGGIORE (fissandolo
232
1936
GHIZZONI (fa cenno di ). ¶ MAGGIORE: Vuole che chiami
233
1936
Fiammiferino (guarda Ghizzoni e si arresta di botto. Pausa
234
1936
voltato di spalle. Poi si volge e con un
235
1936
apparire. ¶ Quando lo Scioa si fece torbido ¶ e torbido
236
1936
fece torbido ¶ e torbido si fece il Tigrè, ¶ il
237
1936
non è morto. ¶ Tu che sei morto, infame
238
1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ Ecco venuti
239
1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ La fascia
240
1936
sta nella valle ¶ e si chiama Maarabà… ¶ Stiamo su
241
1936
di versare al venditore, si tenne la somma in
242
1936
Qualà… ¶ Non sapevamo dove si andava. Siam soldati. L
243
1936
L’importante era che si andava. Da Saganeiti a
244
1936
insensibile all’elogio. Non si aderge e non si
245
1936
si aderge e non si avvalla, nonostante le forre
246
1936
vari, trasmutano di colore, si abbigliano con cangevole fantasia
247
1936
torvo né accogliente, ci si è parato davanti dopo
248
1936
che nel suo sfondo si svolgeva. ¶ Re senza corona
249
1936
gli sfuggono di mano, si sottraggono all’ipnosi di
250
1936
ieri il Deggiac Ghezesillassi si presentò al campo del
251
1936
ci disse che Seium si ritirava e, pur ritirandosi
252
1936
ritirava e, pur ritirandosi, si faceva sempre più torvo
253
1936
paventa il ritorno che si lascerebbe dietro una scia
254
1936
rapirgli un capretto – e si aderse minaccioso fissandomi, ad
255
1936
convinto, guarda con malinconia. Si è arruolato per la
256
1936
la vanga e non si dà pace finché non
257
1936
dà pace finché non si vede davanti e dietro
258
1936
loro sentiero, vanno, vengono, si inchinano ogni giorno più
259
1936
Pensa che i picconi si smussano, che i muscoli
260
1936
afflosciano, che i nervi si logorano. Forse pensa che
261
1936
pensa che noi non si potrà nulla contro questa
262
1936
è di notte, quando si veglia ai margini del
263
1936
io a quel che si dice: che, sotto la
264
1936
Battaglione eritreo. ¶ L’azione si svolge sull’altipiano etiopico
265
1936
tenda del comando, che si prolunga, oltre il telo
266
1936
Il Signor Maggiore!? ¶ GHIZZONI: . È di là? ¶ GIUSTI
267
1936
Ancora un attacco? ¶ GIUSTI: (si riempie la siringa) In
268
1936
ora! (A Giusti che si avvia verso il fondo
269
1936
quanto è fesso! ¶ GHIZZONI: , non c’è male
270
1936
Ha un brivido e si ravvoltola nel cappotto). ¶ FABRIZI
271
1936
becchino, non l’ufficiale (si attacca alla bottiglia, dopo
272
1936
tre ufficiali, nel vederlo, si sono irrigiditi sull’attenti
273
1936
Giusti che lo segue): Si accomodi pure, dottore. Spero
274
1936
di Lei… per stanotte. Si riposi. Domani forse avrà
275
1936
non glielo permetto io. Si accomodi. ¶ GIUSTI (saluta e
276
1936
e sulla sinistra, che si debbono compiere con la
277
1936
che nessuno di loro si domandi – perché è perfettamente
278
1936
ne vanno. Il Maggiore si mette a sedere nella
279
1936
Ghizzoni che esegue. Poi si prende tra le mani
280
1936
po’ d’alterazione… ¶ MAGGIORE: , insomma… questione di parole
281
1936
Cosa, Signor Maggiore? ¶ MAGGIORE: , dico… Lei li ha
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il filo, con forza) , anche la mia opinione
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da quel giorno…? ¶ GHIZZONI: , mi ha scritto l
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mia età, quando non si hanno figli propri, si
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si hanno figli propri, si vive un po’ di
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non dimenticò e non si stancò fu mia madre
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mio per lo meno, . È così semplice. ¶ MAGGIORE
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unico divertimento cittadino che si prende, povera piccola. È
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si debba, ma ci si può presentare. Allora li
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e dritta: l’umanità si divide in due categorie
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signore» come in genere si crede, o per lo
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Assoluto. A te tutto si riferisce e di tutto
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degli dèi, poi ci si sono abituati, infine se
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o tre esemplari, decine si afflosciano, logori nel fisico
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senza il quale nulla si può fare; è colui
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è colui del quale si parla nel villaggio come
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figli ha ognuno, come si chiamano, di dove vengono
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torce – e grida formidabili si levarono quando presi in
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due montanti di piombo si saldano dritto a perpendicolo
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durante il quale ci si rammenda una calza o
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una calza o ci si riattacca un bottone cantando
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fuori d’Italia ci si ostina a ignorare o
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Goitana, quando è bagnato, si cambia l’abito e
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pensa Gaber con scetticismo – si rassomiglian tutti, esattamente come
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credeva quand’era mussulmano si rassomiglia al Dio nel
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della compagnia, che mi si radunavano intorno nel tukul
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tutti così: quando piove si arrabbiano. I Goitana sono
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perdio! Vuol dire che si smette di lavorare, vuol
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vuol dire che ci si rifugia nel tukul. A
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è il sole e si sta peggio: qui non
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e la voce gli si vela, diventa più dolce
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più dolce. Chissà! Essi si fan più arditi, raccontano
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ma non la sopraffanno. Si posano sul fondo delle
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che «le cose che si sanno sono molto meno
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di quelle che non si sanno» e che «il
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più saggio o, come si direbbe con parola di
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natura. Più silenziosi ancora si son fatti dacché il
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e bimbi piccini. Qualcuno si porta dietro ogni cosa
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Sembrava, a noi che si calava dal picco roccioso
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che mena a Digra: si attardò qualche donna con
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pecore al pascolo e si fece prestare il fucile
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farsi arruolare. Perché così si diventa soldato in Eritrea
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le valli, i fuochi si accendono illuminando la terra
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sarà sebài, uomo, poi si accoccola su un ciglione
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e, quando passa, vi si mescola. Marcia e canta
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e, giunti alla mèta, si presenteranno, a corona intorno
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son concessi, la recluta si sdraia per terra, presso
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quando la gran fiammata si riassorbe nel cielo, gelano
