parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Tre operai, 1934

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
1
1934
Nella piazza Nazionale vi sono due baracconi da fiera
2
1934
e indicando il figlio: «Sono venuto per mostrargli la
3
1934
le caldaie della tintoria sono neri o rossi o
4
1934
soglia. ¶ «E non lavori?» ¶ «Sono stato licenziato. Sto cercando
5
1934
sue armate; ma non sono armate di guerra, sono
6
1934
sono armate di guerra, sono armate rivoluzionarie, lacere e
7
1934
cantano inni proletari. Dove sono i nostri inni proletari
8
1934
stendersi. Accende il lume: sono le tre: a quest
9
1934
Anna dorme, le strade sono deserte; la fabbrica è
10
1934
serrande abbassate. I fanali sono accesi uno sì, uno
11
1934
che io non mi sono mai occupato di queste
12
1934
è fesso chi legge, sono venuto e non ti
13
1934
acqua.» ¶ «E tu?» ¶ «Mi sono trovata qui a ripararmi
14
1934
che le sue condizioni sono peggiorate – un tantino al
15
1934
ragioni per cui mi sono allontanato; e perché non
16
1934
disappunto. «Anzi, vedi, mi sono dimagrita.» E tenta di
17
1934
debolmente: no, no; non sono ancora vestita. ¶ Quando a
18
1934
gli diceva Maria, «io sono per i soldi. Mi
19
1934
sapere la verità? Mi sono antipatici, quei quattro tipi
20
1934
d’acciaio inossidabile; queste sono le vere bretelle elastiche
21
1934
che ti sto scrivendo, sono rovinata. Ora solo ho
22
1934
il suo crescente disinteresse sono i segni evidenti che
23
1934
lo rende pazzo. Esse sono deboli e hanno paura
24
1934
noi, non ci lasci!» Sono tutti e tre ubriachi
25
1934
una buona volta che sono un disoccupato, un buono
26
1934
Anna e Teodoro non sono mutati, malgrado il tempo
27
1934
in fondo quegli scatti sono una rivolta contro se
28
1934
Mentre si vestivano si sono detti improperi e si
29
1934
detti improperi e si sono scambiati ogni sorta di
30
1934
ma si vede che sono annoiati dalla lunga domenica
31
1934
I barattoli di caramelle sono ombrati; e i vetri
32
1934
le garze dell’armadio sono sporche di mosche; ma
33
1934
o un ufficio. Essi sono soli con la vedova
34
1934
gli specchi. Le mosche sono posate in fila sui
35
1934
tardi partirò. Tanto, mi sono convinto che qui non
36
1934
chi rimane a soffrire sono io: a te cosa
37
1934
mezzi debbo usare?... Mi sono proprio stancato!» (Insisti. Questa
38
1934
non desta gran meraviglia: sono poche le domande che
39
1934
alla volta attratto. Perché sono tornato? E il pensiero
40
1934
indovina che le tendine sono abbassate, perché le poche
41
1934
cose che quando gli sono ai lati. Le scriverò
42
1934
scaricanti?” “Rifiutato io? Ma sono stati loro che mi
43
1934
a chiunque sia.» ¶ «Bravo, sono contento» fa Teodoro. «Anch
44
1934
terza classe, dove ci sono soldati e marinai che
45
1934
il buffet. «Tanto, ci sono ancora venticinque minuti alla
46
1934
lei non si regge. Sono rimasto male. Avevo quasi
47
1934
le donne: i letti sono messi in tutti i
48
1934
In breve le donne sono quasi tutte sveglie. E
49
1934
tutte sveglie. E, poiché sono abituate a questi risvegli
50
1934
parlare!» «Gesù, io mi sono sentita delle mani al
51
1934
lo percorrono; e quando sono di nuovo sulla terraferma
52
1934
Martino?» ¶ «Il De Martino sono io» fa Marco. «Ma
53
1934
è stata trasferita... e sono ridotto con pochi amici
54
1934
uomo dalla barba. «Io sono sempre a vostra disposizione
55
1934
stanzini da bagno, che sono smaltati in bianco con
56
1934
