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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Agide, 1788

concordanze di «son»

nautoretestoannoconcordanza
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con esso ora sbanditi ¶ son tutti, o spenti; e
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Leonida la volle. ¶ Falli son l'opre d'Agide
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Leonida l'opre or son virtudi, ¶ perch'elle son
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son virtudi, ¶ perch'elle son dei tempi. Oggi rimembra
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sua. — Dovresti, ¶ tu cui son cari Agide e Sparta
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a me (pur troppo!) ¶ son del destino e d
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temesti. ¶ Tre giorni or son, ch'ei vincitore in
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piè; tre giorni or son, ch'io seco ¶ pugno
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dell'amor di figlia ¶ son la essenza sublime, in
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Spartani veri, ¶ che qui son presti a dar la
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in Sparta, al par son tutte ¶ della patria, non
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core ¶ essi già il son pur troppo; ma coprirli
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i sensi. ¶ Agide ¶ E son?... ¶ Anfare ¶ Di pace. ¶ Agide
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la pace intanto. ¶ Anfare ¶ Son io messo del re
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Agide ¶ Madre, a te son figlio; or posa ¶ secura
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che la vita, io son per essa presto ¶ a
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donne. ¶ Il primo io son de' magistrati in Sparta
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quella ¶ del mio figlio son una) invan tu speri
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accusato, al foro ¶ non son io tratto? — È ver
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mi mossi, ¶ perché Spartan son io. ¶ Anfare ¶ Di'; riconosci
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e di Licurgo ¶ figli son essi al par di
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sento: e queste, ¶ parole son d'uom che morir
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II ¶ AGIDE, AGIZIADE ¶ Agiziade ¶ Son teco, Agide amato... ¶ Dalla
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ebber core. — Al fin son teco. — Io vengo, ¶ sposo
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E questi, e quelli, ¶ son figli miei; ma i
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fe' darmi, e qui son tratta. ¶ Agide ¶ Iniquo! ¶ Te
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Agesistrata ¶ Scegli: ¶ due ferri son; quel che tu lasci
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Che posso io dir? son figlio. — O madre, almeno
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ed io di te son degna. ¶ Ch'io ancor
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maraviglia, e di terror son pieno... ¶ Che dirà Sparta