Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

nostra per quattro persone; ¶ sol il principio de la

pargoletto Orlando passar volsi. ¶ 16. ¶ Sol d'Orlandin i' canto

l cul si freghe; ¶ sol tre n'abbiamo vere

gente ria ¶ ch' un sol non è che traditor

traboccòr di compagnia. ¶ 36. ¶ Orlando sol, per sua virtú, di

terra umile e doma ¶ sol de' soi fatti egregi

gente un bel bordello. ¶ 44. ¶ Sol de l'Europa Carlo

tene, ¶ balzano d'un sol piede estremo e manco

ché, come neve al sol, convien si sfaccia. ¶ 55. ¶ Amor

fiori carco, ¶ quando 'l Sol entra l'aureo Montone

tal beltade, a me sol di Medusa! ¶ 61. ¶ Misero me

mai luntano. ¶ Per me sol un contento si desia

ove non pò del sol entrar il lume, ¶ esso

il lume, ¶ esso del sol, ardendo, fa 'l costume

splendor adorno ¶ che 'l sol no'l vide mai

alquanto ¶ di canape vestitte sol un manto. ¶ 20. ¶ Et un

e man e piede; ¶ sol Magancesi rodon la catena

di netto in un sol crollo ¶ con la facilità

saltella e guizza, ¶ come sòl far una luserta monca

pan o vino, ¶ ma sol di fra Bernardo il

Bernardo il scapuccino. ¶ 43. ¶ Berta sol è colei che mai

il segue a piedi, sol col brando. ¶ 50. ¶ Verso il

vino"! ¶ Voi, di bravar sol boni, gli altri strani

altro contrasto, ¶ ma chiede sol perché non v'è

signor ch'a 'n sol cenno, ¶ han fatto Bovo

ma con le lanze sol guerra si faccia. ¶ 11. ¶ Questa

fu a ciascuno grato, ¶ sol ai signori di Maganza

ch'ad un segno ¶ sol di stoccata morirà 'l

l barone ¶ e che sol data sia la colpa

il fiore, ¶ quanto del sol il lume ad esso

non hanno spate ¶ e sol un breve tronco in

quel scorno ride ciascaduno; ¶ sol de' Lombardi cinque Novaresi

piedi e mani sbattere, ¶ sol per puotersi dal rumor

piú di stizza. ¶ 34. ¶ Già sol de' paladini Amon è

spicca le piastre e sol con l'ungie straccia

quel proverbio al saggio sol si fa: ¶ "Tema di

taglio et ungere; ¶ amor sol è quel tòsco inevitabile

trova al mondo un sol rimedio, ¶ for che morir

starne privo, ¶ pur che sol Berta onori, e morto

l'asta perde, ¶ come sòl far il can mastino

non vi restando un sol soletto alora. ¶ Pensàti se

se 'l raggio del sol non m'è rubello

stecato ¶ come tal volta sòl far il leone, ¶ che

lor patto veruno: ¶ Cupido sol è il mastro, sol

sol è il mastro, sol il guida. ¶ Frosina tiensi

quell'uno, ¶ in cui sol Berta e sol Milon

cui sol Berta e sol Milon si fida. ¶ Voria

in gran confusione. ¶ Berta sol fece un grido, e

me stesso rubella, ¶ or sol per tuo vigor mi

temo piú, quando questa sol una ¶ grazia ch'or

Orlando, ¶ lo qual non sol si cria de' lombi

forza non han, ma sol di affaturare. ¶ Conclusione ¶ 69. ¶ Tu

et anco ch'un sol tratto i' ficca 'l

cavate ¶ e contra quatro sol vibrar le vede. ¶ Milon

Un termine gli dà sol d'una notte, ¶ perché

e grotte ¶ ove né sol né luna mai traluce

macello tal rapina; ¶ ma sol amore non può saziarlo

è tempo, di periglio. ¶ Sol Dio m'è testimon

Eva antica, ¶ che, benché sol per lei de propria

barca, il mar, il sol e 'l piovere. ¶ Onde

ben regge, ¶ verrebbe al sol de' loghi oscuri et

altrui contra ragione, ¶ eccettuando sol ciò c'ha l

meglio di me; ché sol m'è caro ¶ venirne

cinto 'l brando, ¶ come sòl far c'ha taglia

dunque, posto ch'egli sol per arte ¶ saper potesse

infonderà Gonzaga ¶ per cui sol nacque la tebana maga

A te, somma bontà, sol si credea; ¶ cos'io

si credea; ¶ cos'io sol di te sol, non

io sol di te sol, non d'altro, spero

e 'ntorno lui par sol che 'l sol s

par sol che 'l sol s'abbelli. ¶ 12. ¶ Dricciasi Berta

l figliuol, d'inopia sol erede, ¶ e portalo ad

sonoro; ¶ et è cagion sol esso col polvino ¶ turbar

fece ne la infanzia sol espone ¶ alor che 'l

anche Turchi né Giudei; ¶ sol gli asini si ponno

come vien dipinto: ¶ non sol d'una prigion i

se non, le romperò sol in un scosso; ¶ né

sacco di letame, ¶ mangiar sol tu quel ch'ad

commentatore ¶ oggi al Vangelo sol, dice in effetto ¶ quod

a far orazione; ¶ Bacco sol è, ch'ad un

ti prego, ¶ aiutami, che sol a te mi piego

che le vivande ¶ nostre sol per invidia de la

rispondo che gli è sol un salto, ¶ provandol senza

giornata fa, se 'l sol non mente. ¶ 66. ¶ Quanto a

cotante gente ¶ per colpa sol del novo coquinaro, ¶ disse

non esser Dio, ma sol di Dio vicario. ¶ 75. ¶ Credo

tonsura; ¶ ben credo che sol chierci fusser quelli ¶ che

e faccie scarne, ¶ ma sol il cor; e cosí

già col mio, ma sol col suo adiutorio; ¶ lo

sin al coco; ¶ ma sol mi volgo ai lupi

perché co' l'argumento ¶ sol d'Aristotil vogliono provare

nulla di manco un sol error ammachia ¶ la mente