Ortensio Lando, Novelle, 1552

avevagli posto nome il sire innamorato. ¶ Ora, il detto

innamorato. ¶ Ora, il detto sire per cotal nascondimento più

Pomarina, assai dimestica del sire, da cui molto solazzo

quanto seco communicava il sire de’ suoi amori, tanto

grande agio vagheggiare». ¶ Al sire piacque tal consiglio e

che, per parte del sire, io ti facessi ambasciata

per lo pane, il sire se n’andò al

andossene alla volta del sire, credendo che altri fosse

toglieva dalle mani. Al sire poi rivolta: «Tosto, per

giunta trovò il buon sire che andava ricercando le

rispose alla Pomarina. Il sire stavasi in casa tutto

consiglio della Pomarina al sire e, senza porvi indugio

al balcone: come il sire la vide, fermossi in

via et il buon sire non si sapeva partire

ch’egli è il sire innamorato?». Di questo si

officiali fu confinato il sire fuor della contrada, che

contravenuto al decreto. ¶ Il sire gran travaglio sentiva dell

Rizzò gli orecchi il sire a cotai parole e

alcuno». ¶ Udito questo, il sire molto ringraziò la Pomarina

seco discorre, ecco il sire che vi si fa

finestra. Vide questo il sire e, pieno di cordoglio

nulla!». Rispose allora il sire con parlar dolce: «Deh

sentiva nel beffare il sire, disse un giorno a

di certo che il sire se ne viene contra

Il dì seguente il sire apparve et il padrone

la pena. ¶ Liberato il sire et a casa ritornato

tanto né quanto dal sire, di che esso incredibil

il cadavero forestiero». ¶ Al sire non dispiacque l’invenzione

Vinegia e raccontò al sire et a’ compagni il

entro v’era il sire, che ottimamente contrafaceva il

mano al naso del sire: come il sire s

del sire: come il sire s’advide della morbida

tanto più ardentemente il sire la seguitava, dicendo: «O

seppe come avesse il sire finto d’esser morto

quale faceva stare il sire di lontano, né aveva