Fabio Bussotti, L'invidia di Velasquez, 2008

Per il resto, mi sono preso un gran numero

i lettori si divertiranno, sono certo che mi perdoneranno

tante licenze che mi sono concesso e senza le

per favore. Io non sono un pittore come te

Non guardarmi così! Non sono impazzito! Non è una

allucinata dell’amico. ¶ «Non sono matto, Pablo! Io so

storia più stupida…». ¶ «Pablo, sono sicuro di quello che

di quello che dico!». ¶ «Sono solo coincidenze…». ¶ «No! Non

solo coincidenze…». ¶ «No! Non sono coincidenze. Se rileggi con

bada bene, non ne sono convinto. Come facciamo noi

mi serve niente, grazie! Sono quasi le otto, puoi

puoi andare a casa». ¶ «Sono di servizio, commissario!». ¶ Già

casino…». ¶ «Dove sei tu?». ¶ «Sono nell’appartamento, a via

a Maria quaranta euro. ¶ «Sono tloppi!». ¶ «No, vanno bene

cui ciascuno si circonda sono – poco o tanto – lo

tutto, io che ci sono venuto a fare?». ¶ Ancora

Parla per Dio… mi sono rotto i coglio…». ¶ «Anto

Ve l’ho detto, sono andato al bar della

comprato le sigarette… poi, sono andato ai giardini, davanti

ma io non ne sono convinto. È troppo semplice

con tono troppo sommesso. ¶ «Sono il commissario Bertone, ho

to…». ¶ «Ho capito. Non sono sordo! Secondo piano. Dipartimento

voltò, nascondendo il viso. ¶ «Sono il commissario Bertone. Se

per avvicinarsi al commissario. ¶ «Sono Alberto Giussani, sono onorato

commissario. ¶ «Sono Alberto Giussani, sono onorato». ¶ «Flavio Bertone, altrettanto

