Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

all’Arenella. ¶ Sedeva sulla soglia, al sole, e imparava

ceduto il passo sulla soglia, o meglio come se

mia madre comparendo sulla soglia. ¶ Io ricordai, in quel

madre rimase immobile sulla soglia, mentre il conte di

trattenute dai vicini sulla soglia dei rispettivi “bassi”; là

saliva dalla marina. Sulla soglia, circondato di mosche nelle

facciamo, sedendoci lietamente sulla soglia, il programma di una

Rosario Pugliese compariva sulla soglia del suo “basso”. Aveva

nella sua mano. ¶ Sulla soglia di un fastoso “basso

bruciavano. Proteso verso la soglia, abbozzava strani gesti, cautelosi

lo precedevano. Deposero sulla soglia del tinello il loro

pigna di “scugnizzi” sulla soglia dell’agenzia di collocamento

gettandovi un’occhiata dalla soglia, ma se siete anche

andava e veniva sulla soglia del vetusto edificio; d

come un’erma sulla soglia; dietro di lui il

di pioggia frustò la soglia, destandone la polvere che

nel primo sole, sulla soglia del “basso”, comincia astrattamente

a sguardo, immobile sulla soglia del “basso” o alla

visitatore, virtuosamente deposto sulla soglia in un raggio di

fiasco in grembo sulla soglia del “basso” e ricevendo

ne stava seduto sulla soglia della sua bottega in

don Ciro Mancuso sulla soglia della sua casa, in

esitanti e pavidi sulla soglia del rischio. Essi hanno

a farle varcare la soglia della sua casa, dove

e moglie sedevano sulla soglia del “basso” fino a

se osano mostrarsi sulla soglia della chiesetta, in cui

era spalancata e sulla soglia vidi una signora d

cedette il passo, sulla soglia, al trionfante antagonista. Ma

Don Aniello impigriva sulla soglia della vecchiaia e della

infine diramate oltre la soglia nel vicolo; quanto faticasse

i capponi oltrepasseranno la soglia dovrà precipitarsi al più

zia che appare sulla soglia, il congiunto anziano si

il tavolino imbandito sulla soglia del suo “basso”, e