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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il maestro di nodi, 2002

concordanze di «socio»

nautoretestoannoconcordanza
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locali notturni. L’altro socio era Max la Memoria
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che per il mio socio quella era proprio la
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lui e il suo socio Ivaz i computer non
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io chiamo il mio socio, quello cattivo». ¶ «Mi sta
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fogna traboccante. Il mio socio aveva ragione a sostenere
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tempo» ribatté il mio socio. «Comunque non preoccuparti. Hanno
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aggiunse Ivaz. «Un nostro socio li collegherà a internet
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di nascita». ¶ Il mio socio si affrettò a scrivere
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recuperarli?» chiese il mio socio. ¶ Arakno bevve un sorso
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sistema» sbuffò il mio socio. «Così ci mettiamo un
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Virna?» domandò il mio socio accendendo il gas. ¶ «Ha
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incontri urgenti. Il mio socio pagò gli hacker e
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sole e il mio socio, appena appoggiò il sedere
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donna spiò il mio socio per una decina di
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la incoraggiò il mio socio. ¶ Bevve un sorso di
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Io e il mio socio ci scambiammo un’occhiata
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informazioni raccolte dal mio socio suggerivano di dare un
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scopare?» domandai al mio socio. ¶ «Forse è solo ubriaca
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lo stesso». ¶ Il mio socio alzò le spalle. «Meritava
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Era coetaneo del mio socio e si erano conosciuti
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tra gangster, il mio socio gli spiegò il motivo
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Padrino. Guardai il mio socio. Il vecchio gangster stava
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portiere» rispose il mio socio. ¶ Quando l’uomo ci
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la mostrai al mio socio. ¶ «Beretta calibro nove» commentò
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Jacovone?» domandò il mio socio. ¶ «Fuori dai coglioni» urlò
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Jacovone e il suo socio distesi sul pavimento con
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sadomaso» continuò il mio socio. «Vi conviene collaborare». ¶ «Ce
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Io e il mio socio ci scambiammo un’occhiata
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sul colpo. Il mio socio puntò la Beretta in
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fluido e il mio socio pigiò sull’acceleratore. A
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protetto adeguatamente. Il mio socio non era di buonumore
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rispose secco il mio socio. ¶ Al tizio passò subito
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di ripartire, il mio socio volle fermarsi a mangiare
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un tempo...». ¶ Il mio socio scosse la testa. Poi
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intratteneva allegramente il mio socio. Ormai l’evitavo apertamente
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vuoi?» chiese il mio socio. ¶ «Sigaretta» rispose in un
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di clandestinità. Il mio socio gli diede trecentomila lire
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bambagia. Anche il mio socio amava la nebbia ma
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sorriso amaro. Il mio socio aveva qualcosa che gli
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Io e il mio socio ci scambiammo un’occhiata
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sarebbero precipitate. Il mio socio fremeva all’idea di
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quest’ultimo. Il mio socio era convinto che fosse
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un po’ il mio socio mi fece segno di
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racconterai» mentì il mio socio. «Se è interessante ti
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importanza» disse il mio socio prima di tirare il