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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «socio»

nautoretestoannoconcordanza
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Solo Beniamino – il mio socio – e io non eravamo
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me e al mio socio. «Quelli che ci interessano
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il foglietto al mio socio. ¶ «Non c’è che
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quella guerra il mio socio e io ci eravamo
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io e il mio socio ci eravamo nascosti in
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il disappunto del mio socio sovrastava i rumori di
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Gallura... Ah, Marco...». ¶ «Dimmi, socio». ¶ «Conosco un solo modo
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presente?» chiese il mio socio. ¶ «No, Fiorenza Vadilonga, questo
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a grattarci questa rogna, socio». La stretta che sentivo
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giorni» dissi al mio socio, indicando la casa col
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scritta “intoccabile”». ¶ Il mio socio assunse un’espressione pensosa
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Presi sottobraccio il mio socio e ci allontanammo di
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sentenziò laconico il mio socio. ¶ Pensai al guardaroba attillato
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acque...» intervenne il mio socio, con una strana luce
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bene» assentì il mio socio ridacchiando sotto i baffi
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senti?» domandò il mio socio. ¶ «Come uno che è
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gennaio» rispose il mio socio con un sorriso storto
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notte» intervenne il mio socio. «Il venerdì tutti vanno
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coltello» aggiunse il mio socio. «L’impugnatura non è
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lo interruppe il mio socio. «Finora nell’appartamento ho
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genere “bassa macelleria”...». ¶ «Esatto, socio. L’ordine di far
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interessante». ¶ Mentre il mio socio rinfilava il foraterra nella
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la paura. Il mio socio ne approfittò: «Forse sei
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io e il mio socio ci guardammo. Secondo i
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più volte il mio socio. ¶ Organizzammo il cucchino, in
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aveva previsto il mio socio, rimasi a letto a
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con cattiveria il mio socio e poi aggiunse: «Bene
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i braccialetti. «Ottima idea, socio. Mi sarebbe dispiaciuto strapazzarla
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alla Vadilonga. Il mio socio, come al solito trasudava
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si lamentò il mio socio, con un tono carico
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casa sicura, il mio socio e io trascorremmo la
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agganciato”» intervenne il mio socio. «Per questo dobbiamo sbrigarci
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indice contro il mio socio. «Impara... Questa è civiltà
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intesa con il mio socio: come avevamo previsto, le
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Avvocato» attaccò il mio socio, con un tono carico
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modus operandi, il mio socio si è convinto che
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Sapevo che il mio socio non era d’accordo
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la mano del mio socio si sporse per aiutarmi
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nostre necessità. Il mio socio si sentiva a disagio
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verso valle. Il mio socio aveva visto giusto un
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del mezzo. Il mio socio e io ci guardammo
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strada» comunicai al mio socio, dopo aver consultato la
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offrii. ¶ «Fatti un goccetto, socio» lo consolai. ¶ «Guarda che
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cercare aiuto?». ¶ Il mio socio si lisciò i baffetti
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carogna» esclamò il mio socio. «Quel poveraccio è ancora
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di pranzo il mio socio dichiarò di avere fame
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volto. «Cosa ti preoccupa, socio?». ¶ «Il destino della nostra
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si complimentò il mio socio. «I “patrioti” sanno il
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dichiarò solennemente il mio socio. Sapeva sempre trovare le
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facciamo?» domandò il mio socio, quando fummo soli. ¶ Gli
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vita» sospirò Rossini. ¶ «Molto, socio... Credimi». ¶ «Potrebbe essere qualsiasi
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mi informò il mio socio, di ritorno da una
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lo sguardo del mio socio, che si avvicinò immediatamente
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tua fidanzata». ¶ Il mio socio con un gesto mi
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affermò sconsolato il mio socio. «Solo stanotte, potremo tentare
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farsa” pensai. “Il mio socio è impazzito”. Ma subito
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lo sguardo al mio socio. Scosse appena la testa
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qui, il piano?». ¶ «Ehi, socio... Cosa pretendi? Loro sono
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Il piano del mio socio era davvero semplice: lui
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il mitra del mio socio. Il suo cake decorator
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del passeggero: il mio socio balzò dentro, urlandomi di
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la Sardegna. Il mio socio non mi dava nemmeno
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Passandoci accanto al mio socio venne un’idea. «La
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tutti» gridò il mio socio. «Specialmente tu» rivolto ad
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paura ma del mio socio. Lui, le pistole le
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sono affari». ¶ Il mio socio perse la pazienza. «Decidi
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commentò soddisfatto il mio socio. ¶ Il mio sguardo cadde
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rigonfiamento?» chiese il mio socio, piroettando su se stesso
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affrontare eventuali situazioni rognose». ¶ «Socio, tu hai in mente
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giacca. «Siamo in lutto, socio. E lo saremo finché
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da dove il mio socio telefonò al suo contatto
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vodka per il mio socio. Bevvi in macchina, in
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ascolto smentivano il mio socio ma specialmente perché l
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comunicai concitato al mio socio. ¶ «Forse» ammise. «Ma mi
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tre giorni. ¶ Il mio socio commentò che situazione migliore
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della giornata. Il mio socio si scandalizzò di trovare
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posto» commentò il mio socio che mi precedeva di
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di minuti, il mio socio invece se la prese
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della tensione». ¶ «Hai ragione, socio» mi scusai. «Qui siamo
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tutti i giorni». ¶ «Potevano socio, potevano. Oggi chiudiamo la
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sussurrò soddisfatto il mio socio. ¶ «E allora?». ¶ «Tu cosa
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le ordinò il mio socio. ¶ Non obbedì e udimmo
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le facciamo il mio socio e io». ¶ «Voi due
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Adesso te lo spiego, socio» risposi mesto. «Non appena
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fottuto» sibilò il mio socio, sbalordito. ¶ «Proprio così». ¶ «Cominciamo
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mano destra del mio socio scomparve sotto la giacca
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banda?» domandò il mio socio. ¶ «Mettere a posto teste
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di sequestratori». ¶ Il mio socio abbassò l’arma. «Sta
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Tu e il tuo socio siete due belle sagome
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serio» ironizzò il mio socio. ¶ «Già, e abbiamo avuto
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sole primaverile. Il mio socio e io ci trovavamo
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al Diana. Il mio socio passò a fianco del
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già pronto a partire, socio?» domandai. ¶ «Sì. E tu