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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

concordanze di «si»

nautoretestoannoconcordanza
1
1945
odore dei sogni vizzi si è dissipato. Ismene indugia
2
1945
non ha vergogna... Eppure . Ma è un’altra
3
1945
di notte. Ismene allora si alza dal letto, va
4
1945
dell’aria. L’aria? l’aria che passa
5
1945
e protezione. «Non ci si sposa mica per il
6
1945
a trenta invitati che si abbottavano, Ismene chiamò suo
7
1945
Rutiliano cambiò nome e si fece chiamare Ruti. Non
8
1945
per ritrovare le quali si era unita in matrimonio
9
1945
che sbalordì Ruti. Questi si maravigliò di un attaccamento
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1945
tenebroso ma profondamente buono. Si confida con lui. Dice
11
1945
ritorno di Billi. ¶ Ruti si affacciò alla porta, annunciò
12
1945
in piedi. È pallidissimo. Si guarda attorno. Perché è
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1945
le porte dell’armadio si sono spalancate. Billi spicca
14
1945
spicca un salto e si tuffa dentro l’armadio
15
1945
i battenti dell’armadio si sono aperti, gli abiti
16
1945
bucato in campagna. ¶ Ruti si affaccia alla porta, più
17
1945
quel giorno Ismene non si staccò più d’accanto
18
1945
Come un padre che si chiude la figlia in
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1945
suoi compagni della terza si erano condotti al Prato
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1945
sua madre, uscita non si sa da dove, gli
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1945
sa da dove, gli si para improvvisamente davanti e
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1945
Diversamente da come Luigino si aspettava, l’attacco s
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1945
Piano piano la madre si va rimboccando con la
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1945
manica floreale. La faccia si enfiava e arrossava simile
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1945
un gallinaccio, le pappagorge si allungavano in turchini bargigli
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1945
un nome burlesco perché si chiama «leccamuffo»? La mano
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1945
chiama «leccamuffo»? La mano si alza lentamente... ¶ Luigino era
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1945
su per le scale, si buttò nella sua camera
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1945
e simili tra loro si sèguono senza fine sul
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1945
e la vista gli si paralizza. Per tornare a
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1945
seconda liceo, un giorno si collocò a torso nudo
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1945
nudo davanti allo specchio, si tirò su con la
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1945
immaginari: Woltìnguera, Ganaressa, Toss..... ¶ Si sente al piano di
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1945
di un uscio. ¶ Luigino si desta e sta in
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1945
genitori? Prima di tutto si sono seduti a tavola
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1945
e gli occhi gli si scaldano di pianto. I
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1945
pianto. I suoi genitori si sono seduti a tavola
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1945
Luigino è in ansia. Si accerta che la stanghetta
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1945
o non aprirà? ¶ Non si sente nulla. Silenzio in
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1945
pesa e faticosa! ¶ Luigino si farà una nuova vita
41
1945
serviranno alle prime spese. Si porterà dietro per ogni
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1945
geloso del suo cronometro. Si tratta di arrivare ai
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1945
forse rimandare a domani. ¶ Si sente il tonfo del
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1945
Luigino balza in piedi. Si affaccia al terrazzino. È
45
1945
Luigino è uno scherzo. Si risolve infine per i
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1945
dura luce del giorno si dissolve in una luce
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1945
Terra. ¶ Sua madre... ¶ Luigino si stacca dalla ringhiera della
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1945
cornice dorata dello specchio. Si vede il fianco della
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1945
una colpa commessa non si sa quanti secoli addietro
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1945
non direi, ma se si dovessero tirare giù tutte
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1945
e tutto l’interno si versarono nel fondo, e
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1945
queste parole la città si accese improvvisamente di luci
53
1945
accese improvvisamente di luci, si animò di passanti e
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1945
Altrettanto subitamente la città si spense, e nel silenzio
