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Vittoria Colonna, [Rime], 1538

concordanze di «sol»

nautoretestoannoconcordanza
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1538
RIME ¶ SONETTO I. ¶ Scrivo sol per sfogar l'interna
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1538
estinse? ¶ Il mio bel sol, poi che dalla sua
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che oscuro il chiaro sol mi rende, ¶ E nel
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Mentre scaldò 'l mio sol questo emispero, ¶ Qual occhio
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1538
V. ¶ Nel mio bel sol la vostra aquila altera
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accese. ¶ Poichè l'eterno sol ne fe palese ¶ Altra
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allor contenta fia; ¶ Chè sol nel viver suo conobbe
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Dai raggi del mio sol tutta coverta. ¶ Che temev
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arse un incendio, un sol nodo lo strinse. ¶ Scelto
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Nodriva in me quel sol che d'ogn' intorno
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unito insieme ¶ Del vero sol l'esempio a noi
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doglia. ¶ SONETTO XXXIII. ¶ Questo sol ch'oggi agli occhi
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perpetuo giorno, ¶ Dal vero sol s'alluma e si
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ogn'altro oggetto ¶ E sol m'apparve il bel
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chiare. ¶ Se 'l fuoco sol d'amor legar può
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voi solo, ed essi sol di tanto ¶ Frutto ben
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XLI. ¶ Parmi che 'l sol non porga il lume
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che 'l mio bel sol fu in terra spento
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Se 'l mio bel sol e l'altre chiare
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Molto è 'l mio sol da lor tenebre assente
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adorna, ¶ Produce quel gran sol che sempre aggiorna ¶ Dentro
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SONETTO LII. ¶ Almo mio sol, d'assai quell'altro
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Mi lasciasti, o mio sol, tornandò al cielo. ¶ Indegna
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che tutto intese, ¶ Che sol ne mostrò il Ciel
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gradita, ¶ Quante discopre il sol, quanto si addita ¶ Che
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move: ¶ Amor, s'appregi sol mirabil prove ¶ Da gloria
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Riluce il mio bel sol con luci nove. ¶ Maggior
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altra in terra, e sol tra noi riserba ¶ L
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Ma il mio bel sol che per aprir il
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non move tardo ¶ Il sol che seco in ciel
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accese ¶ D'un foco sol, che ne fu dato
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il giunger tosto al sol, ch'accende ¶ Fra le
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gran virtù per questo sol s'intende, ¶ Che sì
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apparver qui fra noi sol una volta: ¶ L'anima
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a quel mio gran sol, ch'è sempre intento
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cercando ¶ Pur quel mio sol per strani alti sentieri
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Dall'antica passion nacque sol'una ¶ Fede al mio
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cagion ch'al mio sol mi conduce, ¶ SONETTO LXXXIII
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Roma il Tebro altero, ¶ Sol per te ha fatto
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piano ¶ Stile agguagliar, che sol d'un casto ardore
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mi scuopre il mio sol, correr m'ingegno. ¶ SONETTO
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dotta musa oggi è sol quella ¶ Che rende il
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e chiaro. ¶ Questo al sol vivo mio sua luce
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Aver per guida un sol, per volar l'ale
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cura; ¶ Avesser del mio sol mirati i rai, ¶ Quei
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rasciughi il pianto, ¶ Che sol d'intorno al cor
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al vostro ¶ Lume, mio sol, un raggio, allora allora
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l'aurora, ¶ Dove 'l sol cade, il lume eterno
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Chi non contempla un sol che sempre aggiorna? ¶ Chi
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Ho dal mio chiaro sol voglie sì altiere, ¶ Che
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pensieri ¶ Ristretto di quel sol ch'ama ed adora
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lume chiaro ¶ Del mio sol vivo; e questo parco
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desio. ¶ Or che quel sol, che solo in voi
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scoglio ¶ Ch'al mio sol piacque, ove fornire spero
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veggio che 'l gran sol vivo e possente, ¶ Fuor
