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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giovanni Vailati, Alcune osservazioni sulle questioni di parole nella storia della scienza e della cultura, 1898

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
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tra le questioni che si riferiscono alla verità o
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opinione e quelle che si riferiscono invece alla convenienza
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quali le teorie scientifiche si sono andate svolgendo, e
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soltanto al significato che si doveva o no dare
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che vi presero parte si fossero dati fin dal
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i termini di cui si servivano, in modo da
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tale privilegio non compete. ¶ Si obbietta a ragione che
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ancora poi tale che si possa riguardare come definitivamente
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persone più competenti che si occuparono di questo argomento
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primo luogo quelle che si riferiscono alla struttura e
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opinione o preconcetto che si possa avere sulla maggiore
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quale in questi ultimi si può procedere alla determinazione
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lo costituiscono. ¶ Tale carattere si riconnette a una differenza
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non solo che essi si rassomigliano, ma che essi
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rassomigliano, ma che essi si rassomigliano in qualche cosa
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costituisce ciò che comunemente si chiama il "significato" del
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un significato affatto diverso, si applichino ciascuno a tutti
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gli oggetti a cui si applica l'altro e
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Le proposizioni, nelle quali si asserisce che gli oggetti
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applicato, sono quelle che si chiamano ordinariamente proposizioni generali
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determinati fatti o fenomeni si presentano o tendono a
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processi mediante i quali si giunge alla cognizione e
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fatti ai quali esso si riferisce, ma esprimiamo solo
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a un dato oggetto, si verificano anche le altre
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nome A sia applicabile, si trovano anche quelle che
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ricerche scientifiche, nelle quali si presentò la necessità di
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al significato delle parole si presentarono fin dal principio
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corrente, come quelli che si riferiscono alle azioni umane
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il termine in questione, si potevano sempre citare dei
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sulle persone alle quali si riferivano, non potevano essere
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costruttiva, nella quale Socrate si associava a lui onde
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oggetti a cui esso si applicasse, e solo ad
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generalizzazione o di induzione si desumeva finalmente la definizione
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Fedro e nel Gorgia si tratta di definire che
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dialoghi, alcuni dei quali si annoverano ben a ragione
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tanto nelle definizioni che si trovano quanto nelle operazioni
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le proposizioni in cui si afferma che tutti gli
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sui fatti ai quali si riferisce; o non sia
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noi o da altri, si dà ad altre parole
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un liquido in cui si trovi immerso. ¶ Galileo diceva
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all'altra, quando questa si rivolgesse in senso contrario
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intorno ad un asse, si fanno equilibrio, quando i
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che nel senso che si darebbe ad essa attualmente
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dall'altra meno ambigua "si chiamano di egual momento
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egual momento", con che si vedrebbe chiaramente che egli
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velocità", colla quale, se si dà alla parola "forza
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negli scritti di Galileo, si viene ad enunciare una
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due categorie viste sopra si deve far rientrare una
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raro che in esse si verifichi il caso, tanto
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non sono competenti), che si facciano cioè delle questioni
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parole senza accorgersene, e si scambino per ragionamenti importanti
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l'ambiguità sopra considerata si manifesti sotto altre forme
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e a impedire che si riconosca l'illegittimità delle
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a cui s'appoggia. ¶ Si vede facilmente come essa
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esperienza ci presenta, fa che le proposizioni fondamentali
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alle dette supposizioni fondamentali si può dare senza inconvenienti
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forma di definizioni, purché si aggiungano ad esse i
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forma, qualunque obbiezione che si possa sollevare contro una
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ordinaria della geometria, gli si può rispondere che ciò
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retta", col che non si vuol dir altro in
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frase: Di nessuna cosa si può affermare che essa
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che, se gli antichi si fossero fatti della "forza
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la definizione che attualmente si dà della "forza" nei
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forma, sotto la quale si presentano frequentemente le illusioni
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esistenza di oggetti cui si possa applicare il nome
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il nome pel quale si vuol proporre una definizione
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esseri simili a noi, si trovassero in certe determinate
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proverebbero certe determinate sensazioni. ¶ Si obbiettava e si obbietta
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sensazioni. ¶ Si obbiettava e si obbietta ancora da molti
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noi" e che, adottandola, si verrebbe a togliere ogni
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caratteri sui quali essa si fonda e che ne
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alle frasi con cui si asserisce l'esistenza o
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affatto analoghe alle precedenti si possono ripetere a proposito
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d'un fenomeno non si può intendere altro che
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delle "vere cause", quando si pensi come, ancora al
