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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli increati, 2015

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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2015
Corro così forte che sono sempre sul punto di
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2015
visitare nel sonno, quando sono coricati nei loro letti
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2015
sua luce, adesso che sono morto dentro la vita
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2015
turbine della morte. Io sono in mezzo, stiamo correndo
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smottato, le mie mani sono incernierate con altre due
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con enorme emozione. ¶ «No, sono la Suora Nera.» ¶ Giro
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ancora, le grido. ¶ «No, sono i miei capelli» mi
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2015
Non si capisce se sono solo le schiere dei
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della morte o se sono quei boati e quei
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la morte. ¶ Ma non sono solo i morti che
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Sud del Paese dove sono nato, e c’era
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2015
contorni del mondo. Adesso sono qui, e non so
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non so più dove sono, in quale turbine sono
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2015
sono, in quale turbine sono, se sono prima o
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quale turbine sono, se sono prima o se sono
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sono prima o se sono dopo, perché, se la
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Suora Nera, anche se sono già incernierato a lei
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mi accorgo improvvisamente. ¶ «Io sono abituata così» mi risponde
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morto. ¶ Adesso le scosse sono finite ma, mentre sprofondiamo
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2015
ingorgate di morti! Ci sono milioni di altre città
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2015
di lamiere speronate. Ci sono strade più aperte di
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2015
vanno a comperare, se sono morti?» ¶ «Le nostre città
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le chiedo ancora. «Ci sono anche i soldi dei
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soldi dei morti?» ¶ «Ci sono solo i soldi dei
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i soldi dei vivi sono già stati spesi dai
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le strade che ci sono nelle città e nel
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Le città dei morti sono continuamente dilatate e inventate
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nuovi morti. I morti sono dei fondatori e degli
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strade buie che ci sono nel mondo e che
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vista così, perché mi sono girata verso di lui
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piena notte, nel buio, sono cominciati improvvisamente a venire
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il cielo, lo spazio. Sono continuati ancora per un
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hanno cominciato a diradarsi, sono cessati del tutto, come
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all’esterno, nel buio. Sono corsa fuori, in silenzio
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Il terrore ¶ Le strade sono nere oltre la barriera
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e che intersecano soprelevate, sono spazzate da fiumane di
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mia cella, nel buio. Sono balzata giù dal letto
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cuore che martellava, mi sono buttata la veste sopra
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la camicia da notte, sono corsa fuori. Era lui
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ho chiesto dove, non sono tornata indietro a prendere
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due le nostre teste sono avvolte e serrate e
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lungo in silenzio. “Io sono uscito ormai dal terrore
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un terrore più grande, sono già entrato in un
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la sparatoria ma non sono mai riusciti a capire
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a capire chi era. Sono passata come un lampo
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piccola prigione prefabbricata. “Io sono una suora!” allora gli
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ha chiesto. “Io non sono sua sorella!” gli ho
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portare nel mondo?”. “Io sono venuta a portare il
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vivo dentro la morte. Sono rimasto fermo per un
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ho visto più niente. Sono caduto a terra. Sono
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Sono caduto a terra. Sono morto così, da solo
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sto invece dicendo che sono morto lungo un sentiero
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tempo e lo spazio sono spaccati in due, perché
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questa tracimazione? Io non sono uno scrittore, io non
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uno scrittore, io non sono mai stato uno scrittore
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morte del mondo. Io sono da un’altra parte
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gli direi, adesso che sono morto. ¶ E poi, subito
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città sterminate che ci sono nel continente dei morti
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e la storia si sono spaccate in due, che
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grido e il silenzio sono la stessa cosa. ¶ «Sono
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sono la stessa cosa. ¶ «Sono lo storico dei morti
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e la storia si sono spaccate in due?» ¶ «Anche
