Lorenzo Marone, Magari domani resto, 2017

si accettano i suggerimenti. ¶ Siamo a Napoli, Quartieri Spagnoli

in là. Con Arminio siamo seduti a un bar

un rigurgito rivoluzionario: “Perché, siamo certi che il nostro

vivere da lei, ché siamo entrambe sole e potremmo

guinzaglio ad Alleria e siamo scesi fra i vichi

giapponesi, cingalesi, indonesiani, ci siamo strafogati di cous cous

padre. ¶ Ma quale angioletti, siamo tutti creatori di mostri

del mio evidente disagio. ¶ “Siamo troppo stupide nuie femmine

di ribattere. “E chi siamo noi per giudicare, cara

invece è proprio così, siamo tutti continuamente alla ricerca

Amanti del calcio lo siamo diventati quel giorno di

sicuro, angeli, invece, lo siamo stati per poco. E

riflettere sul perché non siamo felici.” ¶ Lui ride di

che sono pazzo, che siamo giovani e lei deve

Fino a prova contraria, siamo io e nonna ad

niente da piangere, non siamo mai stati una famiglia

tirato a campare, e siamo venuti su, e ora

lontana da ciò che siamo davvero, ma, almeno, ci

Boh, dieci, undici forse... siamo al mare, a Coroglio

concludo: “In verità non siamo proprio dei maestri di

schiavi. Sì, è vero, siamo schiavi inconsapevoli e felici

fine quello che noi siamo davvero è scritto in

abbiamo vissuto. Quello che siamo è dentro di noi

è tutta sovrastruttura. Superfluo. Siamo maestri nel circondarci di

avevo da dire. Invece siamo giunte sotto il suo

niente di importante comunque”. ¶ Siamo rimaste a fumare per

sì ’na brava guagliona. Siamo nate e cresciute a

sole, fin da quando siamo bambini. ¶ Finisco di mangiare

piccolo mondo sul quale siamo costretti a vivere insieme

hai ragione,” dice, “ci siamo messi in un bel

capì?” ¶ “Niente, è che siamo tutti un po’ una

rivolta a Kevin. “Eppure siamo abbastanza diverse...” scherzo. ¶ Solo

abbiamo quello che ci siamo guadagnati, io, invece, penso

anche vero che non siamo tutti uguali, ognuno ha

infine replicato: “Luce, non siamo tutte uguali, ognuna ha

di sì.” ¶ Nel frattempo siamo entrati nel bar e

più a vivere accussì, siamo una famiglia fracida che

Mamma mia, Luce, come siamo belle stasera. Che c

stato indecoroso. Perciò ci siamo trovati tutti attorno a

con i legami. Eppure siamo stati bene, abbiamo riso

abbiamo riso e ci siamo raccontati un po’ delle

Non si preoccupi, non siamo tornati insieme,” preciso allora

ce vò,” aggiungo ancora, “siamo bravi tutti, basta nuotare

ma non credo che siamo solo quello che abbiamo

la signora di fronte.” ¶ Siamo scesi prima delle otto

mie cicatrici. ¶ “Non ci siamo parlate più, anche se

facciamo la nostra, e siamo tutti contenti!”. ¶ Lui mi

non aprì bocca. ¶ “Ci siamo capiti?” ¶ Ciro impiegò qualche

po’ di refrigerio, invece, siamo costretti ad appendere un

come un forsennato, così siamo costretti a scendere di

abbiamo rovinato. In breve siamo per strada, sotto una

imbrogliano, sorridono pure. ¶ Quando siamo arrivati sul lungomare, don

il mare’. Da qui siamo troppo lontani”. ¶ “Lontani? Il

e mare ¶ E ora siamo qui, su una lunga

carbone) è deserto, ci siamo solo noi, io, don

quel giorno non ci siamo più visti.” ¶ “Mai più

allora, però, non ci siamo più persi.” ¶ “Ma lei

con trasporto. ¶ “Non ci siamo più rivisti. Ci siamo

siamo più rivisti. Ci siamo amati da lontano per

tempo e non ci siamo mai baciati. Lei non

Primavera adagiata sulla spalla. Siamo tutti e tre nella

so doje bestie!” ¶ Ecco, siamo giunti al punto di

l’avvocato dopo che siamo rimasti a studiarci per

noi. È domenica e siamo tutti a casa del

mamma e Antonio ci siamo ritrovati di nuovo insieme

la mia destra. ¶ E siamo rimasti così, uniti l

Lei ha sorriso, così siamo finite a parlare di