Vittorio Alfieri, Don Garzia, 1789

tu, rimembra, ¶ ch'io so farmi obbedire: ama e

parla Garzìa così. Ben so, che il padre ¶ ogni

io l'arte. Il so, che troppo ¶ egli è

Il padre ¶ conosco; e so, quanto abbia forza in

sia questo arcano: ¶ e so perché nol debba udire

il mio dovere io so; soffrir, tacermi ¶ deggio; e

tutto ¶ in te, ben so: tu sanator sovrano ¶ sei

Salviati ¶ celatamente?... ¶ Cosimo ¶ Il so; convinto appieno... ¶ Piero ¶ S

tu il sai. ¶ Cosimo ¶ So, ch'egli ¶ è un

credo... ¶ ma pur, nol so. ¶ Cosimo ¶ Ch'altro esser

Tradire il ver non so: d'alcuna speme ¶ non

mai ¶ severo tuo voler, so che per sempre ¶ me

troppo, alla insanabil piaga ¶ so che non ho rimedio

padre, ¶ che tale il so; ma, s'ei nol

usate mie selve. Io so, che ricca ¶ preda porto

preda porto; altro non so. Ma biechi ¶ accesi sguardi

farsi innante. Altro non so: ma dianzi ¶ tradimento nomar

tra loro. Io tutto so dal messo ¶ che l

Che n'accadrà? Nol so: ma, sia qual vuolsi

sia ¶ questo sangue, nol so. Certezza intera ¶ ho sol

mio nemico: ¶ altro non so; ma saprò il tutto