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colpa e storia si sono spaccate in due.» ¶ «Ma
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prima. Perché i morti sono dei fondatori. Perché la
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e accecate che ci sono nelle città dei morti
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io alle vostre spalle, sono stato preso anch’io
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la distruzione, i vivi sono dei distruttori, solo i
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distruttori, solo i morti sono dei fondatori. I morti
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Eppure i vivi si sono inventati una loro storia
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corsa dei morti che sono stati presi dentro il
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luci morte che ci sono nelle città terremotate dei
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giorno, all’inizio del 1943, sono stato strappato dal mio
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dalla mia vita e sono stato portato a Treblinka
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pace anche adesso che sono morto e che sono
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sono morto e che sono nel continente dei morti
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si contorcono ancora mentre sono già nel continente dei
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Che cosa succedeva? si sono sempre chiesti i vivi
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morti, alla fine. “Dove sono?” mi chiedevo mentre ero
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testimonierò, che non profanerò. “Sono dentro la storia o
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dentro la storia o sono dentro la morte?” Tutti
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venire quella vocina... Mi sono arrestato, non so perché
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se stavo correndo forte. Sono tornato indietro. Mi sono
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Sono tornato indietro. Mi sono affacciato alla stanza da
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altro che non si sono nemmeno accorti che io
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solo, e io quando sono entrata là dentro non
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abbracciati! E io allora sono arrivata a pensare, mentre
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quell’orribile nube: ‘Come sono fortunate le altre madri
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le altre madri che sono potute entrare insieme ai
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I bambini... Che cosa sono i bambini? Perché esiste
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bambini morti? Che cosa sono i bambini dei vivi
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vivi? Perché i vivi sono così travolti dall’amore
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2015
alfabeto dei vivi? Perché sono così estasiati di fronte
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2015
Perché i bambini vivi sono più vicini alla morte
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Perché i bambini morti sono più bambini ancora di
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vita e la morte sono spaccate in due... Tutto
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mi ha accolto quando sono arrivato nel continente dei
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dove. ”Dove vanno, se sono morti? In quale vortice
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morti? In quale vortice sono presi? E io dove
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presi? E io dove sono finito? In quale vortice
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finito? In quale vortice sono preso? Che mondo è
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di ombre. Adesso che sono morto, queste città sterminate
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la morte? Che cosa sono le morti? Che siano
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dov’ero prima? Dove sono adesso? Se adesso sono
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sono adesso? Se adesso sono nell’aldilà e l
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e le nostre dita sono incernierate e non potrei
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minerali morte. ¶ «Che cosa sono quelli?» domando continuando a
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sorregge impedendomi di cadere. ¶ «Sono gli istituti di bellezza
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rispondendo. «Per questo io sono venuto nel continente dei
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sei il resurrettore!» ¶ «Io sono il risorto due volte
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morte nella vita, io sono venuto a portare nel
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della resurrezione.» ¶ Le strade sono piene di macchine guidate
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incagliati. I marciapiedi sconnessi sono pieni di morti che
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saranno altri, ce ne sono già molti altri!» ¶ Dopo
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alle nostre spalle. Alcuni sono balzati fuori dalle porticine
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dei grattacieli che ci sono a filo con le
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ancora e altre ancora sono balzati fuori dalle discoteche
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ancora gli occhi sbarrati, sono ancora intontiti, però cominciano
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sempre più vicini, alcuni sono già così vicini che
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grido. ¶ 9 ¶ I risorti ¶ «Io sono Lazzaro!» mi risponde. ¶ «Ma
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era l’altro?» ¶ «No, sono io Lazzaro!» ¶ «Perché?» ¶ «Perché
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che è risorto. Io sono Lazzaro che non è
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quelli che corrono non sono i risorti? Non sono
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sono i risorti? Non sono quelli già entrati nel
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nostre mani incernierate si sono improvvisamente staccate. ¶ Faccio in
