Federigo Tozzi, Gli egoisti, 1923

quel colore era rimasto soltanto dove erano le cuciture

E, nei vicoli scuri, soltanto il chiaro di luna

salone Margherita c’era soltanto un barlume: dietro i

voglia di farle capire soltanto dagli occhi tutta la

sgocciolava la pioggia, visibile soltanto attorno alle lampade. ¶ Il

con le campagne ombrate soltanto dalle nuvole. Certi punti

all’orizzonte, c’erano soltanto le cupole delle chiese

verde c’era rimasto soltanto un’edera tutta attaccata

rossi, gli erano restati soltanto da una parte; ed

tagliava mai le unghie; soltanto quando la moglie ce

sai che io ammetto soltanto le donne oneste; quelle

me, non esiste più. Soltanto mi sento uomo perchè

tra le quali cresceva soltanto l’erba attorno agli

si ricordò di Dario soltanto quando se lo vide

essi scesero, c’erano soltanto due cani randagi, e

come se fosse rasata: soltanto qualche eucalipto, con le

innanzi prendeva un senso soltanto quasi lubrico; e gli

sarebbe ripartita subito, trattenendosi soltanto qualche giorno, forse qualche

del cielo. Si sentivano soltanto frusciare i pini e

rodere dalla punizione. Voleva soltanto soffrire e stare male

giornate del Gavinai erano soltanto inquietudini, desideri pazzeschi, rinunce

Si sentiva già commosso soltanto a pensarci; e non

nella campagna, c’erano soltanto i fiori secchi dei

gli pareva di respirare soltanto quell’aria. ¶ I cardi

la sua vita era soltanto dentro l’anima; e

scura; ed egli aveva soltanto da pregare che gli

ricordava certe sensazioni avute soltanto da ragazzo. ¶ La fede

pensava alla vita, ma soltanto al bisogno di veder

cielo si spegneva; restando soltanto una fila di nuvole

i vassoi in mano. ¶ Soltanto quando fu un’altra

il giorno. Si riaddormentava soltanto quando era convinta di

vi cadeva sopra. ¶ Vedeva soltanto la tuba nera del

fosse possibile conoscere chiunque soltanto a guardarlo. ¶ Ma, allora

compreso quello di Albertina. Soltanto la campagna e certe

inutili tentativi, che restavano soltanto stati d’animo piuttosto