Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

corde fracassate urlarono; della signora Ziviello, che sedeva su

deliberò di farne una signora. Era calvo e pingue

di colpo, vedete me...» ¶ «Signora mia, destino; significa che

informarli che siete una signora, la vedova di un

una vista e terribile signora, in quel tempo. Ci

per l’uso. ¶ La signora Pugliese era una compatta

statica, la bellezza della signora Pugliese, che forse un

riflettere fissando contemporaneamente la signora Pugliese. Nella teglia le

don Alfredo», disse la signora Pugliese, scostandosi un poco

me ne appello alla signora» replica il disinvolto giovane

un ragionevole epilogo. La signora Petrillo, per quanto si

anche il padre. La signora Petrillo sfaccendava imperscrutabile. Che

pietose visite alla defunta signora Javarone le effettuasse don

così dire, notizie della signora Javarone; poi in attesa

svellere una panchina; la signora Petrillo era andata a

Ninna nanna a una signora ¶ L’eccezionale visitatrice entra

Napoli: se l’antica signora portasse valige, le loro

che precedentemente non esisteva. Signora mia, senza offesa, guardatevi

regola con qualsiasi legge! Signora mia, ragionate. Volevo morire

le modula; avanti: ¶ «Egregia signora, voi affacciatevi e guardate

raddoppiato, o mi sbaglio? Signora, scuotiti; riapri gli occhi

sue orgogliose occhiate. ¶ Della signora Giraci poco o niente

istante; di una bella signora coricata nella “barcaccia” da

quello che la mia signora ha detto» dichiarò portandosi

nel pronunziare “la mia signora” «l’ha detto bene

uno sconosciuto, presentatosi alla signora Scarano come il nuovo

in quella penombra la signora Cammarota diventò bianca e

Da quanto tempo la signora Cammarota aveva cominciato a

macchina e raccontava alla signora Aiello complicate storie di

pensieri. ¶ «Sempre così sola, signora Aiello, una creatura di

la salute. Oppure la signora Aiello, sterile inquieta lunatica

a Luisella?» disse la signora Aiello. ¶ Donna Carmela rispose

bene ve la do, signora mia». ¶ Aggiunse, come a

sulla soglia vidi una signora d’età, con gli

domandai: avete visto una signora con la faccia di

Ma che momenti. Una signora entra dalla porta chiusa

vi fiorì una appagatissima signora Caserta che di colpo

è mestiere e mestiere, signora mia». ¶ Si assestò la

all’autista: «Dove la signora desidera» e rientrò mormorando

del Gargiulo, strappò alla signora Caputo una stupenda collana

Eugenio; le dita della signora Caputo, strette su una

richiesto da una ricca signora, che credette di identificare

don Aniello mentre la signora Scala preparava i lumi

una piacevole stanchezza; la signora Maria confida a un