Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

suo lobo, lobo di «signora», ma nello stesso tempo

Be’ buonasera, Anselmo». ¶ «Buonasera, signora Pelizza. E tante grazie

Fulcorina. «Che la creda, signora, l’è proprio l

occasione. Aveva aiutato la signora Inzaghi a traslocare in

sorpassato a rompicollo la signora Inzaghi, la quale discendeva

popolo battezzò per Nostra Signora di Termidoro e il

Golfo. Alle pitturate, la signora I. ci aveva aggiunto

Università di Genova, con signora, l’ingegnere Panzarotti, direttore

miracolo. Val più questa Signora qui, da’ retta, bambina

parlar limonate oggi (1943) con signora in salotto! perocchè il

caso non ha moneta, signora?», tra il frustume delle

volonterosa fregatina di mani: «Signora, buongiorno. Buongiorno, signora. La

mani: «Signora, buongiorno. Buongiorno, signora. La signora desidera?», adesso

buongiorno. Buongiorno, signora. La signora desidera?», adesso, poverini, se

bagni di sole della signora, e del signore, che

presso di sè «e signora», una servicina d’un

il contratto. La sua signora approvò. ¶ Già durante il

dottore, ogni qualvolta la signora del colonnello per telefono

occasione d’intrattenerne la signora del colonnello e questa

da poterne informare la signora del colonnello, e il

orgasmo. ¶ Il figlio della Signora lo attendeva! Probabilmente per

E il figlio della Signora, per quanto misantropo, poteva

letto il caffè, dalla Signora, che non finiva più

era particolarmente dimestica della Signora, e ne riceveva le

dell’amor materno. Povera Signora!... Arrivava inatteso. Partiva quando

che assistevano la vecchia Signora nel governo di casa

come quattro spilloni da signora, due per parte, oltre

l’altro è una signora di mezza età, – sono

onorare dell’appellativo di signora da simili ossequenti fracs

panna-cioccolatto per la signora, sissignora!». Era, dalla nuca

cinque emmezzo. ¶ La nobile signora aveva percepito l’inquietudine

salutò allegramente: «Buona sera, signora Elsa!... Buona sera, signora

signora Elsa!... Buona sera, signora!... Ciao nasone!... Ciao canapione

la sua qualità di «signora» e la sua fedeltà

bastò a dissuaderla, «povera signora», dall’agganciare il definitivo

accedere all’idea della signora Cova, di farle prendere

borghese perfetta, in una «signora» al cento per cento

volta: c’erano la signora Binda, la signora Carugati

la signora Binda, la signora Carugati, la ragazza Dumenil

dolce, che era una signora come tutte l’altre

anche lei, una vera signora, come le nostre mamme

signore, come una vera signora. Faceva dei gargarismi. Usava

per tutti. ¶ Cappelloni da signora, e spilloni per amarrarli

persone presenti. ¶ 37 «Margniffa»: quella signora che si desidera incontrare