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la vita? Perché ci sono questi continui vortici che
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dei grattacieli sfondati. ¶ “Chi sono quei due che stanno
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giro a guardare. ¶ Ci sono già alcuni morti che
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dentro la morte. ¶ «Quelli sono solo i primi!» mi
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grido ancora. «Adesso che sono morto non riesco a
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da quale morte si sono improvvisamente staccati, in quale
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siamo staccati? Perché ci sono questi continui movimenti di
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altro mondo. Adesso che sono morto mi sembra ancora
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non c’era ancora. Sono vissuto così dentro il
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il mondo dei vivi, sono vissuto così anche dentro
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vita. ¶ Dov’ero quando sono nato, quando è cominciata
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mondo perduto in cui sono finito per sbaglio, per
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assoluzione. ¶ E adesso che sono morto, se incontrassi quel
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in fila, come mi sono messo in fila per
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in due. Che ci sono morti che vogliono diventare
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morte e che ci sono morti che vogliono rimanere
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spaccata in due, ci sono dei vivi che vogliono
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dei morti e ci sono dei vivi che vogliono
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mancare il fiato. Mi sono fermato, sono rimasto per
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fiato. Mi sono fermato, sono rimasto per un po
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io ho più parlato. Sono rimasto così ancora per
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testa, e poi mi sono seduto, e poi mi
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seduto, e poi mi sono alzato in piedi col
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ossa pestate. Me la sono infilata. Ho calzato anche
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erano lì vicino. Mi sono avvicinato all’ingresso della
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ancora profonda, era nera. Sono scaturito da quella fenditura
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sommessamente nel buio. Mi sono avvicinato. La persona che
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copriva il mondo. “Io sono solo Lazzaro, quello condannato
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risorgere. Solo io, che sono stato fatto risorgere da
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da lui e che sono diventato lui, potrò farlo
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sta tremando perché io sono appena risorto, perché sono
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sono appena risorto, perché sono tracimato dal continente dei
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perché vita e morte sono spaccate in due, perché
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e di marmo mentre sono il suono dei continenti
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impolverate sopra le spalle. ¶ Sono andato ancora avanti, ho
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dove ero stato sepolto. Sono arrivato fin là. ¶ C
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alla mia tomba. ¶ Mi sono arrestato, esausto, dopo avere
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cominciato a tremare, mi sono messo a piangere anch
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fatto risorgere dalla morte. ¶ Sono entrato, spostando con le
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volta, da morto. ¶ Mi sono avvicinato a quel punto
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quel punto. ¶ Tremavo forte. ¶ «Sono qui!» sono riuscito a
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Tremavo forte. ¶ «Sono qui!» sono riuscito a dirgli soltanto
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2015
è stata risposta. ¶ Mi sono seduto per terra, lì
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terra, lì vicino, mi sono preso la testa tra
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con dolcezza, dal buio. ¶ «Sono tornato per farti risorgere
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perché adesso che io sono Gesù e tu sei
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non posso farlo? Perché sono stato fatto risorgere, se
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dal buio. ¶ «Io adesso sono Lazzaro» ha detto un
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nuovo risorgerà... Io adesso sono nel continente dei morti
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stato il terremoto, si sono sentite anche qui le
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2015
sopra di me che sono ancora seduto, con un
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quasi vuoto, perché ci sono ancora alcune persone che
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il continente dei morti sono stati sconquassati e sconnessi
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le cabine che ci sono dentro, anche gli specchi
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grattacieli lesionati che ci sono nelle città terremotate dei
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più qui!» ¶ Le porte sono aperte. Ci buttiamo dentro
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Anche le sue pareti sono disarticolate e inclinate, anche
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buie e deserte. Invece sono piene di vita morta
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di vita morta e sono anche piene di luci
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non si vedono tanto sono lontane da terra le
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grandi vetrine lesionate, dove sono esposti in questa luce
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per la mano. «Ci sono i ristoranti dei morti