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l’ascaro non dorme. Si rinvolge nella futa e
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solo quando il clamore si fa troppo alto e
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molto serio, che non si arrabbia mai, che non
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come gli ascari: essi si danno a Dio come
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nella loro immaginazione Dio si rappresenti in una divisa
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di ogni altro Goitana. ¶ Si va cantando (un ascaro
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tanto la compagnia ti si riduce a cinque o
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di due anni come si maneggia il fucile; oppure
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di un battaglione che si fa onore, penserò subito
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il mio battaglione che si fa onore. Io non
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senza che più ci si accorga della nostra assenza
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voce del capitano Salo si levò chiara: «Signor Maggiore
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mattina dopo. Ma non si fece vedere. Si vergognava
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non si fece vedere. Si vergognava di esser malato
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plotone ai lavori. Allora si drizzò sulla lettiga e
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perché nel lavoro non si metteva abbastanza animo. ¶ Partito
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Partito, la sua presenza si fece ancor più urgente
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sempre la sensazione che si ha gli occhi belli
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e non permettere che si molli. Appena arrivati su
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se stesso. Ove occorra, si lasci a terra bagaglio
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Prestigio prestigio prestigio. ¶ Eppoi: ¶ 1) Si è provveduto pel Muntaz
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Ufficiale, con una carovana, si rechi al Comando Gruppo
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il Sottotenente Spada? Lo si tenga a riposo, lo
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tenga a riposo, lo si obblighi a stare a
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Se non obbedisce, lo si punisca. Usi il linimento
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Macallè è molto migliore. Si tengano sempre almeno tre
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a gran rapporto. Quando si voleva punire un ufficiale
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punire un ufficiale, gli si diceva: «Lo faremo presente
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al signor Maggiore». Così si diceva anche agli ascari
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fanus. Dopo il silenzio si beveva il grappino e
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dopo, in che direzione si atteggiassero le loro coscienze
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uguali e impenetrabili, che si pensa di non saper
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nel camerone oscuro dove si dormiva in cinque, ho
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rientrò al battaglione mentre si tornava da Amentillà a
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Quando, a noi che si scendeva dalle rocce verso
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tante ore di marcia, si raddrizzò di colpo come
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come un vecchietto che si presenti a una sposina
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Specialmente in principio, quando si trattò d’affermare, oltre
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primitiva di questi soldati, si proiettava in lontananze infinite
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un perno. ¶ In Italia si conoscono solo quei battaglioni
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d’armi determinato. Non si sa, in Italia, di
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armi è la risultante. Si dice: il IV. Si
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Si dice: il IV. Si dice: il battaglione di
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battaglione di Galliano. E si ricorda una data e
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un luogo. Ma non si riflette, naturalmente, a quel
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fece quello che fece. Si dice: Toselli – e tutta
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e la sua storia si riducono a un triduo
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d’arte. Anche oggi si dice di un graduato
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un ascaro di cui si vuol tessere un elogio
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educazione già formata. Ti si danno, ma è, sovente
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loro volontà e coscienze, si rassegnano nelle sue mani
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tutte le responsabilità; se si dona intero, ti esige
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maggiore Gonella e mio si riassumono tutti in quello
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martirio di cui ci si vorrebbe circonfondere. È, per
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cui venivo naufragando. ¶ Ma si diceva delle truppe indigene
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un fucile: non che si debba, ma ci si
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della tenda: mamma, forse. ¶ , Sassahà è morto. E
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torna sempre quando torbido si fa il cielo del
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A mensa, di sera, si fanno preventivi (i consuntivi
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son belli e risolutivi: si manda avanti una compagnia
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compagnia che li agganci, si tiran dentro valle, poi
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dentro valle, poi gli si piomba sopra e si
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si piomba sopra e si fanno a pezzi. Così
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a pezzi. Così, perdio, si fa la guerra, così
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fa la guerra, così si conclude. ¶ Non si guarda
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così si conclude. ¶ Non si guarda che avanti. La
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camion: lo stomaco mi si rovescia. ¶ Questi della retrovia
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mangiare. «E mangi. Perché si arrabbia? Ecco qua: si
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si arrabbia? Ecco qua: si accomodi e mangi.» Oh
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con fanale giallo, che si chiama «La taverna del
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e… (ma no! ma !) una donna di carne
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ultima ostilità alla retrovia si affloscia. È la donna
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di donna! Cambia. Non si sa come, ma cambia
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Italia. Il solito critico si formalizza sui lauti profitti
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lecito e a sera si trova qualche lira di
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a cui noialtri non si pensa. Ma dovrà pur