Vittorio Alfieri, Rosmunda, 1783

ella il niega: al sol novello ¶ le intimai la

pro' guerrieri ¶ piace un sol capo. Ma del lor

niego. ¶ Ciò ch'io sol bramo, or nulla a

già gran tempo: opporsi ¶ sol può Rosmunda all'amor

no, dalla crudel madrigna; ¶ sol di me stessa ottieni

nozze: ¶ ma il nuovo sol me non rischiara ancora

apprestan forza, havvene un sol, mel noma, ¶ ch'arda

noi rimedio allor riman sol morte, ¶ morte sarà. L

viver no, ti chieggo ¶ sol d'indugiar finché il

premio? e che col sol tuo aspetto ¶ puoi far

te merti, dimmi; è sol cagione ¶ del non andarne

duolmi; ¶ che in fraude sol può vincermi Almachilde. ¶ Veglia

tu già sei salva, ¶ sol che tu meco all

troppa è discolpa un sol tuo sguardo, in cui

è brando di guerrier; sol meco ¶ resta il brando

destra a lei, può sol mia destra ¶ anco emendarlo

Ah! soffri, ¶ ch'io, sol per poco, or ti

oh ciel!... lasciar rapirmi, ¶ sol ben ch'io m

a noi, mai più; sol dono è questo, ¶ che

A me per or sol non si vieti ¶ d

al mio nome: al sol vederla, ¶ entro il mio

crudo ¶ scempio di me: sol di sue mani or

Romilda a me. — Né sol d'un passo ¶ fia

lieto omai mi lice... ¶ sol, che sciolto Ildovaldo... Ah

A te, Romilda, ¶ io sol pensai; sacro a te

io trarre?... ¶ Rosmunda ¶ Re sol di nome tu, depon