parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
appunto perchè splendono perennemente sono un indizio certo della
2
1921
che queste cose non sono fatte per me. Troppo
3
1921
felice. ¶ No, certo: non sono fatto per questo. Io
4
1921
imperfetta vita delle ombre. Sono, come le pallide larve
5
1921
e non sa che sono invece inchiodato, incatenato, prigioniero
6
1921
sui nostri visi. ¶ — Eppure sono tornato! — esclamava. — Vi pare
7
1921
con noi. ¶ — Quante cose sono cambiate... — diceva. — E chi
8
1921
è la gloria. Ora sono quasi vecchio, e quel
9
1921
Vuoi credere che tutti sono innamorati di lei? — soggiunse
10
1921
gambe di quella donna sono le corna del diavolo
11
1921
Ah! — sghignazzò Sterpoli. — Io sono giovane? Io sono pazzo
12
1921
Io sono giovane? Io sono pazzo. Mio buon maestro
13
1921
maestro, tutte le malattie sono contagiose. Ti sembra strano
14
1921
gambe di quella donna sono le corna del diavolo
15
1921
posso più sopportare.... Io sono stanca.... Io ti odio
16
1921
cosa mi possiate accusare... Sono vostro amico... Ho tentato
17
1921
fosse dissipato un temporale. ¶ — Sono dolentissimo, amici, — disse con
18
1921
Nessuno mi difende! — diceva. — Sono sola! Sono perduta! ¶ — Non
19
1921
difende! — diceva. — Sono sola! Sono perduta! ¶ — Non avete quello
20
1921
baciavo teneramente. ¶ — Amor mio, sono pronto! Occorre morire? Uccidere
21
1921
all'occhiello. — Che cosa sono io? — pensavo. — Tutti si
22
1921
è fuggita, io mi sono precipitato giù per le
23
1921
Come un cane? Io sono il tuo Lippi! Non
24
1921
un cane. Io non sono di quelli che si
25
1921
la notte. Di giorno sono come un bambino; la
26
1921
Di notte invece no. Sono padrone di me stesso
27
1921
padrone di me stesso. Sono un altr'uomo. ¶ Io
28
1921
temibile. I suoi occhi sono come quelli dei gatti
29
1921
la dimestichezza dei giovani? Sono tristi, molto tristi, amico
30
1921
di guardarmi teneramente. — Io sono nato matematico. Tutta la
31
1921
faccia da moccioso! Questi sono i padroni dell'Alhambra
32
1921
disse: — Ora sbrigatevi. Ora sono felice. È una morte
33
1921
insegnano ad adorarle, perchè sono la bellezza, la purità
34
1921
buio e la solitudine sono come un baratro che
35
1921
la pietà, l'amore sono e rimangono per noi
36
1921
che i suoi occhi sono neri? Come hai potuto
37
1921
Come hai potuto sbagliarti? Sono azzurri e verdi... Ma
38
1921
enorme e le ciglia sono violette. Forse è nero
39
1921
me è diverso. Io sono un uomo. ¶ — Un uomo
40
1921
che tu ti meravigli... Sono Soave.... sua sorella. ¶ Strana
41
1921
una bambina? Ma non sono più una bambina... È
42
1921
pezzo che non lo sono più... I vecchi le
43
1921
testa... E che cosa sono questi cappelloni di paglia
44
1921
di quei sorrisi che sono come fili tesi fra
45
1921
non voler nulla donare. ¶ — Sono straordinario? — domandò Clauss. — In
46
1921
È come dire che sono vecchio. ¶ — Povero Clauss! — mormorò
47
1921
Fedone? E non gli sono più ricresciuti i capelli
48
1921
Sembrano scimmie bianche, ma sono donne. Pensavo: — Non sarà
49
1921
gola... ¶ — Che lisca! — esclamai. — Sono io! ¶ Sterpoli schiuse finalmente
50
1921
cosa di molto importante. Sono venuto proprio per rivolgerti
51
1921
vero. Erano insieme. Si sono baciati. Li ho veduti
52
1921
e quando vede che sono io: — Brutta bastarda, — dice
53
1921
oleandro e non mi sono mossa più. Mi parve
54
1921
passò e disparve. Allora sono uscita, sono tornata su
55
1921
disparve. Allora sono uscita, sono tornata su, il cancello
56
1921
una finestra era illuminata, sono entrata in giardino, ho
57
1921