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nera dei morti. ¶ Ci sono fiumane di giovani donne
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sei?» gli domando. ¶ «Io sono il risorto!» ¶ «Ma non
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risorto, e allora adesso sono il risorto!» ¶ Le nostre
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gola chiusa. «Io non sono risorto!» ¶ «Se tu sei
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mi risponde, corre. ¶ Ci sono fiumane di macchine morte
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devono fermarsi continuamente tanto sono intasate di traffico le
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sigillasse l’entrata. Mi sono guardato attorno. Non c
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notte, nel buio. Così sono potuto uscire non visto
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visto dal mio villaggio. Sono passato di fronte alla
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piangendo nel buio. Mi sono avvicinato al mio asinello
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dal villaggio. Allora gli sono salito in groppa. Abbiamo
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l’altra, pensavo: “Dove sono? Chi sono? Poco fa
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pensavo: “Dove sono? Chi sono? Poco fa ero morto
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fa ero morto, adesso sono vivo, ma quando ero
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vita, e adesso che sono vivo sono alle soglie
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adesso che sono vivo sono alle soglie della morte
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morti, se io che sono appena risorto sto già
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2015
questo grido. ¶ E poi sono morto, anche se ero
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2015
morto. E poi mi sono trovato di nuovo in
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2015
vita perché adesso io sono morto?”. “No” mi ha
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2015
allora tu chi sei?” “Sono il resurrettore!”» ¶ 7 ¶ Il resurrettore
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2015
il resurrettore!”» ¶ 7 ¶ Il resurrettore ¶ Sono rimasto muto, vicino alla
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2015
Anche Gesù e Lazzaro sono spaccati in due. Adesso
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e chi è risorto sono spaccati in due. Adesso
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2015
quello che risorge?» ¶ «Io sono quello che spezza questo
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creazione e la distruzione sono dentro quest’unico cerchio
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dentro la morte. Ci sono nell’universo pianeti morti
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2015
loro dèi morti. Io sono quello che spezza questo
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2015
della morte create?» ¶ «Io sono fuori da questo cerchio
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2015
mai risorgere!» ¶ «Io non sono Gesù. Te l’ho
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sei tu!» ¶ «No, io sono Lazzaro. Gesù è dentro
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alcuni istanti in silenzio. ¶ «Sono stato là...» ha detto
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2015
d’un tratto. ¶ Allora sono rimasto in silenzio io
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2015
silenzio io, sbalordito. ¶ «Perché?» sono riuscito a domandargli con
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2015
Ma se io adesso sono morto!» ¶ «Però tu adesso
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perché in questo momento sono morto, se anche lui
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profondo, incontrollato sospiro. ¶ «Io sono andato là...» la sua
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il sonno dei morti. Sono arrivato di fronte al
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di fronte al sepolcro, sono rimasto immobile per un
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fatto rotolare la pietra, sono entrato in silenzio in
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spazio impenetrabile, nero. Mi sono seduto per terra vicino
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2015
pietra, dal buio. “Io sono il resurrettore!” gli ho
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né quello vivo?” “Io sono fuori dal cortocircuito di
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2015
io gli ho detto: “Sono venuto per farti risorgere
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io vivo tutto morirà.” Sono rimasto in silenzio, immobile
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che resurrettore sarò?” mi sono disperato vicino alla sua
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quasi immobilizzata dalla fascia. Sono rimasto là dentro ancora
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quello dei morti. Mi sono alzato, ho provato a
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serravano il suo corpo. Sono andato a tentoni verso
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la morte, perché io sono il resurrettore che deve
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mio passaggio. E poi sono entrato ancora in piena
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quello spaccato in due. Sono arrivato fino al tuo
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fatto rotolare la pietra. Sono entrato. Ecco, io sono
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Sono entrato. Ecco, io sono qui, vicino al tuo
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dolcezza. ¶ Non so risponderle. ¶ «Sono nella morte anch’io
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due corpi che si sono posti l’uno contro
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stanza e, mentre non sono più lì, mentre vengo
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sbalzato chissà dove o sono già chissà dove, mi
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volta sembra davvero impossibile. Sono fuori tempo. Sono sempre
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impossibile. Sono fuori tempo. Sono sempre stato fuori tempo
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è stata troppo lunga. Sono arrivato fuori tempo alla
