Luigi Pirandello, Pasqua di Gea, 1891

e refraing et aplana ¶ son dous chantar et afina

onde le mie parole ¶ son parole di luce. ¶ II

di fiori il grembo. ¶ Son elleno che fanno ¶ del

la terra preghiera? ¶ non son forse parole ¶ gl'inesplicati

le spine; ¶ e sempre son gli sdegni ¶ seguaci ai

sei tu, ti sento, ¶ son tuo, trïonfa, Amore! ¶ Schiavi

Non io, non io son fatto, ¶ mie Belle, a

via costà! sciò, via. ¶ Son belli i fiori freschi

il danno è che son freschi... ¶ mi spiego? freschi

cuori rotto, ¶ cento si son di botto ¶ ragazze costumate

lotte. ¶ Religïoso or io ¶ son fatto, e uno sgomento

potere, e adora. ¶ Dunque son fatte a bene ¶ quante

fatte a bene ¶ quante son cose belle? ¶ Folle non

muojon tutti or mai; ¶ son morti i mesi gaj