Aldo Palazzeschi, Sorelle Materassi, 1934
concordanze di «sono»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1934 | colline di Firenze. ¶ Vi sono per tale ragione, come | ||
2 | 1934 | che molte ve ne sono dove lo sguardo è | ||
3 | 1934 | dell’immaginazione. ¶ Della signora sono tutti gli onori e | ||
4 | 1934 | molte licenze; a lei sono permessi i capricci e | ||
5 | 1934 | di Boccaccio ve ne sono parecchie e tengon duro | ||
6 | 1934 | Materassi? Sa dirmi? Dove sono? Dove stanno?». E non | ||
7 | 1934 | su un muricciuolo basso, sono sparsi pochi vasi e | ||
8 | 1934 | candele, e a cui sono state applicate sotto tre | ||
9 | 1934 | che le sorelle Materassi sono ufficialmente, come si legge | ||
10 | 1934 | l’estate, quando ci sono le furie per gli | ||
11 | 1934 | dire: “oh, yes!” ma sono usi fare le loro | ||
12 | 1934 | anche quando le difficoltà sono piccole, come quella di | ||
13 | 1934 | ricolmo: «i grandi dolori sono muti», aveva insinuato taluno | ||
14 | 1934 | metà, quelli che non sono né carne né pesce | ||
15 | 1934 | o le zie? Dove sono le zie? Come mai | ||
16 | 1934 | zie? Come mai non sono a lavorare? Non sono | ||
17 | 1934 | sono a lavorare? Non sono ancora scese?”. Sapeva che | ||
18 | 1934 | Cosa volete, figliole mie, sono anch’io in prigione | ||
19 | 1934 | aprire, da sbrigare, ci sono tante cose, non ho | ||
20 | 1934 | capiva bene. ¶ «No… Ci sono passata due anni fa | ||
21 | 1934 | Ha i figlioli grandi, sono stati tutti miei scolari | ||
22 | 1934 | Calliope. Carolina osò tremolante: ¶ «Sono migliori i maschi delle | ||
23 | 1934 | e perché lo fanno, sono vivaci, rumorosi, turbolenti, spesso | ||
24 | 1934 | e propri demòni, ma sono aperti, si leggono fino | ||
25 | 1934 | vuole. Le femmine invece sono più quiete, rispettose, composte | ||
26 | 1934 | quel candore di cui sono capaci solo gli angeli | ||
27 | 1934 | comandi, servo suo, le sono obbligato, i miei rispetti | ||
28 | 1934 | va a vendemmiare ¶ Molte sono le fasi attraverso le | ||
29 | 1934 | edificante: “faccio l’ingegnere, sono studente d’ingegneria; sono | ||
30 | 1934 | sono studente d’ingegneria; sono alla scuola industriale; sono | ||
31 | 1934 | sono alla scuola industriale; sono alla scuola agraria, faccio | ||
32 | 1934 | molte cose. ¶ Molte, infatti, sono le cose che un | ||
33 | 1934 | può entrare. Non entrate! Sono nuda! Sono in camicia | ||
34 | 1934 | Non entrate! Sono nuda! Sono in camicia! Sono in | ||
35 | 1934 | nuda! Sono in camicia! Sono in mutande!”. Quasi taluno | ||
36 | 1934 | Remo le faceva ammutolire. ¶ «Sono andati in cucina.» ¶ «Hanno | ||
37 | 1934 | rendendosi conto della scena. «Sono della contessina Del Piatta | ||
38 | 1934 | in questa terra tutti sono sensibili alla bellezza: di | ||
39 | 1934 | camiciaio e il sarto sono trascinati naturalmente a fidare | ||
40 | 1934 | permanente; giacché non ci sono soltanto le femmine a | ||
41 | 1934 | che un valore pratico, sono due cuori che battono | ||
42 | 1934 | combattenti in questo campo sono egoisti, e spesso ciecamente | ||
43 | 1934 | E se alla bellezza sono sensibili gli amici e | ||
44 | 1934 | aggiungendo che gl’italiani sono gli eredi naturali della | ||
45 | 1934 | alcuni istanti. «Stasera non sono a cena in casa | ||
46 | 1934 | le mie zie che sono delle donne… come debbo | ||
47 | 1934 | un po’ bislacche… Ma sono fatte così, poverine, e | ||
48 | 1934 | ci si può rifare. Sono al di fuori della | ||
49 | 1934 | di loro, bisogna perdonarle, sono delle brave creature ugualmente | ||
50 | 1934 | Già, certo, certo.» ¶ «Vi sono a questo mondo delle | ||
51 | 1934 | interrogativo. «E ve ne sono invece che danno tutto | ||
52 | 1934 | una poco di buono? Sono due poco di buono | ||
53 | 1934 | mai? Ma vi pare. Sono due signorine. Sono due | ||
54 | 1934 | pare. Sono due signorine. Sono due signore. È una | ||
55 | 1934 | si può sapere? Chi sono quelle befane? Di dove | ||
56 | 1934 | quelle befane? Di dove sono venute fuori? Dove le | ||
57 | 1934 | È con le zie, sono le sue zie, ha | ||
58 | 1934 | insieme…” Ma pochi uomini sono sensibili al grottesco delle | ||
59 | 1934 | quando glie lo domandavano: “sono le mie scimmie ammaestrate | ||
60 | 1934 | partire in automobile: “Si sono date alla pazza gioia | ||
61 | 1934 | detto fra i singhiozzi: “sono incinta”, si era sentita | ||