55
1945
passi del telamone che si allontanava per le strade
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1945
mondo. Alcuni generali che si sono coperti di gloria
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1945
intelligenza». Ma tant’è. Si scambia di solito per
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1945
altri liquidi dissetanti; poi si rimise in marcia faticosamente
59
1945
alla confusione degli uomini si aggiunse il frastuono delle
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1945
pestavano piedi, schiacciavano pance, si facevano largo alcuni con
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1945
plebea, se gli uomini si abituassero ad agitarsi meno
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1945
mangiavano palesemente, i più si voltavano di schiena e
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1945
operazione vergognosa. Un vecchio si era rincantucciato in un
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1945
voltare la testa quando si soffia il naso o
65
1945
rimasto attaccato alle gengive, si pulirono i denti chi
66
1945
eternità nel treno, essa si ricostituiva laggiù nel trillo
67
1945
una strana geografia notturna si andava formando, nascevano informi
68
1945
caldo e molle magma si calavano giù dal treno
69
1945
sé, senza sbagliare; benché si movessero ondeggiando come larve
70
1945
dietro i bimbi che si lasciavano tirare a ritroso
71
1945
senza ragione, senza meta. Si rianimava di moto, riaccendeva
72
1945
Ma ora quell’ossessione si andava disciogliendo: il treno
73
1945
perdeva la sua carne: si scarnava. ¶ Sto ancora nel
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1945
alla piccola cerimonia che si ripete quante volte due
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1945
volte due persone educate si trovano a dover varcare
76
1945
Falstaff e mister Ford si fanno davanti alla porta
77
1945
due gentiluomini che finalmente si risolveva a passare per
78
1945
mugolio. ¶ Tutta questa scena si è svolta in un
79
1945
fiatato: non per timidità, perché stranamente sentivo che
80
1945
altrove il mio sguardo, perché avevo il sentimento
81
1945
di uscire in superficie si spegneva e moriva. Sono
82
1945
tirano su le saracinesche, si denudano, e io guardo
83
1945
faccia problematica e inquietante, , ma meno spaventosa, meno
84
1945
tubo lunghissimo, appaiono e si prolungano innumerevoli altre facce
85
1945
d’improvviso il telescopio si chiude; le innumerevoli facce
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1945
quale però muta e si rinnova. Ora è una
87
1945
Il treno nel frattempo si è soffermato a una
88
1945
mia infanzia le signore si avvolgevano intorno al corpo
89
1945
boa, e così inserpentate si facevano fare il ritratto
90
1945
corro. Intorno a lui si leva uno spruzzo di
91
1945
scarpata che in breve si restringe a un puntino
92
1945
a gonfiarsi, una forma si delinea rapidamente, l’insopportabile
93
1945
rapidamente, l’insopportabile compagno si ricompone davanti a me
94
1945
traccia che i sogni si lasciano dietro è questo
95
1945
di luce che non si sa onde venga, un
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1945
forse entro il quale si affaccerà la testa di
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1945
domande, il piccolo Nìvulo si lasciò sfuggire che «sentiva
98
1945
genitori del piccolo Nìvulo si curvarono anche più nell
99
1945
del piccolo Nìvulo non si provarono neppure. E da
100
1945
benché solitario e isolato, si comportava così educatamente che
101
1945
nel secolo passato e si professava libero pensatore. La
102
1945
di suo figlio, pensava a un mistero, ma
103
1945
di un apparecchio radiocomandante si possono dirigere da terra
104
1945
madre fa di più: si adegua all’età e
105
1945
il figlio un giorno si stacca dalla madre e
106
1945
fratello maggiore non ci si aspetta tanto. Un fratello
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1945
Un fratello maggiore non si rimpicciolisce per mettersi a
108
1945
loro segreti. E Nìvulo si approssimava col suo passo
109
1945
giorno il piccolo Nìvulo si arrampicò su una sedia
110
1945
il fratello più grande si comportasse con delicatezza estrema
111
1945
Nìvulo gl’infingimenti che si devono ai bambini, e
112
1945
e pienezza. E Nìvulo si sentiva sacro. Si sentiva
113
1945
Nìvulo si sentiva sacro. Si sentiva tempio. Badava a
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1945
viveva con prudenza estrema, si circondava di accorgimenti come
115
1945
la perdé, perché tutto si era dedicato all’anima
116
1945
suoi genitori, vecchi ormai, si dimenticarono a poco a
117
1945
gli ottanta e non si movevano più dalla poltrona
118
1945
sul pavimento e non si mosse più. Era caduto
119
1945
Oh eccoti qua!». E si mise a ridere come
120
1945
anima, tutte le voci si unirono e fondarono Anima
121
1945
è un grido non si sa se di dolore
122
1945
né di ribellione, ma si presentò al mondo col
123
1945
aura di lieta meraviglia si formò intorno al felice
124
1945
in casa d’improvviso si spense, cioè a dire
125
1945
