Remigio Zena, L'ultima cartuccia, 1895?

che credete possano discolparvi. ¶ - Sono innocente. ¶ - Seguitate dunque a

Sissignore. ¶ - Gli indizi non sono prove e se anche

troppo sarebbe stato inutile; sono io il primo a

queste frecciate d’ironia!... sono qui sul banco degli

meno inerenti alla causa, sono io unico arbitro, in

processo odierno. ¶ - Ripeto che sono innocente. ¶ - Pel vostro onore

che ci penso, e sono già parecchi mesi, signor

informazioni dei carabinieri non sono esatte, mia madre s

Quelle del Pubblico Ministero sono congetture. ¶ - Del resto, il

Ripeto che Radamés non sono io, dichiaro che di

ed io no? Dove sono i soldati che hanno

più temerarie, più assurde, sono lecite all’accusa. ¶ - Non

negarlo. ¶ - Non lo nego: sono appassionato per le armi

esame di coscienza! ¶ - Dove sono attualmente questi utensili? ¶ - In

dubbio, sapendomi reo; poiché sono innocente, ho un motivo

Nicola Capece milleduecento lire, sono tuttavia in debito con

Come spiegate questa sparizione? ¶ - Sono in carcere da molti

Un momento: che documenti sono? ¶ - Mi si dispensi dal

dal dirlo: certo non sono tali da leggersi in

mie mani, anziché... ¶ - Ormai sono acquisiti al processo. ¶ - Signor

resipiscenza giunge troppo tardi. - Sono usciti tutti dalla sala

processo, se questi non sono assolutamente necessari allo scoprimento

averle intese pochi momenti sono? Pensandoci, approverete la mia

d’anni. - Che ore sono? ho una fame canina

buon sangue quanto più sono piccanti, alla lettura mi

Creso. ¶ - Intanto i debiti sono rimasti, questo è certo

riesco a strapparlo io sono un uomo morto. Si

poltrona. - Vede? le finestre sono aperte. Respira meglio adesso