interesse. Vede, commissario, io sono docente di Storia dell

dal commissario. ¶ «Ecco, questi sono di Vitaliano Natoli; tutti

faccia. ¶ «Bene. Se ci sono novità, chiamami pure!». ¶ «Non

che sta dipingendo. Vi sono i sovrani, che sono

sono i sovrani, che sono fuori dal quadro e

vediamo) e poi ci sono l’Infanta, le damigelle

resto. Se i sovrani sono fuori dal quadro vuol

porti a sua moglie! Sono belli, vero?». ¶ «Bellissimi, grazie

essere tornato da Formello, sono andato in via Bonghi

i pensieri del commissario. ¶ «Sono tornato nello studio di

di Natoli e mi sono affacciato alla finestra. Nessuno

scale sopra Natoli, ci sono due porte. Una, chiusa

prove certe. Ma queste sono cose che lei dovrebbe

una delle due damigelle sono lì a fissarlo. E

e sul quale si sono accapigliati, dopo Foucault, Searle

maleducato. ¶ «Ho un appuntamento… sono in ritardo!» provò a

vacanza. Mi sta aspettando. Sono Flavio Bertone…». ¶ Quello sbuffò

fosse all’altezza. ¶ «Le sono grato per avermi ricevuto

per rivolgerle delle domande. Sono qui per iniziativa personale

ragione per la quale sono qui a Madrid non

del professore. Non ci sono altri indiziati. Ribonskij non

del pittore. Quei documenti sono in nostro possesso e

straordinaria importanza. I curatori sono due studiosi di fama

su Las Meninas?». ¶ «Certo. Sono molto interessanti e anche

interessanti e anche originali». ¶ «Sono interessanti davvero, dottoressa, anche

uno specialista. I documenti sono molto delicati». ¶ Mafalda abbassò

di respirare. ¶ «Sì, commissario, sono stata io ad aiutarlo

del quadro di Velázquez sono tutti realmente esistiti, e

dottoressa, mi perdoni… Io sono il primo a non

un assassino… Ora, se sono venuto fin qui a

fa Vitaliano e Diego sono venuti qui in vacanza

tu a dirmi che sono stati assassinati…». ¶ Non era

per un convegno?». ¶ «No, sono in vacanza». ¶ Il professore

Che coincidenza! Anch’io sono in vacanza». ¶ Si scambiarono

su Las Meninas non sono del tutto estranei alla

che ne pensa?». ¶ «Io sono un semplice turista, commissario

è stato tolto. Io sono qui a Siviglia di

non ha rilevanza penale, sono pronto a dimenticarmi tutto

il mio regno, io sono il re degli artisti

Santiago. Dovete avere pazienza!». ¶ «Sono cinque anni che ho

di Santiago, evidentemente, non sono stati sufficienti. Perché, mio

Giussani». ¶ «Ah…». ¶ «Non ci sono Giussani né fra i

Pensi che io, invece, sono un estimatore del Caravaggio

Deve assolutamente andare… ci sono opere straordinarie…». ¶ «Lo farò

innamorato. ¶ «Digame?». ¶ «Ciao, Mafalda, sono Flavio. Come stai?». ¶ «Flavio

che disturbo! Habla, commissario! Sono tutta tua». ¶ Bertone avvertì

Sei sicura?». ¶ «Certo, che sono sicura!». ¶ «Riflettici bene, senza

visto. Al Prado ci sono andato solo per Las

che ne sappia. Non sono un medico legale!». ¶ Ci

personaggi in Las Meninas sono nove, nel quadro del

nel quadro del Mazo sono tre. Eppure, la suggestione

avuto molto da fare. Sono andata in giro per

Flavio, scusa se non sono venuta lì e senza

che tu stia bene!». ¶ «Sono solo stanca. Ecco tutto

vuoi parlare?». ¶ Fredda. Formale. ¶ «Sono stato al Museo de

fatto capire alcune cose. Sono teorie, forse fantasie…». ¶ «Dimmele

dire?». ¶ «È da paranoici. Sono teorie deliranti, Flavio! Uccidere

Las Meninas. Scusami se sono brutale, ma la penso

rispose. ¶ «Pronto». ¶ «Hola, commissario. Sono Cardoso». ¶ Bertone si schiarì

devo dire che mi sono emozionato». ¶ La stava prendendo

a-cattolici, ma non sono belli come il vostro

secolo scorso, molti ebrei sono tornati. E oggi, hanno

composizione dell’insieme, non sono ancora quelli della maturità

canale del Guadalquivir. Ci sono centinaia di canali come

dentro…». ¶ «Non agitarti, Pablo! Sono solo ottanta metri, poi

Hai visto? Se ci sono i topi, vuol dire

all’uscita. ¶ «Aronne! Aronne!». ¶ «Sono qui! Sbrigati!». ¶ Picasso tentò

è stato uno spreco. Sono andato lì a casaccio

Vai a casa, allora. Sono le nove». ¶ «Lei non

suo campo di girasoli, sono cambiate molte cose. Per

una spiegazione certa. Si sono, mi perdoni il termine

rispetto. ¶ «Sì, forse lo sono. Ma senza questo idiota

Poi un rantolo. «Non sono stato io a uccidere

sue ultime parole. ¶ «Non sono stato io a uccidere

hai fatto venire qui?». ¶ «Sono venuti ieri. Erano armati

di Barcellona, mentre 194x260 sono le dimensioni di un

una botta sola, ci sono Giussani, Bertone e D

stato D’Amico…». ¶ Non sono stato io a uccidere

stata sottratta. Gli artisti sono così contorti…!». ¶ L’incappucciato

italiano sarà abbastanza buono. Sono l’ispettore di polizia

la verità. ¶ «Va bene, sono partito da Roma con

vi dirà tutto. Se sono a Barcellona è perché

Alvaro, hai ragione tu. Sono un cretino. Avrei dovuto

scorsa. Cancro allo stomaco. Sono tornata per star con

per un po’. Poi sono sorti dei problemi. Abbiamo

tornerò nel mio ufficio. Sono contento così. I primi

vivere bene da solo». ¶ «Sono contenta per te». ¶ Non

Parla!». ¶ «Non al telefono. Sono alla vineria di via

adottato Pinocchio. ¶ «Commissario, io sono nato a Viareggio. Mio

No, so solo che sono molto potenti!». ¶ «Dove c

è il potere, ci sono loro! Erano potenti ai

e adesso non lo sono di meno. Si sono

sono di meno. Si sono trasformati, evoluti. Hanno sostituito

nobiltà con quello patrimoniale. Sono affaristi, ora, con un

perseguono con ogni mezzo… Sono dappertutto… nella finanza, nella

vergognasse. ¶ «Per questo non sono più venuta a Siviglia

così bella. ¶ «Poi si sono fatti vivi un’altra

peggio per me. Loro sono dappertutto e mi avrebbero

io non me la sono sentita di tornare al

tesoro, che i quadri sono dell’Ordine e…». ¶ «… e

ipotesi migliore, dilla! Io sono arrivato fino a qui

Non fatevi troppe domande. Sono stato io a chiedere

che deve fare. E sono sicuro che lo farà