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fantasticavo su tutto questo, sono morto. ¶ Che cosa succede
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continente dei morti. ¶ “Dove sono finito adesso, che sono
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sono finito adesso, che sono stato fotografato dal corpo
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dei morti, come ci sono le città dei morti
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stanno così. Non ci sono contrapposizioni, dualismi, neppure antinomie
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loro salute...» ¶ «Ma se sono morti!» ¶ «Appunto! È perché
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che i medici morti sono i migliori.» ¶ «Ah, sì
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spazio che non ci sono più, sono allagati. I
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non ci sono più, sono allagati. I naviganti morti
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cominciando a tracimare. Ci sono dei vivi che si
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2015
accumula sempre più, ci sono enormi giacimenti di lettere
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continuamente, dove non ci sono nomi, non ci sono
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sono nomi, non ci sono indirizzi, nessuno sa bene
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2015
è stato, eppure ci sono postini morti che girano
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2015
là, per vedere se sono state scritte a loro
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notte. Anche i computer sono intasati di messaggi venuti
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trovato un approdo. Invece sono solo dall’altra parte
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2015
ancora vuoti che ci sono nelle sterminate città dei
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dei morti, o che sono stati appena abbandonati e
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capire... In questo momento sono nello zoccolo di un
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altri piani che ci sono più in alto, abitati
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il letto su cui sono coricato al buio sta
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linee delle cose quando sono al buio e nessuno
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I mobili che ci sono nella stanza cominciano a
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terremoto!” capisco di colpo. “Sono le due faglie di
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e morte che si sono mosse di nuovo e
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2015
sei?» provo a dire. ¶ «Sono Lazzaro.» ¶ Rimango immobile, muto
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e il suo volto sono bianchi di polvere. Il
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nel buio. E allora sono venute le lacrime agli
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2015
facessi mai risorgere!” Mi sono fermato, anche se avrei
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in silenzio. Eravamo soli. Sono rimasto ad aspettare nel
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2015
perché tu possa risorgere”. Sono rimasto sbalordito. “Io sono
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Sono rimasto sbalordito. “Io sono venuto qui per morire
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2015
per me.” “Signore, perché?” sono riuscito soltanto a dire
282
2015
vita e la morte sono spaccate in due. Perché
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2015
creazione e la distruzione sono spaccate in due. Perché
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2015
sollevato la testa, mi sono seduto sopra la pietra
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2015
sopra la pietra, mi sono alzato. Siamo rimasti uno
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2015
uscita. Ma prima mi sono chinato verso terra, ho
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2015
imboccatura della tomba. Mi sono girato indietro, verso il
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con dolcezza nel buio. ¶ Sono uscito. Ho spostato leggermente
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sonno e la veglia sono spaccati in due. Anche
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vita e il sonno sono spaccati in due. Anche
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morte e il sonno sono spaccati in due. Si
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2015
Forse sto sognando che sono affacciato a questa finestra
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morti sognino? Che cosa sono, che cosa possono essere
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2015
sogni e il sonno sono spaccati in due. I
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2015
sogni dei morti non sono più dentro il sonno
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sogni dei vivi non sono più dentro il sonno
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suono e il silenzio sono la stessa cosa.» ¶ «E
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luci morte. «Perché ci sono degli specchi nel regno
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specchi e cose specchiate sono spaccati in due. Perché
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riflessione e la luce sono spaccate in due. Perché
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morti e gli specchi sono spaccati in due. Perché
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vivi e gli specchi sono spaccati in due. Perché
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e i vivi si sono scambiati gli specchi. Perché
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racconto e il racconto sono spaccati in due» sta
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tu potrai raccontare. Ci sono schiere di scrittori vivi
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Non sanno che non sono neppure gli ultimi scrittori
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dell’io non ci sono più, non ci sono
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sono più, non ci sono mai stati, devo trovare
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nessuno davanti a me. ¶ Sono solo davanti alla soglia
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solo davanti alla soglia. ¶ Sono il primo. ¶ Non si
