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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, Colei che non si deve amare, 1910

concordanze di «silenzio»

nautoretestoannoconcordanza
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quella irritante caparbietà del silenzio ch’è peggiore di
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mobili avessero scricchiolato nel silenzio, facendola sussultare... si volse
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Rimasero un poco in silenzio, quand’ebbe così concluso
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era chiuso in un silenzio di mutolo e viveva
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placido cuore. Subiva in silenzio le diurne iracondie del
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prima filippica. Invece quel silenzio lo tormentava più d
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fece per interrompere quel silenzio che gli pesava. — Sono
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od a temperarvi in silenzio acutissimi strali. ¶ Fra tutti
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a cui mormori un silenzio di cose vive, canti
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Il domestico obbedì in silenzio. ¶ — E adesso, — riprese Arrigo
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Ella interruppe un lungo silenzio con queste parole: ¶ — Ti
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come intimidito, e nel silenzio che pendeva, dolcemente si
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tutto assicurati del suo silenzio e nasconditi bene quando
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un lungo attimo di silenzio, poi egli l’interruppe
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Rimasero un istante in silenzio; poi ella domandò: ¶ — Non
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l’ora. In quel silenzio torbido i rintocchi parvero
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selciati sonori, e quel silenzio che incantava la notte
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oscurità, li avvolgeva il silenzio della casa invigilata. E
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quel ¶ buio, tra quel silenzio, indugiavano con ebrietà, come
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li fasciava, rompere quel silenzio, distruggere quella dolcezza mortale
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per qualche tempo in silenzio. ¶ Passò un bimbo che
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non cercò di allontanarlo. ¶ — Silenzio, Rafa.. — mormorò, — silenzio! ¶ Ma
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allontanarlo. ¶ — Silenzio, Rafa.. — mormorò, — silenzio! ¶ Ma egli riprese: ¶ — Ho
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al termine di quel silenzio, — ti ho già parlato
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ad Arrigo. Ed il silenzio tornò nella stanza, rotto
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battuta; qualche attimo di silenzio, e Lela tornava da
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più... Cosa mi succede? ¶ — Silenzio, silenzio, per carità! ¶ — Ditemi
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Cosa mi succede? ¶ — Silenzio, silenzio, per carità! ¶ — Ditemi almeno
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i muri e nel silenzio, per le case degli
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perdonare e patire in silenzio, perchè lottare nè ribellarsi
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troppo forti; un indefinibile silenzio pieno d’agitazioni pendeva
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ebbra di stelle, di silenzio e d’amore, tese
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invase dall’ambiguità del silenzio, si vestivan di bianchi
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fontana sola dominava il silenzio della notte, lanciando i
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quella immagine, velata di silenzio e di malinconia. Era
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sola, fra il gran silenzio di un pomeriggio soffocante
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Si fece un grande silenzio; il Cianella si levò
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aperse bocca; ma quel silenzio era pieno di rimprovero
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ascolto. ¶ Seguì un lungo silenzio. ¶ — Su dunque, — ella disse
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parla. ¶ L’altro, in silenzio, trangugiò un luogo sorso
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oliava la gente. Nel silenzio, udiva il rombo del
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bocca immobile, spaurita. Quel silenzio lo persuadeva che non
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palpitante. ¶ Dopo un lungo silenzio Paolo rispose: ¶ — Non c
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si guardarono ancora in silenzio. Nella sua casa egli
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dire. ¶ Seguì un torbido silenzio. Tutti e tre guardavano
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il doverlo sopportare in silenzio talvolta gli eccitava nello
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le anime. ¶ Un lungo silenzio pesò fra loro, anzi
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lo ascoltava piangere, in silenzio, con una specie di
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che suscitò in quel silenzio un’eco sinistro, e
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di vanzianelle sopra il silenzio del giardino fragrante di
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chiarore di stelle, nel silenzio altissimo del monastero, sola
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pareva stranamente fondersi col silenzio ed essere il silenzio
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silenzio ed essere il silenzio stesso. ¶ Ella era scalza
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tutt’e due, in silenzio, come vecchi amici. ¶ Fumando
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Allora seguì un grave silenzio, e fu, per l
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di custodire nel lor silenzio così la più nera
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gli piacesse prolungare il silenzio davanti alle parole inevitabili
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Ella taceva. E questo silenzio lo esasperava benchè facesse
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rispose. ¶ Tacquero; un lungo silenzio dominò la loro inquietudine
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risposta. Invece, dopo un silenzio, gli domandò: ¶ — Allora che
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Un attimo ancora di silenzio: ¶ — Non mi amerai più
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ebete, ad ascoltare il silenzio. Tutta la casa era
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la sonorità concava del silenzio vi gravitava immobile come
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volo. ¶ Ma sparve. Il silenzio divenne assoluto in quella
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ombra, la solitudine, il silenzio, e quel suo docile
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notte, la solitudine, il silenzio, e quel suo docile
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il Sindaco. ¶ E in silenzio, con le fronti curve