Questi scaldabagni a legna sono diventati inusabili; adesso ci
57
1934
cose che ella dice sono fastidiose, e non sa
58
1934
annoiate di attendere, ne sono certa.» ¶ «Oh, no» fa
59
1934
ha inventate. Le strade sono sporche di sterco e
60
1934
giorno. Crede che mi sono sistemato, che riesco a
61
1934
mentalità e le idee sono il frutto di determinate
62
1934
Gli operai di Crotone sono in gran parte ammalati
63
1934
pagarsi l’abitazione, si sono ridotti a vivere con
64
1934
Ma nei mesi che sono trascorsi dal suo arrivo
65
1934
ad alcuni compagni, mentre sono riuniti per la colazione
66
1934
ma ancora “compagni”... ¶ Intanto sono passati già dei mesi
67
1934
felice e anche io sono contenta che non sbatti
68
1934
contro i padroni che sono sempre più forti come
69
1934
personale) mi hanno licenziato. Sono sfortunato sul serio. Non
70
1934
buona, almeno una. Non sono capace di guadagnarmi da
71
1934
dire, per esempio, che sono calunnie, perché i compagni
72
1934
forse commosse il direttore: ¶ «Sono stata sempre in casa
73
1934
gli spettatori, anche quando sono nervosi!» ¶ Anna uscì dalla
74
1934
lui le dice. «Io sono solo e forse anche
75
1934
debiti a morire. Sinceramente sono felice per te, e
76
1934
mi posso lagnare, ma sono triste continuamente perché la
77
1934
I fiori del parato sono stinti, e Anna li
78
1934
spilli: sulla prima ci sono stampati dei fiori; sulla
79
1934
retta agli operai; quelli sono un’altra cosa; e
80
1934
uno scegliete me, che sono migliore di lui. Anche
81
1934
uomini, col camiciotto grigio, sono intenti a lavare la
82
1934
spandersi nell’aria domenicale. ¶ Sono lontani l’uno dall
83
1934
corrente, ma i riformisti sono più forti di lui
84
1934
è meglio è»; e sono contenti quando le cose
85
1934
Partito Ufficiale, e tuttavia sono costretti a servirsi ancora
86
1934
uno che lo difenda. Sono in maggioranza e lui
87
1934
lì sollevate dai quattro sono false. Il meccanico e
88
1934
mozziconi che gli si sono spenti fra le labbra
89
1934
vedi che sto bene? Sono sano.» E cambiando improvvisamente
90
1934
mangiare e le osterie sono chiuse.» ¶ «Non preoccuparti. Sto
91
1934
da lei che non sono un fallito e che
92
1934
Le donne piangono quando sono innamorate. Essa, dunque... Guarda
93
1934
tratta male perché non sono bella. Chi sa quante
94
1934
donne giovani non mi sono mai piaciute!» E lei
95
1934
candele non ve ne sono: come si fa? La
96
1934
al lavoro. Le strade sono grigie e deserte e
97
1934
in una osteria, dove sono operai che cantano a
98
1934
fianco, che le macedonie sono le peggiori sigarette, e
99
1934
suoi pugni. Le strade sono grigie, deserte, spazzate dal
100
1934
fissino. Le zampe anteriori sono secche ed alte, pare
101
1934
mentre morti, evidentemente morti sono il collo eretto e
102
1934
le affermazioni del ragazzo sono certamente esagerate e non
103
1934
avvolge. Considerato che vi sono due strade, e potendo
104
1934
stazione, dei carri merci sono fermi, carichi di pietra
105
1934
invece di essere tesi, sono stati buttati sulle sedie
106
1934
Le coltri del ragazzo sono gialligne e macchiate; sul
107
1934
riunite sull’ultimo ballatoio; sono tre uomini, chi in
108
1934
le sue condizioni fisiche sono peggiorate, fino al punto
109
1934
misura che i disagi sono aumentati, Marco è apparso
110
1934
poi negli sbagli. Qui sono multe! Mi capite?» ¶ «Sì
111
1934
sempre per quel brevetto... Sono proprio sfortunata! Ogni tanto
112
1934
