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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
1
1911
per caso? ¶ – No. Io sono una povera vecchia, un
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1911
povera vecchia, un uomo sono io. ¶ – Voi che cosa
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1911
che cosa siete? ¶ – Io sono leggero... un uomo leggero
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1911
della città, e quelle sono le sue mura. La
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1911
avanza verso di noi, sono i vigili del Re
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1911
che bestia siete? ¶ – Io sono... tanto... molto... un uomo
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1911
saprete che con noi sono pericolose le facezie. ¶ – Domandagli
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1911
cosa siete, signore? ¶ – Io sono molto... tanto... tanto leggero
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1911
la vostra scommessa. ¶ – Come sono belle quelle scarpe. ¶ – E
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1911
Dentro le scarpe. ¶ – Io sono... tanto leggero. ¶ – Caro mio
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1911
leggero. ¶ – Caro mio, ci sono cose leggerissime che pagano
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1911
ferro... piombo... ma non sono queste cose terribilmente pesanti
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1911
che cosa siete? ¶ – Io sono... molto, molto leggero, un
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1911
Affacciatevi, guardate laggiù. Si sono or ora calate due
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1911
aurora. ¶ – Per amore! ¶ – Si sono volute uccidere. ¶ – Tutte e
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1911
signore. ¶ – E perché si sono gettate nel pozzo? ¶ – Bella
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1911
Rete! Lama! ¶ – E chi sono? ¶ – Sono le sue madri
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1911
Lama! ¶ – E chi sono? ¶ – Sono le sue madri. ¶ – Ma
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1911
mai? ¶ – Solamente stamani mi sono accorto di poter parlare
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1911
Agosto? ¶ – Sempre. ¶ – Le vecchie sono tanto freddolose, il caldo
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1911
un giorno, uomo come sono adesso, ma di carni
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1911
mentre le mie forme sono le stesse. Fu questa
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1911
assurde, le cose semplici sono le ultime a venire
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1911
entrano con lui, non sono mica di fumo. ¶ – Sono
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1911
sono mica di fumo. ¶ – Sono scarpe uguali in tutto
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1911
hanno fatte confezionare ultimamente, sono precise a quelle dei
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1911
nascondiglio? ¶ – Tre giorni or sono sentii spegnersi sotto a
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1911
da me altissimamente considerato. Sono sicuro che risponderete affermativamente
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1911
affermativamente all’invito che sono per farvi: aspiro ad
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1911
E come le labbra sono avide di tenerezza e
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1911
in questa città, mi sono affrettato a presentarvi i
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1911
quanto in poche parole sono per dirvi: ho udito
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1911
senz’altro. ¶ – Ma io sono di fumo. ¶ – Proprio per
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1911
e io, in fondo, sono di carta, ogni mia
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1911
avere in natura mi sono detto subito: non c
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1911
minuto da perdere, e sono corso da voi. Tutte
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1911
che vi possa occorrere sono a vostra disposizione, restiamo
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1911
E perché dite che sono malate? ¶ – Altrimenti nessuno si
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1911
Cimone del Guscio. ¶ – Non sono mica un filosofo sapete
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1911
li attrae. Vi si sono abbarbicati e seguitano a
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1911
liberarsene rovesciandoli tutti insieme, sono la sua pietanza più
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1911
che con quell’albero sono dietro a stuzzicarsi i
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1911
il colpo. ¶ – Ma io sono di fumo. ¶ – Già, è
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1911
di Corte Sebastiano Pipper. ¶ – Sono il medico della Corte
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1911
complicatissime e assurde, e sono giorno e notte perduto
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1911
non dire. Gli argomenti sono sempre buoni e in
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1911
male e la medicina sono i due sposi più
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1911
miei servigi. Signor Perelà sono ai vostri ordini. ¶ – Sua
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1911
Mio caro signor Perelà sono arcisicuro di potervi annoverare
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1911
né punto. ¶ – Anch’io sono sempre andata in estasi
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1911
finestra della villa quando sono ospite di mia suocera
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1911
che mi vengono davanti sono esperti di politica o
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1911
o nell’industria? Essi sono assolutamente impreparati nella mia
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1911
buttano giù, e quando sono bene imbevuti, saturi, allora
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1911
mio marito, che diamine, sono una donna onesta, virtuosa
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1911
tradisco mio marito. Non sono i signori uomini che
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1911
trattate con altrettanta devozione. Sono nauseata dalla sua presenza
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1911
signore, gentile amico, io sono proprio quella che per
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1911
preghiera. Venticinque anni or sono andai sposa al signore
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1911
riuscì più mai. Io sono ancora quella candida fanciulla
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1911
molto triste, ma ne sono contenta. Il mio buon
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1911
di lavori femminili e sono presidente di molti istituti
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1911