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quegli spogliatoi che ci sono fuori dagli ambulatori dei
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socchiusi, e non ci sono luci sul soffitto oppure
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verso di me, che sono ancora fermo di fronte
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detto: “Ma io non sono morto!”. E tu mi
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le cose che non sono ancora avvenute?» ¶ Mi guarda
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io ogni volta chi sono.» ¶ Fa un altro passo
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prima ancora dell’alba sono arrivato con la mia
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Ho aperto la porta. Sono entrata. Tu hai alzato
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Tante cose non ci sono.» ¶ «Ma perché io non
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i nostri sguardi si sono incrociati dentro il mio
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capigliatura elettrizzata. Poi mi sono girata e ho cominciato
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resa fosforescente dalla luce. Sono arrivata davanti alla porta
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momento ti trovavi. Mi sono guardata attorno nella serra
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portava al primo piano, sono arrivata in cima e
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in cima e mi sono fermata di fronte alla
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stanza, l’ho aperta, sono entrata. Il letto di
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libro di preghiere aperto. Sono passata dalla tua stanza
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abluzioni del mattino. Mi sono affacciata a una delle
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mondo dove ti trovavi. Sono passata nella camera da
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era un enorme silenzio. Sono entrata nella camera da
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nella villa deserta. Mi sono chinata per guardarlo più
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deserto, nel mondo. Mi sono tolta le scarpe, mi
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tolta le scarpe, mi sono sfilata il vestito leggero
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portavo quel giorno, mi sono tolta anche la biancheria
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lo stesso specchio. Mi sono girata, con le braccia
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c’è niente!» ¶ «Ci sono io.» ¶ La guardo. Anche
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prima ¶ PROEMIO DEI MORTI ¶ 1 ¶ Sono nato, sono morto ¶ Sono
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DEI MORTI ¶ 1 ¶ Sono nato, sono morto ¶ Sono nato il
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Sono nato, sono morto ¶ Sono nato il 30 ottobre 1947, all
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mia grossa testa infelice. ¶ Sono morto il 30 ottobre 2010, nel
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esserne poi ritornato. Io sono il primo che vi
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siete voi da morti, sono i vivi da morti
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E intanto pensavo: “Come sono fortunati questi insetti: un
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conto di niente. E sono proprio io che gli
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qualcosa, da qui dove sono, da dopo, da prima
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occhi stanno vedendo mentre sono immerso in un’inerenza
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del linguaggio, adesso che sono infinitamente più calmo, più
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È tutto buio. Ci sono dappertutto macchine piene di
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è così, quei treni sono tutti pieni di morti
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morti. ¶ Anche gli alberghi sono pieni di morti. Nelle
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morti. Nelle stanze ci sono corpi morti incastrati e
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gli spettatori morti si sono già alzati dalle loro
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non lo so se sono davvero treni, macchine, aerei
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fuori dal mondo dove sono andati per separarsi da
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la morte. ¶ Le strade sono nere, non si distinguono
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si divincolano forme. ¶ «Chi sono quelli?» provate a domandare
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l’inclinazione del mondo. ¶ «Sono i morti.» ¶ «Che città
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i morti.» ¶ «Che città sono queste?» ¶ «Sono le città
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Che città sono queste?» ¶ «Sono le città dei morti
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ala al vostro passaggio. Sono le schiere dei vecchi
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provate a chiedere ancora. ¶ «Sono le risate dei morti
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luci morte che ci sono dentro le luci vive
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dolore e la morte sono eternamente oltrepassati dalla gioia
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dentro la gloria. Mi sono fermato per un po
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sarei nella gloria?» non sono riuscito a trattenermi dal
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penne, a firmare. ¶ Adesso sono qui, vi sto parlando
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gli estremi confini percettivi sono saltati, mentre vi porterò
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Le città dei morti sono davanti a voi. State
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esterno. Tutt’intorno ci sono gli altissimi grattacieli dei
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Molti segmenti di finestre sono illuminati qua e là
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basso, là in fondo, sono buie, non c’è
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casa avvinghiata, i marciapiedi sono un po’ dissestati, anche