vita degli altri! Ci sono tutti nelle sue parole
113
1934
le tocca una spalla. Sono tutti e due coscienti
114
1934
imbocchi dei vicoli, vi sono picchetti armati, nei palazzi
115
1934
cortili più spaziosi si sono acquartierati interi reparti dell
116
1934
alle ragioni reciproche. Si sono riavvicinati con tale entusiasmo
117
1934
opprimente. Parecchi, come lui, sono nudi fino alla cintola
118
1934
si presenteranno alle fabbriche. Sono iniziate le trattative di
119
1934
In fondo... In fondo sono le ombre delle ciminiere
120
1934
Avrà intuito qualche cosa? Sono ingiusto con lei; dovrei
121
1934
farle sentire che le sono riconoscente, malgrado tutto. Eppure
122
1934
malgrado tutto. Eppure non sono capace di rimanere indifferente
123
1934
assumeranno certamente; e ci sono pure le altre due
124
1934
giovedì le cose mi sono andate sempre bene! Se
125
1934
giorno, i due uomini sono già via, e, ognuno
126
1934
giorni fortunatamente, ma gli sono bastati per mettersi in
127
1934
e lo guarda, mentre sono a tavola, senza avere
128
1934
giorno sempre più giù. Sono sfortunata» e comincia a
129
1934
forze. Il cuore...» ¶ «Ma sono crisi passeggere... Vedrai. Passerà
130
1934
soffro.» ¶ «Sei pazza. Mi sono appartato per lui; per
131
1934
al mare. I villeggianti sono già quasi tutti partiti
132
1934
affatto o credono troppo, sono un male; anche Anna
133
1934
di una lotta. Si sono azzuffati, è chiaro, durante
134
1934
sempre fatto da quando sono insieme, bestia lui che
135
1934
è veramente un bambino; sono mesi, forse già qualche
136
1934
e Marco e perché sono venuti a vie di
137
1934
giornata. Ad ogni risveglio, sono sempre loro che le
138
1934
anche a Marco. Cosa sono andati a fare in
139
1934
profila un altro! Vi sono stati disordini in periferia
140
1934
periferia e nel nord sono accaduti fatti piuttosto gravi
141
1934
segretario, Teodoro e Marco sono stati pregati di ritornare
142
1934
combatterli... In certi momenti sono più pericolosi quelli che
143
1934
due capi operai che sono gli elementi più pericolosi
144
1934
nel reparto. Lì dentro sono tutti amici. Pure il
145
1934
dalla nostra...» ¶ I due sono stati aiutati veramente dalla
146
1934
d’impegno, giunti che sono davanti alla porta. Non
147
1934
lascino guidare e invece sono loro che guidano. Alla
148
1934
nella penombra: le imposte sono accostate, e fa buio
149
1934
secche che gli si sono appiccicate, piega la testa
150
1934
aspettano da lui? Non sono soddisfatti di vederlo sudato
151
1934
I pochi rimasti si sono seduti a terra; e
152
1934
quello schermo nero. Chi sono? che fanno? Coglie dei
153
1934
I più coraggiosi si sono spinti fin su a
154
1934
sulla bocca. Le nari sono occluse di fitta schiuma
155
1934
tovaglia, sul quale vi sono poggiati un piatto, un
156
1934
uno dietro l’altro, sono tanti plotoni di soldati
157
1934
città di sera. Ci sono luci nelle strade: egli
158
1934
due denti che gli sono stati estirpati. Si meraviglia
159
1934
manto lucido e fumante, sono inquietati dal pizzicore molesto
160
1934
case intorno alla piazzetta sono scure, coi verdi delle
161
1934
dove i rioni si sono estesi a nord e
162
1934
echi della rivoluzione si sono spenti nelle sue orecchie
163
1934
Tutto vuoto, le pareti sono spoglie, dai due lati
164
1934
chiudono di forza. Ecco, sono compagni questi che gli
165
1934
eco gli altri due: sono cose che possono capitare
166
1934
i tre uomini gli sono sempre davanti, che ridono