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Con quel picciol mio sol ch'ancor mi luce
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raggio ¶ Di quel gran sol, da lagrime e sospiri
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E 'l mio bel sol continua pena e ardore
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ir lunge al mio sol la man raffrena. ¶ V
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altera ¶ Forse sdegna quel sol che la sostiene; ¶ Chè
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Perché 'l mio vivo sol dentro innamora ¶ L'anima
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un giorno col mio sol mi tolse; ¶ Ma lui
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non mi contenda? ¶ Temo sol che sì lieta i
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m'accenda. ¶ SONETTO IV. ¶ Sol del mio grave duol
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sempiterno sonno, ¶ Poi che sol per languir qua giù
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involo, ¶ Perchè espedito al sol che adoro e colo
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l lor seme divin sol gloria miete. ¶ Or mi
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impresa il valor chiaro ¶ Sol con l'alto desio
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tenta l'alma mia sol dentro impresso; ¶ Nè il
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combattere gl'Infedeli. ¶ Quel sol, che m'arde ancor
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chiostri ¶ Terreni, ardor divin sol guida e duce. ¶ Se
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che nascer sente un sol pensiero ¶ Che non si
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mio petto ¶ Il mio sol, io nel suo, con
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quel diletto ¶ Che agguagliar sol lo può gioia infinita
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e la noia, ¶ E sol m'apporta gioia, ¶ E
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sè non sale. ¶ Quel sol che alluma gli elementi
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e in mezzo ardente ¶ Sol, che gli alluma intorno
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corso sovente ¶ Segue quel sol con piume alte e
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due varie nature un sol subietto, ¶ Oggi è il
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altri desii già spenti, ¶ Sol brami l'amor suo
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desta. ¶ Non ch'io sol pregi i suoi doni
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sua parte interna; ¶ Ma sol l'infiamma quella umile
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Pietà, che 'n croce sol sè stessa offende. ¶ Questa
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Ricorro, e cieca al sol, cui sempre adoro, ¶ Mi
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morte ed a martíri, ¶ Sol per unirne poscia alla
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Vorrei che 'l vero sol, cui sempre invoco, ¶ Mandasse
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invidi spirti rei vider sol ombra. ¶ Dunque so da
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e scalda ¶ Il vero sol con luci alme e
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mente salda, ¶ Ella usa sol per mezzo al suo
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1538
sul monte, ¶ Veggio il sol di la su splender
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Per mirar quel gran sol ch'a noi fa
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Veggio i segni del sol, scorgo l'aurora, ¶ Ma
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SONETTO XXXIV. ¶ Se 'l sol che i raggi suoi
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Schifa, e del vero sol gode l'aurora, ¶ Quanto
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1538
stelle, veggio, e un sol che splende ¶ Fra lor
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fosca ombra ¶ Per quel sol vivo, e delle cose
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discerne ¶ La mente; e sol quand'ei le presta
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alma il senso, che sol ombra vede, ¶ Lasciando il
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vede, ¶ Lasciando il vero sol ch'al ciel conduce
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L'altro, per cui sol Dio s'onora e
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il breve suon che sol quest'aer frale ¶ Circonda
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armonia l'anima pura, ¶ Sol con l'orecchia interna
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ascolti ¶ Un suon che sol nell'anima si sente
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nostri a solo a sol con lui. ¶ SONETTO L
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L. ¶ Se del mio sol divino lo splendente ¶ Lume
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pastor santo onore, ¶ Vestiti sol di te, con fede
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seme ¶ Sì fecondo, che sol ben pochi eletti ¶ Fan
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empio ed immondo! ¶ Onde sol maraviglia e grande orrore
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che non s'aperse! ¶ Sol per pietà di noi
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segno ¶ Contra colui che sol per pietà more. ¶ Allor
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lei smarrito. ¶ Asconde il sol la sua fulgente chioma
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S'a un raggio sol di così vivo ardore