quasi un sole che si fosse fermato allo zenit
126
1945
della sua splendida faccia si conservava irrimutabilmente liscia, stèrile
127
1945
volo e il mondo si adagiò nella torbida pace
128
1945
ultima luce di avvenire si fosse rifugiata in lui
129
1945
faccia raggiante, ma qualcosa si andava spengendo in lui
130
1945
lui: qualcosa che non si vede. I rapporti fra
131
1945
lui e la vita si allentarono a poco a
132
1945
quale l’uomo non si sente più contemporaneo né
133
1945
che lo circondano. Eònio si appartò dalla vita, non
134
1945
faccia del mondo civile. Si ricordava ancora dei suoi
135
1945
dei suoi genitori morti? Si ricordava ancora dei suoi
136
1945
dei suoi fratelli morti? Si ricordava ancora di sua
137
1945
di sua moglie morta? Si ricordava ancora dei suoi
138
1945
mostro di gioventù che si lasciava indietro le generazioni
139
1945
costruito deserto la vita si fosse spenta per gelo
140
1945
spartire, ma che mi si era dimostrata ostile, nemica
141
1945
voce: ¶ «Andàrtene?». ¶ «Cinquant’anni si sono compiuti mezz’ora
142
1945
quella voce nello sforzo si spaccasse. «È il dovere
143
1945
sotto la tenda sostenne si può dire da solo
144
1945
ragione di questa differenza si è che il greco
145
1945
è il capofabbricato che si occupa di lei, aiutato
146
1945
portiere. E una mattina si presentano in casa della
147
1945
là mi dirai di ...». Quello spartito che la
148
1945
portarselo alla bocca, non si coricherebbe ogni sera per
149
1945
sa che gli uomini si movono molto e sono
150
1945
alcuni sono soldati e si destano all’alba al
151
1945
una valigia in mano, si aggirano carponi nei budelli
152
1945
una professione precisa ma si agitano egualmente perché agitarsi
153
1945
le letture di Leone si sono fermate ai romanzi
154
1945
Crede che le battaglie si combattono ancora a suon
155
1945
da una certa età si uniscono con le donne
156
1945
speranze. ¶ Leone di cognome si chiama Leoni. I nomi
157
1945
sua famiglia. Sua madre si chiama Orsa e nasceva
158
1945
un involucro di vuoto. Si porta addosso questo involucro
159
1945
colpi del nemico. Leone si porta addosso questo involucro
160
1945
lui per istrada non si accorge degli uomini che
161
1945
per parte loro non si accorgono di lui. Meno
162
1945
che gli uomini ora si fanno la guerra, ma
163
1945
contatti con gli uomini, si è chiuso anche più
164
1945
indifferenza alle cose terrestri si continua anche alle cose
165
1945
presso la quale egli si trovava a camminare, posata
166
1945
e urlo il silenzio si riassorbì più cupo, come
167
1945
come un abisso che si rifà la pelle. Altre
168
1945
in vita sua Leone si sentì libero, sicuro, padrone
169
1945
vuoto intorno a lui si era talmente allargato che
170
1945
e buia, e infine si mise a correre. ¶ Traversò
171
1945
improvvisa voluttà di movimento si è sradicato dalla terra
172
1945
Il cielo nel frattempo si era coperto di nubi
173
1945
un anello di fiamme si accese intorno alla città
174
1945
Di rimando luci abbaglianti si accesero nel cielo e
175
1945
gioco. ¶ Anche ora Leone si trova lontano dagli uomini
176
1945
di Leone all’improvviso si chiarisce. Leone vede. Vede
177
1945
capisce gli uomini che si uniscono con le donne
178
1945
con le donne, e si baciano, e si abbracciano
179
1945
e si baciano, e si abbracciano. Vede e capisce
180
1945
quali a loro volta si uniscono con altre donne
181
1945
con altre donne, e si baciano, e si abbracciano
182
1945
e si baciano, e si abbracciano. E vede e
183
1945
questi medesimi uomini non si uniscono soltanto per baciarsi
184
1945
precipizio dalla collina e si tuffa nella città che
185
1945
vita, il piccolo Nìvulo si staccò un giorno dall
186
1945
gli sfuggiva, e infine si rifugiò nelle braccia di
187
1945
nel quale gli uccelli si erano raccolti a dormire
188
1945
il piccolo Nìvulo non si mosse, non si spaventò
189
1945
non si mosse, non si spaventò, non si voltò
190
1945
non si spaventò, non si voltò neppure a cercare
191
1945
per la vita esteriore. Si chiuse in sé come
192
1945
suoi archi. E intanto si andava maturando prodigiosamente. Come
193
1945
agni... anciano... erontola... erugia... si ambia!». ¶ A questo annuncio
194
1945
annuncio incomprensibile il gigante si svegliò di colpo, balzò
195
1945
e la giacca che si buttò sulla spalla come
196
1945
spase. La signorina Fufù si sentì vedova, ma senza
197
1945
la signorina Fufù non si arrischiava a toccare quel
198
1945
e quando il treno si rimise in moto e
199
1945
selettivo delle letture che si fanno in treno o
200
1945
nome del direttore responsabile, si ripassò negli annunci mortuari
201
1945
Dio, nella piccola pubblicità si centellinò a una a
202
1945
ora la signorina Fufù si domanda se fu veramente
203
1945
letture liceali, che essa si recitò a stento davanti
204
1945
Stranamente la signorina Fufù si ritrovò vicino ai suoi
205
1945
signorina Fufù, e sottilmente si compiacque dell’involontario bisenso
206
1945
antichi. In questa scatola si entra per giocare e
207
1945
come un arrosto decorativo si andava lentamente consumando sugli
208
1945
Poi il mazzo luminoso si spense, l’interno della
209