illusione come un’altra. Sono oramai venticinque anni, so
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1911
colui che non troverò. Sono legata indissolubilmente all’uomo
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1911
me l’ha rubato? Sono oramai affranta, e già
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1911
un raggio può penetrare... sono io, signor Perelà, io
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1911
io, signor Perelà, io sono quella ciambella. ¶ – Non è
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1911
di lui, tutte si sono burlate, e gli uomini
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1911
di vedovanza non mi sono ancora decisa. ¶ La Contessa
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1911
del nostro amore. Non sono che la custodia di
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1911
quelle tre donne, io sono alla sommità di un
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1911
ogni mio senso, e sono incapace di vedere, e
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1911
posso? Nulla posso, io sono la Regina, e la
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1911
ecco le carte. Queste sono le dame, tenete, e
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1911
dei Re morti... ¶ – Eccole. Sono in fondo del parco
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1911
copre tutte. Guardate come sono velate, soltanto la bianchezza
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1911
si dovrebbero divorare? Non sono tutte uguali là dentro
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1911
del sole. Ve ne sono delle giovani e delle
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1911
davvero. ¶ – Sapete? Io non sono riuscita a trovar posto
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1911
qualcosa dalle sue finestre. Sono passati due volte, e
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1911
sapendo che fare mi sono tolta tre garofani rossi
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1911
me, avete capito? Mi sono sentita chiudere la gola
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1911
amore! Quelle tre rose sono deliziose, come ti stanno
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1911
quando entra che io sono già in sala? ¶ – Non
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1911
Ah! ¶ – Uh! ¶ – Eccoli. ¶ – Arrivano. ¶ – Sono arrivati. ¶ – La carrozza è
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1911
ha fatto? ¶ – Le sarte sono state a casa sua
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1911
come un cetriolo. ¶ – Come sono carini accanto. ¶ – Hai visto
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1911
devono essere tante quanti sono gl’invitati meno uno
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1911
a casa dicono che sono stanchi. ¶ – Manca una sedia
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1911
stanca. ¶ – Hai veduto come sono arricciati i baffi di
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1911
Che genialità. ¶ – Che cosa sono mai queste nostre carni
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1911
caccia o da cavalcata? ¶ – Sono tanto belli. ¶ – E gli
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1911
cose obbrobriose che non sono vere, perché è brutto
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1911
annusare un angelico mazzolino, sono così amanti dei fiori
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1911
un pranzo di Corte. ¶ – Sono aperte le sale del
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1911
ricordate di me? Io sono la marchesa Oliva di
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1911
ricordate pochi giorni or sono quando con le care
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1911
l’amore. Ahimè! Io sono quella... che non amò
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1911
e ora non lo sono più: vi amo. ¶ «M
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1911
da voi, ebbene... io sono come voi da venerdì
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1911
anni. Trentatré anni or sono foste messo lassù, nel
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1911
e mi dice: io sono di fumo. Ebbene, credete
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1911
Voi siete di fumo? Sono di fumo anch’io
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1911
tanto leggero? Io lo sono quanto voi, perché mi
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1911
quanto voi, perché mi sono scaricata d’ogni sofferenza
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1911
per i peccatori. ¶ – Vi sono due specie di persone
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1911
le sue vie che sono infinite, che tutti percorrono
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1911
coppie, i pioppi si sono avvicinati formando un arco
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1911
Moriva cinque anni or sono, per una colica di
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1911
come tutti i giuocatori sono un po’ il vincitore
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1911
nei notturni giacigli che sono generalmente la via, le
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1911
inappuntabili redingotes, tutti si sono scansati e si fanno
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1911
s’addensa. I sacchi sono colmi d’oro e
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1911
di porpora e vi sono attaccati otto cavalli con
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1911
e tutta la persona sono composti in un sorriso
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1911
in questi giorni mi sono molto interessato al caso
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1911
mie identiche condizioni; e sono le peggiori che possano
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1911
venite pure avanti, vi sono gratissimo della visita e
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1911
il mio interesse. Mi sono informato di voi con
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1911
vengono detti sagge persone, sono facilissimi allo stupore, una
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1911
V’avranno detto che sono il pazzo volontario o
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1911
si dice non esiste, sono i fatti che contano
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1911
nel vostro reale valore. Sono rimasto addoloratissimo di non
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1911
per il quale fuori sono rimasti a bocca spalancata
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1911
coglionerie gli è perché sono dei coglioni. Compiangendo questi
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1911
incoronazione. Tutti dicono che sono pazzo, benissimo, che cosa
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1911
cosa me ne importa, sono venuto per ciò ad
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1911
