Matilde Serao, Il romanzo della fanciulla, 1886
concordanze di «sono»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1886 | questo? Io me lo sono domandato più volte. Come | ||
2 | 1886 | accanto: son passate, si sono allontanate, sono scomparse, sono | ||
3 | 1886 | passate, si sono allontanate, sono scomparse, sono entrate nella | ||
4 | 1886 | sono allontanate, sono scomparse, sono entrate nella felicità o | ||
5 | 1886 | cose che più non sono, o che non sono | ||
6 | 1886 | sono, o che non sono più tali, mi trascinano | ||
7 | 1886 | memoria, dove i ricordi sono disposti a strati successivi | ||
8 | 1886 | o meglio, dove tutti sono protagonisti. Se ciò sia | ||
9 | 1886 | della mia memoria. Mi sono affidata all’istinto, e | ||
10 | 1886 | carta. ¶ Così, pochi libri sono stati scritti con più | ||
11 | 1886 | da una vaga inquietudine. ¶ — Sono forse uscita troppo presto | ||
12 | 1886 | ora sarà? — domandò ella. ¶ — Sono le cinque e mezzo | ||
13 | 1886 | chiesa e non vi sono funzioni sacre. Poi raccomandò | ||
14 | 1886 | raggiera d’oro. ¶ — Mi sono addormentata: hai anche sbagliata | ||
15 | 1886 | piovevano. ¶ — È vero che sono una scema e che | ||
16 | 1886 | del dispaccio. ¶ — Che ore sono? — domandò la De Notaris | ||
17 | 1886 | verso le tre, poi sono andati al teatro di | ||
18 | 1886 | tutta la buona volontà, sono così stanca, che ho | ||
19 | 1886 | come a dire: eccomi, sono qui, ti voglio bene | ||
20 | 1886 | bene, per apprezzarla: io sono stata nel suo turno | ||
21 | 1886 | Ti senti male? ¶ — No: sono stanca. ¶ Maria Vitale se | ||
22 | 1886 | storto, questa dedizione completa: sono a disposizione della direzione | ||
23 | 1886 | scrivere. ¶ — Quanti ce ne sono ancora? ¶ — Quarantatrè. ¶ — E che | ||
24 | 1886 | esclamava Peppina Sanna. — Ah, sono tartaruga? — gridava il corrispondente | ||
25 | 1886 | elettriche: potreste essere fulminata ¶ — Sono cose che si raccontano | ||
26 | 1886 | ma le donne maritate sono più forti di noi | ||
27 | 1886 | al matrimonio? I Daun sono molto nobili: chi conosce | ||
28 | 1886 | per me, che, ormai, sono andata in aceto, ammuffita | ||
29 | 1886 | chi lo nega? Non sono una bestia, io, malgrado | ||
30 | 1886 | Ma le mamme nostre sono le nemiche naturali del | ||
31 | 1886 | le secca, i ricordi sono loro fastidiosi, la felicità | ||
32 | 1886 | altri è loro indifferente, sono egoiste, sono vecchie! Troppo | ||
33 | 1886 | loro indifferente, sono egoiste, sono vecchie! Troppo eleganti? I | ||
34 | 1886 | queste creature. Venite, ci sono a casa dei vestiti | ||
35 | 1886 | lunghi viaggi, e che sono destinati a ripartire. Così | ||
36 | 1886 | dai suoi cari. ¶ — Come sono belle, come sono belle | ||
37 | 1886 | Come sono belle, come sono belle queste vostre corazzate | ||
38 | 1886 | soavità. ¶ — Ma non sempre sono infiorate e imbandierate, non | ||
39 | 1886 | Erano qui, poc’anzi: sono andati via. ¶ — Buona sera | ||
40 | 1886 | naturalmente: ma, non mi sono ancora innamorata di un | ||
41 | 1886 | a Tecla, con cui sono venuta e che si | ||
42 | 1886 | occhioni pieni di lagrime. ¶ — Sono un ricordo di Napoli | ||
43 | 1886 | di ombre femminili, che sono la nota predominante delle | ||
44 | 1886 | il gelato, vedete quanto sono scostumate, — mormorò Carolina, che | ||
45 | 1886 | prendere lei il gelato. ¶ — Sono tanto carine, specialmente quella | ||
46 | 1886 | viale grande e cinquanta sono i piccoli viali sinuosi | ||
47 | 1886 | esaminatrici sembrano amabili, ma sono, in fondo, senza pietà | ||
48 | 1886 | me, hai capito? Io sono seccata di vedermelo per | ||
49 | 1886 | da Malagrida? ¶ — Perchè ci sono io, dice lui. ¶ — Che | ||
50 | 1886 | un altro poco; non sono pieni. ¶ — E se si | ||
51 | 1886 | passava d’accanto. ¶ — No, sono impegnata — rispose costei, senza | ||
52 | 1886 | biondinetta, battendo le mani. ¶ — Sono appena le otto, la | ||
53 | 1886 | E perchè? ¶ — Perchè non sono un pappagallo, io, da | ||
54 | 1886 | di biasimo, disse lentamente: ¶ — Sono assai dolente di quello | ||
55 | 1886 | di peli bigi. ¶ — Io sono dispensata dal cucito, per | ||
56 | 1886 | pedagogia, la pedagogia, certo sono riprovata in pedagogia, — diceva | ||
57 | 1886 | Per me, le difficoltà sono le scienze fisiche, — soggiungeva | ||
58 | 1886 | capisce più nulla... ¶ — Io sono stata sempre sfortunata, per | ||
59 | 1886 | quelle maledette crociate, quante sono state, nove, quindici, trentaquattro | ||
60 | 1886 | della morale, le domande sono facili, — mormorò Barracco. ¶ — Non | ||
61 | 1886 | Che fanno i punti? Sono una sciocca questione di | ||
62 | 1886 | fondamentale dell’istruzione? Vi sono varie leggi, la legge | ||
63 | 1886 | hanno concorso ai telegrafi, sono riuscite, vi sono da | ||
64 | 1886 | telegrafi, sono riuscite, vi sono da tre anni, la | ||
65 | 1886 | e i suoi superiori sono mal contenti di lei | ||
66 | 1886 | piccini e le piccine sono stati quieti tutta una | ||
67 | 1886 | esequie: i bimbi si sono quotati d’un soldo | ||
68 | 1886 | essendo povera gente, non sono andati a viaggiare, gli | ||
69 | 1886 | Tutti i figli tuoi sono belli — mormorò Emma. ¶ — Questo | ||
70 | 1886 | me li godo io.... sono così piccolini! Ma Vincenzino | ||
71 | 1886 | stazione le zie Caputo. ¶ — Sono partite? ¶ — Sì: a quest | ||
72 | 1886 | Sì: a quest’ora sono già nel ritiro di | ||
73 | 1886 | e a suo marito: sono stato con loro. ¶ — Domanderò | ||
74 | 1886 | che Paolino e Pietruccio sono tanto carini. Insomma, pensa |