1945
allora la signorina Fufù si avvide che in quella
210
1945
perché intorno a lei si accendevano le barre di
211
1945
ogni parte. Essa stessa si trasformò in oro. Non
212
1945
oro la signorina Fufù si sentì canarina. Non l
213
1945
e casto sentimento; Zerlina, si sentì bruciare all’invito
214
1945
padre e uomo amato si confondevano in una medesima
215
1945
prima persona che le si parò davanti nella Casa
216
1945
occhi. ¶ L’untuoso signore si riprese, scacciò con un
217
1945
accordi e degli arpeggi si udiva la trombettina insistente
218
1945
oro d’un tratto si riaccese intorno a lei
219
1945
finalmente la signorina Fufù si ritrovò sola in casa
220
1945
essa, piano piano, tremando, si avvicinò al pianoforte come
221
1945
molle. ¶ La signorina Fufù si arrischiò a toccare la
222
1945
paura, la signorina Fufù si accorse che non il
223
1945
più gonfio, e che si andasse intasando sulle zampe
224
1945
che respirava a fatica. Si chiuse a chiave nella
225
1945
cinquantenne, la signorina Fufù si sentì sola in casa
226
1945
fianco, e intorno gli si agitavano molti pianofortini alcuni
227
1945
vive sola...». ¶ «Deplorevole errore!» si dolse l’untuoso signore
228
1945
parlava non come quando si è soli con l
229
1945
effetto di quella pressione si presentò, disse con voce
230
1945
Io... non saprei, commendatore» si scusò il giovanissimo addetto
231
1945
che i pianini già si erano fatti grandicelli, e
232
1945
aveva cambiato idea e si teneva la pianessa e
233
1945
giovani pianoforti a coda si fermavano in mezzo al
234
1945
come il pulcino che si gratta sotto l’ala
235
1945
credere che i pianoforti si nutrano di crome e
236
1945
pianessa per di più si beveva tre litri di
237
1945
casa della signorina Fufù si è riempita di un
238
1945
che di giorno non si spegne mai e di
239
1945
mai e di notte si raccoglie nel sommesso ronzio
240
1945
sola al mondo, ora si vede circondata di una
241
1945
d’alberi la testa, si ritirò nella sua camera
242
1945
e «avversi» in che si divide la vita dell
243
1945
per la prima volta si sentì uomo, ossia costruttore
244
1945
volontà di conservare. ¶ Non si bada abbastanza agli oggetti
245
1945
abbastanza agli oggetti che si mettono in mano ai
246
1945
a rimirarselo. Poi non si contentò più degli alberetti
247
1945
una professione o, come si dice, al proprio avvenire
248
1945
della conservazione delle cose si era talmente radicata e
249
1945
nella mummificazione dei morti, si volse alla pietrificazione dei
250
1945
di quella vita che si sottrae al destino della
251
1945
il signor Didaco paternamente si offrì di ucciderlo nella
252
1945
porta. «Come gli uomini si lasciano affascinare dalla vita
253
1945
imbalsamare gli uomini – universalmente si parlò di alcune grandi
254
1945
Uniti; e molto pure si parlò dell’invito rivolto
255
1945
R.S.S., perché si recasse a Mosca a
256
1945
e intorno al quale si avvolgeva il serpente tentatore
257
1945
nome che più gli si addiceva, e questo soprannome
258
1945
il signor Didaco naturalmente si sentiva, senza sforzo né
259
1945
morte, il signor Didaco si teneva lontano dall’amore
260
1945
con gli anni, e si era meritato il soprannome
261
1945
d’un tratto, non si sa perché, il signor
262
1945
Saliscendi rimase sterile, non si sa bene se per
263
1945
imbalsamazione, lui che non si spostava se non in
264
1945
piedi nella sua camera, si spogliò degli abiti di
265
1945
pensai: tra poco costoro si sveglieranno, si leveranno in
266
1945
poco costoro si sveglieranno, si leveranno in piedi, si
267
1945
si leveranno in piedi, si allontaneranno dall’albero, torneranno
268
1945
Gerolamo e Teresina non si sarebbero svegliati, il signor
269
1945
opera, il signor Didaco si attaccò al telefono, lanciò
270
1945
seconda nel quale essa si sta ristretta in un
271
1945
che la signorina Fufù si sentì accendere nella mente
272
1945
uscì nel corridoio e si affacciò al finestrino in
273
1945
e la signorina Fufù si accorse che al suo
274
1945
il fumaiolo della locomotiva si rimpiccioliva via via in
275
1945
petto, finché il fumaiolo si ridusse a un tozzo
276
1945
un aspetto più potente ma più stupido a
277
1945
mano che il fumaiolo si accorciava, e sempre più
278
1945
è sopra la cinquantina, si trova tuttora in perfette
279
1945
montagne a zig zag, si tuffa nelle gallerie, esce
280
1945
in cui la donna si mostrava all’uomo come
281
1945
e imbestiati, i quali si aprivano un varco nella
282
1945
La signorina Fufù, che si stringeva al petto la
283
1945
vegetale, come una madre si stringe al seno la
284
1945
carne della sua carne, si trovò portata come da
285
1945
un posto d’angolo si vuotò in uno scompartimento
286
1945
giornale e ogni tanto si piegava verso l’ignota
287
1945
convivenza coniugale, il treno si fermò in una stazione
288
1945
che con improvviso crescendo si avvicinò, gridò di sotto
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1945
quella immagine che lei si custodiva così gelosamente nella
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poco aveva messo radici, si era sviluppata. Lodovico aveva
