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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
BRATH!... Ma che canchero, sono diventati tutti sordi quaggiù
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porta chiusa e dire ¶ – Sono qui. ¶ – C’è un
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chiamo Jun e non sono tua madre. E non
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chiamo Jun e non sono tua madre. E non
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e silenziose – non ci sono lacrime più belle – mentre
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senza vederlo, peraltro, perché sono occhi chiusi. Con una
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come insetti, e invece sono uomini, chissà cos’hanno
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sei nomi che vi sono scritti, uno sotto l
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perdonare se queste righe sono, più umilmente, scritte dal
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se i tubi non sono isolati dal suolo le
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con la sordina”: queste sono le precise parole pronunciate
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Brétonne. Lei sa come sono i giornalisti. In breve
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sensato. ¶ – Schifezze – rispose. ¶ – Cosa sono le schifezze? ¶ – Sono cose
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Cosa sono le schifezze? ¶ – Sono cose che nella vita
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E lì i casi sono due: o è in
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essere puliti. I desideri sono la cosa più importante
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un po’ meno. Se sono vere schifezze, un po
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con un libro. Ci sono matrimoni anche più strani
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uomo, pensava Jun, quando sono belle. ¶ La voce del
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può leggere. I treni sono proiettili e sono anche
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treni sono proiettili e sono anche loro esatte metafore
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rettilinea traiettoria del destino. Sono come dei quadri, dei
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se davvero i treni sono fatti come il destino
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proprio quella, perché ci sono mille posti in cui
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altro in realtà ci sono infinite note, un pandemonio
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capisce, quelle che ci sono tra un tasto e
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è questa, ecco... sa, sono anche passati più di
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signor Pekisch............. Sa, ci sono delle notti che... succede
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lo so che non sono più una donna bella
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cose che si sanno sono le cose normali, o
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brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è
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mi hanno detto che sono bellissimi, i treni... partirà
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per niente che ci sono stato per anni a
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il cavallo, e si sono portati via solo il
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che adesso, d’accordo, sono esageratamente corti, ben presto
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tu credi che io sono matto e che i
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di Mormy. Chissà. ¶ Ci sono certi che lo chiamano
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mondo (però se lo sono inventato i marinai del
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io. È così che sono finito qui. ¶ Pekisch ha
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delle corde. Le corde sono sottili, quando Pekisch le
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decine di note diverse. Sono note invisibili: si nascondono
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al 1016. Le balene ci sono per davvero e i
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i marinai del nord sono persone per bene. ¶ Mormy
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so io, non ci sono stato in Africa... ¶ – Vogliamo
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e diceva, sempre ¶ – Salve, sono quello a cui hai
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occhi. ¶ – Ehi, vecchio Andersson, sono io, svegliati... non fare
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fare questi stupidi scherzi, sono io... ¶ Andersson aprì gli
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portato a vedere questi... sono i calici per il
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che non ce ne sono di migliori, e bisogna
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turchesi? eh, Andersson? non sono orrendi?, di’ la verità
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chissà quante te ne sono già scoppiate, e quante
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erano solo vita... non sono quelli gli errori... quella
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tue sfere di cristallo... sono belle, a me è
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il tempo che ti sono stato vicino... ci si
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Rail delle Vetrerie Rail. ¶ – Sono io. ¶ Si mette in
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anni seguenti. Ma ci sono navi che si sono
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sono navi che si sono incagliate nei posti più
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quelle strane mosche che sono le idee. ¶ Ciò gli
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delle Vetrerie Rail”. ¶ Ci sono gesti che si giustificano
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dal paese. ¶ – Ma non sono più come una volta
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Rail delle Vetrerie Rail. ¶ – Sono io – rispose sorridendo l
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Vetrerie Rail”... Vede, ci sono ovviamente dei problemi a
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asciugò la fronte. ¶ – Non sono svenuto, vero? ¶ – No – gli
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cosa, signor Horeau? Io sono felice che per arrivare
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per caso’ che io sono diventato impossibile e che
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pensavano così... ma io sono diventato impossibile, questa è
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la verità... me ne sono accorto, giorno per giorno
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ha marcito dentro... io sono convinto che tutto è
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fiere... ma io ci sono finito proprio quel giorno
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guardando a mezzanotte – ci sono dodici uomini. Due file
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Alcuni piccoli, alcuni grandi. Sono tutti immobili. Gli uomini
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guardando a mezzanotte – ci sono altri dodici uomini. Due
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Alcuni piccoli, alcuni grandi. Sono tutti immobili. Gli uomini
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un corale da chiesa, sono ancora lontani, si spiano
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a sé, e ci sono quelli che guardano a
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Jun che alla fine sono finiti – la verità è
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Crystal Palace / non ci sono ormai più di cento
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di un uomo, quando sono belle – nel punto più
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in un’unica musica – sono lì, uno dentro l
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un niente – un’eternità – sono sfilati uno accanto all
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Paxton? – Uno che non sono io / sente la musica
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alla fine – non si sono spostati di un millimetro
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e tutti allora si sono fermati, ma era ormai
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quelli della ferrovia, perché sono mesi che non vedono
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lira e allora si sono messi a smontare i
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sentirne parlare, lui... così sono volati un po’ di
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più e quando mi sono girato allora l’ho
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le ho detto non sono assolutamente a conoscenza di
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per vedere crollare tutto. Sono enormi quegli archi di
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ingresso est, prezzi popolari. Sono io quello che ha
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il Crystal Palace. Io sono Rebecca. La gente, intorno
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più lì. Io mi sono sposato, Pekisch, lo vuoi
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sto qua e non sono più... ¶ ... un vento pazzesco
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le storie che ci sono, ce ne sarà una
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sarà una, ma quale? ¶ Sono felice e non capisco
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Pensaci. E poi Pekisch sono io. Che c’entra
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mi chiamo Pehnt, e sono ancora quello che se
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arrivata. E io adesso sono qui. Ho una famiglia
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esistono: Mozart, Beethoven, Chopin. Sono normali eppure sono belle
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Chopin. Sono normali eppure sono belle. Ho degli amici
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questo vuol dire che sono in pace con me
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propria mediocrità. E io sono uno di quelli. ¶ Si
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assicuratore. ¶ 4 ¶ Accadono cose che sono come domande. Passa un
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E cosa fai qui? ¶ – Sono venuto a prendere qualcuno
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laggiù e io... io sono riuscito a non farla
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si chiamava Esther, io sono riuscito a portarla qui
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Domani. ¶ Accadono cose che sono come domande. Passa un
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lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano
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visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con
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i miei desideri. Io sono Hector Horeau e vi
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cosa dire. Ce ne sono tante, di malattie, ma
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diavolo era? Non ci sono mica medicine per le
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Stanno incominciando a stonare. Sono cotti. Sono bell’e
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a stonare. Sono cotti. Sono bell’e che cotti
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Lo so benissimo che sono una troia. Ci sono
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sono una troia. Ci sono molti modi per attraversare
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una valigia e me sono andata. Il capitano Abegg
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terra laggiù. Ogni tanto sono sicura che là ci
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ma solo due cose sono riuscite a mettermi addosso