Ugo Foscolo, Ricciarda, 1813

CORRADO ¶ Che dirò al signor mio, che lagrimando ¶ Jer

GUELFO ¶ Tu qui? ¶ RICCIARDA ¶ - Signor... ¶ GUELFO ¶ Smarrita - esangue - ¶ Tu

ristatti alquanto, ¶ Ruggier - O signor mio, vedi, chi reca

RICCIARDA ¶ Che posso ¶ Dir, signor mio, che tu nol

accolgo. ¶ AVERARDO ¶ I monumenti, ¶ Signor, io veggo de'tuoi

tue. Esul fuggiva ¶ Il signor mio, perché tu d

è il piano, ¶ Al signor mio devote, alla vittoria

SECONDA ¶ Guido, Averardo ¶ GUIDO ¶ ... Signor... ¶ AVERARDO ¶ Oh figlio mio

io non avessi. ¶ GUIDO ¶ Signor, deh corri a vendicar

vinco morendo. - ¶ Il mio signor m'impose oggi ch

ti sia del tuo signor la spada; ¶ Tien. Ho

i miei giorni, al signor tuo ¶ Prova miglior darai

vidi. ¶ E ch'io, signor, non menta, abbine prova