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aveva lasciato una eredità. Si convinse che il morto
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poco tempo dopo che si trovava laggiù). No, e
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lettere, come testualmente egli si disse, ritrovando a proposito
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spese di lei e si era mantenuto laggiù col
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quella immagine precisa che si portava in mente quando
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barba!». Da quelle lettere si poteva anche arguire che
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per le orecchie, Lodovico si sentiva come un atleta
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cognome rispose in fretta: «, sì, scendo subito ad
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rispose in fretta: «Sì, , scendo subito ad aprirle
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vero che dal passo si può indovinare l’età
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film, nelle quali non si vedono né le facce
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sulla quale ella stessa si era seduta, e Lodovico
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voce di una moribonda si posarono esangui sullo stridio
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cuori enormi che lentamente si avvicinavano uno all’altro
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forma di molle conchiglia si era formato sulla parete
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rifaccio la sua voce» si disse Lodovico. «Se non
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e contemporaneamente pensava: «Non si ricordava di te se
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affisandosi nel suo ricordo si preparò cristianamente alla morte
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morte», e contemporaneamente pensava: «Si pigliò la sifilide che
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fuga a due voci si era arricchita di una
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avvenuta assuefazione alla penombra, si lasciava più facilmente intravedere
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il polso di Enrico si era gonfiato enormemente. Il
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il pallone sul polso si spaccò da sé e
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ma sbagliava. Poco dopo si cominciò a udire nel
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nel momento stesso ella si alzò dalla poltrona e
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preveduto. Lei da opaca si mutò improvvisamente in una
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chiudersi la rete che si era teso da sé
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nome non sa dirlo? ¶ «...». ¶ «Allora lo dica». ¶ «Non
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trasfigurazione di lei. ¶ Ella si alzò in piedi. Si
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si alzò in piedi. Si alzò, si alzò: toccò
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in piedi. Si alzò, si alzò: toccò il soffitto
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lei, intorno a lei si alzarono in piedi le
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schiacciata dalla realtà; e si rimpiccioliva ancora, si riduceva
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e si rimpiccioliva ancora, si riduceva a una creatura
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quella parola. Liberarsi, liberarsi... Si ritrovò solo nella via
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l’angoscia anche ora si dissipa e anche ora
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momento. Il quadro gli si ricompone nella mente. Colui
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vista delle uniformi Lodovico si «sente» nudo e il
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spirale intorno al corpo, si titillava l’orecchio sinistro
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rubino che al bere si rivelava sodo e attaccato
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peso della persona che si siede emette crèpiti indecenti
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umana. ¶ Del resto qui si parla di cose passate
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libertà di volo. ¶ Qui si parla di cose morte
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natura né del caso dell’uomo, e questo
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di quella minaccia non si avverava, il timore del
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a poco a poco si calmò; e calmato il
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stanno a testimoniare, non si contenta di rappresentare l
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spiegato? Nel surrealismo mio si cela una volontà formativa
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SUO NOME ¶ Il treno si fermò in stazione. Lodovico
