Vittorio Alfieri, Merope, 1782

di malvagio: e il sono, ah! il son, d

Egisto ¶ Affatto ¶ stranier qui sono; ed ei (l´ho

alle mie; ch´io sono ¶ pur d´Elide... ¶ Merope

pietà ti prenda. Io sono ¶ misero assai, più che

di´. ¶ Egisto ¶ Certo ne sono. ¶ Io, balbettando, a dir

se madre omai non sono? Or di´; tu il

deh! mi perdona: io sono ¶ madre... Ah no! più

di te crudo io sono. ¶ Sapeva io, sì, vivo

il volto: ma pur sono ognor lo stesso. ¶ ognor

tempo, ¶ benché omicida, io sono... Oimè! qual figlio ¶ in

Ma s´io non sono... ¶ Polidoro ¶ Tu sei... quel

noto. ¶ io spergiuro non sono... ¶ Egisto ¶ E niun fra

han da te, che sono io madre ancora? ¶ E

dell´arti tue; nol sono, ¶ no, dell´arti d