Camillo Boito, Il maestro di setticlavio, 1891
concordanze di «sono»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1891 | gli accidenti?". ¶ "Gli accidenti sono accidenti, e si vedono | ||
2 | 1891 | due? E non ci sono degli strumenti, che obbligano | ||
3 | 1891 | tetra come la tua. Sono un buon figliuolo, ma | ||
4 | 1891 | desinare e a cena sono spesso invitato, in grazia | ||
5 | 1891 | piuttosto che una uscita, sono una entrata; la lavandaia | ||
6 | 1891 | setticlavio?". ¶ L'altro continuava: ¶ "Sono rovinato, sono rovinato, maestro | ||
7 | 1891 | altro continuava: ¶ "Sono rovinato, sono rovinato, maestro, se ella | ||
8 | 1891 | potrà cantare. Io intanto sono spacciato. Senza la Carlottina | ||
9 | 1891 | mia scuola gratuita, mi sono tutti contrari: la 'Lira | ||
10 | 1891 | spese della scuola. Quanti sono ora?". ¶ "Sarebbero ottantasei, impegnati | ||
11 | 1891 | mia cara Nene, come sono contento di te!". ¶ Finito | ||
12 | 1891 | chiave di Do?". ¶ "Le sono riconoscente, maestro, veramente riconoscentissimo | ||
13 | 1891 | pagare sì o no? Sono stato io la bestia | ||
14 | 1891 | a ragionare: ¶ "Le mie sono fisime da rimbambito. Che | ||
15 | 1891 | che ho preteso troppo. Sono stato io l'egoista | ||
16 | 1891 | minuti". ¶ "Quattro". ¶ "Dieci". ¶ "Due". ¶ "Sono passate". ¶ Quando il maestro | ||
17 | 1891 | della mia povera mamma. Sono una donna infame. Lasciami | ||
18 | 1891 | vicini alla fossa, come sono io, non si ha | ||
19 | 1891 | dopo rientrò, dicendo: ¶ "Delira. Sono cinque giorni che delira | ||
20 | 1891 | di quarant'anni or sono, ed ho continuato a | ||
21 | 1891 | I suonatori di pianoforte sono appunto quelli che hanno | ||
22 | 1891 | Da trent'anni non sono neanche più andato a | ||
23 | 1891 | un mare in burrasca, sono le cose più vecchie | ||
24 | 1891 | in questo muraglie rovinose: sono tripudii o spaventi, fischii | ||
25 | 1891 | mangiare. Bevevo, io che sono sempre stato mezzo astemio | ||
26 | 1891 | mi hai sentito suonare. Sono un buon chitarrista, non | ||
27 | 1891 | scomparse dorature: e vi sono i vetri a figure | ||
28 | 1891 | questi ultimi anni, che sono i più tranquilli e | ||
29 | 1891 | che sette soltanto si sono rotte o perdute. Insomma | ||
30 | 1891 | scintillamenti, e gli alberi sono lustri. Giù nelle strade | ||
31 | 1891 | vizio. Quegl'infami oggetti sono del diavolo. Regalateli a | ||
32 | 1891 | è orrenda. Non ci sono lagrime negli occhi, non | ||
33 | 1891 | negli occhi, non ci sono singhiozzi nel petto. La | ||
34 | 1891 | è morta. ¶ Dieci giorni sono, mercoledì sera, si sentiva | ||
35 | 1891 | è deserta, le montagne sono bianche di neve, e | ||
36 | 1891 | nella mia vita. Quando sono seduto al fuoco nell | ||
37 | 1891 | di Don Antonio, che sono vivi, mi scrutano dentro | ||
38 | 1891 | possa vedere mai più. ¶ Sono alzato e ti scrivo | ||
39 | 1891 | A VENEZIA ¶ (Queste annotazioni sono tolte dall'albo ¶ di | ||
40 | 1891 | tutti sanno che ci sono delle impressioni artistiche, le | ||
41 | 1891 | derivano dalla vista; ci sono delle impressioni che, mentre | ||
42 | 1891 | e le vie non sono traversate romorosamente da carrozze | ||
43 | 1891 | tra la nebbia, tanto sono ridenti. Ci ricordiamo di | ||
44 | 1891 | vestiti di bianco. Questi sono i doni che, quanto | ||
45 | 1891 | Marrani, così fatte impressioni sono romanzesche e false, quando | ||
46 | 1891 | verdastre. Se i denti sono candidi e regolari, cosa | ||
47 | 1891 | e pure più complessi. Sono lagrimatori e festivi, espansivi | ||
48 | 1891 | i buoni dai malvagi sono impunemente vituperati". Si vede | ||
49 | 1891 | i moti dell'acqua sono innumerevoli, dalla impassibile calma | ||
50 | 1891 | all'altra senza romore: sono verdoline con un pizzico | ||
51 | 1891 | un altro dì ci sono le onde pettegole, che |