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avesse mai veduta ancora, si portava in mente l
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dispettoso della piccola stazione si fermò, e una voce
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tutto il viaggio egli si era portato appresso, come
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bagaglio ingombrante e che si teme di perdere. Talvolta
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lontano lontano, e Lodovico si sentì più sicuro come
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se allontanandosi quella voce si fosse allontanato assieme un
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un misterioso pericolo. Lodovico si sentiva preso a partito
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ferrovieri cercassero qualcuno che si nascondeva nel treno e
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nascondeva nel treno e si ostinava a non mostrarsi
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notte, passano e non si fermano; una ragazza guarda
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non ne fosse sceso – si dovesse portar via con
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grande fiume. Allora Lodovico si rivolse al prete, suo
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di viaggio, col quale si era trovato solo nello
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un ovale di luce si aprì come per l
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atteso e tergiversato luminosamente si compose, non piano come
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mentre nella sua testa si affollavano altri nomi di
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senza traffici né mete, si scosse nel suo ferrame
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solitario che lo consumava e gli dava una
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era andato e Lodovico si trovò solo. ¶ Lodovico sta
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Wagner in berretto gallonato si è creato un homunculus
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treni che passano e si portano via la sua
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questo lenzuolo che gli si aggrinza sotto i reni
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all’aggancio dell’alluce si lacera in lunghe ferite
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mano a mano che si riformano, rammendando i buchi
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comodino nero che Lodovico si guarda d’aprire nel
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luogo impuro che vi si trovino imprigionati; e di
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lunga delle altre, Lodovico si è fermato pensoso. Zanzara
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ha concluso Lodovico, ma si è buttato egualmente sul
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gli roderà il cervello?... ¶ Si era trovato fuori della
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resto del mondo, lo si poteva argomentare da un
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lentamente e a stento si esercitava nel segnale che
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tiro al bersaglio. Lodovico si fermò a domandare a
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la sedia che le si era appiccicata al sedere
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appiccicata al sedere. ¶ Lodovico si rimise in cammino e
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della strada al braccio, si sentì le spalle al
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come andava pronunciato. ¶ Lodovico si diletta della sua perplessità
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giorno del “suo” ritorno si avvicinava, e io volevo
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di vecchia capra. ¶ Lodovico si volta sul fianco, ansioso
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di maioliche. ¶ Lodovico non si nascondeva le difficoltà del
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uno svantaggio per sé, una condizione favorevole al
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favorevole al suo progetto. Si riprometteva di trarre partito
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gli terrò dietro». Lodovico si sostituirà a Enrico. Lodovico
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diffidente animo di ricca si accorgesse della sostituzione. ¶ Nel
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Parlerò soltanto di lui», si riprometteva Lodovico. «Esalterò le
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era morto ma metafisicamente si perpetuava in Lodovico. Poi
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tre passi il salotto, si butta in ginocchio davanti
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gli angoli del salotto, si raccoglie sulla poltrona, si
