Egisto Roggero, Komokokis, 1902

mio amico ruppe il silenzio. ¶ — Ho un’idea! – esclamò

treno. ¶ Noi ascoltavamo in silenzio, sbalorditi, vinti ormai da

di luce, contemplava in silenzio lo spettacolo meraviglioso. ¶ Ci

solenne nel paese, il silenzio della notte.... ¶ Il mistero

grande abisso, giacchè nel silenzio assoluto che ne circondava

Restammo qualche istante in silenzio. ¶ Edoardo pareva immerso in

osservava lo spettacolo in silenzio, cercando farsene una ragione

Poi compreso il nostro silenzio sorrise dolcemente e raccogliendosi

intanto procedeva sempre in silenzio, davanti a noi. ¶ Stesi

e lo seguimmo in silenzio, osservando stupiti e meravigliarti

fiori tropicali. ¶ Camminavamo in silenzio sotto quelle vôlte vegetali

vecchio mi ascoltò in silenzio, poi disse: ¶ — Potete chiamarvi

credono che tenebre e silenzio.... Sotto la crosta terrestre

Rimanemmo un istante in silenzio, colpiti, presi da’ mille

debolmente luminose scendeva un silenzio, una pace, una quiete

Un vuoto immenso, un silenzio perfetto. ¶ Kalika ci fe

nostra anima, in quel silenzio infinito, pieno di strane

e c’impose il silenzio. ¶ Allora notai, con somma

m’impose energicamente il silenzio. ¶ Allora una strana cosa

mezzo del Tempio. Il silenzio intorno era grave e

posti e ristabilitosi il silenzio profondo, i fratelli uniron

per qualche tempo in silenzio. ¶ Edoardo mi appariva pensoso

un tratto ruppe il silenzio: ¶ — Amico, – disse egli, – tu

dopo un istante di silenzio, esclamò: ¶ — Ma credi tu

Kamelia aveva ascoltato in silenzio tutte le mie parole

di amore animava, in silenzio. ¶ Poi mi gettò, le

poco il cammino in silenzio. E dopo qualche istante

noi.... ¶ Kamelia assisteva in silenzio alla nostra operazione. ¶ Quando

dichiarazione. ¶ Restammo alquanto in silenzio, trascinati dalla corrente, presi

di Edoardo rompere il silenzio: ¶ — Tutto andrebbe benone, se

un bel pezzo in silenzio il nostra rapido viaggio