62 | 1934 | animo di tenerezza paterna. ¶ «Sono della povera gente, lei | ||
63 | 1934 | di macchine…» ¶ «Ma loro sono ricche.» ¶ «Non quanto si | ||
64 | 1934 | peso. ¶ «I guadagni non sono più quelli, la gente | ||
65 | 1934 | un giovanotto d’onore, sono la prima a lodarlo | ||
66 | 1934 | caro Palle, non ci sono solamente delle vecchie a | ||
67 | 1934 | questo mondo non ci sono solamente le vecchie? A | ||
68 | 1934 | avvenne la scena che sono per descrivervi. ¶ Come sempre | ||
69 | 1934 | E quelli che ci sono?» lasciò scivolare con disinvoltura | ||
70 | 1934 | maliziosa. ¶ «Quelli che ci sono prima o poi bisogna | ||
71 | 1934 | erano rinchiuse le padrone: “sono come due bambine, bisogna | ||
72 | 1934 | era uno scherzo: “non sono donne serie, perdio; i | ||
73 | 1934 | diamine! Bisogna pensarci prima. Sono proprio come due bambine | ||
74 | 1934 | capisce, altro se firmano: sono proprio come due bambine | ||
75 | 1934 | a viva voce. ¶ Io sono docile – son rispettosa, ¶ sono | ||
76 | 1934 | sono docile – son rispettosa, ¶ sono obbediente – dolce, amorosa, ¶ mi | ||
77 | 1934 | e praticità. ¶ «Benissimo, ecco, sono le quattro precise, non | ||
78 | 1934 | ma gli uomini non sono tutti a questo modo | ||
79 | 1934 | pensare: “o almeno, non sono a questo modo proprio | ||
80 | 1934 | è il nostro destino, sono questi che ce la | ||
81 | 1934 | che inutile. ¶ «Sa… si sono chiuse in camera e | ||
82 | 1934 | nonno! come il padre! sono impazzite!” se ne stavano | ||
83 | 1934 | il mio matrimonio. Mi sono fidanzato con una signorina | ||
84 | 1934 | più tranquilla e cortese. ¶ «Sono belle le americane?» alitò | ||
85 | 1934 | alitò Carolina con desolazione. ¶ «Sono come tutte le altre | ||
86 | 1934 | di pura necessità) «ci sono quelle belle e quelle | ||
87 | 1934 | brutte, e le brutte sono sempre più numerose delle | ||
88 | 1934 | di lenti potentissime. «Generalmente sono sgraziate.» ¶ Carolina incominciò a | ||
89 | 1934 | rincuorarle, anzi il contrario. ¶ «Sono donne moderne» concluse Carolina | ||
90 | 1934 | sarebbe a dire?» ¶ «Non sono come noi che stiamo | ||
91 | 1934 | a fare le faccende, sono emancipate, fanno la ginnastica | ||
92 | 1934 | ragione. E se non sono ricche e vogliono mangiare | ||
93 | 1934 | avuta con quel nipote.» ¶ «Sono state fresche.» ¶ «Sono state | ||
94 | 1934 | nipote.» ¶ «Sono state fresche.» ¶ «Sono state lustre.» ¶ «Il mal | ||
95 | 1934 | così le americane, quando sono stufe di un marito | ||
96 | 1934 | il giorno del matrimonio sono già incinte”. ¶ Gli è | ||
97 | 1934 | è un matrimonio perbene, sono tutte apparenze, è un | ||
98 | 1934 | all’altare. ¶ «Si sa, sono spose moderne» taluno insinuò | ||
99 | 1934 | incanto dal doloroso torpore: ¶ «Sono già le quattro, è | ||
100 | 1934 | e le cui ore sono sempre piene di avvenimenti | ||
101 | 1934 | il lavoro tornerà, ne sono sicura, anderemo a Firenze | ||
102 | 1934 | te lo domando perché sono sicura del tuo buon | ||
103 | 1934 | diedi sei anni or sono per comprare la motocicletta | ||
104 | 1934 | le lenzuola di casa sono tanto ruvide, sono buone | ||
105 | 1934 | casa sono tanto ruvide, sono buone per noi che | ||
106 | 1934 | cameriera, e le padrone sono a corpo vuoto per | ||
107 | 1934 | donne di questo paese sono un branco di troie | ||
108 | 1934 | interruppe: ¶ «Ma che ore sono, si può sapere?» ¶ «Sono | ||
109 | 1934 | sono, si può sapere?» ¶ «Sono a momenti le tre | ||
110 | 1934 | crede, si capisce, ma sono sicura, anche se avrò | ||
111 | 1934 | forno a Firenze, si sono innamorati quando lei andava | ||
112 | 1934 | sentirò se è possibile”. Sono contadine, si sa, ma | ||
113 | 1934 | è che loro non sono lavoranti da contadine, glie | ||
114 | 1934 | dir proprio niente, chi sono le clienti e che | ||
115 | 1934 | sapeva dire. ¶ «Cosa credete, sono tutte apparenze le signore | ||
116 | 1934 | È colpa nostra se sono andate a finir male | ||
117 | 1934 | qui, non ti riguardare, sono di tutte e tre | ||
118 | 1934 | Macché!…» ribatteva Niobe «queste sono idee antiche. Loro non | ||
119 | 1934 | i giovanotti d’oggigiorno sono sempre in mutandine, è | ||
120 | 1934 | posto le cose: ¶ «Poverette, sono i loro figlioli, hanno | ||
121 | 1934 | dove è vestito?» ¶ «Capirai, sono sempre figlioli di gente | ||
122 | 1934 | sempre detto che non sono al corrente di certe |