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si raccoglie sulla poltrona, si restringe intorno alle rose
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come cavolfiori e là si ferma. ¶ È notte e
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voleva il professore. Egli si portava appresso quella vecchia
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poltrona come il cinese si porta appresso la bara
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in campagna e lui si attardava per alcuni giorni
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mentre ogni socio invece si tiene stretti e nascosti
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propri interessi personali, e si farebbe ammazzare piuttosto che
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studio del nonno, ma si fermò sulla porta a
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ordine e disciplina. Non si confonda il nome della
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cane di Arturo Schopenhauer si chiamava Atma. ¶ A proposito
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morì e l’interdipendenza si spezzò. Che fece allora
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anima del mondo” e si rimise tranquillamente a scrivere
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alle abitudini. Schopenhauer come si sa era celibe, ma
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via che Dazio Bottoni si allontanava dall’indiscreta gioventù
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dall’indiscreta gioventù e si mischiava con uomini più
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nome. ¶ L’offesa novamente si risvegliò quando Dazio Bottoni
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due mesi di matrimonio si era separata dal marito
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amava pronunciarsi. Dazio Bottoni si innamorò di Niuccia, si
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si innamorò di Niuccia, si convinse che non avrebbe
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un riguardoso silenzio, ma si capiva egualmente che ella
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figliola cambiando nome non si fosse chiamata «signora Bottoni
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marito che nell’intimità si fa chiamare Dazio. Toccò
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e questa spiegazione svegliò, , un blando sorriso sulle
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abitato. I suoi occhi si fermarono più insistenti e
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sorella divorziata; altrimenti non si spiegherebbe quel miracoloso mutamento
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da balletto russo. ¶ Dazio si separò da Niuccia in
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E ora dove vado?» si domandò Dazio quando si
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si domandò Dazio quando si trovò solo in casa
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capire profondamente quello che si addice a ciascuno di
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di noi. «A me si addice questa preziosa, questa
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acuta e leggera, che si appoggiava alla tristezza di
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padre, come la melodia si appoggia al basso; poi
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La poltrona a dondolo si dondolava ancora, come se
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dello stato prenatale, ma si arrestò di colpo: la
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zio Lodovico». E costui si chinò sulla poltrona a
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crèmisi col gesto che si fa per togliere il
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acqua. Lo zio Lodovico si premé le mani sull
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fumo della doppia detonazione si fu dissipato, la poltrona
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fu dissipato, la poltrona si dondolava ancora, sempre più
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sempre più piano. Finché si fermò. ¶ Dazio è ritto
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grande specchio del salotto si era rotto ed era
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questo punto la luce si oscura. Com’è che
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posa per terra. Gli si inginocchia davanti e interroga
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proprie pupille. ¶ L’ombra si addensa nella foresta di
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di passato, il buio si stringe e nel buio
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Il commendatore Candido Bove si trova d’improvviso a
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odore dei fiori freschi si potesse fotografare, apparirebbero sulla
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Il commendatore Candido Bove si esalta alla novità e