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vederle così da vicino, sono in rovina. Ci sono
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sono in rovina. Ci sono tutt’intorno molte altre
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vita e la morte sono spaccate in due. Perché
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le città dei morti sono un unico bagliore di
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sembrano abbandonate, le strade sono buie, i marciapiedi sono
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sono buie, i marciapiedi sono rotti, sfondati, sembra che
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basso. «Le nostre città sono sottoposte a continue scosse
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morti non muoiono, però sono morte. Perché se noi
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dei vivi. Perché ci sono sempre nuovi morti che
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suo spazio non ci sono più, non ci sono
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sono più, non ci sono mai stati, sono esplosi
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ci sono mai stati, sono esplosi. Perché queste due
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Lo sanno tutti che sono morto! Non siete stati
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Dove anch’io che sono Dio, soprattutto io, sono
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sono Dio, soprattutto io, sono dentro? Non lo capite
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io tracimando? Da dove sono venuto, dove andrò, se
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ero dopo e se sono prima adesso che sono
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sono prima adesso che sono dopo? Che cos’è
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l’inferno? E chi sono, chi sarebbero i dannati
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Adesso è bianco. ¶ Ci sono io che mi sposto
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che si comprime. Ci sono tutt’intorno distese di
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e le loro spalle sono incappucciate, i loro occhi
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e le loro ciglia sono sigillate in questo infinito
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vede. ¶ E poi ci sono io che vedo venire
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prima. ¶ Però la sento. ¶ «Sono qui...» mi sta dicendo
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non si sente. ¶ «Io sono la Pesca, sono la
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Io sono la Pesca, sono la sposa dei morti
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so ogni volta chi sono, chi sono stata, sarò
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volta chi sono, chi sono stata, sarò.» ¶ «E perché
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non scompaio, io ti sono sempre vicina, solo che
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vita e morte si sono scontrate nelle viscere più
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tra morte e vita sono saltati. I vivi non
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la stessa visione?» ¶ «Io sono tracimata con te nella
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che viene dopo, io sono tracimata con te nella
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non si capisce se sono gradini ricoperti di neve
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cancellando il mondo. ¶ Come sono alti questi grattacieli e
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spigoli del grattacielo si sono staccati e sono crollati
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si sono staccati e sono crollati per la violenza
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o se ce ne sono altri, perché dentro questo
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padroni che non ci sono più, che non ci
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più, che non ci sono mai stati, che non
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mi hai fotografato quando sono arrivato nel continente dei
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i corpi che si sono ritrovati prima ancora di
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vita e morte. ¶ «Non sono mai stato così felice
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felice come adesso che sono morto» le dico, con
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non si sente. ¶ «Allora sono vivo?» le sussurro io
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non sanno più se sono di vivi o di
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dove ormai non ci sono più distorsioni, soggettive, diaframmi
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morte e vita che sono uscite ormai allo scoperto
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i soldi dei vivi sono già stati stampati e
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vita e morte non sono più prima e non
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più prima e non sono più dopo ma stanno
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morti, quelli che non sono voluti risorgere e che
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voluti risorgere e che sono tracimati dalla morte con
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dentro la morte, perché sono già morti, ma facendoli
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continente dei vivi ci sono ancora il giorno e
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e codici modificati. ¶ Ci sono fiumane di persone e
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neve, perché non ci sono più, non ci sono
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sono più, non ci sono ancora. Si vede solo
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velo seminale bianco. ¶ E sono solo, mi pare. Non
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le città dei morti sono ancora attraversate da parte
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le rivoluzioni dei morti sono le rivoluzioni dei vivi
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I più grandi rivoluzionari sono i morti!» continua a
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dire. «Gli unici rivoluzionari sono i morti. L’unico