pensato a te e sono venuta a cercarti. ¶ Tacque
58
1921
con me? Che cosa sono io? Che cosa è
59
1921
è ubriaco e io sono sveglio? — Ah! sono sveglio
60
1921
io sono sveglio? — Ah! sono sveglio, ora, ben sveglio
61
1921
sempre tanto chiaro! Non sono più un ragazzo ingenuo
62
1921
i fiori che fioriscono sono di questa terra, di
63
1921
Vedi? per te mi sono ucciso. Ora mi ami
64
1921
come una banderuola, e sono pietrificato. Le orecchie ronzano
65
1921
tacere. Ma non posso. — Sono io! dico come in
66
1921
è? ripete quella voce. — Sono io, Clauss, sono io
67
1921
voce. — Sono io, Clauss, sono io! — rispondo. Poi alzo
68
1921
schianto ai miei piedi. — Sono io, — ripeto ancora. E
69
1921
la stessa voce, rispondevo: — Sono, sono felice. E ancora
70
1921
stessa voce, rispondevo: — Sono, sono felice. E ancora: — Tu
71
1921
faccio a vederla se sono mezzo cieco? Dammela un
72
1921
quelli di mia madre, sono ora grandi il doppio
73
1921
sopracciglia, che erano bionde, sono diventate nere; e somigliano
74
1921
Soltanto i suoi capelli sono rimasti quelli che erano
75
1921
dalla loro parte. ¶ Vi sono ancora oggi dei giovani
76
1921
nel mio racconto. Io sono stato senza dubbio del
77
1921
Piccola prigioniera, ¶ «io non sono che uno sconosciuto per
78
1921
occhi cattivi! Che cosa sono io per te? Nulla
79
1921
Nulla? Assolutamente nulla? Non sono forse Paris, tuo fratello
80
1921
esprime in questa lettera sono nobili, sebbene piuttosto vaghi
81
1921
gli occhi su me, sono inutili. Sia chi vuole
82
1921
la sua divina libertà. — Sono libero, diceva, sono libero
83
1921
libertà. — Sono libero, diceva, sono libero come l'aria
84
1921
l'aria. Pochi uomini sono liberi come me. Io
85
1921
difendere, scrupoli da osservare. Sono giovane, sono intelligente, pieno
86
1921
da osservare. Sono giovane, sono intelligente, pieno di volontà
87
1921
oggi non me ne sono dimenticato! ¶ Silvina guardava attentamente
88
1921
te. Al contrario tutti sono pronti ad aiutarti, a
89
1921
amiamo tanto! — e io sono felice. Non è vero
90
1921
morbidi, fluidi, dorati! E sono miei, soltanto miei! Io
91
1921
falsi pudori, idee preconcette. Sono libero ecc. ecc. E
92
1921
di dolce rimprovero, io sono molto in collera con
93
1921
po' di paura quando sono sola. Ma in due
94
1921
disse allora Silvina, non sono orfana... ¶ — Come ti invidio
95
1921
Ah! bambina mia, esclamò, sono passata anch'io per
96
1921
vede che gli uomini sono tutti uguali, si dice
97
1921
sciocca anche tu, come sono stata io. Non aspettare
98
1921
anche le tue ciglia sono troppo chiare: i tuoi
99
1921
commozione, è vero! Come sono diversa!... ¶ — E più bella
100
1921
I tuoi capelli come sono dorati! Questi non occorre
101
1921
spighe di grano... Come sono fini! Quanti sono! Come
102
1921
Come sono fini! Quanti sono! Come pesano! ¶ Glieli accarezzò
103
1921
perchè anche le tue sono dipinte. Senti se il
104
1921
soggiunse: ¶ — Il principe Stroztki sono io... ¶ Pronunciate queste parole
105
1921
di commozione disse: ¶ — Silvina, sono venuto per confidarvi un
106
1921
batte in questo istante, sono certo che credereste subito
107
1921
intensamente, ho amato e sono stato amato, ho viaggiato
108
1921
In ogni caso io sono incapace di mentire, così
109
1921
di mentire, così come sono incapace di nascondere i
110
1921
il mio cuore parla, sono incapace di tacere. Mi
111
1921
rintracciarla. Sempre, sempre, tutte sono scomparse, come se il
112
1921
giudicatemi male, Silvina. Io sono un uomo debole, ma
113
1921
me! Ebbene no! Non sono morto! Come mi vedi
114
1921
morto! Come mi vedi sono vivo, e presente, vivo