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dal camposanto, Candido Bove si è trovato solo in
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fradicio internamente di sudore. Si era seduto per la
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dell’anticamera nessuno finora si era seduto, perché quella
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largo nastro nero, che si dondolava ancora al cavicchio
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quando la paglietta non si mosse più, Candido si
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si mosse più, Candido si sentì anche più solo
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quarant’anni di seguito si era coricato accanto alla
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salotto buono non lo si apriva se non nei
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dei fiori. Evidentemente egli si era addormentato così vestito
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del caminetto piano piano si spegne. ¶ Candido è teso
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parla, in questo salotto si muore di noia». ¶ Strane
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riunite, una luce improvvisa si accende nell’animo del
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paura la Rosa se si accorgesse che la frangia
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ma diversamente da come si può credere, il balzo
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come la mia propria. , con orgoglio lo dico
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o per “aggiornarsi” come si dice oggi, diedero via
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generati, i nostri padroni si dimostrarono intempestivi e insaggi
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a fine di calmarsi si preme con le mani
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con tanto inconsapevole zelo si è adoperato a giustificare
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celebre chirurgo, quello che si dava delle arie da
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affetto e riconoscenza, come si tiene in casa una
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anche gli amori comperati si diradarono, cessarono a poco
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veniva sola in salotto, si sedeva su me, rimaneva
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di che gli uomini si sbranerebbero anche più ferocemente
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sfogare la loro rabbia, si sbranerebbero da se stessi
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nulla al mondo ella si sarebbe risolta a profanare
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del nostro commendatore, essa si concedeva a suo marito
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stava su me e si prendeva molto diletto sia
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la signora Teresa non si sgomentava né interrompeva l
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nessuna ragione al mondo si sarebbe determinato a entrare
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condizioni mi sono ridotta...». ¶ Si fa un gran silenzio
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come di stoffe spiegazzate si sparge in salotto, segno
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soffitto anche il lampadario si associa a quel riso
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cosa!». ¶ Un nuovo fruscio si accende nel salotto all
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quale improvvisamente e miracolosamente si è acceso un animo
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metropolitano che per caso si trovava a passare in
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era riversa sul dorso, si vedevano sotto il sedile
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che il commendatore Bove si era difeso con accanimento
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velati che non vedono, si aggirano ignari in mezzo
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questa barriera che non si vede ma che lo
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che lo stesso non si può traversare?... Perché tra
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dice la verità, e si vergogna di dirlo ancora
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Non posso più rimandarli... : dei lavori, dei lavori
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rivoluzioneranno, e avete paura... : mi alzerò... non me
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non mi sorveglia e si addormenta... Ma voi questo
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fuma la pipa tirolese si coprì di nebbia, non
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sul guanciale... La Vigia si sarà svegliata, perché ho
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che tutta la camera si mise a girare... Ma