Giovan Battista Marino, La sampogna, 1620

il suo terreno manto ¶ sol per qualch'anno (se

vide ¶ da capo il sol di que' begli occhi

de' begli occhi il sol perduto, ¶ ritornar ala luce

ne l'altre) incrudelire ¶ sol non le fusse lecito

fia più chiaro il sol, né caro il die

fiamma non l'arse. ¶ Sol mostrando sen gìa con

contro i colpi del sol frondoso scudo. ¶ Il nodoso

la spoglia estrana, ¶ ma sol che i cani ingordi

tranquillo, ¶ o quando il sol saetta ¶ con lucido baleno

me concessa ¶ proibivano al sol, che pur volea ¶ con

tante furie in mio sol danno unite ¶ declinar l

son quell'io, ¶ che sol misero ottegno ¶ fra tutte

mostruose membra ¶ consigliato discorso, ¶ sol perché sia 'l mio

te la doglia. ¶ Ciò sol ti reco a mente

d'una gonna ¶ velata sol semplicemente bianca, ¶ del cui

orrori, ¶ se non quanto sol ode appo la riva

fraudi accuso. ¶ Ma se sol per fuggirmi, ¶ fellone e

anno giovinetto, ¶ che 'l sol con dolce e temperato

cui del'umano, ¶ (tranne sol la favella) altro non

umido letto; ¶ e quel sol di beltà su 'l

sotto e di sovra, ¶ sol cielo e mare intorniava

in parte agguagli. ¶ Manca sol questa al'altre spoglie

dominio si stende, ¶ è sol nostra mercede; ¶ del tuo

ai novi albori, ¶ al sol, che già si leva

risplende un lume istesso; ¶ sol gli distingue il sesso

del'Ore, e del Sol, che le divide, ¶ l

luce ¶ ch'un chiaro sol conduce ai foschi orrori

ardendo a un raggio sol de' tuoi begli occhi

e vita, ¶ per te sol vivo, e da te

vivo, e da te sol ricevo ¶ l'efficacia, e

mi giro, ¶ ond'al sol d'un bel volto

alto viaggio; ¶ benché 'l sol del tuo bel volto

a farti ingiuria, ¶ ma sol perché desidero ¶ con umil

me dele tue grazie, ¶ sol un sol dono cheggioti

tue grazie, ¶ sol un sol dono cheggioti: ¶ fermati alquanto

rischiara i miei nuvoli. ¶ Sol di questo consolami, ¶ o

né viticci, o ferule. ¶ Sol a lei, che cangiata

Ascoltino il mio canto ¶ sol gli amanti fedeli, ¶ ch

del costume ¶ tardava un sol momento ¶ Piramo a comparire

apunto ¶ simplicità d'affetto, ¶ sol di quel mel condite

si vede ¶ se non sol colà, dove ¶ mancò talvolta

trattiene ¶ un solo, un sol momento ¶ dela tua dura

che quell'impedimento ¶ rimovesse sol tanto, ¶ che bastasse ad

contrade occupate ¶ pareano inabitate. ¶ Sol dela dea d'Atene

maggior la passione, ¶ ma sol perché 'n quel sesso

la perigliosa uscita. ¶ È sol timor geloso, ¶ che Piramo

né 'l suo bel sol vi scorge; ¶ onde pensosa

il viver senz'alma) ¶ sol per questa, ch'io

Dio, ¶ porgilo a me, sol tanto ¶ che di quel

da' raggi di quel sol che 'n voi fiammeggia

quel cibo ¶ che può sol ristorar l'anima mia

il bacio. ¶ La bocca sol baciata ¶ con bel cambio

cambio risponde; ¶ la bocca sol de' baci ¶ vicendevoli e

né lucciola né luce: ¶ sol mi basta quel sol

sol mi basta quel sol che mi conduce. ¶ La

il corso, arresta! ¶ Pregoti sol che le mie voci

d'amor che di sol, foco la scalda, ¶ come

che dala tua beltà sol si deriva. ¶ Son quelle

dolcezze; ¶ e tu, che sol per lor sì altera

vedrai, tosto che 'l sol la tocchi, ¶ chiuder le

prometti? ¶ Fileno ¶ Amor è sol d'amor prezzo conforme

se talvolta s'adira, ¶ sol co' doni si placa

col sole. ¶ L'istesso sol, nascendo, ¶ sen'adorna le

ti volgi, a cui sol manca ¶ la sepoltura del

carro ¶ del più fervido sol bollon l'arene. ¶ Pur

meno assai. ¶ In questo sol, conoscerò se m'ami

sei? ¶ Amor dal bel sol nasce, ¶ e sol del

bel sol nasce, ¶ e sol del bel si pasce

bench'a' mortali il sol scopra, e le stelle

sei, ¶ che sempre il sol sarai degli occhi miei

La colpa d'un sol reo nocer non deve

sappi ch'a te sol ne fo conserva. ¶ Tu

il vostro corso arrestar sol tanto, quanto mi basta

fiamme immortalmente ardo, abbia sol voi per unico et

viè più chiaro il sol recando il giorno, ¶ traea

manto; ¶ aprano lieti al sol, sciolgano al'ora ¶ i

ricompon l'aratro, ¶ il sol membrando dele luci tue

per te vaneggia, ¶ e sol per cercar te perdo

nova ¶ si difende dal sol quando il saetta, ¶ sederne

poria, senza che 'l sol potesse ¶ scorgerla mai, secura

umano ¶ attende il cibo sol dala mia mano. ¶ LXV

orso, un angue ¶ meco sol per pietà spietato sia

un nobil core, ¶ e sol di caste cure è

donna alma, e gentile: ¶ sol tanto basta à la

la mia pura fede, ¶ sol tanto bramo, et ho

e qual di verno Sol, breve sereno ¶ cadrà seco

suoi lacci accoglia? ¶ Tu sol de le sue gioie

che porge, e spira ¶ sol dolcezza, e piacer, riposo

et armonia; ¶ Amore è sol, che gli elementi regge

che l'innamora, ¶ e sol per farsi cara al

À l'ombra, al Sol, quando d'amor s

l'arena stampa: ¶ ma sol d'amor pacifico guerriero

e par che piene ¶ sol del foco d'amor

l'horrida Biscia; ¶ e sol per allettar, l'Aspe

e 'n contr'al Sol si liscia. ¶ Corregli in

Calta pallida, et essangue, ¶ sol per amor la Violetta

al mio dolor mortale. ¶ Sol Clori à te d

mio penar non cale, ¶ sol tù, perfida Clori, à

e pera ¶ chi te sol ama, e tutta altrove

strali Amore. ¶ 82 ¶ Un Cervo sol di due, ch'io

neve intatta falda Alpina; ¶ sol di purpuree macchie ha

bianca spuma; ¶ un nuovo Sol da l'Ocean risorge

aria intorno alluma. ¶ Nuovo sol di beltà, che desta

fue ¶ scoverta poi dal Sol la coppia amica ¶ e