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determinazione delle "cause", ma si deve limitare a indagare
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circostanze dalle quali esso si trova costantemente preceduto, e
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è sufficiente affinché esso si verifichi.9 ¶ Un esempio concreto
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Ora non v'è si può dire altra scienza
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processo o ragionamento che si riscontri in qualsiasi altra
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presentare i ragionamenti che si riscontrano in una data
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fatti ai quali essi si riferiscono. ¶ VII ¶ Gli equivoci
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allargamento delle nostre cognizioni, si dice, non fa che
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cose "non spiegate" non si riferisce ad alcuna intrinseca
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alcuna connessione tra loro, si viene, in seguito a
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che per l'innanzi si ritenevano applicabili solo ai
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i fenomeni dei quali si dà spiegazione e quelli
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Se con tali frasi si volesse significare semplicemente che
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ciò che con esse si rimprovererebbe a questo di
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un'esigenza alla quale si possa attribuire un senso
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attribuire un senso qualunque. ¶ Si riattacca forse a questo
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scientifica l'opinione, che si ode spesso esprimere sotto
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cultori di ciò che si chiama "la filosofia", alla
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Meno male se le si attribuisse l'ufficio di
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parlato è quella che si manifesta nell'opinione che
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parole delle quali non si possono dare delle definizioni
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misterioso di quelle che si possono definire; come se
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indefinitezza o misteriosità che si potesse attribuire alle parole
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mezzo di esse. ¶ Non si riflette che la nostra
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la cosa di cui si tratta, ma al contrario
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è un'opinione che si riconnette probabilmente all'abitudine
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dal fatto che egli si trova frequentemente nella posizione
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nella posizione di chi si deve assicurare se un
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oggetto, che a lui si presenta come nuovo o
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sapere come una cosa si chiama è avere in
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di tali oggetti che si riferiscono al loro eventuale
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perfettamente definito anche se si ignori affatto in che
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determinato dal significato che si attribuisce alla frase "il
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di a e c si accordano nel rimanere inferiori
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di b e d, si dirà che il primo
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d'una data classe si può definire una relazione
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un altro corpo B" si può dare una definizione
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aver senso anche se si ammettesse che la "diversità
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le accelerazioni che essi si comunicano quando agiscono l
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sussistere della relazione che si considera. ¶ Anche quando tale
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a sostanziali progressi scientifici. Si consideri per esempio l
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altro ramo della matematica, si osservi di quanta importanza
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per le rispettive temperature si dovesse mantenere costante quando
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tra i corpi che si comunicano calore ve ne
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fatti ai quali essa si riferisce, e ci fa
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un altro in cui si trova a livello più
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parte di esso, che si rende in certo modo
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d'un gas che si mantenga di volume costante
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a ricomparire inalterata quando si ripeta il processo in
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di qualche cosa che si denominò forza viva per
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di superare questa difficoltà si riattaccano le ricerche di
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viva per il quale si verifica completamente la proprietà
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cui essi sono assoggettati, si enuncia ancora adesso con
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analoga a quella che si impiegherebbe se si trattasse
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che si impiegherebbe se si trattasse d'una sostanza
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il modo con cui si crede opportuno esprimere la
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a sperimentare, che fa che l'invenzione di
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esprimere ciò che già si conosce sia da riguardare
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maggior parte di esse si esercita in certo modo
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e superficiali su cui si appoggiano, acquistano invece aspetto
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immagine a cui esse si riferiscono. ¶ Lo stesso carattere
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personaggio di Molière che si stupiva di aver sempre
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quelli del mondo fisico. ¶ Si rifletta, per esempio, all
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all'occasione idee che si riferiscono solo al loro
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forme sotto le quali si manifesta l'inconscia schiavitù
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di essere apprese come si apprende l'aritmetica o
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e la tendenza che si viene ora manifestando in
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tracce di conchiglie che si riscontrano in alcune rocce
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intellettuale dei giovani che si dedicano allo studio delle
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sono le cose che si possono giustamente attribuire a
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a Pavia. Di lui si canta, nella nota canzone
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trattazione di questo argomento si trova nell'opera del
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contro questa pusillanimità intellettuale si manifestano ora, tracce in
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prova il fatto che si partì dal supporre che
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sense, London, Dent, 1897, p. 9. ¶ 16 Si aggiunga il caratteristico abuso
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dei popoli primitivi, che si attribuivano a una pretesa
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personificazione" dei fenomeni naturali, si propende ora a non
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di quei mandarini che si opponevano all'introduzione delle