115
1921
certamente, potevo anche morire! Sono stato per giorni e
116
1921
se ti ricordo che sono stato per venti giorni
117
1921
mi dirai ancora che sono pazzo? Tu sei bene
118
1921
sei bene Silvina. Io sono pure Silvio. Per quanto
119
1921
Silvio, di che cosa sono dunque tanto colpevole? Non
120
1921
Allora io me ne sono andata. Avrei voluto disubbidirti
121
1921
la baciò sulla fronte. ¶ — Sono per me? domandò Silvina
122
1921
freddo, e le malattie sono un'orrenda sciagura. ¶ — Ma
123
1921
Nuove o vecchie, io sono libera di scegliere le
124
1921
Ed ora vattene, perchè sono annoiata di te. ¶ A
125
1921
una spalla. Che cosa sono queste scene? Volete che
126
1921
a che punto? Non sono più un uomo. Sono
127
1921
sono più un uomo. Sono un povero straccio. Silvina
128
1921
romanzi d'oggi che sono soltanto pieni di belle
129
1921
terra. ¶ — Lasciatemi andare! gemette. Sono un poveraccio anch'io
130
1921
gli chiese: ¶ — Questi cosa sono? ¶ Perdifiato glieli tolse di
131
1921
I. ¶ Ho trentacinque anni. Sono invecchiato e stanco. Non
132
1921
ebbi, quindici anni or sono, entrando in quella povera
133
1921
dorme e russa, or sono sei mesi o poco
134
1921
volle entrare in convento, sono passati pochi anni, ma
135
1921
tempo sconcertante. Ce ne sono che non vi tolgono
136
1921
con tanta dolcezza, e sono le mani di un
137
1921
me stessa che mi sono ingannata, e che non
138
1921
creduto di amarlo. Mi sono data a lui ciecamente
139
1921
convulso e sanguinoso amore. «Sono felice! Più ti vedo
140
1921
per conto mio. Ma sono io che pago anche
141
1921
trova. È scomparsa! Quando sono arrivato io, lo sposo
142
1921
Allora anch'io mi sono messo a cercarla, e
143
1921
di tutte queste catastrofi? Sono qui coricato, dove nessuno
144
1921
cose, sappiate che mi sono separato per sempre da
145
1921
il vostro male, mi sono uguali, ed io non
146
1921
le nozze non si sono fatte e non si
147
1921
questo atto pietoso? Non sono mica io quello che
148
1921
avrei voluto rispondere: — Chi sono? Ora te lo dico
149
1921
te lo dico chi sono. Sono uno che era
150
1921
lo dico chi sono. Sono uno che era sull
151
1921
voi due io mi sono rassegnato ad essere il
152
1921
vedi mica tu quanto sono brutto e sporco, miserabile
153
1921
vecchio, e stracco; quanto sono ripugnante ed odioso; come
154
1921
ripugnante ed odioso; come sono irritato e cattivo!... Niente
155
1921
di vedermi allo specchio. Sono così brutta, Paris... ¶ Poi
156
1921
la schiena. ¶ — Che cosa sono queste scene? gridai. Che
157
1921
bella... Finiscila, Luisa! Ci sono mali peggiori... Se si
158
1921
prego, Paris... Lo so: sono tanto sciocca... Ma tu
159
1921
è bella, che cosa sono io, al suo confronto
160
1921
le disse, senti come sono profumate... ¶ E le accostò
161
1921
che mai esclamò: ¶ — Questi sono fucili!... ¶ Ma io, fingendo
162
1921
subito si fece conoscere. ¶ — Sono il vostro nuovo vicino
163
1921
avere per me, queste sono le vere gioie del
164
1921
si disprezzano. Che cosa sono, in fondo, dei fiori
165
1921
in fondo, dei fiori? Sono degli stupidi balocchi della
166
1921
più le stesse. Eppure sono quelle, proprio quelle scarpe
167
1921
contento. ¶ — Eh! sì, dissi, sono buone. Ma non ti
168
1921
Amore, povero amore, bisbigliava, sono qui, sono venuta... Sentimi
169
1921
amore, bisbigliava, sono qui, sono venuta... Sentimi, guardami... Non
170
1921
privato d'ogni felicità! Sono i peggiori nemici, i
171
1921
lacrime... ¶ XII ¶ Ora, chi sono io? Che sarà di
172
1921
anch'io per lei. Sono qui, in attesa. Ogni
173
1921
ogni ora che passa... ¶ Sono qui, in quest'isola