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Sua fiamma in parte, sol per viva fede. ¶ Son
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quel valore, ¶ Che pender sol da lui diventi degno
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invitto re del ciel, sol d'amor vero ¶ E
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1538
l tuo proprio errore ¶ Sol t'allontana, e perde
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Aperto, e 'l capo sol di spine ornato, ¶ E
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stelle ¶ Ch'ornaro il sol della sua caritade: ¶ Onde
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concetto. ¶ Que' ch'avrà sol in lui le luci
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glorïose prede ¶ Per forza sol d'un puro acceso
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pegno. ¶ Tutto per far sol noi divenir tuoi ¶ Facesti
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colui la tolse ¶ Che sol forma le leggi e
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al mondo giorno ¶ Quel sol che sempre gli è
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neve, e un bel sol che la rende ¶ Tal
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suo petto; e 'l sol che la comprende ¶ Dentro
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allor che fra 'l sol vero ¶ E gli occhi
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e secura, ¶ Che 'l sol del paradiso in terra
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il braccio ¶ Fanciullo umíl, sol di vil fascia adorno
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Padre, anzi ei sofferse ¶ Sol per un segno il
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1538
SONETTO XCV. ¶ Un foco sol la Donna nostra accese
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1538
che fra tanto numero sol voi ¶ Risguardasse dal ciel
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luce. ¶ SONETTO C. ¶ Non sol per la sua mente
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Nè copre nebbia il sol che vi nutrica! ¶ Per
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vaneggiar nostro nemica. ¶ Un sol foco il desio nudrisce
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Sì vivo del tuo sol raggio mandasti, ¶ Ch'ebber
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l'ardore ¶ Dell'infinito sol senza il tuo lume
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1538
indarno l'ale; ¶ Tu sol puoi far che un
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CVIII. ¶ Se 'l nome sol di Cristo in cor
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sentono gli effetti ¶ Del sol che sempre lor fa
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lor ciechi ed ingrati, ¶ Sol per immagin false arditi
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Serva allo spirto, e sol lo spirto a Dio
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Del venir del mio sol chiaro e beato. ¶ SONETTO
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aspre sue piaghe, e sol t'elesse ¶ A mostrarne
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contrasti ¶ Con l'arme sol dell'umiltade in mano
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croce cotant'ore? ¶ Io sol ti scorgo afflitto, e
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aprendo le tartaree porte ¶ Sol colla nuda tua piagata
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cielo i desir veri; ¶ Sol della tua bontà fu
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pur vivo splendor del sol celeste ¶ Che le adorna
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rubella voglia altera ¶ Che sol sè stessa e i
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eterno ¶ Signor, vêr noi sol per pietade irato, ¶ Il
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tue invitte squadre ¶ Un sol dei raggi tuoi chiaro
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opre leggiadre, ¶ Che nacquer sol di caritade ardente. ¶ Va
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miti pensieri. ¶ Veggio rilucer sol di armate squadre ¶ I
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uso amati! ¶ Sotto un sol cielo, entro un sol
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sol cielo, entro un sol grembo nati ¶ Sono e
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noi sua vera luce: ¶ Sol guarda in croce lui
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caro eterno amante, ¶ Serbato sol per cui più l
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e crede! ¶ O benedetto sol, ch'apre e rischiara
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quasi aurora ¶ Discopre il sol che la tien seco
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di quel Signor, che sol non erra, ¶ E morte
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mondo spiace; ¶ E lui sol miri in cielo e
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puro e di tal sol raggio riluce! ¶ SONETTO CXLIX
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oggi fulgente ¶ Lampa, che sol per noi sè stessa
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scintillando intorno ¶ Al vero sol col lume ch'ei
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e pura ¶ Entri nel sol divino, ond'ei consumi
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giorno. ¶ SONETTO CLII. ¶ Il sol che i raggi suoi
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Ma sempre fido al sol che arde ed alluma
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la lingua più, ma sol col core; ¶ Abba pater
