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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Pietro Metastasio, Giustino, 1713

concordanze di «son»

nautoretestoannoconcordanza
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1713
trovo al fine ¶ Che son per voi d'intollerabil
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perigli, ¶ Che della gloria son sempre compagni. ¶ Onde perché
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riduciate, o duce; ¶ Ché son l'aure seconde al
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noi ritorni. ¶ TEOD. Io son così contenta, almo signore
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timor t'induce; ¶ Ché son sempre congiunti amore e
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Sofia, che a noi son giunti. ¶ SCENA TERZA ¶ asteria
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in lor centro, ¶ Unite son tutte l'umane cose
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in forse, ¶ Tal io son stato in ascoltar, Cleone
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vi detta, ¶ Degni non son del vostro saggio core
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a chi favello? Ove son tratta ¶ Dal mio proprio
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onde ¶ Debba perire? Eh son vani sospetti, ¶ Nemici alla
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che niuna ascolta! ¶ Troppo son di qui lunge. ¶ Sapessi
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Oh me infelice! ¶ Queste son le mie nozze e
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a noi nemica! ¶ Questi son dunque, Amore, i dolci
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seno a morte: ecco, son pronta. (in atto di
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forse ¶ Degno prezzo non son della tua vita, ¶ A
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Io non so se son desta o se vaneggio
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Oh sventurati amanti! ¶ Queste son le speranze e l
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IMP. Anch'io ne son ben desioso, e questo
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Qual morte narri? Io son smarrito. ¶ FOS. Allora ¶ Che
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già sana? Io ne son certo appena. ¶ AST. Mira
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ben lo so, che son per prova esperta. ¶ TEOD
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tosto. ¶ SOF. Io già son pronta ¶ Ad eseguir di