Pietro Gori, Le basi morali dell'anarchia, 1902

azione benefica del primo si deve, se l'individuo

se l'individuo vive, si sviluppa, e progredisce nella

Su questi due istinti si incardinano due bisogni primordiali

l'umanità rinasce e si perpetua. ¶ Su queste basi

Su queste basi naturali si adagia una morale positiva

ogni altro; e chiunque si oppone in un modo

aggregato di individui che si chiama società, deve contemporaneamente

la rivoluzione che or si presenta fatale nella storia

a tutti rivendicato. ¶ * ¶ * * ¶ Se si osservano le fasi di

L'istinto di conservazione si manifestava, primitivamente, nella forma

gli altri suoi simili. ¶ Si può dire, senza tema

istinto fondamentale della procreazione si manifestava allora in un

tra gli uomini, che si trovavano ancora sulle soglie

suo nemico vinto – quando si accorse che avrebbe potuto

vittoriosa nella lotta, giacchè si era accaparrata tutte le

alla scienza, alla libertà, si dimenticò di collocare la

forse mai nella storia si ebbe l'esempio di

opificio meccanico, l'operaio si trovò sì strettamente legato

l'operaio si trovò sì strettamente legato all'operaio

degli sforzi da cui si sviluppa una resultante assai

per parte di chi si affaticò, sia completato dalla

negare coscientemente cotesta verità. ¶ * ¶ * * ¶ Si è detto, e ripetuto

sotto qualunque nome questa si ammanti. ¶ Per quanto si

si ammanti. ¶ Per quanto si dica il contrario, la

all'altra dominazione, purchè si trovino mantenuti nell'ozio

giorni, per il pane, si rivolta e colpisce – nel

se nella sua potenza si dibatte il dolore (questo

solo contro di lui si griderà crucifige; ma contro

al pensiero. ¶ E giacchè si insinua dagli uni, e

insinua dagli uni, e si afferma dagli altri, che

Perchè qualche ribelle, che si dichiarò anarchico, lanciò una

provocazioni di ogni maniera – si arrivò a concludere, che

innamorati della libertà mi si è rivelata, quasi sempre

violenta della dottrina anarchica) si compiacciano un po' di

ribelli dichiarantisi tali, e si vedrà quale è la

strumento a ciò che si crede il bene? ¶ Gli

Il mito di Roma si apre con un fratricidio

o leggenda che sieno – si insegnano come l'a

repressione di moti popolari – si giudica dai più fatto

nelle uniformi sue rappresentanze, si arroga il diritto di

per la forza armata, si riproduce sulle pagine delle

altro, è: che questo si rivolta contro una tirannide

cuoprono di fangose contumelie, si darebbero da torno, per

di riscossa, come già si è detto, per parte

quando gli schiavi antichi si ribellavano al gioco dei

scricchiolante sui cardini arrugginiti, si rovesciarono le bufere rivoluzionarie

odiosità, per la quale si era sorti in armi

altro accentramento autoritario, che si arroghi il diritto di

di tutti. ¶ Lo Stato si regge con violenza – e

vincenti gli ostacoli, che si frappongono alla eterna evoluzione

alla serenità, alla pace. ¶ Si vedrà allora, dopo che

calunniata, la perennemente derisa. ¶ Si comprenderà alfine – dopo un