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fonte eterno a un sol di voi. ¶ Ei guarda
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lume riceve; e quel sol lodo, ¶ Che, tua mercede
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ombra indegna e vile, ¶ Sol per virtù dell'alme
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umile e pura, ¶ Armata sol di viva ardente speme
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Par che 'l celeste sol sì forte allume ¶ Alcune
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l ciglio, ¶ E pregar sol per voi spirto beato
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lucid'onde ¶ Del chiaro sol e della grazia viva
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CLXII. ¶ S'una scintilla sol di luce pura ¶ Vedeste
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fonte di Gesù, che sol riduce ¶ Sano col merto
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mille insidie intorno, ¶ Correndo sol con l'occhio fisso
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armasti ¶ Quando il gran sol t'aperse il suo
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in terra il gran sol venne dal cielo, ¶ Per
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qui fede ¶ Ch'ei sol può render l'uom
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qual porge virtute ¶ Una sol stilla in noi del
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1538
pura ¶ Fissa in te sol la mente, sol sicura
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te sol la mente, sol sicura ¶ Quando in te
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1538
sicura ¶ Quando in te sol di te solo s
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Di te solo, Signor, sol dolce sempre, ¶ Il cui
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Del Padre Eterno, mosso sol da amore, ¶ Formò la
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Ai raggi del gran sol tutto rivolto, ¶ Andrà vêr
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più lodato inchiostro, ¶ Come, sol di pietade ardendo, a
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d'anni in un sol giorno, ¶ Per sì maraviglioso
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1538
nero, ¶ Sin che 'l sol vivo ad ambidue s
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qui fra noi gradita, ¶ Sol con ricever l'una
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ardente fede ¶ Ch'opra sol per amor, non per
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E pasce l'alma sol di lume vero. ¶ Con
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maggior sete; ¶ E non sol fan le lor dolcezze
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Godo della tua gloria sol per fede ¶ In questo
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disciolta ¶ Miri il gran sol nel più beato cielo
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or la mia rima ¶ Sol per usanza, e non
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Non di saper, ma sol di fede il petto
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pensieri e veglie, ¶ Lasciasser sol parlar sempre all'amore
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dura, ¶ Dell'oste antico, sol di fede armato ¶ Già
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D'accostarsi a quel sol candida e bianca. ¶ Perchè
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ma ben pietade ¶ Ho sol di me: non ch
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Bastava il mio gran sol; suoi corti giorni ¶ A
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viva face ¶ Del vero sol più che in ogni
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il giorno ¶ Ch'avete sol a Dio rivolto il
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sì largo rivo; ¶ Ma sol perchè, signor, qua giuso
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oro ¶ Par che converta sol per forza d'arte
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Marte ¶ Col vostro falso Sol sono il ristoro ¶ Del
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error nostro converte ¶ Col sol della sua grazia in
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al foco suo che sol ne spetra ¶ Dal duro
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CRISTO. ¶ Poichè 'l mio sol d'eterni raggi cinto
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piume. ¶ E giunsi al sol ch'agli occhi miei
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1538
quel che 'l cielo ¶ Sol per suoi prieghi agli
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1538
Al ciel corso, al sol luce, ai mortal vita
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1538
che da un altro sol più vaga aurora ¶ Illustrata
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1538
e un cor sincero, ¶ Sol con renderla a lui
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1538
si concede ¶ Al sempiterno sol che al vero scorge
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1538
ingombra ¶ Della vista del sol gioia alta e rara
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1538
vede o intende ¶ Una sol stilla d'infiniti abissi
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Roma superba. ¶ Chè non sol tien del gran Fabrizio
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GUIDICCIONI. ¶ Se 'l vostro sol, che nel più ardente
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1538
ardente e vero ¶ Eterno sol s'interna e si
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1538
Felice lui ch'è sol conforme oggetto ¶ All'ampio