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Resurrezione e rivoluzione non sono la stessa cosa» mi
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l’acqua. «I risorti sono come i menscevichi, saranno
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menscevichi, saranno! Io mi sono opposto all’alleanza con
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i risorti, io mi sono opposto alle tendenze resurrezionalistiche
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I sogni dei vivi sono quelli che stanno sognando
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le rivoluzioni dei vivi sono le rivoluzioni che stanno
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paesi sperduti che ci sono vicino ai confini delle
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quei brevi istanti, dove sono stato, in quale mondo
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stato, in quale mondo sono stato, in quale mondo
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sto provando adesso che sono qui» sento che la
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se ero qui, se sono qui, se sono stato
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se sono qui, se sono stato qui, se sarò
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non si capisce se sono solo fradici d’acqua
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gridare. ¶ «Quelle che falliscono sono le rivoluzioni dei vivi
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acqua. «Perché non ci sono ancora state, perché la
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viene prima? E che sono rimasta immobile in mezzo
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lo stesso fuoco? Mi sono gettata nel fuoco con
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prima e se io sono dentro la morte che
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solo, ricordo solo, se sono dentro il ricordo, se
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dentro il ricordo, se sono dentro la morte, che
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così in alto che sono indistinguibili dal silenzio che
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viene prima. ¶ «Che cosa sono questi canti che vengono
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dai turbini della pioggia. ¶ «Sono le persone che si
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tracimando dentro la morte. Sono i canti dei vivi
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e verticali morte. Ci sono altre cose che oscillano
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Non capisco che cosa sono, però sento che il
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si ferma. ¶ «Che cosa sono quei corpi che oscillano
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il respiro, nel buio. ¶ «Sono gli impiccati!» mi risponde
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bocca flagellata dalla pioggia. «Sono i tracimati dentro la
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gli uomini che si sono impiccati nel mondo, che
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mi accorgo improvvisamente. ¶ «Sì, sono la bambina dei morti
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da viva se mi sono impiccata adesso per la
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tu! Io adesso mi sono impiccata di fronte a
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fronte a te, mi sono impiccata prima di fronte
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fratellino sei tu!» ¶ «Poi sono andati via, si sono
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sono andati via, si sono cercati un’altra casa
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che ti incontrerò...» ¶ «Io sono la tua sorellina, io
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la tua sorellina, io sono la tua bambina, io
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la tua bambina, io sono la tua sposina, io
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la tua sposina, io sono la tua mammina...» ¶ «Un
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tua mammina...» ¶ «Un giorno sono andato a comperare qualcosa
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Dio dei morti ¶ «Sì, sono Dio» mi risponde. ¶ Lo
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Dio?» ¶ «Sì, ma io sono il Dio dei morti
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avevano detto, dopo che sono tracimato tra i morti
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infinito buio “guarda come sono cuciti bene i loro
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per i morti, se sono già tracimati dentro la
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qui tracimatori e tracimati sono la stessa cosa, se
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o che non ci sono più, non ci sono
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sono più, non ci sono mai stati, perché altri
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viene prima, non ci sono proclami, non si sa
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prima guerra. ¶ Le strade sono nere, nuove fiumane di
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città emerse dei morti sono le bandiere e i
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tempo. “Ho nuotato e sono sprofondato in quel fiume
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c’è sotto terra, sono precipitato dentro le sue
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cantando il peana si sono arrestate tutte insieme, di
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nel buio. ¶ «Io non sono tracimato qui per risorgere
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insieme, nel buio. ¶ Adesso sono su un mezzo militare
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pioggia, nel buio. ¶ Mi sono seduto anch’io sulla
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se piangono, se non sono solo le gocce di
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capisce mai bene come sono vestiti e se sono
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sono vestiti e se sono vestiti i morti, se
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due soldati non ci sono più. Ci sono solo
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ci sono più. Ci sono solo io di fronte
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Sant’Elena, dopo che sono morto, mi evirerà.» ¶ Restiamo