Badate bene però... non sono pazzo come vogliono gli
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1911
come vogliono gli altri, sono pazzo come voglio io
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1911
che aspettano da me, sono tutti in agguato di
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1911
papale. Vedeste come tutti sono prostrati a terra, in
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1911
spettacolo spiacevole giacché non sono fatto male, anzi, tutto
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1911
tutto il contrario; poi sono fabbro, ragno, tavola, canapè
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1911
fabbro, ragno, tavola, canapè... sono la luna o il
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1911
Questi villaggi, signor Perelà, sono i più graziosi e
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1911
delle barchette nelle quali sono alcuni giovani che incontrandosi
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1911
volta, pochi giorni or sono, quasi mi lasciò intravedere
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1911
Padre mio! ¶ Le supposizioni sono svariatissime. ¶ Chi non sa
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1911
va meglio. Neppure? Quali sono le bestie più ridicole
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1911
mi rispondete decisamente: perché sono quelle che vi somigliano
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1911
del creato; gli uomini sono tutti fuori senza ombrello
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1911
sa quanti ce ne sono. ¶ – Sarà meno raro di
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1911
questo è certo. ¶ – Ascoltate, sono il vostro Arcivescovo e
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1911
guidare da me che sono il vostro Arcivescovo, con
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1911
ruzza con nessuno. ¶ – Ci sono uomini di stoppa a
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1911
gli avrebbe giuocati quanti sono, dal primo all’ultimo
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1911
che nella città dove sono le cose belle, le
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1911
belle, le cose che sono laggiù soltanto, era anche
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1911
quattro torri in mezzo sono del Re, e quella
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1911
che abbaglia gli occhi sono le carrozze che le
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1911
vicino al cielo. Perché sono tornato? Che cos’ha
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1911
per me, che io sono causa della sua morte
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1911
che mi lasciassero entrare. Sono venuta solo per dirvi
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1911
ripugnante di ieri sera... sono rimasta annichilita un istante
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i miei bambini mi sono sentita salire una vampa
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1911
che solo i grandi sono responsabili, i piccoli non
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male, di questo ne sono certa. Lotterò, farò tutto
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1911
ricordatevi che io vi sono sempre vicina. Addio... addio
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Al suo apparire si sono levate furiosamente voci di
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1911
accade intorno. ¶ Le gallerie sono riboccanti, eleganti signore e
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1911
e i fischi si sono scatenati in una bufera
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in una bufera infernale. ¶ Sono le dieci. ¶ Si attende
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giudici. ¶ Tutti gli sguardi sono rivolti all’accusato. Dalla
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pazza. ¶ – Le donne non sono ammesse a tale ufficio
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Silenzio! ¶ – Silenzio! ¶ I campanelli sono tutti a gambe all
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il silenzio assoluto. ¶ – Io sono leggero. – Queste parole le
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1911
angelica. ¶ – Avanti, discolpatevi. ¶ – Io sono leggero. – Ripete in tono
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1911
Guardatemi, lo vedete dove sono, uscite dalla sepoltura, ditemi
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1911
ultima volta, discolpatevi. ¶ – Io sono molto leggero, sì, sì
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gesti, saluti, sorrisi. Tutti sono in movimento. Solo una
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1911
con gl’imbecilli, che sono in numero illimitato. ¶ – Che
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1911
ha annoiato tanto che sono incapace di giudicare. ¶ – Il
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1911
che una parola: io sono leggera... sì... io sono
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sono leggera... sì... io sono leggera, tanto, tanto leggera
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parole oscene, le trombette sono più d’una. – Preparate
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1911
detto per scolparsi? «Io sono leggero.» E io mi
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e le labbra sorridono, sono felice in mezzo a
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1911
fuori dei loro drammi sono delle stupide. ¶ – Non sa
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due. ¶ – Che amore! ¶ – Si sono abbracciati come fratelli. ¶ Il
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mi avete schiacciata. Io sono... vinta, perduta, calpestata da
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trattati per quello che sono», si diceva, «quando mai
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metri, le sue falde sono ricche d’alberi verdi
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le vie del percorso sono affollate. La piazza reale
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agitazione grandissima. Le case sono riboccanti. Parenti, amici, tutti
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Le finestre della Reggia sono tutte chiuse quasi che
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medesima arma: la lingua. Sono a momenti le due
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Calleio, dietro non ci sono che un centinaio di
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si muovono al trotto. ¶ «Sono sotto questo camino e
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ultime volontà. I piedi sono uniti e le scarpe
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e lucidarle ogni mattina, sono ancora in ottimo stato
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non c’è più. Sono andata a portargli il
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il camino non ci sono che le sue scarpe